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Inviato

Per rianimare il post, ecco un detto tedesco: "Er ist ein falscher Fünfziger!", ovvero è falso come un biglietto da cinquanta...

Detto di uomo disonesto e inaffidabile, prendendo ad esempio il pezzo da 50 marchi, il più falsificato...


  • 2 settimane dopo...
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Inviato

Dai detti e proverbi a un aforisma:

"Ogni dollaro, vale un dollaro e sei centesimi per l’uomo intelligente".

(Ezra Pound)

Come non dare ragione al grande scrittore americano?

Chi ha altri aforismi, si faccia avanti!


Inviato
..... Chi ha altri aforismi, si faccia avanti!

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Se è vero che la moneta fece la sua comparsa in Grecia intorno alla metà del VI sec. ...

eccoVi certo uno tra i primi aforismi greci sul tema … :P

Eraclito di Efeso, VI- V secolo a.C, Frammento 90 D.-K. :

“tutte le cose si cambiano nel fuoco e il fuoco in tutte le cose,

proprio come l’oro si cambia in moneta e la moneta in oro”.

Valeria medusa

PS: splendida discussione, Fratelupo!!!! Complimenti a TUTTI! :)


Inviato
il pisano "senza lilleri 'un si lallera" = senza soldi non si fa niente.

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Qualcuno afferma che il detto, in uso in varie parti della Toscana, sia nato dalla risposta che una donna di vita diede ad un ragazzino che le richiedeva una prestazione sessuale, senza avere però soldi in tasca.


Inviato
[Qualcuno afferma che il detto, in uso in varie parti della Toscana, sia nato dalla risposta che una donna di vita diede ad un ragazzino che le richiedeva una prestazione sessuale, senza avere però soldi in tasca.

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continuando con i toscanismi c'è un curioso modo di contare soldi in Toscana (non so se in tutta ma di sicuro a Firenze).

Ad es. se tu risparmi un euro si dice "un euro avello e non avello son due" non mi chiedete spiegazioni ma è una matematica particolare che forse heldrungen vi potrà chiarire meglio... B)

secondo me è legato all'avarizia :rolleyes:


Inviato (modificato)

Caro Frenkminem, purtroppo la matematica non è il mio forte, me la cavo meglio in italiano. A proposito di detti sulle monete, mi ricordo che, qualche tempo fa, fu pubblicato un articolo su "Cronaca numismatica", ma non sono riuscito a ritrovarlo.

Modificato da heldrungen

Inviato

C' è un detto che si usa dalle mie parti (forse sarebbe meglio dire che si usava un tempo) e che, pur non citando direttamente il denaro, è tuttavia attinente all'uso che se ne fa. Il detto è: "Mangiare l'uovo in c... (editato) alla gallina". La frase intendeva sottolineare il comportamento riprovevole e da non imitare di chi spendeva i soldi prima di averli. Direi che la cosa oggi è completamente sovvertita, in quanto spendere prima di aver guadagnato è ormai la prassi costante e comune di tanta gente (vedasi acquisti a rate, finanziamenti, mutui e chi più ne ha più ne metta, che tutti insieme contribuiscono a far girare la nostra economia). Ecco forse perché il detto, pian piano, non essendo più percepito come vero, sta andando in disuso.


Inviato

Per dire che i soldi non fanno la felicità ... e altro ancora.

Chi ci ha tanti quattrini sempre conta... chi ci ha la moglie bella sempre canta..


Inviato

qui a Reggio Emilia si dice

" lè fels come i sold ed curam "

trduzione "è falso come i soldi di cuoio" ...indica chiaramente una persona inaffidabile ...bugiarda...

un ' altra cosa interessante è il termine dialettale più comune per nominare il denaro....da noi in dialeto l' euro ma sopratutto con la lira si usava il termine

" franc " cioè franchi probabilmente termine in uso dalla dominazione napoleonica.

Meja


Inviato
si usava il termine "franc" cioè franchi

Questo mi fa sovvenire un detto di mio papà veneziano, ovvero "Perdare ea mussa e anca i sento franchi": ovvero perdere in un sol colpo l'asina e i soldi ricavati dalla vendita, ovvero per aver voluto troppo, perdere tutto. Anch'io, specialmente da bambino, mi stupivo nel sentire il parentado contare e discutere sempre in termini di "franchi"...


Inviato

Anche in Toscana, tanti anni fa, si parlava di franchi. Sarà stato per il legame che univa le monete che facevano parte dell'unione monetaria latina?


Inviato

un' altro detto che mi sovviene ,sempre reggiano,

" la mia ciapè asee da far baler na semmia "

trad. " non ha preso abbastanza da far ballare una scimmia"

quindi avrebbe guadagnato talmente poco da non avere nemmeno gli spicci da buttare qualche monetina nel barattolo dellle scimmie ammaestrate che avevano un tempo i girovaghi.

Meja


  • 2 settimane dopo...
Inviato

Torno sulla questione di come in alcune regioni del nord, ad esempio in Veneto, si usi il termine "franchi" per indicare una somma: vedo ora su Wikipedia una teoria che fa risalire la cosa non alle monete francesi in uso nel corso della dominazione napoleonica "...bensì da un'altra moneta austriaca che portava (in latino abbreviato) il nome di Francesco Giuseppe, l'allora Imperatore d'Austria. L'abbreviazione di Francesco era "Franc" e da ciò nacque il "franco" veneziano."

C'è chi può aggiungere qualcosa per confermare o confutare?


Inviato
Torno sulla questione di come in alcune regioni del nord, ad esempio in Veneto, si usi il termine "franchi" per indicare una somma: vedo ora su Wikipedia una teoria che fa risalire la cosa non alle monete francesi in uso nel corso della dominazione napoleonica "...bensì da un'altra moneta austriaca che portava (in latino abbreviato) il nome di Francesco Giuseppe, l'allora Imperatore d'Austria. L'abbreviazione di Francesco era "Franc" e da ciò nacque il "franco" veneziano."

C'è chi può aggiungere qualcosa per confermare o confutare?

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L'avevo vista qualche tempo fa ma mi ha lasciato perplesso...

Anche se brevissima, l'influenza francese nel Veneto è stata molto intensa, lasciando cognomi, modi di dire, nomi di mobilio, ricette.

Ciò non significa che i Veneti fossero particolarmente francofili, basta pensare alle oscillazioni foscoliane o al fatto che, sui manifesti che recavano l'intestazione LIBERTE' EGALITE' FRATERNITE' aggiungevano il commento: pu... tute tre! :)

Propenderei in ogni caso per la prima ipotesi.


Inviato

Anche io ho sentito parlare di "franchi" per la Toscana, credo che fosse un modo piuttosto diffuso fino a prima della Seconda Guerra Mondiale.

Per quanto riguarda i modi di dire sul il denaro, dalle mie parti si addita una persona arrogante che pretende di avere ragione pur essendo palesemente dalla parte del torto con vòle pure 'nsoldo di resto!


  • 1 mese dopo...
Inviato

Avendo grande fiducia nella cultura popolare, riossigeno questa discussione con un antico proverbio inglese: "No penny, no paternoster". Come dire, che senza soldi non si fa nulla, neanche messa. Una curiosità: questo detto ha ispirato il noto slogan della pubblicità in cui un bell'attore non può partecipare alla festa in quanto sprovvisto di una nota bevanda alcolica... Non so se mi sono spiegato, ma spero di sì. Non volevo fare nomi...


Inviato
Avendo grande fiducia nella cultura popolare, riossigeno questa discussione con un antico proverbio inglese: "No penny, no paternoster". Come dire, che senza soldi non si fa nulla, neanche messa. Una curiosità: questo detto ha ispirato il noto slogan della pubblicità in cui un bell'attore non può partecipare alla festa in quanto sprovvisto di una nota bevanda alcolica... Non so se mi sono spiegato, ma spero di sì. Non volevo fare nomi...

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:lol:


Inviato (modificato)

...non è proprio un proverbio, ma ho visto che non è stato citato...

Come risposta ad uno starnuto sento spesso mio padre dire:

"Salute e bezzi e temp de goderli!"

Anche se non credo ci sia bisogno di tradurlo, è un augurio di salute e denari e tempo per goderseli :D

E' usato solo in Trentino o anche in Veneto?

...ho editato il messaggio perchè avevo omesso una parte...scusate! :P

Modificato da pier75

Inviato

Ciao,

Bellissima questa discussione che ho visto solo oggi:

In provincia di Ascoli Piceno diciamo (il dialetto varia molto da paese a paese) qui siamo a Porto S. Elpidio:

Li sordi fa ji l'acqua per in zu

I soldi fanno andare l'acqua in salita

E' lu centesimu che fa la lira

Non serve la traduzione...credo

Li sordi e' come li guai...chi ce l'ha se li tene

Non serve la traduzione

Non ci ha na lira pe ffa canta' un cecu

Non ha una lira per far cantare un cieco

E' cosi povero che non puo' nemmeno fare l'elemosina

Se me ne vengono in mente altre le posto!

Saluti Antonio VIII


Supporter
Inviato (modificato)

Modo di dire romano ed anche diffuso nel Lazio:JE MANCA SEMPRE UN SORDO PPE' FA' 'NA LIRA.Detto di persona o di cosa od azione a cui manca sempre un qualcosa per essere completa.

A DISPETTO DER DIAVOLO DIECI FOJETTE UN PAVOLO

Scritta che compariva al di fuori delle osterie(fraschette):un paolo (o giulio e,piu' tardi 10 baiocchi) per una foglietta di vino(mezzolitro)Questo detto era ancora in uso nei primi decenni del Novecento(testimonianza familiare),anche le le "fogliette"erano diventate quattro(per la svalutazione)

Modificato da roberto pagani

Inviato (modificato)
Anche io ho sentito parlare di "franchi" per la Toscana, credo che fosse un modo piuttosto diffuso fino a prima della Seconda Guerra Mondiale.

Per quanto riguarda i modi di dire sul il denaro, dalle mie parti si addita una persona arrogante che pretende di avere ragione pur essendo palesemente dalla parte del torto con vòle pure 'nsoldo di resto!

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Altro che seconda guerra mondiale, ancora nel 1966 sulle Montagne Pistoiesi (come familiarmente viene chiamato in Toscana l'Appennino Tosco-Emiliano) mi ricordo di aver avuto una richiesta da un negoziante di 2 franchi e mezzo :blink:

Naturalmente ero piccolo e mi dovettero spiegare che il signore voleva 250 lire :lol:

Modificato da Frenkminem

Inviato
Anche io ho sentito parlare di "franchi" per la Toscana, credo che fosse un modo piuttosto diffuso fino a prima della Seconda Guerra Mondiale.

Per quanto riguarda i modi di dire sul il denaro, dalle mie parti si addita una persona arrogante che pretende di avere ragione pur essendo palesemente dalla parte del torto con vòle pure 'nsoldo di resto!

365341[/snapback]

Altro che seconda guerra mondiale, ancora nel 1966 sulle Montagne Pistoiesi (come familiarmente viene chiamato in Toscana l'Appennino Tosco-Emiliano) mi ricordo di aver avuto una richiesta da un negoziante di 2 franchi e mezzo :blink:

Naturalmente ero piccolo e mi dovettero spiegare che il signore voleva 250 lire :lol:

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scusa frenk... ma, almeno qui, 1 franco viene (veniva) corrisposto ad 1 lira... quindi 200 franchi 1/2 dovrebbero corrispondere a 250 lire; non so se la cosa in Toscana cambia...

(i franchi li sento nominare ancora oggi, con mio nonno, classe 1927 ;) )

saluti,

N.


Inviato
scusa frenk... ma, almeno qui, 1 franco viene (veniva) corrisposto ad 1 lira... quindi 200 franchi 1/2 dovrebbero corrispondere a 250 lire; non so se la cosa in Toscana cambia...

(i franchi li sento nominare ancora oggi, con mio nonno, classe 1927 ;) )

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Sono anziano va bene ma i tempi non sono poi così lontani, ormai si parlava di 1 franco=100 lire, perché in quel periodo le 1 lire col cornetto non le trovavi quasi più. :P


Inviato
scusa frenk... ma, almeno qui, 1 franco viene (veniva) corrisposto ad 1 lira... quindi 200 franchi 1/2 dovrebbero corrispondere a 250 lire; non so se la cosa in Toscana cambia...

(i franchi li sento nominare ancora oggi, con mio nonno, classe 1927 ;) )

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Sono anziano va bene ma i tempi non sono poi così lontani, ormai si parlava di 1 franco=100 lire, perché in quel periodo le 1 lire col cornetto non le trovavi quasi più. :P

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Come giustamente già detto in Veneto fino all'avvento dell'euro era normale parlare di "franchi" con equivalenza 1:1, quindi 250 lire = 250 franchi. Curiosamente però quando si parlava di migliaia di lire si diceva per esempio "dodese carte da mile" = 12.000 lire (dodici carte da mille, non credo sia necessario spiegare il significato).

...non è proprio un proverbio, ma ho visto che non è stato citato...

Come risposta ad uno starnuto sento spesso mio padre dire:

"Salute e bezzi e temp de goderli!"

Anche se non credo ci sia bisogno di tradurlo, è un augurio di salute e denari e tempo per goderseli :D

E' usato solo in Trentino o anche in Veneto?

...ho editato il messaggio perchè avevo omesso una parte...scusate! :P

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Non l'ho mai sentito a Vicenza... non saprei dire se si dica a Verona.


Inviato
scusa frenk... ma, almeno qui, 1 franco viene (veniva) corrisposto ad 1 lira... quindi 200 franchi 1/2 dovrebbero corrispondere a 250 lire; non so se la cosa in Toscana cambia...

(i franchi li sento nominare ancora oggi, con mio nonno, classe 1927 ;) )

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Sono anziano va bene ma i tempi non sono poi così lontani, ormai si parlava di 1 franco=100 lire, perché in quel periodo le 1 lire col cornetto non le trovavi quasi più. :P

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allora è mio nonno... per le 500.000 £ diceva cinqcentmila franc... forse ricordava 1 franco = 1 lira...

(non volevo darti del vecchio ;) )

saluti,

N.


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