Vai al contenuto
IGNORED

I TETRARCHI


Dallas

Risposte migliori

Volevo approfondire e chiarire la storia di questa scultura I TETRARCHI....

Questa scultura rappresenterebbe i 4 tetrarchi tra cui Diocleziano.

ma perchè i volti sono stati fatti così simili tra loro?

l'unica differenza è sul 3° che ha la barba probabilmente DIOCLEZIANO.

;)tetrarchinorm.jpg

Modificato da Dallas
Link al commento
Condividi su altri siti


Non sono un esperto, ma questa scultura risente dei nuovi orientamenti dell'arte tardo antica, che inizia a staccarsi nettamente dall'arte classica o ellenizzante. Le figure sono tarchiate e quasi stilizzate, la resa della figura è mille miglia lontana dai canoni greci, la visione della scena è frontale, come nei bassorilievi e sulle monete con i ritratti affacciati. I tetrarchi si abbracciano in segno di unità e fratellanza nella gestione dell'impero, per la prima volta diviso in 4 regioni. Retorica, peché come Diocleziano si ritirò a vita privata , i tetrarchi iniziarono a scannarsi.

E' una scultura affascinante, poco valorizzata, ci capiti addosso quasi senza saperlo. Mi chiedo se l'uso di quel granito rosso rubino sia una moda del periodo perché anche il sarcofago di Sant'Elena (madre di Costantino - musei Vaticani) è fatto di un materiale simile.

Link al commento
Condividi su altri siti


grazie caiuspliniussecundus

la scultura è in porfido rosso si trova murata nell'angolo della basilica a venezia....

ma come mai fu murata?

prima i tetrarchi erano tutti allineati?

Visto che coloro che mettono la mano sulla spalla sono gli augusti si è in grado di capire chi sono?

I 4 erano: Diocleziano Galerio Massimiano Costanzo Cloro ??? wink.gif

Link al commento
Condividi su altri siti


Concordo con la semplice e chiara spiegazione riportata da Caius ;).

Per quanto riguarda la caratterizzazione delle quattro figure, ecco un stralcio della descrizione che Bianchi Bandinelli fa dell'opera:

«Tutti gli imperatori vestono ugual costume, il copricapo pannonico, paludamentum e lorica con baltei gemmati, ed impugnano l'elsa, configurata a testa d'aquila, di una spada riccamente adorna, di probabile origine sasanide; un imperatore in ciascuna coppia è barbato e poggia la mano sinistra sulla spalla destra dell'altro, più giovane ed imberbe, presumibilmente allusione alla maggiore anzianità ed al più alto ruolo (pur nella parità della pienezza dei poteri) degli Augusti rispetto ai Cesari. Malgrado l'astrattezza dei simboli, le teste dei quattro tetrarchi presentano vaghi ma non trascurabili tratti d'individuazione fisiognomica: non v'è tuttavia accordo sull'identificazione, in generale, dell'uno e dell'altro dei due gruppi di tetrarchi ed, in particolare, sull'identificazione dei singoli personaggi, anche se tradizionalmente si ritiene che il gruppo veneziano rappresenti i membri della prima Tetrarchia fra 293 ed il 303.»

L'opera doveva originariamente avere la propria collocazione a Costantinopoli, e, con ogni probabilità, fu portata a Venezia in seguito alla IV Crociata. Esistono anche altri gruppi scultorei raffiguranti il collegio tetrarchico (come quello conservato ai Musei Vaticani), anche se l'esempio veneziano resta sicuramente il più famoso (oltre che, artisticamente, quello più rilevante).

Mi chiedo se l'uso di quel granito rosso rubino sia una moda del periodo perché anche il sarcofago di Sant'Elena (madre di Costantino - musei Vaticani) è fatto di un materiale simile.

300690[/snapback]

Il porfido era il materiale prediletto nella Tarda Antichità per opere scultoree ed architettoniche di carattere imperiale, specie per il suo colore che richiama il rosso porpora (da cui deriva il proprio nome), simbolo esclusivo dell'autorità nel Basso Impero.

Link al commento
Condividi su altri siti


Ciao :)

Il gruppo scultoreo in porfido dei quattro tetrarchi è parte, con i cavalli di San Marco e numerosi altri tesori, del "bottino" giunto a Venezia da Costantinopoli a seguito della quarta crociata (se così vogliamo continuare a chiamarla).

Che i Tetrarchi provengano da Costantinopoli è ormai fuori di dubbio, poichè scavi condotti nel 1965-66 presso la chiesa di Myrelasion ad Istanbul hanno portato al ritrovamento del frammento dei Tetrarchi mancante a Venezia, cioè del piede e della mensola di base della quarta figura.

Raccomando la lettura del supplemento n. 3 della splendida rivista "on-line" in pdf "Porphyra", rivista dedicata all'Impero Romano d'Oriente della quale, per chi non la conoscesse, raccomanderei di scaricare e leggere tutti i numeri, che giudico personalmente eccezionali per interesse e varietà.

Il supplemento n. 3 tratta nel dettaglio tutti gli oggetti trafugati nella quarta crociate e per ciascuno ne descrive lo stato, le caratteristiche e le peculiarità.

Per il gruppo dei Tetrarchi, da pagina 220 (o giù di lì) a seguire, troverete su detto supplemento informazioni e dettagli d'eccezione.

Ooopss..., mi sono accorto di essermi sovrapposto a cherso per la nota relativa alla IV crociata....sorry :)

[edit Paleologo] Mi sono permesso di inserire sopra il link alla rivista citata che è davvero molto molto interessante ...

Modificato da Paleologo
Link al commento
Condividi su altri siti


Aggiungiamo sinteticamente qualcosina.

L'antinaturalismo dell'arte Tardo - antica è ben evidente in questa scultura è si esprime con pose e gesti simmetrici, volti duri e quasi privi di connotazioni, caratteristiche queste, che non si spiegano soltanto con l'estrema difficoltà del profido come materia lavorabile: ormai gli esecutori, non più legati alla resa realistica delle forme e della bellezza, appaiono palesemente spinti verso la ricerca di un'immediatezza del dato.

E per l'appunto il messaggio che il rilievo voleva fornire era quello della Concordia dominorum (la fratellanza e l'unità di intenti tra gli imperatori) che se non sbaglio è un tema presente anche nella coeva produzione monetaria.

Ora, perchè qualcheduno non posta una bella immagine di una moneta con lo stesso tema?

Link al commento
Condividi su altri siti


Il porfido era il materiale prediletto nella Tarda Antichità per opere scultoree ed architettoniche di carattere imperiale, specie per il suo colore che richiama il rosso porpora (da cui deriva il proprio nome), simbolo esclusivo dell'autorità nel Basso Impero.

300713[/snapback]

Cito anche la vasca di porfido utilizzata come sarcofago nel mausoleo di Teodorico a Ravenna.

P. :)

Link al commento
Condividi su altri siti


Ciao  :)

Il gruppo scultoreo in porfido dei quattro tetrarchi è parte, con i cavalli di San Marco e numerosi altri tesori, del "bottino" giunto a Venezia da Costantinopoli a seguito della quarta crociata (se così vogliamo continuare a chiamarla).

Che i Tetrarchi provengano da Costantinopoli è ormai fuori di dubbio, poichè scavi condotti nel 1965-66 presso la chiesa di Myrelasion ad Istanbul hanno portato al ritrovamento del frammento dei Tetrarchi mancante a Venezia, cioè del piede e della mensola di base della quarta figura.

Raccomando la lettura del supplemento n. 3 della splendida rivista "on-line" in pdf "Porphyra", rivista dedicata all'Impero Romano d'Oriente della quale, per chi non la conoscesse, raccomanderei di scaricare e leggere tutti i numeri, che giudico personalmente eccezionali per interesse e varietà.

Il supplemento n. 3 tratta nel dettaglio tutti gli oggetti trafugati nella quarta crociate e per ciascuno ne descrive lo stato, le caratteristiche e le peculiarità.

Per il gruppo dei Tetrarchi, da pagina 220 (o giù di lì) a seguire, troverete su detto supplemento informazioni e dettagli d'eccezione.

Ooopss..., mi sono accorto di essermi sovrapposto a cherso per la nota relativa alla IV crociata....sorry :)

[edit Paleologo] Mi sono permesso di inserire sopra il link alla rivista citata che è davvero molto molto interessante ...

300715[/snapback]

Ragazzi occhio a mettere il link, sulla prima pagina è scritto testualmente :

"Tutto il contenuto di questi articoli è coperto da copyright © chiunque utilizzi questo materiale senza il consenso dell'autore o del webmaster del sito, violerà il diritto e sarà perseguibile a norma di legge.

Non sono permessi copiature e neppure accorgimenti mediatici (es link esterni che puntano questo sito)pena la violazione del diritto internazionale d'autore con conseguente reato annesso.

(sono esclusi da questo provvedimento “Gli Slavi e l’Impero Romano d’Oriente” di proprietà del sito www.bulgaria-italia.com “ e “L’arte del Cesaropapismo Bizantino” di proprietà del sito www.larici.it”) :)

ciao

denario

Modificato da denario69
Link al commento
Condividi su altri siti


Ciao  :)

Il gruppo scultoreo in porfido dei quattro tetrarchi è parte, con i cavalli di San Marco e numerosi altri tesori, del "bottino" giunto a Venezia da Costantinopoli a seguito della quarta crociata (se così vogliamo continuare a chiamarla).

Che i Tetrarchi provengano da Costantinopoli è ormai fuori di dubbio, poichè scavi condotti nel 1965-66 presso la chiesa di Myrelasion ad Istanbul hanno portato al ritrovamento del frammento dei Tetrarchi mancante a Venezia, cioè del piede e della mensola di base della quarta figura.

Raccomando la lettura del supplemento n. 3 della splendida rivista "on-line" in pdf "Porphyra", rivista dedicata all'Impero Romano d'Oriente della quale, per chi non la conoscesse, raccomanderei di scaricare e leggere tutti i numeri, che giudico personalmente eccezionali per interesse e varietà.

Il supplemento n. 3 tratta nel dettaglio tutti gli oggetti trafugati nella quarta crociate e per ciascuno ne descrive lo stato, le caratteristiche e le peculiarità.

Per il gruppo dei Tetrarchi, da pagina 220 (o giù di lì) a seguire, troverete su detto supplemento informazioni e dettagli d'eccezione.

Ooopss..., mi sono accorto di essermi sovrapposto a cherso per la nota relativa alla IV crociata....sorry :)

[edit Paleologo] Mi sono permesso di inserire sopra il link alla rivista citata che è davvero molto molto interessante ...

300715[/snapback]

Ragazzi occhio a mettere il link, sulla prima pagina è scritto testualmente :

"Tutto il contenuto di questi articoli è coperto da copyright © chiunque utilizzi questo materiale senza il consenso dell'autore o del webmaster del sito, violerà il diritto e sarà perseguibile a norma di legge.

Non sono permessi copiature e neppure accorgimenti mediatici (es link esterni che puntano questo sito)pena la violazione del diritto internazionale d'autore con conseguente reato annesso.

(sono esclusi da questo provvedimento “Gli Slavi e l’Impero Romano d’Oriente” di proprietà del sito www.bulgaria-italia.com “ e “L’arte del Cesaropapismo Bizantino” di proprietà del sito www.larici.it”) :)

ciao

denario

300946[/snapback]

Ciao :)

Beh, io nel mio messaggio non avevo messo il link diretto al sito, forse per eccesso di cautela.

Non credo tuttavia che Paleologo editando il mio post ed apportandovi l'aggiunta del link diretto al sito abbia commesso una violazione :ph34r:; in fondo ha semplicemente indirizzato al sito, che è di accesso libero e con i numeri della rivista liberamente scaricabili.

Chiaramente il contenuto del sito e dei numeri della rivista, come in altri casi del resto, è protetto dai relativi diritti d'autore...ma non mi pare che un invito alla visita del sito ed alla lettura di quella che è (e lo ripeto) a mio parere una rivista d'eccezionale interesse per gli appassionati del settore costituisca una qualunque violazione...semmai una pubblicità :D

O mi sbaglio ??

Se mi sbaglio voglia allora Paleologo o un altro moderatore eliminare il link diretto o addirittura tutto il post.

P.S. : ovviamente nessuna "vis" polemica con l'amico denario69, che anzi ha fatto benissimo ad evidenziare il particolare ;)

Modificato da Flavio
Link al commento
Condividi su altri siti


Il porfido era il materiale prediletto nella Tarda Antichità per opere scultoree ed architettoniche di carattere imperiale, specie per il suo colore che richiama il rosso porpora (da cui deriva il proprio nome), simbolo esclusivo dell'autorità nel Basso Impero.

300713[/snapback]

Cito anche la vasca di porfido utilizzata come sarcofago nel mausoleo di Teodorico a Ravenna.

P. :)

300887[/snapback]

E aggiungiamo allora, per gli amici meneghini, lo splendido sarcofago conservato in Duomo (ora fonte battesimale),nel quale il Vescovo Ariberto depose le spoglie di Dionigi ed Aureliano che è chiaramente un sarcofago proveniente da un mausoleo imperiale e che, pare, abbia accolto le spoglie di Valentiniano II.

Link al commento
Condividi su altri siti


Ciao  :)

Il gruppo scultoreo in porfido dei quattro tetrarchi è parte, con i cavalli di San Marco e numerosi altri tesori, del "bottino" giunto a Venezia da Costantinopoli a seguito della quarta crociata (se così vogliamo continuare a chiamarla).

Che i Tetrarchi provengano da Costantinopoli è ormai fuori di dubbio, poichè scavi condotti nel 1965-66 presso la chiesa di Myrelasion ad Istanbul hanno portato al ritrovamento del frammento dei Tetrarchi mancante a Venezia, cioè del piede e della mensola di base della quarta figura.

Raccomando la lettura del supplemento n. 3 della splendida rivista "on-line" in pdf "Porphyra", rivista dedicata all'Impero Romano d'Oriente della quale, per chi non la conoscesse, raccomanderei di scaricare e leggere tutti i numeri, che giudico personalmente eccezionali per interesse e varietà.

Il supplemento n. 3 tratta nel dettaglio tutti gli oggetti trafugati nella quarta crociate e per ciascuno ne descrive lo stato, le caratteristiche e le peculiarità.

Per il gruppo dei Tetrarchi, da pagina 220 (o giù di lì) a seguire, troverete su detto supplemento informazioni e dettagli d'eccezione.

Ooopss..., mi sono accorto di essermi sovrapposto a cherso per la nota relativa alla IV crociata....sorry :)

[edit Paleologo] Mi sono permesso di inserire sopra il link alla rivista citata che è davvero molto molto interessante ...

300715[/snapback]

Ragazzi occhio a mettere il link, sulla prima pagina è scritto testualmente :

"Tutto il contenuto di questi articoli è coperto da copyright © chiunque utilizzi questo materiale senza il consenso dell'autore o del webmaster del sito, violerà il diritto e sarà perseguibile a norma di legge.

Non sono permessi copiature e neppure accorgimenti mediatici (es link esterni che puntano questo sito)pena la violazione del diritto internazionale d'autore con conseguente reato annesso.

(sono esclusi da questo provvedimento “Gli Slavi e l’Impero Romano d’Oriente” di proprietà del sito www.bulgaria-italia.com “ e “L’arte del Cesaropapismo Bizantino” di proprietà del sito www.larici.it”) :)

ciao

denario

300946[/snapback]

P.S. : ovviamente nessuna "vis" polemica con l'amico denario69, che anzi ha fatto benissimo ad evidenziare il particolare ;)

300966[/snapback]

Non ti preoccupare Flavio !!! :) :) :)

P.S. per Paleologo, non voleva essere assolutamente un appunto al tuo operato !!! :) :) :)

Grazie ad entrambi per la segnalazione del link, che personalmente non conoscevo !!!

Modificato da denario69
Link al commento
Condividi su altri siti


Il porfido era il materiale prediletto nella Tarda Antichità per opere scultoree ed architettoniche di carattere imperiale, specie per il suo colore che richiama il rosso porpora (da cui deriva il proprio nome), simbolo esclusivo dell'autorità nel Basso Impero.

300713[/snapback]

Cito anche la vasca di porfido utilizzata come sarcofago nel mausoleo di Teodorico a Ravenna.

P. :)

300887[/snapback]

E aggiungiamo allora, per gli amici meneghini, lo splendido sarcofago conservato in Duomo (ora fonte battesimale),nel quale il Vescovo Ariberto depose le spoglie di Dionigi ed Aureliano che è chiaramente un sarcofago proveniente da un mausoleo imperiale e che, pare, abbia accolto le spoglie di Valentiniano II.

300975[/snapback]

Fra le varie opere realizzate in porfido, mi piace ricordare, per l'età tetrarchica, due esempi importanti: uno è il busto rinvenuto ad Athribis (città del Delta del Nilo), variamente attribuito a Galerio o Massimino Daia (ma anche a Licinio), ottima testimonianza (insieme al già citato gruppo veneziano) per comprendere il cambiamento del modello ritrattistico; l'altro, probabilmente meno conosciuto, è costiuito dalle alte colonne aggiunte al Tempio di Venere e Roma con il rifacimento operato da Massenzio.

Tornando alle rappresentazioni dei Tetrarchi, vi mostro il gruppo visibile presso i Musei Vaticani:

http://img219.imageshack.us/img219/3750/tetrarchsdt4.jpg

Ma osservate anche questo rilievo presente lungo il Lato Est dell'Arco di Galerio a Salonicco:

http://projectsx.dartmouth.edu/blog/classe...es/may18_18.jpg

Non ricorda le raffigurazioni tipiche degli argentei del periodo?

http://imagedb.coinarchives.com/img/freema.../image00457.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti


Ciao...

Sotto Diocleziano (284-305) si introdusse la tetrarchia e l'impero romano fu diviso tra due imperatori,detti "augusti" che scelsero due capitali Milano per l'occidente e Nicomedia per l'oriente.

Ogni "augusto" sceglieva un collaboratore chiamato "cesare" il quale governava una parte dell'impero e si occupava degli interventi militari più urgenti.

I primi due "augusti" furono Diocleziano e Massimiano e come "cesari" rispettivamente scelsero Galerio e Costanzo Cloro.

La scultura di cui tu parli si chiama "il gruppo dei tetrarchi" che attualmente si trova a Venezia nell'angolo meridionale della cinta esterna della basilica di San Marco.

La scultura è scolpita nel porfido che richiama il colore della porpora(ornamento del "dominus").

L'uguaglianza delle facce tende a sottolineare la concordia fra i due "augusti" e i due "cesari" che si trovavano a reggere le sorti dell'impero.

Link al commento
Condividi su altri siti


Se qualcuno mi fa causa perchè gli ho linkato il sito giuro che lo inseguo col forcone  ;)

Bravo Paleologo, finalmente un Vero Uomo nella numismatica! :lol:

Link al commento
Condividi su altri siti


Se qualcuno mi fa causa perchè gli ho linkato il sito giuro che lo inseguo col forcone  ;)

Bravo Paleologo, finalmente un Vero Uomo nella numismatica! :lol:

301285[/snapback]

Anche perchè linkandolo dovrei fargli un piacere: sale nei motori di ricerca, migliora negli algoritmi di valutazione dell'autorevolezza ... e che cavolo! :D

Link al commento
Condividi su altri siti


Se qualcuno mi fa causa perchè gli ho linkato il sito giuro che lo inseguo col forcone  ;)

301260[/snapback]

Nel caso chiamami che ti do una mano, molto volentieri !!!!!!!! :D

ciao !

denario

Link al commento
Condividi su altri siti


Desideravo ringraziare un pò tutti per l'argomento, in particolare Dallas.. ke l'ha proposto e Flavio che mi ha dato modo di conoscere "Porphyra"... poichè oggi, con stampa alla mano dell'articolo... durante la mia pausa pranzo.. sono andato a rivedermi il gruppo marmoreo... apprezzandone così tutte le sue parti.

Certo che se arrivasse anche il piede!!!! :rolleyes: :lol:

Cmq.. ragazzi... è un opera incredibile!!!!

Link al commento
Condividi su altri siti


Sono io che devo ringraziare tutti di cuore....

grazie davvero ;)

ho imparato un sacco di cose....

ora mi manca solo di andare a venezia a vederla :)

Andrea

Link al commento
Condividi su altri siti


Certo che se arrivasse anche il piede!!!! :rolleyes:  :lol:

301628[/snapback]

Semmai bisognerebbe restituire tutto il resto ... :rolleyes:

Link al commento
Condividi su altri siti


Paleologo può stare tranquillo i turisti da tempo hanno messo in rete tutti i monumenti di Venezia e di piu... oltre ai tetrarchi qui vi potete godere tutta Venezia...

http://www.campiello-venise.com/plan_inter...basilique_3.htm

Interessante post da vedere anche dal punto di vista della numismatica.

Guardate i cappelli dei Tetrarchi e quello di Costantino di questo controverso follis che molto tempo fa fu oggetto di ampia discussione su un noto sito americano...

http://www.beastcoins.com/

Leggo con piacere tutti questi interventi.

Saluti

agrì

Modificato da agrippa
Link al commento
Condividi su altri siti


  • 3 settimane dopo...

Ciao :)

Il colbacco pannonico indossato dai Tetrarchi è quello tipico degli ufficiali illirici dell'esercito romano tardoimperiale.

Nel gruppo dei Tetrarchi il suddetto colbacco vuole evidenziare la stessa radice etnica dei suddetti.

Il fatto che lo indossi anche Costantino riveste il medesimo significato, del resto anch'egli era di origine illirica.

Il "pilleus Pannonicus", presumibilmente in materiale meno pregiato di quello degli ufficiali, divenne inoltre parte del corredo "base" della fanteria romana tardoimperiale, normalmente indossato durante le marce o comunque quando il fante vestiva l'equipaggiamento leggero, al posto del classico elmo metallico tardoimperiale da fanteria.

Modificato da Flavio
Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.