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Specificatamente per Costi, puoi fornirmi immagini migliori del Tallero di Milano?


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Inviato

Ci proverò con delle scansioni, ma sai che sono un po' imbranato. Per le immagini bisognerebbe poi evidenziare le caratteristiche salienti come abbiamo fatto per il tallero di Roma, ma io non ne sono capace...

In più aggiungerei anche una foto tratta da quelle di Guenter per illustrare i Talleri veneziani del secondo periodo!


Inviato
Michele a quali in particolare ti riferisci?

La mia impressione è che quei dati (se sono quelli del catalogo Finarte e del Gigante) siano superati dai nostri che per certi aspetti, tra l'altro, li smentiscono.

312354[/snapback]

ok! da dove hai preso i dati più freschi? metterei una frase del tipo (x esempio) "i segni distintivi sono riportati nell'Hafner catalogo austriaco... e nel fghfg testo sulla monetazione..." a me farebbe piacere leggere un dato di questo genere, dato che dove si trovino queste indicazioni è tutt'altro che scontato


Inviato

Ciao Pier,

questo appare sicuramente come un primo conio (o prima versione, usando i termini del Regoudy), come avevi anticipato.

Un salutone,

Antonio

PS all'angolo del becco c'è forse traccia di un sesto puntino sulla lingua, oppure è un granello di polvere al momento di fare la foto?


Inviato
Ciao Pier,

questo appare sicuramente come un primo conio (o prima versione, usando i termini del Regoudy), come avevi anticipato.

PS all'angolo del becco c'è forse traccia di un sesto puntino sulla lingua, oppure è un granello di polvere al momento di fare la foto?

312498[/snapback]

Confermo primo conio

Il piccolo puntino e' un artefatto probabilmente causato dalla compressione in jpeg .


Inviato

Michele in realtà il testo riscritto deriva esclusivamente da verifiche dirette di monete e immagini. Semmai dipende per alcuni dati dall'Hafner e per l'esame di alcune foto dal sito di Guenter Roeck. E' però del tutto nuovo e non ha fonti bibliografiche dirette. Del resto non mi risulta vi sia, in alcun luogo, una trattazione specifica dei Talleri Lombardo-Veneti. Prova ne è che i dati della Finarte e del Gigante sono, ad esser benevoli, incompleti e inesatti.

Insomma stiamo esplorando...


Inviato (modificato)
Michele in realtà il testo riscritto deriva esclusivamente da verifiche dirette di monete e immagini.

312776[/snapback]

ok bene! meglio di così :)

cmq, spero di non essere insistente, troverei il modo di inserire quanto da te detto cioè:

deriva esclusivamente da verifiche dirette di monete e immagini. Semmai dipende per alcuni dati dall'Hafner e per l'esame di alcune foto dal sito di Guenter Roeck.

Del resto non mi risulta vi sia, in alcun luogo, una trattazione specifica dei Talleri Lombardo-Veneti.

312776[/snapback]

sempre che voi siate d'accordo.

Secondo il mio gusto personale, mi piace sapere quanto leggo qualcosa quanto c'è di nuovo e quanto proviene da altre fonti.

Modificato da Michele2198

Inviato
...

Del resto non mi risulta vi sia, in alcun luogo, una trattazione specifica dei Talleri Lombardo-Veneti. Prova ne è che i dati della Finarte e del Gigante sono, ad esser benevoli, incompleti e inesatti.

...]

Ciao Costi92,

in un lavoro a pubblicazione è generalmente doveroso che vi siano parti originali e quindi mi fa molto piacere che siano importanti per i Talleri Lombardo-Veneti. Ma anche citare un po' tutto ciò che è stato detto in precedenza sull'argomento è un segno di un buon articolo. Si può ovviamente anche scrivere che si è integrata l'informazione. Semmai, se non si vuole fare neanche questo, è comunque bene citare un minimo lo stato dell'arte unicamente nell'introduzione. Ma non farlo per nulla è meno elegante anche secondo me.

Un salutone,


  • ADMIN
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Inviato

Ho catturato i file, ora fermi tutti che li unisco, faccio le modifiche e poi vediamo come procedere per gli ultimi ritocchi.

Non so quanto ci metto, spero entro domani.


  • ADMIN
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Inviato

Mi manca ancora il nome di quattrino, o se me lo ha mandato me lo sono dimenticato :D


Inviato (modificato)

Scusatemi, sarà forse per deformazione professionale e per i lavori che sono abituato a scrivere su altri argomenti, ma non sono uso a citare le cattive fonti, solo per correggerle (perdendo inutilmente tempo, senza aggiungere dati utili per chi legge...). Mi sembra necessario semmai fare riferimento in una bibliografia mirata all'Hafner e al sito di Guenter Roeck.

Comunque, come dicevo, secondo me tutti devono rileggere tutto, ci sono a mio avviso parecchie cose da mettere meglio a fuoco

Modificato da Costi92

Inviato
...

Comunque, come dicevo, secondo me tutti devono rileggere tutto, ci sono a mio avviso parecchie cose da mettere meglio a fuoco

...

Meglio che sia prima Incuso ad intervenire, per limitare allo strettamente necessario (in senso stretto) gli interventi successivi dopo la rilettura di tutti.

Quanto ai riferimenti, potrei essere d'accordo con te (non citare la cattiva) solo se la bibliografia fosse già ricca. Ma siccome dici tu stesso che si sta facendo esplorazione...

Altrettanto francamente, nel mio ambiente quando i riferimenti sono pochi vanno citati, anche se si deve smentirli (o forse a maggior ragione...).

Il mondo è bello perché è vario... viene detto.

Un salutone,


  • ADMIN
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Inviato

Sulle citazioni ho aggiunto questa frase:

Le caratteristiche dei talleri coniati nelle zecche di Milano e Venezia sono descritte in [4] e dal 2008 anche nel catalogo Gigante [5]; l'analisi diretta di esemplari e immagini di queste coniazioni ha permesso però di integrare quanto riportato da questi testi.

Non mi convince del tutto però.

Non trovo una immagine decente SF/ST. Tutto sommato non mi sembra fondamentale.


Inviato

Incuso, la frase va bene. anche se è troppo buona... In realtà il catalogo Varesi e il Gigante riferiscono dati di scarso valore scientifico, approssimativi, parziali e, in parte, fuorvianti. Ma non voglio fare anche qui il professore (o il professorino)...

Per quanto riguarda il conio milanese ST/S.F. capisco che quella che abbiamo nel catalogo non sia granché, ma secondo me facciamo un lavoro utile a mostrarla, dato che è uno di quei casi completamente ignorati dalle fonti appena citate. In più le doppie lettere al dritto sono caratteristca esclusiva di quella coniazione milanese e ne fanno non una variante, ma un tipo.


Inviato (modificato)

Che ne pensate di questa? Direi Roma... secondo conio?

post-4770-1203150015_thumb.jpg

post-4770-1203150036_thumb.jpg

Modificato da Costi92

  • ADMIN
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Inviato

Mah! Si vede un po' troppo la perlinatura.


  • ADMIN
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Inviato

Tornando all'articolo, ci diamo una scadenza? Io ho integrato le correzioni che mi ha fatto avere toto. Vorrei cambiare una foto del tallero Roma con quella di piergi e scontornare l'altra ma poi lo venderei.

Propongo domenica sera come scadenza, se non ricevo osservazioni ulteriori io lo sottopongo a CN lunedì.

Rammento che la versione attuale del papero la trovate al link che vi ho mandato e non su google docs che non e' piu' aggiornato.


Inviato

Ok, entro domenica sera ti faccio avere anche le mie correzioni.

Incuso, quanto alle foto del Tallero da me postate domando quanto segue:

Se non è di Roma da quale zecca proviene? E se proviene da un'altra zecca i problemi aumentano e non possiamo non tenerne conto nell'articolo...


  • ADMIN
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Inviato

Sì, e infatti:

Ad esempio, uno degli esemplari esaminati presentava tracce dell'ornato sul bordo, caratteristica che invece, se troppo accentuata, dovrebbe essere esclusa per monete della zecca di Roma [5].

...

Fortunatamente, l'H54 (coniato in parecchie decine di milioni di esemplari [9]) si può spesso distingue abbastanza bene già per l'eccessivo margine del bordo (si vede generalmente l'orlato e questo deve far giustamente insospettire). Invece lo H57, coniato a Vienna dal 1930, è anche ben più simile alla seconda versione romana. Conviene comunque basare la valutazione in gran parte anche sul contorno della moneta, che è molto curato solo negli esemplari della zecca di Roma (vedi figura 9).

Inviato

Scusa, ma per H57 il problema non mi sembra si ponga perché a quanto mi consta non presenta i due aghi nella coda dell'aquila.

Nell'articolo poi si pone il problema del rapporto tra H58 e secondo conio. Anche questo è a mio avviso un falso problema. H58 si può confondere con il primo, ma non con il secondo conio.

Scusate ma la questione del secondo conio non mi sembra risolta nell'articolo che anzi a questo proposito mi sembra, in parte almeno, contraddittorio.

Non voglio fare il guastafeste, ma il tutto richiede qualche maggiore riflessione.


  • ADMIN
Staff
Inviato

l'H57 presenta la doppia piuma e non sempre ha i puntini sullo scudetto.


  • ADMIN
Staff
Inviato

Viceversa sull'H58/H57 hai perfettamente ragione, nell'articolo era indicato sbagliato in un punto anche se per foruna nella frase dopo si capiva. Ho corretto.


Inviato

Per quanto mi affatichi a vedere l'immagine io mantengo dubbi sul fatto che H57 abbia la doppia piuma!

Peraltro bisogna inserire nell'articolo immagini chiare di H54 e H57, altrimenti ci si capisce poco.


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