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Inviato

Tempo fa Sandokan mi aveva chiesto di postare una medaglia, una croce...

Io ero piuttosto perplesso se farlo o no, perchè su di essa vi è un simbolo che per troppe persone ha significato persecuzione, dolore, tortura, strage!

Penso tuttavia di poterlo fare, soprattutto inserendo l'oggetto nel suo contesto storico privato.

Questa croce era tra gli oggetti di famiglia e dovrebbe essere arrivata in casa mia così, secondo quello che mi ha raccontato mia madre...

maggio 1945, io sarei nato il mese successivo...

Capodistria è occupata dall'Armata di liberazione jugoslava. Mio padre, accusato di aver contibuito all'instaurazione del fascismo, viene condannato alla pena capitale in contumacia, ma è nascosto in una soffitta attigua alla nostra, alla quale si accede da un buco coperto da una vecchia cassapanca. Con lui vi sono due soldati tedeschi che hanno chiesto asilo...

I partigiani di Tito vengono più volte a cercare mio padre, vanno anche in soffitta. passano davanti alla cassapanca ma non trovano il nascondiglio. I due tedeschi, a causa di queste visite, si sentono in pericolo e una notte decidono di andarsene... dopo pochi minuti si sentono alcune raffiche di mitra.

Ecco come mi è arrivata questa medaglia!

P.S.: mio padre riuscì invece a fuggire e visse fino a 96 anni! :-)

post-7121-1210834837_thumb.jpg


Inviato

Forse gia' saprai che la tua medaglia e' una croce al merito di guerra di 2a classe, qui troverai informazioni a proposito:

http://www.wehrmacht-awards.com/war_merit_cross/2_class.htm

Riuscire ad associare ad un oggetto del genere una storia precisa, seppur raccontata, secondo me e' molto importante: puo' farci pensare molto piu' che molti discorsi... ci parla della morte che sta dietro al simbolo che porta e di quella ricevuta da colui alla quale e' stata assegnata... ci fa insomma pensare.

Spero che i successivi possessori della medaglia vengano a conoscenza della storia che si porta dietro. ;)


Inviato (modificato)
Hai anche una foto del rovescio?

Sarebbe interessante...

;)

344321[/snapback]

In realtà il rovescio non è come quello del link, ma c'è un attacco a spilla, mancante dell'ago...

Se è comunque interessante domani lo posso fotografare.

Sappiatemi dire, grazie!

Modificato da okt

Inviato

Dovrebbe allora trattarsi di una croce al merito di 1a classe, come riportata in questo link

http://www.wehrmacht-awards.com/war_merit_cross/1_class.htm

La differenza tra le due è data dal fatto che quella di 2a classe riporta al rovescio l'anno di prima emissione, 1939 (istituita esattamente il 18 ottobre di quell'anno).

Le croci, prodotte in bronzo argentato fino al 1942, furono poi "declassate" a zinco argentato (in zinco furono anche prodotte alcune monete degli ultimi anni di guerra).

Varie furono le aziende che produssero queste croci, il che porta a qualche differenza di misura, la dimensione "standard" dovrebbe essre di 48x48 mm.

Tra le onoreficenze della Wehrmacht è una delle più comuni, ma certo i tuoi ricordi la rendono estremamente interessante.

Grazie okt per avere condiviso con noi questa pagina di storia :)

petronius B)


Supporter
Inviato

Ciao Okt. Grazie per aver inviato la foto della Croce in tuo possesso : ho potuto vederla solo ora perché sono stato via qualche giorno.

Come già sai, si tratta della "Croce al merito di guerra di seconda classe in bronzo con spade" , meno famosa e meno ricercata dai collezionisti della "Croce di Ferro": durante la seconda guerra mondiale ne furono conferiti 6.134.950 esemplari.

Anche se molto comune, è anche molto richiesta alle mostre di Militaria.

E' dunque una decorazione militare, e non un simbolo apologetico del nazismo (anche se è possibile che ad alcuni collezionisti piaccia proprio per quello...)

Ne esiste anche una versione postbellica, nella quale la svastica è stata sostituita dal "I939", anno che compare anche in altre decorazioni.

Forse non tutti lo sanno, ma anche in Italia accadde qualcosa del genere : i militari di carriera dovettero sostituire sulla divisa le eventuali medaglie ricevute sotto il Regno con decorazioni analoghe, che al posto del ritratto del Re mostravano lo stemma della Repubblica. La tua inoltre ha una storia umana interessante : chissà dove saranno finiti i resti dello sfortunato che la portava...

Saluti :)


Inviato

Prova a scrutare il retro della croce e cerca se presente il numerino identificatore del fabbricante. ;)


Inviato (modificato)

Caro οκτ, la tua medaglia sarà comune, ma la sua storia mi ha commosso. Anche mio padre, ora ultranovantenne, è stato condannato a morte ma, essendo un comandante partigiano, la sentenza è stata dei tribunali speciali fascisti. Ovviamente è pluridecorato al valor militare e al merito di guerra e le sue medaglie sono un orgoglio sempre celato ma intuibile a noi figli. Quando vedo sulle bancarelle dei mercati le stesse medaglie in vendita, vivo costantemente attimi di tristezza. Sic transit gloria mundi...

PS.: tutte le decorazioni di mio padre (sia quelle conseguite sui Balcani, decretate del '43, che quelle relative al partigianato) furono consegnate nel dopoguerra: hanno tutte i simboli repubblicani. Vorrei vedere la medaglia d'argento alla memoria assegnata a mio zio caduto in Russia nel '42, prima della ritirata, ma è dentro un quadro da 65 anni e mi spiace romperlo.

Modificato da cancun175

Inviato
Caro οκτ, la tua medaglia sarà comune, ma la sua storia mi ha commosso. Anche mio padre, ora ultranovantenne,  è stato condannato a morte ma, essendo un comandante partigiano, la sentenza è stata dei tribunali speciali fascisti. Ovviamente è pluridecorato al valor militare e al merito di guerra e le sue medaglie sono un orgoglio sempre celato ma intuibile a noi figli. Quando vedo sulle bancarelle dei mercati le stesse medaglie in vendita, vivo costantemente attimi di tristezza. Sic transit gloria mundi...

PS.: tutte le decorazioni di mio padre (sia quelle conseguite sui Balcani, decretate del '43, che quelle relative al partigianato) furono consegnate nel dopoguerra: hanno tutte i simboli repubblicani. Vorrei vedere la medaglia d'argento alla memoria assegnata a mio zio caduto in Russia nel '42, prima della ritirata, ma è dentro un quadro da 65 anni e mi spiace romperlo.

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Che bello!

I figli di coloro che si sono trovati coinvolti nell'odio si ritrovano qui a parlare di arte, di monete e anche della storia vissuta dai loro padri...

Con la soddisfazione di aver educato i propri figli a non odiare, per nessun motivo, né etnico, né religioso né ideologico, ma solo ad amare la giustizia.

Fra i tanti errori commessi come padre mi riconosco almeno questo merito. :)

Ciao


Inviato

Grazie ! Siete riusciti a commuovere anche un vecchiaccio come me ! E chi, con un po' di anni, un po' di cuore, abitando al confine come noi triestini, non ricorda qualcosa di avvenuto in quegli anni tristissimi ?

roth37


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