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restauri & restauri


Risposte migliori

Ridare la patina a una moneta non è bene, sono d'accordo!

E' da considerare addirittura un falso se ciò è finalizzato a un incremento del prezzo di vendita: giusto!

Ma come mai questi sacrosanti principi non si applicano anche alle altre opere d'arte?

Vedo affreschi che vengono riportati al colore originale... (secondo chi? In base a quali fonti?)

Eppure tutti plaudono e dicono "che bello!".

Non voglio fare per forza la voce "fuori dal coro" ma non vorrei che fosse conformismo culturale; non vorrei che dal momento che il ministro (onnipresente - forse non a torto - in tutti i servizi TV che trattano di archeologia) dice "bello!", tutti si sentissero in dovere di apprezzare e di non dire che molti coloracci violenti (dalla Sistina ai recenti affreschi di Pompei) sono un po' eccessivi.

Allora anche noi dovremmo sentirci in diritto di dare una bella patina verde all'antoniniano di Claudio il Gotico o un po' di "arcobaleno" al tetradrammo di Filippo II.

O di pulire con la gomma la civetta di Atene...

Non sarà perchè i restauri degli affreschi sono destinati alle masse (che molti considerano "incolte") mentre noi siamo invece un' élite?

Mi scuso per la "provocazione", ma era tanto che desideravo discutere su questo argomento.

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Piano ;) !

Un conto è chiedersi fino a che punto sia lecito "pulire", togliendo lo sporco, le incrostazioni o addirittura vecchi rudimentali interventi protettivi, come avviene su certi affreschi e rarissimamente su bronzi (magari impastrugnati trent'anni fa con il classico velo di resina sintetica).

Un altro conto è la sciagurata tentazione di togliere la "patina" al bronzo o all'argento (che non è un materiale sovrapposto, bensì una irreversibile alterazione superficiale dell'oggetto originario) per far sembrare una moneta o un oggetto metallico più nuovo o meglio conservato di quello che è (ma in questa maniera rimuovendo del materiale originale, per quanto deperito, che sarebbe un po' come l'assurdità di andare ad asportare con azioni meccaniche le "croste nere" su monumenti in pietra calcarea).

Un'altra cosa ancora è "ricreare" un aspetto gradevole di nobile antichità ricostruendo l'aspetto di una patina omogenea sopra un oggetto metallico antico che l'avesse sciaguratamete perduta (è una buona idea? non lo è? lo è solo a determinate condizioni? parliamone).

Di tutte queste cose si può parlare, ma sono cose diversissime, da non confondere, secondo me.

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OKT, secondo me hai scelto gli esempi sbagliati. Non sono d’accordo sul restauro della Sistina, l’intervento tanto discusso ha sempliecemente tolto il fumo delle torce, impastato con le colle animali degradate usate nei secoli per restaurare l’affresco. Quindi in questo caso l’intervento di restauro è stato corretto, avendo riportato l’affresco alla condizione originale. Anche sugli affreschi di Pompei ci andrei cauto, i colori sono veramente squ illanti, e gli ultimi ritrovamenti recenti (casa del bracciale d’oro) lo confermano.

Ben altri sono gli interventi impropri effettuati sul nostro patrimonio artistico, e ben più pesanti che ripatinare un bronzo: il teatro di Ostia è stato ricostruito. Il teatro di Sabratha è stato ricostruito. La curia julia nel foro è stato più o meno arbitrariamente riportata nella condizione “originale”. Per non parlare delle statue: quante teste “nuove” sono state appiccicate a statue ritrovate acefale? Quante braccia e gambe sono state rifatte, sperando che fossero simili all’originale??. I bronzi di Riace, dato che avevano la superficie danneggiata dal sale, sono stati completamente spatinari, levigati e poi ripatinati con patina verde…. Sicuramente in altri campi dell’archeologia il comportamento dei restauratori è più disinibito.

E noi ci lamentiamo dei sesterzi….. E’ solo da poco che si sta prendendo coscienza che la superficie di un manufatto ha grande importanza, essedno la pelle che ha subito le modifiche del tempo.

Detto questo non sono contrario ad interventi di restauro conservativo sulle monete, come per la Sistina, per intenderci. Ovvero su una moneta l’asportazione di sedimenti tenacemente adesi che impedisca di leggere il modellato. E’ chiaro che una moneta va lavorata per essere messa in collezione. Mi fermerei però alle fasi di pulitura e sgrossatura, cioè quando compare la patina, che andrebbe in ogni caso risparmiata, bella o brutta che sia.

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. . . I bronzi di Riace, dato che avevano la superficie danneggiata dal sale, sono stati completamente spatinari, levigati e poi ripatinati con patina verde….

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Non mi risulta che sia andata così: in paticolare non mi risulta che sia stata rimossa una patina esistente fino al momento del restauro.

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