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Risposte migliori

Inviato

ciao a tutti, sono nuovissimo del forum e recente collezionista di romane,

ho iniziato da un piccolo lascito di monete, devo dire che grazie ad internet, sta diventando molto più semplice distinguere i falsi rispetto a prima, però i dubbi rimangono, specialmente adesso che sto entrando nel vivo della passione, guardo tutto con sospetto, non ho ancora abbastanza parametri, o forse non ho mai visto collezioni al difuori dei musei, e di quella che mi sono trovato.

dopo aver messo da parte parecchie evidenti patacche, e sciamato l'entusiasmo iniziale scoprendo che non avevo un "tesoro"; sto cercando di fare ordine e capire cosa vale la pena collezionare e cosa no.

per non farla lunga, vorrei sottoporre alla cortese attenzione dei partecipanti un denaro, che non mi convince, un po' sotto peso forse : 2,9 gr.

non so come definirlo: patacca, buono o buono ma...

grazie.

:huh:

post-8536-1202740275_thumb.jpg


Inviato

il retro...

(ho fatto una scansione..)

post-8536-1202740639_thumb.jpg


Inviato

mha <_< ...sinceramente non mi sembra che sia sottopeso...l'imperatore dovrebbe essere Caracalla se non sbaglio...giusto? <_<

potrei sbagliare...ma mi sembra coniata...magari se si vedono bene le lettere si può arrivare ad una conclusione migliore...ma non mi sembra malvagia.. :P

comunque è solo la mia opinione...aspettiamo gli esperti... :P


Inviato

Non so...ma al dritto noto n bel po' di porosità...poi magari è una mia impressione sbagliata....servirebbe un ingrandimento...:)


Inviato

Quando la moneta d'argento o in mistura è porosa potrebbe essere sintomo di acidificazione ma più spesso si tratta di falsificazione.

Anche a me lo stile pare buono ma se dovessi acquistarla non la prenderei.

Si notano le stirature del conio ed il bordo sembra OK! Ma recentemente abbiamo visto denarietti falsi con le stirature fatte ad arte.

Forse se riuscissi a postare una foto ingrandita del bordo si potrebbe dire di più.


Inviato

grazie mille dei pareri, proverò a fare una foto del bordo,

a vederla con la lente risulta porosa, e questo mi dice che non è tutto argento, ma che ci mettevano? cioè di solito che altri metalli usavano?


Inviato

a dimenticavo: trattasi di caracalla, dalla figura e dalla scritta: ANTONINUS PIVS AVG GERM.

ho fatto un ingrandimento... per il bordo, con lo scanner è un po difficile.. devo fare un po' di prove con la digitale prima di tediarvi...

post-8536-1202765317_thumb.jpg


Inviato

anche a me sembra autentica..benvenuto!


Inviato

mihi quoque bona videtur,etiamsi non pulcherrima


Inviato

Mi accodo ai pareri precedenti, tendenzialmente da evitare per l'acquisto, ma probabilmente buona. Commercialmente la valuterei sedici assi ;).


Inviato

Rispetto al Prieur il denararo di Caracalla aveva un tenore medio di 550/1000

il peso medio 3,38 gr.

Il tuo è sottopeso ma se è stato acidificato si spiegherebbe la perdita in peso.

Non ho invece trovato analisi chimiche o difrattometriche che consentano di stabilire quali metalli si usassero per la lega.

Sicuramente metalli che non colorassero la lega come Antimonio, Bismuto, Stagno, piombo e Zinco. Ma in che proporzione? ed il loro utilizzo certamente dipendeva dalla zecca in cui avveniva il conio. (disponibilità di miniere vicine di tali metalli)

Oltre a ciò ad esempio l'utilizzo dei vari metalli dava diverse caratteristiche alla durezza e malleabilità del metallo.

C'è qualche utente che è a conoscenza della composizione delle varie leghe?

Grazie!


Inviato

ho notato che molti denari, sopratutto imperiali, sono più porosi e leggeri, senbrano quasi di alluminio a vedersi, a differenza di quelli più antichi che solitamente sono più compatti, con un trend di crescita notevole sino alla fine del loro utilizzo, suppongo che dipenda dal metallo contenuto... forse nelle costanti rifusioni aggiungevano altro?..


Inviato

mah....se sembrano alluminio è probabile anche che lo siano-nella mia conoscenza i denaretti romani (pe rlo meno fino a caracalla)sono di buon argento a vederesi


Inviato

In epoca romana non esisteva la tecnologia per l'estrazione e raffinazione dell'alluminio che fu per la prima volta ottenuto in forma massiva da Friedrich Wöhl nel 1827.

Conoscevano l'allume che è un sofato d'alluminio che si ottiene dall' alunite che trova in natura ma che non veniva utilizzato nella tecnica metallurgica ma come fissatore per la tintoria dei tessuti.


Inviato
In epoca romana non esisteva la tecnologia per l'estrazione e raffinazione dell'alluminio che fu per la prima volta ottenuto in forma massiva da Friedrich Wöhl  nel 1827.

Conoscevano l'allume che è un sofato d'alluminio che si ottiene dall' alunite che trova in natura ma che non veniva utilizzato nella tecnica metallurgica ma come fissatore per la tintoria dei tessuti.

314251[/snapback]

ne siamo convinti....volevo significare che fossero dei falsi....


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