Vai al contenuto

Risposte migliori

Inviato
già ho controllato.

il Crippa dice lira = 6 denari 15 grani

soldo = 3 quattrini o 12 denari

per cui è proprio l'opposto, soldo = 2 lire

Pare anche a me che qualcosa non quadri, la lira dovrebbe valere 20 soldi.

http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/W-MT/6

  • Mi piace 1

Inviato (modificato)
già ho controllato.

il Crippa dice lira = 6 denari 15 grani

soldo = 3 quattrini o 12 denari

per cui è proprio l'opposto, soldo = 2 lire

Pare anche a me che qualcosa non quadri, la lira dovrebbe valere 20 soldi.

http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/W-MT/6

368144[/snapback]

confermo... mi sa che qualcosa non torna nel passaggio lira / denari e soldi / denari nel Crippa

Modificato da Michele2198

Inviato

Interessante discussione, complimenti.

Ne approfitto per domandare anche una cosa.

Ho notato che esistono per la serie Soldo/Mezzo Soldo/Quattrino degli esemplari datati 1779, coniati per Milano.

Io possiedo se ben ricordo, almeno un quattrino e forse anche un soldo (ma devo verificare) datati 1779: mi son sempre domandato se fossero davveri RARI come mi è stato detto.

Purtroppo non ho mai verificato, perchè non ho il catalogo di riferimento.

Mi sapreste dire il grado di rarità per gli esemplari di tutta la serie in rame, datati 1779?

Grazie e saluti. :beerchug:


  • 1 anno dopo...
Inviato

salve

poreste gentilmente darmi qualche notizia su questa moneta

rarita valore link con inmagini ecc

grazie a presto

Awards

  • ADMIN
Staff
Inviato

Inviato

La data è 1779 il che la rende R..(per qualcuno R2) la foto non è il massimo ma per il tipo di moneta direi qBB


  • 1 mese dopo...
Inviato

La data è 1779 il che la rende R..(per qualcuno R2) la foto non è il massimo ma per il tipo di moneta direi qBB

Veramente bella. Complimenti


  • 3 anni dopo...
Inviato

Per gli amanti della monetazione di Maria Teresa d'Austria, abbiamo una moneta che invece si trova abbastanza di frequente, spesso non in ottime conservazioni, evidentemente circolate.

L' Un soldo, è una moneta in rame, che viene inserita già tra quelle della nuova monetazione, con date 1777, 1779, mentre quella tra l'altro di rarità R/5 del 1776 viene definita dal Crippa come prova.

In passato si pensò che anche quelle del 1777 fossero delle prove, ma visto l'abbondante coniazione, il gran numero presente di queste monete, anche l'usura, è ragionevole ritenerle monete circolate, e anche molto.

Siamo nel periodo appena precedente agli editti della nuova monetazione, Maria Teresa ordinò il ritiro delle vecchie monete in rame, locali ed estere che circolavano a Milano con il conseguente utilizzo delle nuove con caratteristiche precise.

Probabilmente queste furono emesse già mesi prima degli editti, dai documenti risulta che queste emesse già nel 1777 o nella zecca di Vienna o di Schmollnitz furono coniate in queste zecche però appositamente per Milano.

C'è un documento in cui si dice che medaglisti e incisori della zecca viennese furono retribuiti per aver coniato monete per Milano.

Possiamo distinguere queste coniazioni secondo il Crippa in 5 tipologie differenti :

1) Crippa 43/A - monete di UN SOLDO coniate a Vienna ( W ) del 1777

2) Crippa 43/B coniate a Schmollnitz ( S ) del 1777

3) Crippa 43/C coniate a Vienna ( W ) del 1779

4) Crippa 43/D coniate a Schmollnitz ( S ) del 1779

5) Crippa 43/E senza iniziale di zecca e con data 1779

Quest'ultimo tipo secondo Schulz potrebbe essere stato coniato a Milano, moneta R/3, e di questo ne parleremo più avanti, di questa ipotesi, che potrebbe essere verosimile.

Una delle più comuni è comunque quella del 1777 con iniziale di zecca S, anche se Crippa la definisce comunque non comune.

Vediamola meglio :

D/ M . THERESIA . D . G . R . I . H . B . R . A. A. D . MED .

busto a destra velato e diademato, sotto il busto l'iniziale di zecca S ( Schmollnitz )

R/ UN SOLDO 1777 . , scritto in tre righe entro rami di palma e di lauro

Rame, peso 7,24 - 7,78 gr. , diametro 24 mm., contorno fogliette in rilievo, Crippa 43 / B, CNI 97, GN. 71 ( R ), MIR MILANO 440/1

post-18626-0-68918000-1372687108_thumb.j

  • Mi piace 1

Inviato

Ora UN SOLDO di Maria Teresa, zecca di Vienna ( W ), del 1779, da asta Cronos, 2012, lotto 404.

Evidentemente avendo coniazioni di questa moneta per il 1779, con zecca Vienna, Schmollnitz, ma anche senza segno di zecca, eravamo in quell'anno in piena transizione e ristrutturazione monetaria.

D'altronde la riforma è del 1778, probabilmente ci volle tempo, sia per le coniazioni, sia per adattare la nuova zecca, forse in quell'anno ci furono monete uguali provenienti da tre zecche differenti e tutte per Milano.

E' probabile o quanto meno possibile, che quelle senza segno di zecca fossero le prime coniazioni fatte di questa moneta a Milano.

La domanda che potremmo porci, è perché non mettere il segno di zecca M a questo punto ? C'è anche da dire a favore dell'ipotesi coniate a Milano, che nel mezzo soldo, sia del 1777, che del 1779, l'M non c'è.

post-18626-0-89225600-1372694921_thumb.j


Inviato

Qualche altra informazione, Schmollnitz, zecca ungherese, all'epoca era una vera macchina da guerra per le coniazioni di monete di rame : " la più ricca in apparato, e la più attiva " di tutte le zecche imperiali.

In un anno batteva fino a 8 milioni di pezzi " mettendo a profitto anche la notte intera...."

Così in una lettera Kaunitz a Firmian nel 1776.

Questo spiega anche la buona reperibilità di questa moneta con zecca S e la sua rarità comunque definita tra C e NC.


Inviato

Posto ora uno straordinario pezzo, per la moneta, dall'ultima asta Varesi 62, 30-4-2013, lotto 544, 1777, zecca Schmollnitz, peso gr. 7, 820, Crippa 43/b, ritenuta quasi Fior di Conio,

post-18626-0-52380700-1372697836_thumb.j

post-18626-0-21138000-1372697871_thumb.j


Inviato

Altre osservazioni, eventualmente su cui ritornare, mentre nella vecchia monetazione il valore era indicato coi numeri romani, nella nuova monetazione , sia in ambito di prove, che in quella poi definitiva, è indicato in lettere per esteso e in lingua italiana.

E' indubbiamente una grande innovazione questa nella monetazione milanese, di chiarezza, semplicità, pratica, ma anche di identità.

Certo il togliere dubbi e dare garanzie certe da parte dell'emittente credo fosse uno delle motivazioni principali e fondamentali.

Le leggende riferite all'Imperatrice mantengono il latino invece, come segno di tradizione e regalità.

Quindi innovazione, ma anche tradizione.

Altra innovazione importante, è quella della grafia, la V di uso latino ricorrente da sempre, diventa U.

La grafia italiana si afferma con Maria Teresa che è decisamente innovatrice per vari aspetti.

E sulla mancanza della M nel soldo ? Non fatemi autorispondere...., vediamolo insieme ...

  • Mi piace 1

Supporter
Inviato

Buona serata Mario

Ti parrà strano che un "coltivatore" di monocoltura (o quasi) come me, possieda un soldo di Maria Teresa :blum: invece ce l'ho!

Anno 1777 con l'iniziale di zecca "S".

Avrei voluto fare una scansione (non tanto perché lo meriti....al BB non credo ci arrivi, ma come testimonianza) invece alla mia stampante, manca la cartuccia del grigio; si potrebbe dire:" e chi se ne importa, mica devo stampare" e invece no, manca la cartuccia del grigio e il tutto si ferma......potresti buttare la stampante nel bidone della spazzatura o acquistare la cartuccia del grigio :crazy:

E allora penso all'etica .....a quale parola vuota e senza senso talora assume. Schiavi del consumismo più sfrenato. Sorry.

Appena metterò la cartuccia del grigio, vedrò di rimediare :pissed: :pissed: :pissed:

Luciano


Supporter
Inviato

Quando si dice avere una moglie efficiente....... :air_kiss:

La cartuccia del grigio l'aveva in borsa lei, appena acquistata; :yahoo: così posso postare la mia ruzzola.

post-21005-0-77458200-1372703693_thumb.j

segue altro lato


Supporter
Inviato

post-21005-0-74996300-1372703756_thumb.j

Saluti

luciano

  • Mi piace 1

Inviato

Bello Luciano, grazie di essere intervenuto, tu vedi sul tuo pezzo il punto dopo la data del 1777 ? Forse è accennato...

Certamente la moneta ha una essenzialità al rovescio, moneta lineare, chiara, al diritto si basa tutto sul ritratto di Maria Teresa, ritratto che diventerà una icona della monetazione, ritratto anche lui essenziale, velata e diademata, il velo dal diadema scende con continuità a congiungersi con la veste.

E questo della figura anche appesantita dagli anni di Maria Teresa può essere un altro spunto di approfondimento.

Altro aspetto che magari potremo vedere è l'abbondanza probabilmente sovrastimata di monete di rame per Milano, Schmollnitz funzionava anche troppo e la produzione era alta per Milano.

Ma torniamo al UN SOLDO del 1779,senza simbolo di zecca, a differenza degli altri due con W e S.

Nell'arco dei quaranta anni di regno Maria Teresa nelle sue monete per Milano non metterà mai per Milano la M.

Lo fece invece per le altre zecche austriache, ungheresi, come abbiamo visto.

La M in moneta comparirà solo con le monete di Giuseppe II nel 1786, quando anche Milano batterà monete dell'Impero austriaco.

E quindi la risposta ritengo venga da sola, quei Un SOLDO, non potevano venire da zecche austriache ma da una che nel 1779 diventa operativa e per la quale Maria Teresa non mette il simbolo di zecca, Milano quindi secondo me.

Altrettanto sarà anche per monete similari tipo il mezzo soldo.

Qualche tentativo di risposta è arrivato, qualche spunto c'è da approfondire, qualche moneta importante e significativa arriverà...forza e coraggio a tutti !

Mario


Supporter
Inviato

Bello Luciano, grazie di essere intervenuto, tu vedi sul tuo pezzo il punto dopo la data del 1777 ? Forse è accennato...

Certamente la moneta ha una essenzialità al rovescio, moneta lineare, chiara, al diritto si basa tutto sul ritratto di Maria Teresa, ritratto che diventerà una icona della monetazione, ritratto anche lui essenziale, velata e diademata, il velo dal diadema scende con continuità a congiungersi con la veste.

E questo della figura anche appesantita dagli anni di Maria Teresa può essere un altro spunto di approfondimento.

Altro aspetto che magari potremo vedere è l'abbondanza probabilmente sovrastimata di monete di rame per Milano, Schmollnitz funzionava anche troppo e la produzione era alta per Milano.

Ma torniamo al UN SOLDO del 1779,senza simbolo di zecca, a differenza degli altri due con W e S.

Nell'arco dei quaranta anni di regno Maria Teresa nelle sue monete per Milano non metterà mai per Milano la M.

Lo fece invece per le altre zecche austriache, ungheresi, come abbiamo visto.

La M in moneta comparirà solo con le monete di Giuseppe II nel 1786, quando anche Milano batterà monete dell'Impero austriaco.

E quindi la risposta ritengo venga da sola, quei Un SOLDO, non potevano venire da zecche austriache ma da una che nel 1779 diventa operativa e per la quale Maria Teresa non mette il simbolo di zecca, Milano quindi secondo me.

Altrettanto sarà anche per monete similari tipo il mezzo soldo.

Qualche tentativo di risposta è arrivato, qualche spunto c'è da approfondire, qualche moneta importante e significativa arriverà...forza e coraggio a tutti !

Mario

Oddio non c'ho fatto caso al punto (non ho l'occhio....) adesso non posso, :unknw: domani ti aggiorno.....

saluti

luciano


Inviato

Nel 1778 abbiamo i cinque editti della nuova riforma monetaria ; le operazioni di ritiro delle vecchie monete e le nuove coniazioni furono finanziate anche da accantonamenti dei sussidi ecclesiastici.

Come avevamo detto, all'inizio l'attività di zecca fu incessante, per non parlare delle monete coniate in altre zecche.

Giulio Gianelli in RIN 1984, precisa che il tutto fu dovuto anche dal ritiro della vecchia monetazione, dall'utilizzo di arredi sacri delle istituzioni ecclesiastiche che non c'erano più, da pezzi spagnoli da otto reali comprati, e da 900.000 scudi arrivati dal pagamento del bene della Mesola della Casa d'Este.

Per l'argento si utilizzò quello proveniente da Cadice ; per le monete di rame coniate per un valore di 1.100.000 lire, furono poi riposte nelle casse pubbliche, erano troppe e non avevano uno smercio sufficiente.

Si cercò di utilizzarle per finanziamenti a tasso agevolato per le manifatture per esempio ; queste erano di solito in luoghi di confine, ecco perché poi queste monete in rame finiranno poi in Svizzera, Veneto, nel Piacentino.

Ma ben presto si capi' che il sistema aveva dei problemi e si puntò sull'unificazione delle provincie lombarde tra di loro in un unico dominio.

Si va verso l'unificazione monetaria in tempi brevi.


Inviato

Riposto un altro UN SOLDO del 1777 zecca S, perché intanto non è male per il tipo di moneta e perché poi mi servirà per il confronto con le immagini della moneta che seguirà dopo, per vedere meglio una differenza.

post-18626-0-89404600-1372769111_thumb.j


Inviato

La moneta che segue è quella di cui tanto abbiamo parlato in discussione, l'UN SOLDO del 1779, senza segno di zecca e che dovrebbe essere stato coniato a Milano.

Moneta considerata R/3 sia dal Crippa che dal MIR Milano, Crippa la identifica alla tipologia 43/E.

In realtà si differenzia da quella del Crippa come variante del 43/E, perché a differenza di questa in leggenda non presenta alcun punto.

Quindi moneta molto rara, milanese di probabile coniazione e in più variante per leggenda di quella del Crippa e anche del CNI.

Probabile, presumo che si volesse differenziare la moneta dalle altre, intanto per la mancanza del segno di zecca e forse in questa particolare emissione distinguersi anche per la mancanza di punti in leggenda rispetto alle altre.

Inoltre presenta i numeri nella data con caratteri più piccoli di quelle delle emissioni austriache e ungheresi.

post-18626-0-35582400-1372770060_thumb.j


Inviato

Segue rovescio del UN SOLDO del 1779, senza segno di zecca, e che si ritiene possa essere stata coniata a Milano.

post-18626-0-21496800-1372770186_thumb.j


Supporter
Inviato

Oddio non c'ho fatto caso al punto (non ho l'occhio....) adesso non posso, :unknw: domani ti aggiorno.....

saluti

luciano

Ciao Mario

ti confermo che anche la mia ha il punto dopo la data. Forse dalla scannerizzazione non è così palese, ma dal vivo c'è e si vede bene :pardon: ,

Da quello che ho capito è la versione più comune....soprattutto nelle condizioni nella quale è la mia.

saluti

luciano


Inviato

Si Luciano, il punto dopo la data è ritenuto normale, se non ci fosse stato....sarebbe stato interessante.

Interessante, diciamo solo così, invece è quello che ho postato sopra, sotto vari punti di vista,

Mario


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...

×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.