Vai al contenuto
IGNORED

Una zecca a Lubiana nel XIII secolo


Risposte migliori

Inviato

UNA ZECCA A LUBIANA NEL XIII SECOLO

Lubiana è la capitale della Repubblica della Slovenia e si estende in un’ampia conca circondata da montagne sulle rive della Ljubljanica, affluente della Sava.

Antichissima sede neolitica, fu poi colonia romana col nome di Emona. Distrutta da Attila e ricostruita nel VI secolo da popolazioni slovene con il nome di Labacum, fu menzionata con il nome attuale per la prima volta nel 1144, nome attuale che è poi la traduzione del tedesco Laibach. Dal 1278 al 1918 è stata sotto la sovranità della Casa d’Asburgo, tranne il breve periodo in cui fu capitale delle Province Illiriche create da Napoleone.

La città vecchia, il borgo storico, è posta sulla riva destra del fiume e fu sinistrata da numerosi terremoti. Il borgo è addossato ad una piccola altura isolata, sormontata da un castello nel quale viveva il duca Bernardo II di Carinzia nel XIII secolo.

Il duca Bernardo era figlio del duca Ermanno e della duchessa Agnese, figlia di Arrigo I duca d’Austria. Bernardo governò il Ducato di Carinzia solo dopo la morte del fratello Ulderico (1202). Si sposò con Juta, figlia del Re di Boemia Ottocaro, ed ebbe tre figli uno dei quali, Filippo, fu Arcivescovo di Salisburgo e morto l’allora Patriarca di Aquileia, Gregorio di Montelongo, fu eletto dal Capitolo di Aquileia il 5 Gennaio 1270 ad occupare questa Sede, ma non potendo farsi confermare in alcuna maniera dal Pontefice, dopo aver governato per circa tre anni col titolo di Capitano Generale del Friuli, lasciò il posto a Raimondo della Torre (1273).

All’inizio del secolo la città era il grande centro dei possedimenti dei Duchi di Carinzia ed era anche il loro centro principale per i commerci verso i confini del Friuli e della Croazia, verso la Carinzia e da questa sino all’Istria. Quantunque i duchi antecedenti a Bernardo II Spanheim si trattenessero a Graz, questi fece di Lubiana la sua residenza e stabilì verso il 1215 nel suo castello una zecca che battesse monete simili a quelle aquileiesi di Volchero. La storia numismatica slovena di questo periodo, che è il più ricco, non ci svela molto anche perché non molto è stato scritto. Le monete della zecca di Lubiana sono poche ed i pezzi noti sono sconosciuti ai più. Il primo studioso ad interessarsi delle monete di Lubiana fu Gian Giuseppe Liruti (1), poi Joseph Bergmann (2). Poi, troviamo esemplari di monete laibacensi nel II volume della Collezione Leopold Welzl von Wellenheim stampato in Vienna nel 1845. Il Welzl von Wellenheim non fu solo un grande Collezionista ma anche e soprattutto uno studioso che ci ha lasciato dei notevoli appunti (3). A questi appunti si fa riferimento nel prezioso Catalogo d’asta. Il Welzl von Wellenheim tratta monete di Merano, Verona, Aquileia, Gorizia, Trieste e quelle di Lubiana del duca Bernardo II affermando che quest’ultime dimostrano una chiara lavorazione italica. Quasi dieci anni dopo nel 1854, fu la volta di Anton Jellouschek in un volume edito a Lubiana (4) a trattare di monete laibacensi. Nella sua opera l’autore cita il fatto che tutte le coniazioni di Lubiana servivano in campo economico ad un miglior commercio con l’Austria ed i paesi limitrofi, tra cui il Litorale. Dopo lo Jellouscheck, fu il Luschin in vari studi a scrivere di monete della zecca di Lubiana (5). Passano una trentina d’anni e vede la luce forse il miglior lavoro sulla zecca di Lubiana, lavoro di Egon Baumgartner (6) stampato a Lubiana nel 1934. Opera completa che ci descrive le monete di Lubiana nel XIII secolo, in cui il Baumgartner mette finalmente ordine, indicandoci la cronologia, i tipi e dandoci ampia descrizione della monetazione.

Un altro lavoro completo è quello di Ivan Rengjeo (7) pubblicato nel 1959. Altri autori che hanno pubblicato note o scritti sulle monete di Lubiana sono Giulio Bernardi (8) , Albin Pogacnik (9) e noi stessi (10) nel 1989 in Panorama Numismatico, praticamente un anticipo a questo nostro lavoro di oggi.

L’esistenza di una zecca a Lubiana ci deriva non soltanto dalle monete ma soprattutto da un documento del 1263 con il quale il figlio di Bernardo II, Ulderico III donò al Monastero Sitticense 10 Marche di Denari “…da ricavarsene cinque alla Muta, e cinque dalla moneta di Lubiana…”, cioè dagli utili che traeva il duca dalla zecca “…quas assignavit Labaci, nimirum quinquae de Muta, & de moneta quinque”.

Monete laibacensi sono citate anche in altri documenti a partire dal 1248 fino al 1274. In questi documenti vengono descritti vari pagamenti, avvenuti nella regione ed in quelle limitrofe, con monete di pari valore allora in circolazione. Non è da farsi meraviglia se in quelle terre avesse corso la moneta di Aquileia, anzi se essa avesse corso in primis su quella di Lubiana visto che la Chiesa di Aquileia aveva molti possedimenti in Carinzia. Se mettessimo a confronto la produzione monetale del XIII secolo delle zecche di Aquileia, Gorizia, Landestro, La tisana, Lienz, Lubiana e Trieste, noteremmo che le monete confondibili tra loro per tipi, peso e diametro. Che circolassero tutte assieme lo deriviamo dal fatto che oltre dai documenti esistenti, queste monete nei ripostigli si trovano frammiste. Del resto il denaro con il grifone alato di Bernardo II per Lubiana appare chiaramente destinato a confondersi col denaro aquileiese di Volchero con l’aquila, specie nei confronti di ricevitori disattenti.

Le monete di Lubiana sono tutte di estrema rarità, conseguenza forse dell’opposizione che i Patriarchi di Aquileia devono aver mosso contro la loro diffusione in Friuli e forse perché non ne fu battuto un gran quantitativo. Il Liruti afferma che “…Aquileia particolarmente era padrona della città di Lubiana, per la quale il nostro Patriarca Gregorio, ebbe molte contese co’ Duchi di Carintia, le quali finalmente nell’anno 1261 si accomodarono con Ulderico cedendo esso Lubiana con altri luoghi al Patriarca, il quale dopo la cessione per la mentovata necessità, gliela ritornò in Feudo” (11) . Ricordiamo che poi nel 1279 alla morte di Ulderico III, quest’ultimo lasciò nel suo testamento la Città alla stessa Chiesa di Aquileia.

A proposito della moneta più famosa della zecca di Lubiana (denaro con grifone alato di Bernardo II) Giulio Bernardi fa notare che “…è degno del massimo interesse, e non è stato preso finora in considerazione, il plurale LEIBACENSES riferito al valore in denari della moneta. Si tratta evidentemente di una moneta che aveva un valore nominale di un certo numero di denari, forse di denari piccoli veronesi. La sua denominazione denaro andrebbe perciò forse più opportunamente sostituita con quella di grosso” (12) . Ci permettiamo di non essere d’accordo col Bernardi. Il fatto che il valore fosse determinato in denari piccoli veronesi non significa che la moneta divenga un Grosso, perché riferendoci alle coeve di Aquileia, Gorizia e Trieste anche queste dovrebbero diventare grossi anzichè denari. Del resto il peso e il diametro è simile se non uguale alle monete di Aquileia e Trieste del medesimo periodo. Per noi quindi rimane un denaro.

Note e Bibliografia

(1) Gian Giuseppe Liruti, Della moneta propria e forestiera ch’ebbe corso nel Ducato di Friuli. Venezia, 1749

(2) Joseph Bergmann, Untersuchungen uber die Munzstatte zu St. Veit, Volkermarkt, Laibach und Landerstrost. Wien, 1843

(3) Leopold Welzl von Wellenheim, Ueber Friesacher Munzen des Mittelalters und andere, welche in gleicher Form und von gleichem Geprage in den benachbarten Munzstatten erzeugt worden sind. Wien, 1845

(4) Anton Jellouscheck, Das Munzwesen Krains im Mittelalter. Ljubljana, 1854

(5) Arnold Luschin von Ebengreuth, Innerosterreichische Nachpragungen. Wien, 1866 - Die Aglaier. Wien, 1871 - Beschreibung des Fundes von Lanische. Wien, 1871 - Beitrage zur Siegel und Wappenkunde von Krain. Ljubljana, 1883 - Umrisse einer Munzgeschichte der altosterreichischen Lande im Mittelalter. Wien, 1909 – Friesacher Pfennige. Wien, 1923

(6) Egon Baumgartner, Ljubljanska Kovnica v XIII. Stoletju. Ljubljana, 1934

(7) Ivan Rengjeo, Slovenski srednjevski novci. Ljubljana, 1959

(8) Giulio Bernardi, Le monete maggiormente in uso nel Medioevo friulano. Udine, 1981

(9) Albin Pogacnik, Novac na tlu Slovenije. Beograd, 1975 – Srednjereska kovnica Kamnik. Ljubljana, 1989

(10) Riccardo Paolucci, La zecca di Lubiana. Suzzara, 1989

(11) Gian Giuseppe Liruti, op. cit.

(12) Giulio Bernardi, op. cit.


  • 3 settimane dopo...
Inviato

Vorrei inserire questo testo come articolo nella monetapedia, non so però in che categoria inserirlo. Non voglio andare a casaccio, e ho anzi un'idea a riguardo, vale a dire la creazione di categorie temporali:

- Zecche straniere antiche

- Zecche straniere medioevali

- Zecche straniere moderne

- Zecche straniere contemporanee

Visto che è possibile assegnare più di una categoria ad un articolo questa suddivisione permetterebbe di raggruppare per interesse tematico gli articoli rendendone più semplice la ricerca.

Fra le zecche che sarebbe interessante inserire ci sono chiaramente Lubiana, poi Troyes, Chiarenza, Costantinopoli... non vado avanti perché l'elenco sarebbe lunghissimo.


  • ADMIN
Staff
Inviato

Ragionevole distinzione. Aggiungerei anche la categoria generale "Zecche straniere"


Inviato

Grazie mille


  • 1 mese dopo...
Inviato

Ecco un rarissimo denaro di Lubiana

post-8022-1204368949_thumb.jpg


Inviato
Ecco un rarissimo denaro di Lubiana

320887[/snapback]

Bellissimo esemplare! Hai qualche dato in più?


Inviato

LUBIANA, Bernardo Duca di Carinzia, 1202 - 1256. Pfennig AR 0,99 g.

D/ BERNNARDVS DVS+ il Duca a cavallo andante verso ds.

R/ +LEIBACENSES DE Tempio.

Rif. Bibliografici: CNA Cm1 - Pogacnik 337.

Rarità: RRR


Inviato
LUBIANA, Bernardo Duca di Carinzia, 1202 - 1256. Pfennig AR 0,99 g.

D/ BERNNARDVS DVS+ il Duca a cavallo andante verso ds.

R/ +LEIBACENSES DE Tempio.

Rif. Bibliografici: CNA Cm1 - Pogacnik 337.

Rarità: RRR

321093[/snapback]

Grazie, ho inserito l'immagine e la descrizione nella monetapedia!


Inviato

desidero ringraziarvi per l'interessante discussione da voi proposta.

... ora mi rimane da capire... quanto valgono :) :) :)

+ o - quelle di Aquileia?...


Inviato

La moneta della foto vale molto di più di quelle coeve Aquileiesi, questa in particolare costa sui 5000 euro. Un altro denaro lo trovi alla stessa cifra. Altri denari di Lubiana li trovi dai 40 ai 350 euro.


Inviato

Ringrazio delle informazioni...

ora inizierà a studiarle sulla carta.... ;) e poi acquistarle ;) :)


  • 1 mese dopo...
Inviato (modificato)

Il consiglio che posso dare prima di acquistare le monete di Lubiana è quello di armarsi di buone informazioni bibliografiche. Nel 1993 è uscito un bellissimo studio del prof. Albin Pogacnik "Srednjeveske kovnice na Slovenskem: Ljubljana" pubblicato su Numizmaticni Vestnik Anno XXI N. 21 (Annuario della Società Numismatica Slovena). E' uno studio completo sulla zecca medioevale di Lubiana del noto numismatico sloveno. Il fascicolo può essere richiesto presso la sede della Società. Se hai difficoltà mandami un MP e vedrò di inviartelo tramite e-mail in PDF.

Altri testi importanti sono:

Egon Baumgartner, Geschichte der Muenzstatte Laibach in 13 Jahrhundert. Wien, 1939

Arnold Luschin von Ebengreuth, Die Aglaier. Wien, 1871

A. Muellner, Muenzfund von Laibach. Wien, 1897

Spero di essere stato esauriente.

Modificato da tergestum

  • 2 settimane dopo...
Inviato

Un ringraziamento a tutti coloro che hanno richiesto informazioni riguardo la bibliografia della zecca della capitale slovena


Inviato

Sempre dell'area medioevale slovena posto 3 monetine che ho appena acquistato

PETTAU - Leopold VI. (1220 – 1230)

Pfennig Argento 1,05 g

D/ Busto del Vescovo di fronte. Attorno EBERHARDSEPS

R/ Busto di figura di fronte fra due torri

CNA Cg 4

ST. VEIT - Bernhard (1202-1256)

Pfennig Argento 0,79 g

D/ Busto del principe, attorno + DVX CARINThIE

Rs: Busto e attorno SANT VEIT

CNA Cb 12 – Luschin 199

ST. VEIT - Ottokar von Böhmen (1270-1276)

Pfennig Argento 0,74 g

D/ Leone di Boemia coronato a sinistra.

R/ Anepigrafe

CNA Cb 39 – Luschin 239

post-8022-1210168689_thumb.jpg

post-8022-1210168701_thumb.jpg

post-8022-1210168713_thumb.jpg


Inviato

Metto a disposizione degli interessati in versione PDF:

Arnold LUSCHIN von Ebengreuth, Die Aglaier. Wien, 1871

Chi fosse interessato mi mandi un MP


  • 1 mese dopo...

Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.