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Inviato

Ah dimenticavo, tu hai un fondo nero perfetto. Paradossalmente non va bene per ridurre i file (il formato jpg si ottiene riducendo le variazioni brusche e sui colori costanti non funaziona bene quidni), ergo converrebbe ritagliarlo via il piú possibile.


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Giorni con maggiore attività

Inviato

Ecco, posto anche io il mio soft-box (o scatola come qualcuno l'ha battezzato), interamente fatta in casa e qualche foto ottenuta

Rickkk

Illuminazione.jpg

piac_1795_dritto_b.jpg

1919-Rcopia.jpg

1L_1863M_dritto.jpg


Inviato

Posto anche qualche altra foto lincata direttamente da uno studio di fotografi tedeschi (Lübke & Wiedemann) specializzati in foto di monete per la realizzazione di cataloghi d'asta del calibro ad esempio di Genevensis e altri.

Dalle foto usano tutt'altro genere di lampade... certamente più impegnative di un paio id neon

full_historie_04.jpg

full_historie_05.jpg

full_historie_06.jpg

Utile comunque per uno spunto :)


  • ADMIN
Staff
Inviato

Ho ricevuto l'immagine non ridimensionata e in effetti è altra cosa :D


Inviato

Sono contento che la foto dei 20 centesimi sia piaciuta. :) Devo ammettere che di ogni foto postata sul catalogo di Incuso ce ne sono almeno dieci non riuscite.

E’ da circa un mese che mi diletto a fotografare monete ed è un ammattimento totale : ogni metallo richiede una propria esposizione, apertura del diaframma, angolazione delle luci.

Premetto che sono un semplice appassionato e le mie conoscenze fotografiche sono terra terra.

La foto in questione è stata fatta con una reflex digitale Nikon D80 con obiettivo 18-135mm f/3.5-5.6, con tenda da luce softbox 40x40, con due faretti da 60watt (300 watt delle normali lampadine) e con l’utilizzo del flash. Sì, avete capito bene, utilizzo il flash! :o

Modo di esposizione: a priorità del diaframma, f20, tempo 1/60, ISO 100, compensazione di esposizione -0,3.

L’idea della tenda da luce mi è venuta per evitare i riflessi dell’illuminazione sulla moneta. (costo 30 euro circa).

Per l’illuminazione ho optato per due faretti (comunque anche uno solo è sufficiente) che emettono luce bianca a 5000° gradi Kelvin: sarebbe la temperatura di colore come luce naturale del giorno. (costo 80 euro circa ognuno). Ho provato a chiedere i faretti usati dai fotografi ma i prezzi......

Riguardo all’uso del flash, sempre sconsigliato per i riflessi, lo utilizzo bendandolo con un panno bianco in modo da attenuare il bagliore. Dopo numerosi tentativi ho visto che il flash mi è necessario perché l’obiettivo della mia macchina fotografica per mettere a fuoco deve stare a 40 cm dalla moneta: troppo lontano per fare una bella foto in macro. Con il flash (velato) invece riesco ad illuminare e ha cogliere i dettagli della moneta.

Infine serve un cavalletto per evitare di fare foto mosse.

In allegato le foto della mia postazione fotografica: la posizione delle luci varia in base alla moneta (a volte la foto viene meglio con una sola luce accesa o con tutte e due le luci da un unico lato); per la velatura del flash utilizzo il panno bianco della tenda luce (nella foto è il panno che richiude in alto il box), lo piego in due per dargli maggiore densità e lo posiziono davanti al flash (5 – 10 cm di distanza). La foto avviene naturalmente in autoscatto.

L’uso della tenda box con l’uso del flash velato mi dà buoni risultati con monete in bronzo, rame, argento, oro.

Questi sono alcuni esempi:

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/im...ne.moneta/c8137

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/im...ne.moneta/c8202

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/im...ne.moneta/c8262

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/im...ne.moneta/c8041

Il metallo più rognoso invece è manco a dirlo l’acmonital: qui i risultati sono ancora deludenti.

(intendo l’acmonital della Repubblica Italiana; quello del Regno invece rimane più chiaro, probabilmente per la leggera presenza del nichelio).

A questo punto passo la foto a Photoshop Elements.

Prima di tutto il ritaglio del contorno al di fuori della moneta. Poi una correzione sui livelli per la luce ed infine una correzione sul contrasto. I 40 cm di distanza tra la moneta e la macchina fotografica non mi permette di avere una buona nitidezza: con il filtro di contrasto riesco a rimettere a fuoco la foto (ad eliminare quella leggera sfocatura). Questo è tutto.

Utilizzo il fondo nero non per gusto estetico ma perché ho notato che con il fondo bianco la foto tende ad avere delle predominanti del colore verso l’azzurro o il giallognolo. Stesso problema se aumento gli ISO. E’ probabile comunque che io non sappia usare bene la macchina fotografica.

Possiedo anche una digitale compatta: questa mi permette di avvicinarmi notevolmente alla moneta (fino a 5 cm): il problema è la luce che è sempre troppo scarsa per avere una foto decente (il flash è da evitare vista la vicinanza alla moneta).

Questa è la mia piccola esperienza in campo fotografico: sicuramente la D80 può dare molto di più, il problema sono io.... :D

In settimana vorrei andare dal fotografo per chiedere informazioni su come funzione e sull’utilità di montare un anello per l’inversione dell’obiettivo (l’obiettivo ha la filettatura anche al lato opposto).

6lo0hef.jpg

post-4217-1199746156_thumb.jpg


Inviato

Ho dimenticato un particolare, forse importante:

a forza di provare, ho notato che utilizzando il flash, sempre velato, un faretto è più che sufficiente.


Inviato

Era ora che qualcuno si accorgesse che per fare foto macro serve o un obbiettivo specifico per macro o meglio dei tubi di prolunga o quantomeno un anello di inversione...!!! ecco spiegato perchè legionario deve rimettere a fuoco le sue immagini, perchè non sfrutta l'ampiezza totale del sensore (40 cm di distanza sono eccessivi) ed il 20 cent è una moneta bella grande pensiamo se dovesse fotografare un emitartemorio... comunque io uso una canon 5d e una 400d con il cavalletto (modificato per dirigere l'obiettivo verso il basso, vari schermetti riflettenti (simili a quelli del collega tedesco che vedo in uno dei post e controllo la macchina dal pc con un programma di scatto remoto (che controlla appunto tutte le funzioni della macchina.. ) per ridurre la distanza o tubi di prolunga o anello di inversione (a seconda di quanto mi serve avvicinarmi) evito il flash quando posso sfruttare la luce ambiente, anche se ho ha disposizione una quantita di flash di varie dimensioni e n. guida, e siccome controllo il risultato degli scatti in tempo reale (ho la macchina collegata al portatile) allora regolo di conseguenza tempo e diaframma (e sensibilità) a seconda dei risultati. Con l'anello di inversione il diaframma ovviamente non si può controllare..

Vi consiglierei inoltre a tutti di utilizzare il programma di scatto remoto che semplifica notevolmente la vita...

Legionario eventualmente se ti serve qualche info per l'anello di inversione mi puoi contattare.

;) siculogreco


Inviato

Riprendo quanto avevo inserito in un altro thread:

Nel forum di un sito americano ( http://www.coincommunity.com ) ho trovato riferimenti ad una serie di articoli sulla fotografia di monete.

Quello che mi è parso il migliore è il seguente

http://browncopper.com/photography.html

personalmente non possiedo ancora macchine fotografiche che consentano di regolare manualmente focus, distanza, tempo, ecc., e non riesco a fare foto decenti, però l'articolo è zeppo di suggerimenti e di analisi critiche.


Inviato
Riprendo quanto avevo inserito in un altro thread:

Nel forum di un sito americano ( http://www.coincommunity.com ) ho trovato riferimenti ad una serie di articoli sulla fotografia di monete.

Quello che mi è parso il migliore è il seguente

http://browncopper.com/photography.html

personalmente non possiedo ancora macchine fotografiche che consentano di regolare manualmente focus, distanza, tempo, ecc., e non riesco a fare foto decenti, però l'articolo è zeppo di suggerimenti e di analisi critiche.

299984[/snapback]

Grazie il II articolo è interessante per le foto in luce artificiale

Saluti


Inviato
Questa viceversa è il mio accrocchio. Per ora devo ancora trovare l'illuminazione giusta

298674[/snapback]

L'ufficio fotointerpretazione del mio "servizio segreto" :D :D :D mi ha appena richiamato l'attenzione sul fatto che la base dello stativo è una cassetta con i bordi rialzati ed il fondo bianco. Forse da mettere in relazione con un avvenuto ulteriore miglioramento tecnico dell'espediente dei rototoli di cartone visibile nelle immagini del laboratorio dei fotografi tedeschi Lübke & Wiedemann :o .

:)


Inviato

Mi sono sempre ripromesso di insistere a fare delle prove, ma al dilà di qualche esperimento iniziale (buono peraltro) non sono mai veramente andato: qualcuno di voi ha esperienza riguardo alla qualità della luce ottenuta con un paio di lampade a 12 Volt di quelle dei fari abbaglianti delle automobili?

Mi riferisco soprattutto al "calore" della luce ed alla sua diffusione.


Inviato

Ritorno io a Lucio, le lampade ad incandascenze, sono quelle meno indicate per la macrofotografia delle monete, lo spettro che producono è troppo caldo e la resa è assolutamente innaturale...

se si potesse fare una scala delle sorgenti luminose più adatte a tale genere di fotografia andrebbe messa al primo posto la luce naturale di mezzogiorno, vista l'elevata sensibilità dei moderni sensori delle digitali e la possibilità di poter lavorare con tempi di posa relativamente lunghi, non vi sono troppe difficoltà per poter operare con la luce proveniente dalla finestra, opportunamente addomesticata con adeguati pannellini riflettenti, io uso dei pezzetti di cartoncino bianco che piegati possono essere opportunamente posizionati per rischiarare le ombre che inevitabilmente si vengono a creare sulla superficie della moneta con una sorgente unidirezionale quale appunto quella di una finestra, che viene però quasi per niente diffusa dalle pareti domestiche, al secondo posto metterei immancabilmente la luce dei lampeggiatori, più sorgenti flash si usano e maggiore sarà la plasticità del risultato finale. Le possibilità delle moderne macchire srl digitali sono innumerevoli, e meglio si conoscono meglio possono essere sfruttate (bilanciamento del bianco, possibilità di connesione e controllo da pc, con semplicissimi software reperibili in versione trial anche online, se volete ve ne posso indicare qualcuno che io uso, e che mi consente di scattare comodamente seduto con un semplice click del mouse e di vedere immediatamente il risultato conseguito), poi al terzo posto metterei le altre sorgenti luminose (luce neon, e di lampade ad incandescenza, dannatamente però innaturali)..


Inviato (modificato)
. . .   con tenda da luce softbox 40x40, con due faretti da 60watt (300 watt delle normali lampadine) e con l’utilizzo del flash. Sì, avete capito bene, utilizzo il flash!  :o

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Ho dimenticato un particolare, forse importante:

a forza di provare, ho notato che utilizzando il flash, sempre velato, un faretto è più che sufficiente.

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Guarda, il livello qualitativo è senza confronto (in senso deteriore), però quando sono disperato (per documentare in frettissima dei pezzi che potrebbero essere sottratti o diventare irreperibili o più semplicemente per rendere più esauriente un verbale di prelievo o di consegna (o per "memorizzare" qualcosa che mi viene mostrato una volta e non rivedrò mai più), anche io uso semplicemente il flash con un fazzoletto di carta davanti (o addirittura con un velo tolto da un fazzoletto di carta).

Intendiamoci, parlo di bassa qualità e di grande fretta. ;)

Modificato da LUCIO

Inviato (modificato)
. . . le lampade ad incandascenze, sono quelle meno indicate per la macrofotografia delle monete, lo spettro che producono è troppo caldo e la resa è assolutamente innaturale...

se si potesse fare una scala delle sorgenti luminose più adatte a tale genere di fotografia andrebbe messa al primo posto la luce naturale di mezzogiorno, vista l'elevata sensibilità dei moderni sensori delle digitali e la possibilità di poter lavorare con tempi di posa relativamente lunghi, non vi sono troppe difficoltà per poter operare con la luce proveniente dalla finestra,. . ., al secondo posto metterei immancabilmente la luce dei lampeggiatori, più sorgenti flash si usano e maggiore sarà la plasticità del risultato finale. . ., poi al terzo posto metterei le altre sorgenti luminose (luce neon, e di lampade ad incandescenza, dannatamente però innaturali)..

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Non c'è dubbio, però talora capita di non poter fare a meno delle lampade ad incandescenza (magari diffuse, riverberate o velate in vari modi), e allora ti arrangi un po' a scegliere quelle meno peggio.

Alcune case produttrici di materiale elettrico vendono faretti destinati agli allestimenti vetrinistici che sono decisamente meglio delle lampade normali. Li ho provati ed ineffetti la differenza c'è. I fari abbaglianti a 12 Volt delle autovetture mi intrigano molto però è una idea che andrebbe sviluppata . . . (al terzo posto dopo luce solare e lampeggiatori fotografici, siamo più che d'accordo ;) ).

Modificato da LUCIO

Inviato

ho notato... sich...

che già sul nostro forum altri utenti avevano già trattato questa discussione sulle foto di monete...!!

questo che significa che non leggiamo gli altri post???? :( :( :(

non era nemmono tanto "antica" poi :(

leggete un pò:

http://www.lamoneta.it/index.php?showtopic=26875


Inviato

Sono andato dal fotografo e l’unico consiglio che mi è stato dato è acquistare un obiettivo macro.

Gli anelli per l’inversione dell’obiettivo o i soffietti o i tubi estensori sono solo palliativi che non migliorerebbero di molto la situazione: con l’inversione dell’obiettivo perderei anche gli automatismi della fotocamera. L’inversione poi può avere qualche risultato con obiettivi normali, non con obiettivi zoom (spero di aver riportato i termini tecnici fotografici in modo esatto).

Mi ha proposto un obiettivo Sigma macro da 105 mm. f2,8 nonostante io chiedessi un più economico (si fa per dire) 60 mm.

C’è qualcuno che mi sa dire quale delle due lunghezze focali è meglio per fotografare esclusivamente le monete?

Escludo a priori che possa un giorno andare per prati ad osservare le farfalle o le formiche. :P


Inviato

Buona sera.

Riguardo all'ultimo quesito (obiettivo macro), confermo che si tratta della soluzione migliore. Per quanto riguarda la lunghezza focale, trattandosi di oggetti statici, va benissimo una corta (60mm e anche 50mm), che permettono il rapporto 1:1 a brevissima distanza, con costi nettamente minori.

E' molto più importante la qualità dell'ottica (definizione) e la luminosità. In questo modo si possono trovare ottimi obiettivi a prezzi tutto sommato abbordabili.


Inviato

Grazie per la risposta.

Il fotografato mi ha montato il macro su una macchina digitale per farmi vedere la differenza: effettivamente mentre con il mio obiettivo la moneta la vedo dentro il cerchio del mirino (diciamo in un rapporto di 1:4) con il macro invece la vedo a tutto campo (in un rapporto di riproduzione 1:1).


Inviato

Il fotografo con cui hai parlato non so che esperienza possa avere di foto di monete (credo nessuna) pertanto io le ho provate tutte essendo un esperto di foto soprattutto macro (ho utilizzato anche un obiettivo macro acquistato (in lire) 1200000! e la caratteristica che aveva come uno zoom di estromettersi molto dal corpo della macchina, se ti dico che il risultato con i tubi di prolunga è eccezionale ci puoi contare, ovviamente è necessario utilizzare una buona ottica... Io scrivo perchè è da tanto che mi interesso di fotografia con attrezzature professionali, lavorando quando si usava la pellicola anche con apparecchi macro di medio formato (hasselblad e rollei). (con tubi di prolunga per le ottiche). Io parlando con diversi colleghi ho potuto constatare che persone esperte di foto macro ce ne sono davvero pochi in giro, stasera proprio chiacchierando con uno dei fotografi più conosciuti della mia città ho scoperto che confondeva un anello di inversione con un anello di conversione...sich...

Io poi cosa ci guadagno a consigliare di risparmiare tanti bei soldoni spesi inutilmente per un costoso obiettivo macro?? Poi ognuno è libero di fare quello che crede con il proprio denaro... punterei invece a collegare la macchina al pc in quanto l'autoscatto è scomodissimo da utilizzare.. ma come si fa a mettere a fuoco?? La profondità di campo è ridottissima nella foto macro e piccole oscillazioni (di decimi di mill:) influiscono notevolmente sul fuoco finale. Alcuni tubi di prolunga consentono anche il controllo del diaframma.. poi gli altri automatismi della macchina vengono tutti mantenuti.. Fotografando altri oggetti oltre alle monete utilizzo delle particolari appl. software che consentono di fotograre un oggetto di un certo spessore perfettamente a fuoco (effettuando una sorta di fette a varie distanze di messa a fuoco e combinandole tra loro). Date un'occhiata a programmi quali dslrpro o cam4you e vi accorgete di quanto si può fare con una digitale ecco un link utile:

http://www.breezesys.com/DSLRRemotePro/index.htm

leggete e poi esprimete un vostro parere..


Inviato

Ah, dimenticavo il rapporto di riproduzione raggiungibile di 1 a 1 non è il massimo a cui si debba sperare, mi è spesso capitato di fotografare oggetti anche monete del diametro di pochi mm (6-7mm) e non mi domandate se esistono monete di questo diametro... (ci sono ci sono..!!) e con un rapporto di 1/1 dell'obbiettivo macro non si raggiunge il pieno formato del sensore (che per una 5d è di 24x36 mm e per una d80 o una 400d 15x22 mm circa) e più lo si riempie con la nostra immagine più pixel vengono utilizzati, certo un obiettivo macro confrontato con un obiettivo normale è il giorno con la notte ma si possono raggiungere rapporti di riproduzione ben maggiori si pensi a 3/1... con i tubi o con un macro bellows, con una spesa nettamente inferiore..


Inviato
poi... basta

299815[/snapback]

Mi da' l'idea che il dosaggio della luce non sia ottimale, trovo le immagini un po' scure e soprattutto con luce non uniforme. Peraltro bellissime monete...

numa numa


Inviato

Non ho mai provato tubi di prolunga su macchine digitali (nella fotografia "chimica" sì): c'è differenza rispetto al macro nel controllo della profondità di campo?


Inviato

Il tubo di prolunga va bene con un obiettivo zoom? Gli automatismi rimangono?

Da un rapido giro su internet ho trovato questi tubi di prolunga automatici della Nikon da 27,5 mm: significa che avvicino l'obiettivo di appena 2,7 cm?

Chiedo scusa se approfitto delle sue conoscenze in campo fotografico, nel macro in particolare. :)


Inviato

No, non significa che ti avvicini 2,75 cm significa che sono lunghi 2,75 (lunghezza del tubo) allora alcuni tubi mantengono anche l'automatismo del diaframma che serve ma si può anche fare a meno se uno ad es. vuole lavorare con 5,6 di Fstop che è quello di uno zoom usato in macro (non sempre comunque).

Poi i tubi si combinano io ne uso anche tre o quattro addirittura in serie... e mi avvicino anche pochi cm dal soggetto immagina cosa significa avvicinarti uno o due cm dal soggetto... se fotografi una formica gli riprendi anche il colore delle pupille... per voler fare una battuta...

la profondità di campo con la pellicola e la digitale con i tubi non varia essa varia in funzione del diaframma usato (per le monete non è troopo critica per altri soggetti macro quale un insetto una foglia ecc si ecco perchè si può ricorrere a software che tagliano il soggetto a fette e poi combinano anche 20 o piu fotogrammi restituendo una prof di campo altrimenti non ottenibile..

in conclusione piu di un tubo io col medio formato distanziavo l'obiettivo anche 15 dalla machhina e i risultati di soggetti piccoli e difficili sono da paura (la moneta è un soggetto semplice, in quanto ..."sta ferma", pertanto legionario guardiamo insieme un pò di cosette e poi.... con serenità decidi quello che devi comprare... non avere fretta... piano piano con un pò di tempo vedrai quante cose salteranno fuori da questa discussione... aspetta solo qualche giorno.

ripeto il tubo di prolunga in genere va meglio con un fisso ma si usa bene anche con uno zoom... gli automatismi rimangono (in quelli che mantengono anche il controllo del diaframma non cambia addirittura nulla..

io ora debbo andare al lavoro ma stasera ti posto, appena rientro, un pò di cosete...

P.s. legionario ascolta se mi "sgolo" tanto è perchè credo che tu hai una stoffa ottima come fotografo soprattutto di macro, si tratta di vedere insieme appunto alcune cosette che ti possono servire ..visto che forse io ho iniziato qualche annetto prima con la foto, soprattutto con la macro allora eccomi a disposizione degli utenti e soprattutto tua (e complimenti comunque per quanto hai fatto finora e per gli accorgimenti...) ;) ;) :P

siculogreco


Inviato (modificato)

La ringrazio per le sue ampie e dettagliate spiegazioni.

Una decisione su come andare avanti per fotografare in meglio le monete diciamo che l’ho presa.

L'obiettivo zoom che possiedo si arrangia bene (con l'aiuto successivo di Photoshop) con monete di diametro più grande di 20 cm; per monete più piccole mostra decisamente i suoi limiti (non per colpa sua naturalmente non essendo concepito per il macro).

Il mio fine però è fotografare monete ancora più piccole di quelle che finora ho utilizzato per acquisire esperienza: monete sui 18 cm di diametro (i denari d’argento) con pezzi di 14 cm (quinari e sesterzi).

Ora acquistare un tubo di prolunga penso che non mi darebbe un grosso miglioramento; acquistarne due o tre da abbinare con l’obiettivo zoom che possiedo andrei incontro ad una spesa di poco leggermente inferiore all’acquisto di un macro (parlo dei tubi originali Nikon).

A questo punto un vero salto di qualità (poi il saperlo usare è tutto da vedere :) ) lo otterrei con un obiettivo macro: avrei pensato ad un 60mm. f2,8D (acquistandolo su internet). Già la distanza di messa a fuoco viene dimezzata (21 cm dall’oggetto) ma in più avrei un obiettivo concepito proprio per le distanze ravvicinate.

Poi, con un macro in dotazione, se avessi l’esigenza di un ulteriore ingrandimento, un tubo di prolunga sarebbe l’ideale.

Modificato da legionario

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