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Tallero Maria Teresa


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Ciao a tutti,

volevo chiedere se a vostro avviso la moneta della foto (vedi allegati) é il Tallero di Convenzione italiano (Gigante 123 o 124, pag. 282) oppure si tratta di una coniazione per l'Austria.

In caso si trattasse del Tallero italiano si tratterebbe della zecca di Milano o Vienna?

Ringrazio sin d'ora chiunque volesse darmi preziose indicazioni.

Saluti

Davide

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Ciao a tutti,

                volevo chiedere se a vostro avviso la moneta della foto (vedi allegati) é il Tallero di Convenzione italiano (Gigante 123 o 124, pag. 282) oppure si tratta di una coniazione per l'Austria.

In caso si trattasse del Tallero italiano si tratterebbe della zecca di Milano o Vienna?

Ringrazio sin d'ora chiunque volesse darmi preziose indicazioni.

Saluti

Davide

311433[/snapback]

Bell'esemplare, direi Venezia (Hafner 37a)

http://www.mtt.roeck-us.net/cgi-bin/Token.cgi?Item=H37a

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Grazie Augustus e Niko per le preziose indicazioni :)

Avevo individuato che si trattava del Tallero italiano ma non ero in grado di stabilire se si trattava di un'emissione per Milano o Venezia (erroneamente avevo scritto Vienna).

Dovrei ritirarla domani e secondo il venditore si tratterebbe (contrariamente a ciò che pensavo io) di un Tallero di Vienna.

Avevo subito notato l'assenza delle sigle I.C - F.A che contraddistinguono gli esemplari austriaci,oltre al differente piumaggio della coda e la croce di Sant'Andrea posta fra due punti.

Volevo essere sicuro di non sbagliare ed ero certo di poter contare sul vostro prezioso aiuto ;) .

Grazie

Saluti

Davide

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  • ADMIN
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Per l'articolo:

quattrino e avgvstvs dovrebbero sostituire al nick il loro nome nel documento (1).

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  • ADMIN
Staff

Bene, praticamente è l'unica parte che manca. Avvisatemi quando avete finito che prendo il tutto e lo unisco in un unico documento.

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Amici Lamonetiani,

due talleri MT della collezione di Vittorio Emanuele III sono esposti a Roma nel Museo Nazionale Romano, ma purtroppo è possibile ammirare una faccia sola per ogni moneta (D/ secondo conio, R/ primo conio). Due monete secondo conio (anche qui: il D/ dell'una e un R/ dell'altra...) è possibile vederle pure a Roma, non molto lontano: nel Museo della Zecca annesso al Ministero dell'Economia e delle Finanze. Nessun punto nello scudo mi sembra presente nei due R/ ammirati. Mi sento di poterlo dire, anche se nella bacheca blindata del museo nazionale romano è rotta la lente di ingrandimento con luce... e quindi tale dettaglio è un po' difficile da distinguere. Comunque la considerazione mi sembra avere un valore ben maggiore per l'esemplare secondo conio del museo della zecca (che non per il primo conio della collezione VEIII). Secondo me, le monete si possono osservare molto meglio illuminate e più da vicino al museo della zecca. Mi sono pure portato una lente con illuminazione, che ha funzionato egregiamente al museo della zecca.

Ovviamente, osservando una sola faccia per moneta, persino la valutazione primo o secondo conio è meno semplice per me. Ma francamente, ho guardato e riguardato, mi sembrerebbe di aver valutato bene. Infine, a rigor di logica, i due esemplari della collezione di VEIII parlano chiaro: un collezionista di quel livello avrebbe mai conservato due esemplari identici di una moneta comunissima (per lui poi... :D )?

Il Regoudy mi sembra ancora una volta ampiamente confermato. Ringrazio ancora quattrino che ci ha permesso di consultarlo.

Un'ultima chicca: i puntini nell'aureola al R/ secondo conio esposto al museo della zecca hanno il numero (7-0-5) e la disposizione che insieme all'amico augustus abbiamo riscontrato in tutti gli esemplari primo conio. Questo, soprattutto se volessimo dimenticare che la moneta proviene da quel museo, aumenta (portandolo a 5) il numero di casi e diminuisce quindi la caratterizzazione del cosiddetto secondo conio.

Un motivo in più, ritengo, per cercare di essere molto prudenti con quelle monete...

Un salutone a tutti,

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  • ADMIN
Staff

Eh toto, questa visitina al museo va menzionata :)

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Eh toto, questa visitina al museo va menzionata :)

Ciao Massimo,

già fatto un minimo, da ieri!

Preveggente? No! Di visitine ne ho fatte due (x2)... Tanto per riflettere (russando, viene meglio...) un po' tra l'una e l'altra.

Un salutone,

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Ben fatto toto! :)

Era quello che ci si auspicava dall'inizio, un confronto con esemplari che non possono non essere di Roma, ma e' giusto che sia stato fatto a questo punto, quando il numero di particolari da controllare ha raggiunto un livello tale da permettere un'attenta analisi (nei limiti dell'osservabilita'...)

Un'ultima chicca: i puntini nell'aureola al R/ secondo conio esposto al museo della zecca  hanno il numero (7-0-5) e la disposizione che insieme all'amico augustus abbiamo riscontrato in tutti gli esemplari primo conio. Questo, soprattutto se volessimo dimenticare che la moneta proviene da quel museo, aumenta (portandolo a 5) il numero di casi e diminuisce quindi la caratterizzazione del cosiddetto secondo conio.

Un motivo in più, ritengo, per cercare di essere molto prudenti con quelle monete...

311606[/snapback]

In realta' un esemplare del genere era gia' uscito fuori...

Non so dire con certezza se abbia o meno i puntini sullo scudo, sembra che ce ne sia uno, ma per avere la certezza bisognerebbe avere foto con diversa illuminazione.

Se questo non fosse del secondo conio, significa che non e' poi cosi' diffusa come moneta... tra l'altro, se un esemplare del secondo conio e' stato messo nella Collezione Reale significa che era gia' presente quando il Re stava portando aventi la sua collezione (non e' un conio post-bellico, insomma).

A questo punto rinnoverei l'invito a chi ha questa moneta di fare delle belle foto/scansioni e di postarle, vediamo se riusciamo a vederne almeno una ;)

Modificato da avgvstvs
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Ieri sera il mio amico Blush20 mi ha portato a sorpresa un ennesimo Tallero di Maria Teresa (zecca di Roma) , ad una prima e veloce osservazione si presenta come un esemplare tipico del primo conio in buona conservazione.

Peccato Toto il secondo tipo in buone condizioni e' ancora sfuggito , tuttavia lo stesso venditore ha altri due talleri italiani e se vado domenica a Carmagnola controllo la tipologia

In giornata dovrei riuscire a allegare un paio di immagini .

Modificato da piergi00
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  • ADMIN
Staff

Costi, ha finito la parte del Lombardo Veneto (in pratica l'ha riscritta). Occorre aggiungere ancora alcune immagini di cui ho chiesto permesso a Guenter (e me lo ha già dato) cosa che faccio stasera.

Dopodiché io prendo il documento, unisco le varie parti ve lo ripasso per le correzioni dell'ultimo minuto e poi direi che si può sottomettere.

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Costi, ha finito la parte del Lombardo Veneto (in pratica l'ha riscritta). Occorre aggiungere ancora alcune immagini di cui ho chiesto permesso a Guenter (e me lo ha già dato) cosa che faccio stasera.

Dopodiché io prendo il documento, unisco le varie parti ve lo ripasso per le correzioni dell'ultimo minuto e poi direi che si può sottomettere.

312319[/snapback]

aggiungo la foto del mio tallero di Venezia

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...

Peccato Toto il secondo tipo in buone condizioni e' ancora sfuggito , tuttavia lo stesso venditore ha altri due talleri italiani e se vado domenica a Carmagnola controllo la tipologia

In giornata dovrei riuscire a allegare un paio di immagini .

Grazie molte Pier,

anch'io sto con gli occhi bene aperti su questa moneta. E' una cosa che è estremamente utile per capire meglio... anche quando NON si trova nulla che valga la pena sostituire alle immagini che già abbiamo.

Un salutone,

Ciao Incuso e Michele,

ottimo!

PS

alla fine bisognerà omogeneizzare la numerazione delle figure (io avevo usato numero progressivo. paragrafo e non paragrafo.numero progressivo), ma queste sono stupidaggini che si possono fare all'ultimo momento (e altre di questo tipo ne verranno poi, molto probabilmente...). :D

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  • ADMIN
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Sì, figure, controllo ortografico, omogeneizzazione di elementi comuni li ho ben in mente come cose da fare.

Vorrei sfoltire anche le occorrenze delle citazioni che trovo in alcune parti un po' eccessive.

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Incuso credo che sia opportuno che tutti rileggano tutto. Ci sono alcune sfasature da limare e, in taluni casi, anche la forma da rivedere!

Il tallero di Firenze [?] dà poi problemi, l'unica credo sia riscrivere un breve testo con le notizie che abbiamo

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costi ho notato che hai eliminato i riferimenti bibliografici espliciti nel testo, secondo me è opportuno metterli dato che non è ovvio dove trovare dati sul tallero, almeno per il lettore medio

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Michele a quali in particolare ti riferisci?

La mia impressione è che quei dati (se sono quelli del catalogo Finarte e del Gigante) siano superati dai nostri che per certi aspetti, tra l'altro, li smentiscono.

Modificato da Costi92
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  • ADMIN
Staff

Sì Firenze lo scrivo io.

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