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Regno di Napoli:::Le monete


Risposte migliori

Salute a voi

oggi mi interessa postare una moneta che in chat ha avuto ampio consenso fra gli utenti,per la bellezza del disegno delle incisioni.

NAPOLI

Piastra 1791. AR, D/ FERDINANDVS IV. ET M. CAROLINA VNDIQ. FELICES, , busti accollati, corazzati, con parrucca in capo, volti a destra dei sovrani, sotto al busto P. (Domenico Perger, maestro incisore). – R/ SOLI REDVCI, fascia dello zodiaco con i quattro segni della bilancia, scorpione, sagittario e capricorno, sotto nel campo a destra sole raggiante che illumina globo con la Penisola in primo piano. A sinistra A.P. (Antonio Planelli, maestro di zecca) sotto M. (Raffaele Mannara, maestro di prova), ai lati del globo 1791. – T/ coronato in rilievo. CNI 211. Pannuti Riccio 59 ©. Cagiati 26. Davenport 1408.

Nel mese di agosto del 1790 Ferdinando IV e la consorte Maria Carolina accompagnano le figlie Maria Teresa e Maria Luisa a Vienna, come si può notare nella fascia i segni dello zodiaco si riferiscono ai mesi immediatamente successivi alla loro partenza, come se la popolazione; orfana dei sovrani volesse contare i giorni mancanti al loro rientro in Napoli. Questo è il secondo progetto del maggio del 1791 che piacque al sovrano e se ne conia moneta per svariati anni sempre con il millesimo 1791.

foto,descrizione e catalogazione provengono dalla Trentesima asta di Numismatica Ars Classica

--Salutoni

-odjob

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Allora continuiamo con la vetrina delle rarita' napoletane.

Oltre ad essere rara di per se' e' anche molto significativa per il fatto di essere una delle prime monete con ritratto fisiognomico del Rinascimento italiano.

Nota e' la diatriba su quale Signore avesse per primo inaugurato il proprio ritratto sulle monete. Per lungo tempo si convenne che il duca milanese Francesco Sforza fosse stato il primo a mettere il proprio ritratto su una moneta in epoca moderna (naturalmente ritratto di tipo fisiognomico, ovvero ove fosse possibile distinguere i tratti del volto del Signore e identificarlo dal suo ritratto apposto sulle monete - ritratti di tipo convenzionale o idealizzati o indistinti erano da sempre circolati, si pensi ad esempio agli augustali con il ritratto di tipo idealizzato di Federico II).

Recentemente Grierson ha argmentato con prove abbastanza convincenti come Ferdinando di Aragona debba ritenersi, a ragione, il vero iniziatore della moda di apporre il proprio ritratto su una moneta in circolazione, e questo tari', al pari dei primissimi ducati del Sovrano con ritratto molto giovanile, debbono considerarsi come i prodromi di questa importante novita'.

In realta' la comparsa del ritratto sullemonete rinascimentali e' materia assai complessa e diversi precursori possono riconoscersi come pretendenti alla nuova moda.

numa numa

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Salute a voi

oggi vi posto una moneta comune del Regno di Napoli ma è molto RARA per la sua ottima conservazione anche se deriva da "conio stanco":

Napoli

Ferdinando IV di Borbone (1759-1825). Primo periodo (1759-1799).

8 tornesi 1797. æ 1 FERDIN.IV D.G.SICIL.ET HIE.REX Testa adulta, a d.; sotto, P· Rv. OTTO / TORNESI / R. 8. C. nel campo; all’esergo, 1797. CNI 254 var. Pannuti-Riccio 97.

--Salutoni

-odjob

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In riferimento all'8 Tornesi 1797,precedentemente postato, faccio notare come i capelli del sovrano siano ben distinti ed il colore della moneta sia quasi quello di conio.

--Salutoni

-odjob

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Salute a tutti

oggi vi posto una moneta che, per tipologia ,è molto ambita dai collezionisti e forse le foto che vi posto non rendono giustizia alla buona conservazione della medesima:

Napoli

Ducato 1693, AR CAR II D G REX – HISP ET NEAP Busto coronato, drappeggiato e corazzato a d.; sotto, nel giro, IM. Rv. Il Toson d’oro entro cartella ornata; in alto, 16 – 93 e sotto, G 100 / AG / A. CNI 320. Pannuti-Riccio 3.

--Salutoni

-odjob

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In riferimento al Tarì di Ferdinando I D'Aragona postato da numa numa,il quale afferma che, la moneta,è "una delle prime monete con ritratto fisiognomico del Rinascimento italiano"e prosegue dicendo che vi è una diatriba fra gli appassionati su quale Signore fosse stato ,per primo,raffigurato in maniera fisiognomica,sulle proprie monete coniate,il mio pensiero è che Ferdinando D'Aragona,essendo vissuto fra il 1458 e il 1494,venga considerato personaggio del Medioevo,poichè molti storici fanno risalire l'inizio del Rinascimento dopo la scoperta dell'America del 1492,e quindi,secondo loro il ritratto di Ferdinando D'Aragona sulle monete è medievale e non rinascimentale,anche perchè i coni sono medievali.

Questo il perchè ,forse,della diatriba fra gli appassionati

---Salutoni

--odjob .

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In riferimento al Tarì di Ferdinando I D'Aragona postato da numa numa,il quale afferma che, la moneta,è "una delle prime monete con ritratto fisiognomico del Rinascimento italiano"e prosegue dicendo che vi è una diatriba fra gli appassionati su quale Signore fosse stato ,per primo,raffigurato in maniera fisiognomica,sulle proprie monete coniate,il mio pensiero è che Ferdinando D'Aragona,essendo vissuto fra il 1458 e il 1494,venga considerato personaggio del Medioevo,poichè molti storici fanno risalire l'inizio del Rinascimento dopo la scoperta dell'America del 1492,e quindi,secondo loro il ritratto di Ferdinando D'Aragona sulle monete è medievale e non rinascimentale,anche perchè i coni sono medievali.

Questo il perchè ,forse,della diatriba fra gli appassionati

---Salutoni

--odjob    .

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Odjob sei lontano mille miglia dalla diatriba in merito all'apparizione del primo ritratto sulle monete di stile cosiddetto Rinascimentale, che e' molto sottile e si basa su documenti che attestino il primato di coniazione a Francesco Sforza, Ferdinando I d'Aragona, Ludovico II di Mantova o in alcuni casi Borso d'Este.

Non entrero' in questo momento i n particolari perche' il dibattito e' assai lungo e complesso. Il 1492, la data della scoperta dell'America con la quale si fa convenzionalmente iniziare l'epoca moderna e' una parametro storico.

Qui discutiamo di tipologia di raffigurazione e quindi entriamo nel merito dello stile artistico. Sarebbe illusorio definire un personaggio storico appartenente al Medioevo solo perche' nato prima della scoperta dell'America e viceversa.

Infine il fatto che alcuni storici facciano convenzionalmente iniziare il Rinascimento a dopo la scoperta dell'America e' un'assoluta incongruenza. Il Rinascimento e' un movimento, evoluzione, prinmcipalmente artistico, di stile, delle arti figurative, letterario, oltre che di costumi e popolare. La sua affermazione, come stile ben individuato comincia addirittura agli inizi del Quattrocento. Volerlo ingabbiare in una data convenzionale, che nulla ha a che fare con l'affermazione di questo stile e' solo un abbaglio.

L'arte e lo stile, per fortuna, non seguono le convenzioni... :)

numa numa

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Salute a voi

una delle monete del Regno di Napoli molto conosciuta ed acquistata anche da coloro che non collezionano monete del Regno di Napoli è il Cavallo di Ferdinando I D'Aragona,oggi però voglio postarvi un multiplo di Cavallo .

I multipli di Cavallo sono di difficile reperibilità sul mercato numismatico ed è ancora più difficile repere tali monete in buona conservazione:

Napoli

Ferdinando I d’Aragona (1458-1494). Multiplo di cavallo, 1472-1488. æ 7,74 g. – ø 23 mm. • FERRANDVS • • • REX • • Busto radiato a destra; sotto, ••. Rv. • EQVITAS • REGNI • Cavallo al passo verso destra; in alto, `. All’esergo, • ` S ` •. CNI 864. Pannuti Riccio 34. MEC 14, –. Crusafont 682.

Rarissimo.

Dietro consiglio di Orso Orsini, duca d’Ascoli, Ferdinando ordinò che non si coniasse più il denaro di biglione, ma una moneta di rame puro sul cui diritto venisse improntata la testa del re e sul rovescio, per suggerimento di Diomede Carafa, duca di Maddaloni e amico intimo del sovrano, un cavallo e la leggenda EQVITAS REGNI. La scelta di questo rovescio fu fatta per evidenziare, con un gioco di parole, l’impresa della città (il cavallo) e la saggezza del re che, per evitare danni al popolo ed al commercio minuto, rinunciava al considerevole guadagno che la Regia Curia traeva dal battere moneta vile. La moneta fu denominata cavallo dall’impronta del suo rovescio e venne battuta per la prima volta il 18 aprile 1472. Furono coniati anche multipli, la cui rarità aumenta con il peso. L’esemplare postato di peso massimo, è estremamente raro.

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Odjob sei lontano mille miglia dalla diatriba in merito all'apparizione del primo ritratto sulle monete di stile cosiddetto Rinascimentale, che e' molto sottile e si basa su documenti che attestino il primato di coniazione a Francesco Sforza, Ferdinando I d'Aragona, Ludovico II di Mantova o in alcuni casi Borso d'Este.

Non entrero' in questo momento i n particolari perche' il dibattito e' assai lungo e complesso. Il 1492, la data della scoperta dell'America con la quale si fa convenzionalmente iniziare l'epoca moderna e' una parametro storico.

Qui discutiamo di tipologia di raffigurazione e quindi entriamo nel merito dello stile artistico. Sarebbe illusorio definire un personaggio storico appartenente al Medioevo solo perche' nato prima della scoperta dell'America e viceversa.

Infine il fatto che alcuni storici facciano convenzionalmente iniziare il Rinascimento a dopo la scoperta dell'America e' un'assoluta incongruenza. Il Rinascimento e' un movimento, evoluzione, prinmcipalmente artistico, di stile, delle arti figurative, letterario, oltre che di costumi e popolare. La sua affermazione, come stile ben individuato comincia addirittura agli inizi del Quattrocento. Volerlo ingabbiare in una data convenzionale, che nulla ha a che fare con l'affermazione di questo stile e'  solo un abbaglio.

L'arte e lo stile, per fortuna, non seguono le convenzioni... :)

numa numa

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Concordo il pieno con numa numa. Il Rinascimento è un movimento artistico-culturale che in realtà si evidenzia già fin dalla metà del 1400; la scoperta dell'America è un riferimento storico di comodo, in quanto eravamo già in piena epoca rinascimentale. Restando nella numismatica, è impressionante quanto sia evidente il passaggio da medioevo a Rinascimento osservando la monetazione di Ludovico II Gonzaga (marchese di Mantova tra il 1444 e il 1478), più sopra citato da numa numa: le monete del primo periodo presentano tutte classiche legende medioevali in caratteri gotici, non appaiono ritratti e persino l'onnipresente reliquiario è raffigurato in foggia gotica; quelle del secondo periodo sono già monete moderne, con tutte le caratteristiche che presenteranno le monete del '500.

Non è noto a che data assegnare questo passaggio, ma probabilmente la si può collocare negli anni '50 o '60 del XV° secolo.

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Per quanto riguarda il cavallo, senza contraddire nessuno, pare che il suo multiplo non fosse creato tale, ma semplicemente coniato su un tondello molto più pesante. Naturalmente questa è la conclusione a cui sono giunti alcuni studiosi, ma documentazione zero, quindi spero di non aprire un'altra diatriba :D .

Segnalo la cosa per diritto di cronaca, sperando che qlcuno che ne sa di più possa illuminarci.

Rimane cmq vero l'estrema rarità di questi pezzi.

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Salute a voi

oggi vi presento una moneta che ha fatto storia:

Napoli

Filippo III di Spagna (1598-1621).

Mezzo scudo 1617. AR

D/ PHILIPP:III:D:G:REX:HIS Busto radiato, drappeggiato e corazzato, a d., con colletto alla spagnola; dietro, IC / C e sotto, nel giro, simbolo non identificato (pesce) 1617.

R/ + Q – VOD + V – IS + Aquila coronata, ad ali spiegate e volta a s., stringe nell’artiglio sinistro un ramo d’olivo e in quella d. un fulmine. CNI varietà non descritta. Pannuti Riccio 3a. Pellicer I Brù 675.

foto e descrizione da asta 35 di NAC

--Salutoni

-odjob

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Odjob sei lontano mille miglia dalla diatriba in merito all'apparizione del primo ritratto sulle monete di stile cosiddetto Rinascimentale, che e' molto sottile e si basa su documenti che attestino il primato di coniazione a Francesco Sforza, Ferdinando I d'Aragona, Ludovico II di Mantova o in alcuni casi Borso d'Este.

Non entrero' in questo momento i n particolari perche' il dibattito e' assai lungo e complesso. Il 1492, la data della scoperta dell'America con la quale si fa convenzionalmente iniziare l'epoca moderna e' una parametro storico.

Qui discutiamo di tipologia di raffigurazione e quindi entriamo nel merito dello stile artistico. Sarebbe illusorio definire un personaggio storico appartenente al Medioevo solo perche' nato prima della scoperta dell'America e viceversa.

Infine il fatto che alcuni storici facciano convenzionalmente iniziare il Rinascimento a dopo la scoperta dell'America e' un'assoluta incongruenza. Il Rinascimento e' un movimento, evoluzione, prinmcipalmente artistico, di stile, delle arti figurative, letterario, oltre che di costumi e popolare. La sua affermazione, come stile ben individuato comincia addirittura agli inizi del Quattrocento. Volerlo ingabbiare in una data convenzionale, che nulla ha a che fare con l'affermazione di questo stile e'  solo un abbaglio.

L'arte e lo stile, per fortuna, non seguono le convenzioni... :)

numa numa

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Concordo il pieno con numa numa. Il Rinascimento è un movimento artistico-culturale che in realtà si evidenzia già fin dalla metà del 1400; la scoperta dell'America è un riferimento storico di comodo, in quanto eravamo già in piena epoca rinascimentale. Restando nella numismatica, è impressionante quanto sia evidente il passaggio da medioevo a Rinascimento osservando la monetazione di Ludovico II Gonzaga (marchese di Mantova tra il 1444 e il 1478), più sopra citato da numa numa: le monete del primo periodo presentano tutte classiche legende medioevali in caratteri gotici, non appaiono ritratti e persino l'onnipresente reliquiario è raffigurato in foggia gotica; quelle del secondo periodo sono già monete moderne, con tutte le caratteristiche che presenteranno le monete del '500.

Non è noto a che data assegnare questo passaggio, ma probabilmente la si può collocare negli anni '50 o '60 del XV° secolo.

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STRAQUOTO Disamina perfetta

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Salute a voi

questa sera vi propongo una moneta che generalmente si trova in conservazione mb ed ha dei prezzi di mercato intorno a €uro 20,ma la moneta che vi posto ha una conservazione ,definita dalla casa d'aste che l'ha proposta(Westfälische Auktionsgesellschaft asta 43) ,in conservazione Splendida e di difficile reperibilità, con i rilievi ben visibili.

La moneta in questione ha una frattura di conio ed è stata aggiudicata a € 310 + diritti d'asta.

Ho scelto di postare questa foto perchè sono ben visibili i rilievi della moneta,se avete altre foto migliori non esitate a postarle in questa discussione

Napoli

Francesco I. di Borbone 1825-1830. Cu 10 Tornesi 1825. Pagani 119.

--Salutoni

-odjob

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Richiamandomi alla precedente discussione sui ritratti di tipo rinascimentale,

posto due esempi per evidenziare la profonda evoluzione che subisce la ritrattistica monetale in questa epoca .

IL primo esempio e' un carlino di Alfonso I d'Aragona (Alfonso V per la Spagna) emesso tra il 1442 e il 1458. Il ritratto e' frontale, di tipo ancora convenzionale, indistinto, serve a rappresentare la "figura" (ergo l'autorita') del re, ma non il "Re" in quanto persona.

La seconda moneta e' un coronato di Ferdinando I d'Aragona (1458-1494).Ho scelto appositamente un coronato emesso nei primi anni di regno per avere la maggiore vicinanza possibile al carlino di Alfnso.

Sono passati pochissimi anni eppure il ritratto ha subito un'evoluzione straordinaria. Notiamo, per la prima volta dei tratti fisiognomici che evidenziano la personalita' del soggetto e pemettono di riconoscerlo in quanto persona e non piu' in quanto mero simbolo o ritratto convenzionale di sovrano.

Da questo momento i ritratti si differenziano profondamente e la pura rappresentazione convenzionale cede il passo ad una ritrattistica che approfondisce l'indagine psicologica del personaggio evidenziandone i tratti del carattere.

Avrei potto citare altri esempi, come le monete di Milano che hanno seguito un'evoluzione praticamente identica nel medesimo periodo storico, ma a Napoli tale passaggio iconografico risulta forse ancora piu' evidente.

numa numa

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Modificato da numa numa
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Salute a voi

oggi sono stato indeciso su quale moneta pubblicare ed alla fine ho scelto questa :

NAPOLI.

Federico III D'Aragona, 1496-1501. Ducato

D/ FEDERICVS: DIE: G: REX: SI: HIERV. Busto coronato a destra, nel campo la lettera T (Giancarlo Tramontano).

R/ CON FIR MA. E. SV: NM. Scudo sormontato da cimiero.

Riferimenti: Pannuti/Riccio 1; Friedberg 822.

--Salutoni

-odjob

foto e descrizione provengono dall'asta 297 di HESS DIVO AG. del 22 ottobre 2003

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Federico d'Aragona, principe di Altamura, successe a "Ferrandino" (Ferdinando II d'Aragona) che era morto senza prole. Regno' in modo illuminato dal 1496 al 1501.

Vittima delle due grandi potenze del tempo: la Spagna di Ferdinando il Cattolico e la Francia di Luigi XII, accordatisi scelleratamente per spartirsi il ducato napoletano, cerco' di resistere finche' pote', appellandosi infine alla clemenza di Luigi XII di Francia che lo investi' del ducato d'Angio', dove si spense, esiliato in Francia.

Di Federico d'Aragona si conoscono diversi tipi di ducato a seconda che il busto del sovrano risulti completamente incorniciato nella legenda, oppure che debordi sovrapponendosi alla legenda (con i capelli o la corona).

Federico ha anche emesso uno splendido carlino con il suo ritratto al diritto (ne esistono diverse varianti, di cui le principali sono con un ritratto maturo - splendida opera di ritrattistica monetale rinascimentale - e una con un ritratto giovanile). A.l rovescio figura un libro che brucia tra le fiamme e la legenda

RECEDANT VETERA.

Posto le due tipologie che possono dare, in particolare il ritratto maturo e compiuto della seconda, un'idea della raffinatezza artistica raggiunta dagli incisori napoletani, soprattutto se confrontata con le produzioni del primo periodo Aragonese (pre-Rinascimentali).

numa numa

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Vittima delle due grandi potenze del tempo: la Spagna di Ferdinando il Cattolico e la Francia di Luigi XII, accordatisi scelleratamente per spartirsi il ducato napoletano

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Regno napoletano

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Vittima delle due grandi potenze del tempo: la Spagna di Ferdinando il Cattolico e la Francia di Luigi XII, accordatisi scelleratamente per spartirsi il ducato napoletano

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Regno napoletano

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ducato... Pardon: Regno :P

Grazie Gionata

numa numa

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Napoli

Alfonso I d’Aragona (1442-1458).

Sesquiducato o da un ducato e mezzo, di modulo largo. AV (Alfonsino d'oro) D/X:ALFONSV:D:G:R: LRAGO:SICILI:CITR:VLTRA Stemma a tutto campo, inquartato con le armi di Napoli (Gerusalemme, Angiò e Ungheria) e Aragona, palato al 2° e 3°.

R X:DNS:m:ADIVTO:ET EGO:DESPICI:INIMICO:M Il re a cavallo, al galoppo verso d., brandisce la spada sguainata. CNI 38 var. Pannuti-Riccio 1. MEC 14, 848. Friedberg 815. Crusafont 422

Salute a voi

la moneta di cui sopra è la moneta che ho deciso di postare oggi;a dire il vero volevo postarla ieri ,ma poi ho deciso di postare prima il Ducato di Federico III D'Aragona poichè è più rara la sua comparsa sul mercato numismatico.

L'Alfonsino d'oro in foto,come potete notare ,ha una conservazione notevole:il flan è perfetto e i rilievi sono quasi tutti visibili

Un piccolo capolavoro d'arte

--Salutoni

-odjob

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Per odjob e per lo staff,

si continua a postare immagini senza indicarne la provenienza, quindi come se Odjob ne fosse l'autore.

La foto della moneta in questione invece è stata presa da qui.

Come è chiaramente indicato nelle FAQ di quel sito (link) i diritti sulle immagini sono detenuti dalle case d'asta e quindi le immagini non si possono pubblicare senza il consenso delle case d'asta.

Modificato da Michele2198
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Napoli

Alfonso I d’Aragona (1442-1458).

Sesquiducato o da un ducato e mezzo, di modulo largo. AV (Alfonsino d'oro) D/X:ALFONSV:D:G:R: LRAGO:SICILI:CITR:VLTRA Stemma a tutto campo, inquartato con le armi di Napoli (Gerusalemme, Angiò e Ungheria) e Aragona, palato al 2° e 3°.

R X:DNS:m:ADIVTO:ET EGO:DESPICI:INIMICO:M Il re a cavallo, al galoppo verso d., brandisce la spada sguainata. CNI 38 var. Pannuti-Riccio 1. MEC 14, 848. Friedberg 815. Crusafont 422

Salute a voi

la moneta di cui sopra è la moneta che ho deciso di postare oggi;a dire il vero volevo postarla ieri ,ma poi ho deciso di postare prima il Ducato di Federico III D'Aragona poichè è più rara la sua comparsa sul mercato numismatico.

L'Alfonsino d'oro in foto,come potete notare ,ha una conservazione notevole:il flan è perfetto e i rilievi sono quasi tutti visibili

Un piccolo capolavoro d'arte

--Salutoni

-odjob

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IL sesquiducato di Alfonso d'Aragona, squisito esempio di moneta di passaggio tra la fase gotica e quella rinascimentale (che sarebbe iniziata subito dopo il regno di Alfonso), fu un'emissione vasta e fortunatissima. Oltre alla bellezza del conio (evidenziata anche dal largo modulo della moneta) essa dovette essere emessa in quantita' molto elevate in quanto numerosi sono gli esemplari giunti fino a noi, e spesso in ottima conservazione.

Posto un altro esemplare (collezione privata). I lettori si divertiranno a giudicare le differenze di conservazione e di stile.

In merito al rilievo di Michele 2198, penso che citando opportunamente la fonte non dovrebbero esserci problemi a postare monete recensite su CoinArchives in un Forum pubblico (almeno non ho mai leto di rilievi particolari a tale proposito).

numa numa

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Modificato da numa numa
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Salute a voi

ho dimenticato di scrivere che la foto del Sesquiducato di Alfonso D'Aragona da me postato riguarda la moneta dell'asta 305 di HESS DIVO lotto n°190

--Salutoni

-odjob

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