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Inviato (modificato)

Sapreste darmi qualche notizia più dettagliata su queste due monete?

Grazie. :)

post-6816-1199569427_thumb.jpg 7,7 grammi - 20 mm

Modificato da Podalirio

Inviato
post-6816-1199569627_thumb.jpg 7,6 grammi - 19x21 mm

Inviato

Il primo bronzo dovrebbe essere della serie di Arpi del III secolo a.C., con al dritto la testa di Zeus a sinistra e al rovescio un cinghiale che corre a destra con sopra una punta di lancia.

Dico dovrebbe perchè questa moneta non è in grandissime condizioni e la lettura dell'etnico diventa importante, anche se parziale, per distinguerla da un'emissione molto simile della vicina Salapia.

L'unica cosa che mi fa propendere per Arpi è il peso abbastanza elevato, anche data la conservazione.

Mediamente gli esemplari di Salapia viaggiano intorno ai 5,7 grammi, mentre quelli di Arpi mediamente pesano intorno ai 7,4 grammi. :(

Anche il riferimento di catalogo diventa difficile a causa della conservazione, ma si può restringere il campo con dei "range":

SNG France (1226-1239);

SNG ANS (635-639);

SNG Cop (603-605).

Sempre che non si tratti di Salapia... :huh:

Lo stesso discorso di conservazione (e alcune macchioline azzurrognole che mi piacciono poco...) per la seconda moneta, che dovrebbe essere una litra Syracusana del V secolo a.C., Athena-Ippocampo. ;)


Inviato
post-6816-1199569627_thumb.jpg 7,6 grammi - 19x21 mm

298867[/snapback]

Caro Miglio,

alcune sommarie informazioni:

la serie Athena /Ippocampo universalmente collocata tra il V e IV Sec e' da sempre oggetto di dibattito per molti studiosi.Emessa in gran quantità è conosciuta in molte varianti,è generalmente considerata una Litra,ma alcuni numismatici,V.Cammarata su tutti, ipotizzano l'emissione divisa in due parti ben distinte dal punto di vista metrologico:

a ) Ippocampo senza briglie

b ) Ippocampo con briglie

dandogli rispettivamente il valore di tetras e litra

Esiste una variante con Lamda che per alcuni rafforzerebbe l'ipotesi della Litra e riguarda l'emissione con briglie.

Da segnalare che le due emissioni qui denominate a / b sono caratterizzate ,oltre che dal dettaglio grafico sopra descritto anche da una decisa differenza ponderale.La serie "A" ha un peso di circa 5/6 Gr la serie B circa 7/9 Gr. In fine la variante "A" ha generalmente l'elmo liscio ( ma in rari casi con serpe o con testina d'ariete ),mentre la variante B ha l'elmo ornato con foglie d'ulivo.

Tralasciando ulteriori aspetti ponderali posso aggiungere che anche la collocazione cronologica dell'emissione è oggetto di talvolta furiosi dibattiti,i dati di scavo non sono univoci e non datano con esattezza l'emissione che come già indicato è comunque collocabile con certezza tra la fine del V° e l'inizio del IV° Sec.

Spero che queste poche note abbiano contribuito ad accendere la tua curiosità ( a mio pare questa deve essere la funzione del forum ),l'argomento e' appassionante e complesso, per approfondire ti consiglio:

Cammarata Enzo Da Dionisio a Timoleonte

Autori vari La monetazione dell'età dionigiana

Calciati Corpus Nummorum Siculorum

Campana A.- Santelli G. - L'epopea dionigiana

Calciati Romolo - Le contromarche della serie Athena - Ippocampo di Siracusa


Inviato
post-6816-1199569627_thumb.jpg 7,6 grammi - 19x21 mm

298867[/snapback]

Caro Miglio,

Ovviamente dovevo esordire con "Caro Podalirio" :)


Inviato
post-6816-1199569627_thumb.jpg 7,6 grammi - 19x21 mm

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Caro Miglio,

alcune sommarie informazioni:

la serie Athena /Ippocampo universalmente collocata tra il V e IV Sec e' da sempre oggetto di dibattito per molti studiosi.Emessa in gran quantità è conosciuta in molte varianti,è generalmente considerata una Litra,ma alcuni numismatici,V.Cammarata su tutti, ipotizzano l'emissione divisa in due parti ben distinte dal punto di vista metrologico:

a ) Ippocampo senza briglie

b ) Ippocampo con briglie

dandogli rispettivamente il valore di tetras e litra

Esiste una variante con Lamda che per alcuni rafforzerebbe l'ipotesi della Litra e riguarda l'emissione con briglie.

Da segnalare che le due emissioni qui denominate a / b sono caratterizzate ,oltre che dal dettaglio grafico sopra descritto anche da una decisa differenza ponderale.La serie "A" ha un peso di circa 5/6 Gr la serie B circa 7/9 Gr. In fine la variante "A" ha generalmente l'elmo liscio ( ma in rari casi con serpe o con testina d'ariete ),mentre la variante B ha l'elmo ornato con foglie d'ulivo.

Tralasciando ulteriori aspetti ponderali posso aggiungere che anche la collocazione cronologica dell'emissione è oggetto di talvolta furiosi dibattiti,i dati di scavo non sono univoci e non datano con esattezza l'emissione che come già indicato è comunque collocabile con certezza tra la fine del V° e l'inizio del IV° Sec.

Spero che queste poche note abbiano contribuito ad accendere la tua curiosità ( a mio pare questa deve essere la funzione del forum ),l'argomento e' appassionante e complesso, per approfondire ti consiglio:

Cammarata Enzo Da Dionisio a Timoleonte

Autori vari La monetazione dell'età dionigiana

Calciati Corpus Nummorum Siculorum

Campana A.- Santelli G. - L'epopea dionigiana

Calciati Romolo - Le contromarche della serie Athena - Ippocampo di Siracusa

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Grazie Kainon, speravo che un'esperto di questa monetazione intervenisse. :)

Davvero molto interessante. ;)


Inviato
Caro Miglio,

alcune sommarie informazioni:

la serie Athena /Ippocampo universalmente collocata tra il V e IV Sec e' da sempre oggetto di dibattito per molti studiosi.Emessa in gran quantità è conosciuta in molte varianti,è generalmente considerata una Litra,ma alcuni numismatici,V.Cammarata su tutti, ipotizzano l'emissione divisa in due parti ben distinte dal punto di vista metrologico:

a ) Ippocampo senza briglie

b ) Ippocampo con briglie

dandogli rispettivamente il valore di tetras e litra

Esiste una variante con Lamda che per alcuni rafforzerebbe l'ipotesi della Litra e riguarda l'emissione con briglie.

Da segnalare che le due emissioni qui denominate a / b sono caratterizzate ,oltre che dal dettaglio grafico sopra descritto anche da una decisa differenza ponderale.La serie "A" ha un peso di circa 5/6 Gr la serie B circa 7/9 Gr. In fine la variante "A" ha generalmente l'elmo liscio ( ma in rari casi con serpe o con testina d'ariete ),mentre la variante B ha l'elmo ornato con foglie d'ulivo.

Tralasciando ulteriori aspetti ponderali posso aggiungere che anche la collocazione cronologica dell'emissione è oggetto di talvolta furiosi dibattiti,i dati di scavo non sono univoci e non datano con esattezza l'emissione che come già indicato è comunque collocabile con certezza tra la fine del V° e l'inizio del IV° Sec.

Spero che queste poche note abbiano contribuito ad accendere la tua curiosità ( a mio pare questa deve essere la funzione del forum ),l'argomento e' appassionante e complesso, per approfondire ti consiglio:

Cammarata Enzo Da Dionisio a Timoleonte

Autori vari La monetazione dell'età dionigiana

Calciati Corpus Nummorum Siculorum

Campana A.- Santelli G. - L'epopea dionigiana

Calciati Romolo - Le contromarche della serie Athena - Ippocampo di Siracusa

Caro Miglio e caro Kainon ringraziandovi per le intelligenti ed immancabili partecipazioni a questo forum, desideravo aggiungere anch'io qualche nota alla discussione:

in qualche altro post avevo sollevato il problema della controversa collocazione cronologica e della determinazione metrologica di questa serie di Siracusa, in particolare desidero aggiungere alcune parole su quanto scrive proprio Kainon, a proposito della serie Athena/Ippocampo, per la quale bisogna ricordare che alla sua tariffazione come tetrantes (Gabrici) o come litre fortemente sopravvalutate (Boehringer e Cammarata) teoria accettata sia dallo Stazio come dal Calciati, altri autori, tra cui F. Martino (Evidenze numismatiche.. in Archivio Storico Messinese 1987, pagg. 45-50 e Castrizio (La monetazione mercenariale, 2000 pagg. 5-13 e 66-69) hanno acutamente osservato che in una progressione evolutiva dalla fase prossima alle serie in bronzo delle "Kleinwerten" caratterizzata dall'elevata fiduciarietà tale serie Athena /Ippocampo con due globetti di maggior preso rispetto alla prima ( che con il nominale maggiore Athena/Astro e delfini avrebbe supportato gli sforzi bellici del primo Dionisio) quindi costituita da Hexantes successivamente contromarcati come once, e ancora in emissioni successive, d'accordo con N.F. Parise che ipotizzava il dimezzamento della litra siciliana, i valori facciali venivano raddoppiati (con la tariffazione della nuova serie Zeus/Fulmine a tetras).

Un interessante contributo allo studio di tale serie, ci terrei inoltre a ricordarlo, proviene dallo studio di A. Mastelloni, (Delfini e Ippocampi sullo stretto, in Annali IIN, n. 45) che considera la nostra serie (a pag 65 dello studio cit.) come tetras, contro il nominale maggiore Athena/Astro-Delfini battuto inizialmente come litra di peso reale pari a circa 42 g che subisce un notevole decalage ponderale fino ad arrivare a (es. n.8 della tav. XIII allegata allo studio cit.).

Il contributo della Mastelloni è notevole per il cospicuo numero di esemplari direttamente esaminati, molti conservati nei musei locali, e riporta al fondo un interessante studio per l'analisi della composizione chimica delle leghe utilizzate, effettuato su diversi esemplari in collaborazione con l'Ist. di Fisica dell'Università di Messina mediante la tecnica della Fluorescenza X a dispersione di energia (EDXRF).

bibliografia:

D. Castrizio - La monetazione mercenariale in Sicilia;

A. Mastelloni - Delfini e Ippocampi sullo Stretto (in Annali IIN, n. 45 pagg. 23-96)

F. Martino - Evidenze numismatiche e ipotesi interpretative su alcune emissioni bronzee di Sicilia (in Archivio Storico Messinese serie III, 40 1987 pagg 41-50;

N.F. Parise - Il sistema della litra... (in Atti del VI CCSIN Napoli 1983 Pagg 271-275);

C. Boehhringer - Zu Finanzpolit und Munzpragung des Dionysios von Syrakus, (contenuto in Essays in Honor of Margaret Thompson, Wetteren 1979 pagg. 9-32);

A. Stazio - Monetazione ed Economia monetaria in: Sikanie I Milano 1986.

;) ;)

siculogreco


Inviato
Caro Miglio,

alcune sommarie informazioni:

la serie Athena /Ippocampo universalmente collocata tra il V e IV Sec e' da sempre oggetto di dibattito per molti studiosi.Emessa in gran quantità è conosciuta in molte varianti,è generalmente considerata una Litra,ma alcuni numismatici,V.Cammarata su tutti, ipotizzano l'emissione divisa in due parti ben distinte dal punto di vista metrologico:

a ) Ippocampo senza briglie

b ) Ippocampo con briglie

dandogli rispettivamente il valore di tetras e litra

Esiste una variante con Lamda che per alcuni rafforzerebbe l'ipotesi della Litra e riguarda l'emissione con briglie.

Da segnalare che le due emissioni qui denominate a / b sono caratterizzate ,oltre che dal dettaglio grafico sopra descritto anche da una decisa differenza ponderale.La serie "A" ha un peso di circa 5/6 Gr la serie B circa 7/9 Gr. In fine la variante "A" ha generalmente l'elmo liscio ( ma in rari casi con serpe o con testina d'ariete ),mentre la variante B ha l'elmo ornato con foglie d'ulivo.

Tralasciando ulteriori aspetti ponderali posso aggiungere che anche la collocazione cronologica dell'emissione è oggetto di talvolta furiosi dibattiti,i dati di scavo non sono univoci e non datano con esattezza l'emissione che come già indicato è comunque collocabile con certezza tra la fine del V° e l'inizio del IV° Sec.

Spero che queste poche note abbiano contribuito ad accendere la tua curiosità ( a mio pare questa deve essere la funzione del forum ),l'argomento e' appassionante e complesso, per approfondire ti consiglio:

Cammarata Enzo Da Dionisio a Timoleonte

Autori vari La monetazione dell'età dionigiana

Calciati Corpus Nummorum Siculorum

Campana A.- Santelli G. - L'epopea dionigiana

Calciati Romolo - Le contromarche della serie Athena - Ippocampo di Siracusa

Caro Miglio e caro Kainon ringraziandovi per le intelligenti ed immancabili partecipazioni a questo forum, desideravo aggiungere anch'io qualche nota alla discussione:

in qualche altro post avevo sollevato il problema della controversa collocazione cronologica e della determinazione metrologica di questa serie di Siracusa, in particolare desidero aggiungere alcune parole su quanto scrive proprio Kainon, a proposito della serie Athena/Ippocampo, per la quale bisogna ricordare che alla sua tariffazione come tetrantes (Gabrici) o come litre fortemente sopravvalutate (Boehringer e Cammarata) teoria accettata sia dallo Stazio come dal Calciati, altri autori, tra cui F. Martino (Evidenze numismatiche.. in Archivio Storico Messinese 1987, pagg. 45-50 e Castrizio (La monetazione mercenariale, 2000 pagg. 5-13 e 66-69) hanno acutamente osservato che in una progressione evolutiva dalla fase prossima alle serie in bronzo delle "Kleinwerten" caratterizzata dall'elevata fiduciarietà tale serie Athena /Ippocampo con due globetti di maggior preso rispetto alla prima ( che con il nominale maggiore Athena/Astro e delfini avrebbe supportato gli sforzi bellici del primo Dionisio) quindi costituita da Hexantes successivamente contromarcati come once, e ancora in emissioni successive, d'accordo con N.F. Parise che ipotizzava il dimezzamento della litra siciliana, i valori facciali venivano raddoppiati (con la tariffazione della nuova serie Zeus/Fulmine a tetras).

Un interessante contributo allo studio di tale serie, ci terrei inoltre a ricordarlo, proviene dallo studio di A. Mastelloni, (Delfini e Ippocampi sullo stretto, in Annali IIN, n. 45) che considera la nostra serie (a pag 65 dello studio cit.) come tetras, contro il nominale maggiore Athena/Astro-Delfini battuto inizialmente come litra di peso reale pari a circa 42 g che subisce un notevole decalage ponderale fino ad arrivare a (es. n.8 della tav. XIII allegata allo studio cit.).

Il contributo della Mastelloni è notevole per il cospicuo numero di esemplari direttamente esaminati, molti conservati nei musei locali, e riporta al fondo un interessante studio per l'analisi della composizione chimica delle leghe utilizzate, effettuato su diversi esemplari in collaborazione con l'Ist. di Fisica dell'Università di Messina mediante la tecnica della Fluorescenza X a dispersione di energia (EDXRF).

bibliografia:

D. Castrizio - La monetazione mercenariale in Sicilia;

A. Mastelloni - Delfini e Ippocampi sullo Stretto (in Annali IIN, n. 45 pagg. 23-96)

F. Martino - Evidenze numismatiche e ipotesi interpretative su alcune emissioni bronzee di Sicilia (in Archivio Storico Messinese serie III, 40 1987 pagg 41-50;

N.F. Parise - Il sistema della litra... (in Atti del VI CCSIN Napoli 1983 Pagg 271-275);

C. Boehhringer - Zu Finanzpolit und Munzpragung des Dionysios von Syrakus, (contenuto in Essays in Honor of Margaret Thompson, Wetteren 1979 pagg. 9-32);

A. Stazio - Monetazione ed Economia monetaria in: Sikanie I Milano 1986.

;) ;)

siculogreco

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Caro Siculogreco,

grazie per il contributo,sapevo dell'esistenza del lavoro della Mastelloni.Purtroppo non ho ancora avuto occasione di leggerlo,la tua segnalazione mi sprona nel tentativo di procurarmelo.

Riguardo alla serie Athena/Stella e delfini credo che andrebbe aperta una discussione a se stante,visto e considerato l'ampiezza del dibattito che ne scaturirebbe!

Personalmente ,per quello che puo' contare, penso siano supportate da ottime argomentazioni le teorie di Cammarata ( dracma ),prima bistrattate e poi accettate da gran parte degli autori.Ancora in merito alla questione metrologica inserirei nella discussione la questione legata alla famosa variante con globetto. Il Castrizio ad esempio si esprime sull'argomento a pag 44 in La monetazione mercenariale in Sicilia.L'autore esclude l'ipotesi che vede il globetto quale indicatore di valore,presupponendo un improbabile equivoco.,conclusione abbastanza discutibile , per rendersene conto basterebbe maneggiare un Onkia pre-dionigiana ( testa di ninfa a destra/ Polipo), che malgrado le varie svalutazioni sopravviveva ancora e circolava con la Athena/Stella e delfini.


Inviato
Caro Siculogreco,

grazie per il contributo,sapevo dell'esistenza del lavoro della Mastelloni.Purtroppo non ho ancora avuto occasione di leggerlo,la tua segnalazione mi sprona nel tentativo di procurarmelo.

Riguardo alla serie Athena/Stella e delfini credo che andrebbe aperta una discussione a se stante,visto e considerato l'ampiezza del dibattito che ne scaturirebbe!

Personalmente ,per quello che puo' contare, penso siano supportate da ottime argomentazioni le teorie di Cammarata ( dracma ),prima bistrattate e poi accettate da gran parte degli autori.Ancora in merito alla questione metrologica inserirei nella discussione la questione legata alla famosa variante con globetto. Il Castrizio ad esempio si esprime sull'argomento a pag 44 in La monetazione mercenariale in Sicilia.L'autore esclude l'ipotesi che vede il globetto quale indicatore di valore,presupponendo un improbabile equivoco.,conclusione abbastanza discutibile ,infatti per rendersene conto basterebbe maneggiare un Onkia pre-dionigiana ( testa di ninfa a destra/ Polipo), che malgrado le varie svalutazioni sopravviveva ancora.

Caro Kainon,

per quanto riguarda la presenza dei globetti, farei più riferimento al lavoro della Mastelloni, che per il motivo stesso di essere funzionario del medagliere del Museo Reggio e poi di quello di Messina, ha avuto la possibilità di esaminare direttamente un elevatissimo numero di esemplari raccolti in tali collezioni, oltre a numerosi altri di area siciliana e magnogreca, nonchè della coll. Capialbi, lei stessa scrive a pag. 33 dello studio cit. "Nella serie testa di Atena/ippocampo si notano a dir. e a rov., nei campi o direttamente sovrapposti ai tipi, lettere e globetti. Pochi di essi possono essere attribuiti alla volontà dell'incisore, mentre molti sono indizi di numerosissime preesistenze. Ai coniatori possiamo attribuire alcuni globetti, posti nella zona circondata dalla curva del paranuca: quando il globetto è unico è di dimensioni medie o piccole, quando sono due sono piccoli sino a raggiungere dimensioni minime quasi criptiche. Molti globetti sembrano considerarsi sopravvivenze di sottotipi"

Se dovessi avere comunque troppe difficoltà a procurarti il testo mi puoi in caso contattare..

Riguardo all'emissione invece Athena/Astro e delfini avevo già toccato l'argomento in una diversa discussione sul forum col titolo

"il sistema metrologico in Sicilia e in Magna Grecia":

http://www.lamoneta.it/index.php?showtopic=27527

passata però purtroppo inosservata...

Indubbiamente tali discussioni spingendo allo studio, contribuiscono seriamente alla crescita culturale, e ulteriori lavori e contributi sull'argomento sarebbero senz'altro di grande utilità.

;) ;)

siculogreco


Inviato (modificato)

In risposte più erudite di queste non avrei potuto sperare.

Magari qualche notizia in più sulla moneta di Arpi sarebbe stata senz'altro gradita.

Grazie mille.

Modificato da Podalirio

Inviato

Grazie ai vostro contributi Kainon e siculogreco, interessanti e indubbiamente completi.

Mi dispiace Podalirio, che le notizie riguardanti quest'emissione di Arpi non ti abbiano soddisfatto.

Purtroppo la scarsa qualita della moneta, la mia impreparazione e la scarsità di articoli o di volumi in materia, non mi danno modo di essere più preciso.

A mio parere l'area Appula-Calabra, manca degli studi a cui è stata sottoposta la Sicilia... :(

Posso suggerirti l'unico studio di mia conoscenza (ma credo che sia tale, almeno per il livello), riguardante la monetazione di Arpi.

Parlo dello studio del Dott. Aldo Siciliano (Ispettore Generale per la Numismatica dell'Apulia del Dipartimento dei Beni Culturali di Lecce), che negli anni '90 ha affrontato in modo rigoroso e specifico questa zecca:

La monetazione di Arpi in M.Mazzei (ed.) e Arpi. L'ipogeo della Medusa e la necropoli. (Bari 1995).

Purtroppo non ho mai avuto modo di "metterci le mani sopra" :( , anche perchè si tratta di articoli difficilissimi da reperire.

So di certo che anche all'interno, vengono citate tesi di specializzazione dai contenuti molto importanti, per questa zecca.

Purtroppo, a mio parere, quest'area della Magna Grecia non ha avuto la fortuna, che altre aree hanno avuto, di trovare studiosi e studi appropriati.

Molte zecche minori anche della Calabria, rimangono tutt'ora poco chiare e poco studiate.

Speriamo in un futuro... ;)


Inviato

Parlo dello studio del Dott. Aldo Siciliano (Ispettore Generale per la Numismatica dell'Apulia del Dipartimento dei Beni Culturali di Lecce), che negli anni '90 ha affrontato in modo rigoroso e specifico questa zecca:

La monetazione di Arpi in M.Mazzei (ed.) e Arpi. L'ipogeo della Medusa e la necropoli. (Bari 1995).

Purtroppo non ho mai avuto modo di "metterci le mani sopra" :( , anche perchè si tratta di articoli difficilissimi da reperire.

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l'articolo citato da Miglio ( che purtroppo non ho,ma potrei procurarmelo se richiesto) consta di un catalogo di tutta la monetazione di Arpi e per il numero dei pezzi e dei pesi rimanda a una tesi di specializzazione di Maria Lauro nell'anno 1990-91 presso l'Università di Lecce. Per quanto riguarda il bronzo l'autore conosce complessivamente 550 esemplari in 7 gruppi per un totale di 23 emissioni. Mancano foto, ma solo alcuni disegni tratti dal solito Garrucci.

Purtroppo non ho altre notizie.


Inviato (modificato)

Ti ringrazio miglio81 per la segnalazione dello studio (sarebbe molto interessante poterlo avere), in effetti mancano dei testi di catalogazione ed approfondimento di questo tipo di monetazione (a parte il succitato ovviamente). Speriamo che la lacuna venga al più presto colmata...

Modificato da Podalirio

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