Vai al contenuto

Risposte migliori

Inviato

Non ci penso proprio a fare un esame del materiale, ma che domande.

Caro NiKo crescendo imparerà certamente che la vita non è fatta di certezze, di bianco o di nero, esiste una cosa che gli da un sapore incredibile, si chiama : sognare, il giorno che so per certo che è buona o che non lo sia ho smesso di sognare, e questo ancora fa parte delle piccole cose che mi riempiono la giornata.

Lei ha fatto eccellenti osservazioni che mostrano il suo talento per la numismatica, prenda il Suo tempo ... come le ho detto ieri sera.

Non è l'esemplare Bowers, viene da una vecchia asta di Alberto Varesi, non credo che abbia mai varcato l'Oceano. Certo che se fosse falso d'epoca o prova, comunque non ne sarebbe stato tirato un pezzo solo e dato l'utilizzo di un certo tipo di stumenti per la coniazione, eventuali difetti o mancanze sarebbero ripetitivi.

Il 1859 è un anno di grande trasformazione ed incertezza per il Paese, e la zecca di Firenze non ne è rimasta immune, ci sono numerose prove di conio ma volere necessariamente vedere del dolo, dopo 150 anni è un po' capzioso. Ogni zecca aveva ordinamenti e statuti propri, non ultimo il fatto che molte volte l'autore dei conii ne rimaneva proprietario, e con i conii suoi ... ci faceva un po quel che più gli aggradava. Queste prove o presunte tali non avevano mercato numismatico, basta vedere i prezzi di realizzo ai tempi, molte volte finivano in lotti, quindi non erano certo riprodotte per arricchirsi, probabilmente solo per generare delle "particolarità".

Negli anni '30 vi era una situazione politico/numismatica assolutamente non riconducibile a quella del periodo di costituzione del Regno.


Guest utente3487
Inviato

Ogni zecca aveva ordinamenti e statuti propri, non ultimo il fatto che molte volte l'autore dei conii ne rimaneva proprietario, e con i conii suoi ... ci faceva un po quel che più gli aggradava.

Mah! Sto studiando i regolamenti di alcune zecche (Napoli e Bologna), ma mi sembra che esistevano già regole alquanto restrittive. Non mi pare di aver letto che i conii rimanevano di proprietà dell'autore.

Guest utente3487
Inviato

Non è l'esemplare Bowers,

Veniva dichiarato come in ottone...

Inviato

Il Mercandetti ebbe tutti i suoi conii tanto che furono venduti poi separatamente, idem per il Lavy. Stessa cosa per l'Andrieu che poi li vendette personalmente alla zecca di Parigi.

Ferraris era possessore di alcuni dei suoi conii.

Il problema della duplicazione della moneta da parte dei conii originali era in parte ovviata dall'assenza di officine private atte a coniare.

Nell'800 mentre in Inghilterra vi era maggiore libertà di acquisto di macchinari per la stampa, e l'uso fraudoleto di queste attrezzature a metà dell'800 non meno di lire 200.000 in sole spese di processo contro i falsari di monete; mentre in Italia ed in Francia vi erano severissime restrizioni per il possesso dei macchinari e dei bilancieri, vi erano apposte leggi e molto raramente veniva concessa l'attività.


Guest utente3487
Inviato

Il Mercandetti ebbe tutti i suoi conii tanto che furono venduti poi separatamente, idem per il Lavy.

Mi sembra di ricordare diversamente,ma prima di parlare a sproposito mi rivado a rileggere la documentazione. Se non erro Mercandetti ebbe un procedimento penale, mentre Lavy (che era tenuto per regolamento a non portare al di fuori della zecca il materiale da lui trattato), dovette affrontare una causa civile). Tra l'altro mi sembra di potrer escludere il possesso dei conii da parte dei due maestri. (almeno il Lavy), perchè Mercandetti li asportò e subì un processo). Il Lavy aveva invece molte lamine, questo mi pare. Comunque mi vado a ripassare la lezione, perchè il caldo potrebbe giocarmi brutti scherzi.

Inviato
Non ci penso proprio a fare un esame del materiale, ma che domande.

Caro NiKo crescendo imparerà certamente che la vita non è fatta di certezze, di bianco o di nero, esiste una cosa che gli da un sapore incredibile, si chiama : sognare, il giorno che so per certo che è buona o che non lo sia ho smesso di sognare, e questo ancora fa parte delle piccole cose che mi riempiono la giornata.

Lei ha fatto eccellenti osservazioni che mostrano il suo talento per la numismatica, prenda il Suo tempo ... come le ho detto ieri sera.

Prenderò il mio tempo, anche se a volte prevale la fretta di crescere e di imparare. In fondo 'Nessuno è tanto vecchio da non poter credere di vivere almeno ancora un anno'.

La ringrazio.

saluti,

N.


  • 1 anno dopo...
Inviato

Io sono in possesso di questa moneta, ma con riportato anche RIPROD.NE AD 1970.

Ovviamente è una copia, in argento ma quante sono in circolazione?

Se rispondete vi ringrazio...... altrimenti vi ringrazio lo stesso.

volperossa (VITTO BO)


  • 8 mesi dopo...
Inviato

Io sono in possesso di questa moneta, ma con riportato anche RIPROD.NE AD 1970.

Ovviamente è una copia, in argento ma quante sono in circolazione?

Se rispondete vi ringrazio...... altrimenti vi ringrazio lo stesso.

volperossa (VITTO BO)

Mi aggancio a questa richiesta, aggiungendo che sono in possesso della versione RIPROD.NE AD 1970 credo in oro, possibile?!

Notizie su questa moneta?

Grazie :D


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.