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Il Genio di Michelangelo


Risposte migliori

Inviato

Un'amica mi dice di avere a casa una collezione di monete vaticane, ereditata e custodita da parte di sua madre.

Sapendo della mia passione per la numismatica, un tempo ardente poi sopita ed ora ravvivata, mi chiede quale possa essere il valore di quei beni

Mi incuriosisco, e quando è a casa le chiedo per telefono di dirmi un po' che monete siano.

Difficile capirsi, ci aiutiamo con gli MMS.

Non facile spiegarle come dirmi quale sia il valore facciale di ciascuna moneta :P

Alla fine, si dipana la matassa.

Si tratta di una decina di medaglie con soggetti biblici, recanti sul bordo l'incisione "Il Genio di Michelangelo"; solo una decina: la collezione, facente perte dell'asse ereditario di non so quale parente, è stata divisa fra i vari aventi diritto, come disposto dal de cuius.

Incompetente in tema di medaglie cerco quella dicitura su Google, e trovo che si tratta di una serie di 60 pezzi realizzati dall'incisore Piero Monassi (che apprendo essere nipote di colui che realizzò le notissime 1000 Lire "Concordia"); la serie completa viene messa all'asta da una banca alpina italiana con base d'asta di 1.200 Euro.

Premesso che non sono un estimatore delle medaglie e che quindi il mio parere sarebbe influenzato e tenderebbe al ribasso, secondo voi quanto potrebbero valere quelle 10 medaglie?

Grazie


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Inviato

Ciao Enraz. Suddividere una serie di qualsiasi tipo (medaglie, monete, francobolli) non è mai una cosa saggia : una serie completa vale infatti sempre di più della somma dei pezzi che la compongono venduti singolarmente.

Detto questo, mi sembra assai elevato il valore indicato per la base d'asta in quanto questo tipo di medaglie non suscita generalmente un interesse diffuso tra i collezionisti... :)


Inviato
Ciao Enraz.  Suddividere una serie di qualsiasi tipo (medaglie, monete, francobolli) non è mai una cosa saggia : una serie completa vale infatti sempre di più della somma dei pezzi che la compongono venduti singolarmente.

Detto questo, mi sembra assai elevato il valore indicato per la base d'asta in quanto questo tipo di medaglie non suscita generalmente un interesse diffuso tra i collezionisti... :)

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Beh, ad essere onesto -non picchiatemi!!- a me le medaglie proprio non piacciono, non mi dicono nulla rispetto alle monete!

Detto questo, sapresti darmi una stima di massima di quei dodici (non dieci) pezzi?

Grazie ed auguri!


Supporter
Inviato

Medaglie di questo genere non piacciono neppure a me, non le acquisterei neanche a un prezzo irrisorio.

Mi dispiace non poterti fornire neppure una cifra approssimativa perché francamente non ne ho la minima idea : sono invece abbastanza sicuro che non sia facile venderle al prezzo di 60 euro l'una.

Perché non provi a metterne in vendita una a 10 Euro? <_<


Inviato
Medaglie di questo genere non piacciono neppure a me, non le acquisterei neanche  a un prezzo irrisorio.

Mi dispiace non poterti fornire neppure una cifra approssimativa perché francamente non ne ho la minima idea : sono invece abbastanza sicuro che non sia facile venderle al prezzo di 60 euro l'una.

Perché non provi a metterne in vendita una a 10 Euro?  <_<

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Ti ringrazio: riferirò alla mia amica (anche se non credo abbia voglia di mettersi a venderle; la cosa era nata perchè credeva che sua madre possedesse monete vaticane ed era disponibile a regalarmele, poi è sorta la curiosità)


Inviato

tutte dodici costeranno sui 200 euro...un mio amico ne aveva una ventina e ha ricavato 300 euro...


Inviato
tutte dodici costeranno sui 200 euro...un mio amico ne aveva una ventina e ha ricavato 300 euro...

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Grazie!


  • 5 anni dopo...
Inviato

Ciao a tutti. Scusate l'intromissione...io ho una di queste medaglie (il Bruto), e ho messo un post proprio pochi giorni fa per farmi aiutare nell'identificazione.

Non concordo molto col prezzo così basso indicato da Sandokan. Se guardiamo il solo peso dell'argento dovrebbe valere sui 28€. Ovviamente come in tutte le cose, il prezzo reale poi lo fa la proporzione tra domanda e offerta.

Non ho sinceramente capito dove hai estratto l'ipotesi di 60€ l'una. Ma secondo me un prezzo indicativo te lo da quella banca che le mette in vendita a partire da 20€ l'una (1200/60=20).

Comunque prova anche a vedere questo link: http://www.numismaticabellunese.com/cofanetti1.html dove vengono offerte a 25€ l'una (a mio avviso il prezzo giusto).

Saluti a tutti.

Medaglie di questo genere non piacciono neppure a me, non le acquisterei neanche a un prezzo irrisorio.
Mi dispiace non poterti fornire neppure una cifra approssimativa perché francamente non ne ho la minima idea : sono invece abbastanza sicuro che non sia facile venderle al prezzo di 60 euro l'una.
Perché non provi a metterne in vendita una a 10 Euro? dry.gif


Inviato

Questa mattina sono andato alla mostra IL VERO E IL FALSO al palazzo reale a Milano, con l'amico incisore Piero Monassi, autore di questa serie e mi precisava che la serie è stata commissionata da una zecca privata Americana, coniata in argento e platino con testo inglese. Mentre la serie con testo italiano è stata coniata da una ditta italiana in argento e bronzo. In Germania è stata coniata anche in oro oltre l'argento.

Non conosco le valutazioni di mercato e nella richiesta non è specificato il metallo, potrebbero essere anche in bronzo.

Giancarlone


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Inviato

La ditta italiana compare sulla facciata comune dei foglietti illustrativi di ogni singola medaglia.

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apollonia


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Salve

Volevo aggiungere che ogni singola medaglia è accompagnata da un pieghevole che illustra al suo interno la storia dell'opera riprodotta.

All’esterno sul lato anteriore è raffigurato il busto di Michelangelo tratto dal bronzo di Daniele da Volterra, allievo e grande amico del maestro, con data di nascita (1475) e di morte (1564) e il titolo della collezione ‘Il Genio di Michelangelo’ (vedi post precedente).

Sul lato posteriore è stampato il nome e l’indirizzo della Casa specializzata che aveva ripreso la collezione la cui esecuzione era stata realizzata per iniziativa della « Franklin Mint » di Yeadon, nello stato americano della Pensilvania, specializzata in coniazioni a vasto raggio di monete antiche, di collezioni d'arte, di medaglie commemorative.

Ho notato che per le prime 24 medaglie la casa è la ‘NUMISMATICA ITALIANA’ poi rimpiazzata da ‘LA MEDAGLISTICA’. Qualche pieghevole presenta i dati della NI oscurati e sopra quelli della seconda ditta, ma poi solo quelli de ‘LA MEDAGLISTICA’ in formato diverso e, nelle ultime emissioni, con indirizzo diverso per il trasferimento della ditta in altra sede.

Questi cambiamenti sono attendibili perché la frequenza di distribuzione delle medaglie era di una al mese e quindi per completare la collezione erano necessari cinque anni.

apollonia


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Inviato

Per completezza d'informazione metto i dati relativi a ditta e indirizzo che si sono susseguiti negli anni secondo l'ordine alfabetico sui foglietti illustrativi delle singole medaglie. Non ho informazioni precise sulla NI e su 'La Medaglistica' e forse qualche milanese 'd'annata' come me (in effetti monzese, ma d'annata sicuramente) le può dare.

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apollonia


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Inviato

Ogni medaglia ha la sua peculiarità non solo – ovviamente – per il soggetto raffigurato sul diritto, ma anche riguardo il rovescio e il contorno.

I rovesci hanno in comune la decorazione stellare michelangiolesca che abbellisce la piazza del Campidoglio a Roma con la riproduzione al centro del ritratto del maestro dedotto dalla testa bronzea realizzata da Daniele da Volterra (vedi post # 10), ma sono distinti dalla breve frase all'intorno che descrive l'opera riprodotta sul davanti, incisa usando i caratteri della tipica forma grafica creata da Michelangelo stesso.

I contorni hanno in comune, in incuso, la scritta IL GENIO DI MICHELANGELO, il logo della Numismatica Italiana, il logo de ‘La Medaglistica’ e, per una determinata collezione, il numero della serie (quello della mia è 00422).

La caratteristica che li distingue è il numero della medaglia da 1 a 60.

apollonia


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Inviato

Tra le medaglie di tematica mitologica, la n. 30 che raffigura la caduta di Fetonte è una delle più attraenti, anche per la delicata patina che si è formata.

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apollonia


Supporter
Inviato

Questo è il foglietto illustrativo della raffigurazione.

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apollonia


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Il mito di Tizio: medaglia n. 24 della serie ‘Il Genio di Michelangelo’

Nella mitologia greca Tizio (o Titio) era uno dei Giganti figlio di Zeus ed Elara, figlia di Orcomeno. Zeus, timoroso della vendetta di Era, decise di nascondere l’amante Elara nelle viscere della terra della Beozia. Qui nacque il gigante Tizio. Secondo Omero, invece, Tizio sarebbe stato figlio di Gea, mentre Apollonio Rodio cerca di mediare tra le due tradizioni facendo di quest’ultima la balia del Gigante.

Era, per vendicarsi di Latona che aveva generato i figli di Zeus Apollo e Artemide, ispirò un violento desiderio a Tizio che andò alla ricerca di Latona trovandola nel bosco di Panopeo. Ella era lì per adempiere a un rito quando Tizio irruppe cercando di violentarla. Le sue grida furono udite da Artemide e Apollo che uccisero il gigante con una moltitudine di frecce. Secondo alcuni storici fu la sola Artemide ad ammazzarlo, secondo altri il solo Apollo. Zeus considerò quest'uccisione un atto di giustizia dovuta, nonostante Tizio fosse suo figlio. Secondo un'altra versione fu invece lo stesso Zeus a uccidere Tizio.

Giunto nel Tartaro, Tizio fu condannato a un'orribile tortura: il suo gigantesco corpo, che copriva due acri (o addirittura nove, secondo Properzio) venne immobilizzato a terra costringendone braccia e gambe, mentre due avvoltoi, due aquile o un serpente avrebbero divorato il suo fegato per l'eternità.

apollonia

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Supporter
Inviato

Foglietto illustrativo della medaglia di Tizio

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apollonia


Inviato

Come sempre i miei complimenti ad Apollonia. :good:

Ad essere sincero considero il Bruto una delle 4/5 più belle della serie...forse perchè avendola posso gustarne la lucentezza dal vivo, forse perchè mi piace l'immagine severa del patrizio romano.


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Inviato

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apollonia


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Inviato

Il numero della medaglia è 32.

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apollonia


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Inviato

L'origine dei centauri e la centauromachia

Gli antichi poeti narravano che il mortale Issione aveva tentato di fare violenza a Era (Giunone per i Romani), finendo invece con l'unirsi a una nuvola, a cui Zeus (Giove) aveva dato le sembianze della dea. Ne era nato Centauro il quale, divenuto adulto, si era accoppiato a delle giumente, dando inizio alla stirpe di creature, per metà cavalli e per metà uomini, recanti il suo nome.

Secondo la fantasia popolare i Centauri abitavano le regioni più montuose e ricche di selve della Grecia: la Tessaglia e l'Arcadia. Erano inclini alla brutalità e alla violenza, come dimostrano vari episodi del mito.

Il carattere selvaggio dei Centauri si manifesta apertamente anche durante il banchetto con cui Piritoo, re dei Lapiti, festeggia le sue nozze con Ippodamia. Il centauro Euritione, ubriaco, insidia la sposa ed è duramente punito da Piritoo o, secondo una diversa versione, è ucciso da Teseo. Ciò scatena un combattimento furibondo e cruento tra i Centauri e gli eroi partecipanti al banchetto nuziale; al termine i Centauri sono sconfitti e sterminati.

La lotta tra Lapiti e Centauri (detta centauromachia) divenne il simbolo del conflitto tra la civiltà e la barbarie e fu uno dei temi prediletti dagli scultori dell'età classica: era rappresentata nella decorazione del tempio di Zeus a Olimpia e nel Partenone ad Atene.

apollonia


  • 10 anni dopo...
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Inviato

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Nel 1975, per la ricorrenza cinque volte centenaria della nascita di Michelangelo, sarà portata a termine una originale ed indovinata manifestazione commemorativa, la fusione di sessanta medaglie riproducenti opere o particolari di opere del « divino Maestro ».

L'iniziativa di questa eccezionale esecuzione è dovuta alla casa « Franklin Mint » di Yeadon, nello stato americano della Pensilvania, specializzata in coniazioni a vasto raggio di monete antiche, di collezioni d'arte, di medaglie commemorative.

La collezione, denominata « il Genio di Michelangelo », venne anche ripresa per la sua importanza storico-artistica, dalla « Numismatica italiana » e da Case specializzate d'altri paesi, quali il Canada, la Germania di Bonn, l'Inghilterra, la Francia, il Giappone ecc.

La tiratura dei singoli « pezzi » è riservata ai collezionisti che si sono a suo tempo impegnati per l'intera collana. Ogni medaglia è numerata progressivamente e, dopo emesso il numero d'esemplari prestabilito, la matrice viene spezzata per garantire l'autenticità e per evitare falsi o doppioni.

I preziosi dischetti sono fusi in oro, argento e bronzo ed hanno un diametro di 44 mm. Sul diritto di ogni medaglia campeggia la riproduzione di un'opera del Maestro, mentre tutti i rovesci recano la decorazione stellare Michelangiolesca che abbellisce la piazza del Campidoglio a Roma, datata al 1507, cioè prima che l'artista iniziasse i lavori della basilica di S. Pietro. Al centro di questo disegno è riprodotto il ritratto del maestro, dedotto dalla testa bronzea realizzata da Daniele da Volterra che fu suo allievo; all'intorno ricorre una breve frase descrittiva dell'opera riprodotta sul davanti, incisa usando i caratteri della tipica forma grafica creata da Michelangelo stesso.

La custodia delle medaglie, in similpelle, reca sulla facciata impressa in oro la figura stilizzata del Maestro ed il titolo: « Il Genio di Michelangelo ».

Se era stata ardimentosa impresa la progettazione di riprodurre su medaglia l'opera michelangiolesca, la sua realizzazione costituiva per l'artista un problema di non facile soluzione. Ci voleva del coraggio ed anche un pochino di spregiudicatezza, associata ad umiltà e rispetto per il Genio che aveva ispirata tanta opera.

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Infatti, interpretare e riprodurre entro uno spazio di dimensioni ridotte, quali sono quelle di una medaglia, opere grandiose per volume e concetto, comporta uno sforzo non comune, soprattutto quello di restare fedeli allo spirito originario della composizione.

(segue)


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Inviato

In un articolo illustrativo, destinato ai prenotateci, gli stessi progettatori della collana affermano che, per l'artista, si è trattato di « un incarico fra i più difficili nella storia dell'arte della medaglia ».

Dopo lunghe trattative con la Casa « Franklin Mint », dopo meditazioni e ripensamenti, l'oneroso impegno viene assunto dallo scultore-medaglista friulano di Buia, Pierino Mo-nassi. Egli confesserà poi, in una intervista, di « avere trascorso ore ed ore del giorno e notti insonni, a studiare il modo migliore di rappresentare il disegno sul conio, giacché per ogni opera da riprodurre, doveva attenersi alla sintesi del soggetto prescelto ».

Ad esempio, nella prima medaglia della serie, per « la creazione di Adamo », tolta dalla scena dell'affresco della cappella Sistina, Monassi raffigura il solo progenitore del genere umano per intero, disteso, mentre in alto, sopra di lui, appare soltanto la mano di Dio Creatore « sufficiente a dare vita e spirito all'uomo ».

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Non così però l'artista potrà fare con la scena del « Diluvio Universale » o con la « Battaglia dei Giganti »; qui lo spazio nel cerchio metallico è colmo in tutte le sue ridotte dimensioni.

Difficoltà incontrerà il Monassi, particolarmente nella riproduzione della creazione del Sole e della Luna e in quella della « Pietà Rondanini ».

Ma tutto ciò non allenta l'entusiasmo dell'artista per l'opera intrapresa, anzi le sue stesse medaglie, una dopo l'altra, come una specie di incanto lo esaltano, gli danno lena e slancio per proseguire.

Il nostro medaglista, che nelle sue manifestazioni artistiche preferisce e predilige il bassorilievo, nella collana « Il Genio di Michelangelo », ha saputo adeguarsi di volta in volta alla scena che riproduceva, usando « linee leggere e fluide per rappresentare le pitture, più pesanti, più energiche, per riprendere la forza della scultura ».

(segue)

 


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Inviato

Pierino Monassi è nato ad Avilla di Buia nel 1934, virgulto di una antichissima famiglia locale. Nel borgo natale trascorse l'infanzia e la giovinezza, frequentando, prima la scuola elementare e poi la media aspirando certamente ad un tenore di vita diverso da quello tradizionale, ma non sognando di diventare un artista.

Difatti, terminate le medie, aveva pensato ad una occupazione che gli bastasse ad inserirsi nella vita.

Ma ecco che un caso fortuito, una combinazione eccezionale mutava all'improvviso la sua rotta. Lo zio di Pierino, Guerrino-Mattia Monassi, incisore capo alla Zecca dello Stato di Roma, lo chiama presso di sé.

Si era al tempo del Concilio Vaticano II, e lo zio si era impegnato a preparare una serie di medaglie sotto il titolo « Il Credo » ed aveva urgenza di soddisfare il Comitato committente. Si ricordò allora di quel nipote, Pierino, che qualche volta, durante le sue soste in famiglia, gli aveva « rubato » dell'argilla per « giocare » con essa a fare abbozzi informi ed irregolari.

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Quel ragazzone poteva essergli utile nello studio; c'erano gessi da « tirar sù », bronzi da lucidare ed altri da patinare, medaglie da limare e catalogare.

Pierino Monassi scese allora a Roma. Terminata però la sua prestazione « manuale » presso lo zio, si iscrisse alla Scuola Statale della medaglia, superando i corsi e conseguendo il diploma di medaglista-scultore.

Istantemente il neo diplomato trovava impiego presso lo Stabilimento Pagani di Milano, dove si mise tosto all'opera.

Da allora la sua attività artistica non conobbe sosta. Oltre alla prestazione presso la Casa assuntrice, si dedicava liberamente allo studio ed alla realizzazione di opere nuove, medaglie, targhe, bassorilievi, fusi e sbalzati che comparvero nelle Mostre d'arte più qualificate, italiane ed estere, sicché la sua produzione veniva segnalata e fatta oggetto di attenzione e di critica da parte degli studiosi nel settore.

(segue)


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Inviato

Fu così che Pierino Monassi veniva «scoperto » dagli Americani della « Franklin Mint »; lo ricercarono e gli proposero, senza condizioni, la realizzazione della collana « Il Genio di Michelangelo ». Volevano che con questa impresa ardimentosa, fosse un giovane italiano a cimentarsi!...

Il giovane scultore-medaglista, prima di decidere, si recò in America per constatare di persona, per vedere il lavoro da eseguire... per un contatto con quel mondo dinamico, dinanzi al quale ogni ostacolo pare superabile, ogni via appianata dalla potenza della sua opulenza...

Finalmente Pierino Monassi accettava di mettersi al lavoro, però senza inserirsi laggiù, oltre Oceano; da Milano, sua sede abituale, ogni mese avrebbe mandato un gesso con il soggetto da tradurre in medaglia.

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E mantenne l'impegno, spesso sottoponendosi, in quasi un lustro di tempo, ad una fatica, anche se gioiosa, improba e snervante. Fra poco, le sessanta medaglie riproducenti le opere più significative di Michelangelo, saranno un fatto compiuto e costituiranno, oltre a motivo di godimento spirituale, un vero patrimonio d'arte.

La collana abbraccia l'intero ciclo dell'opera immane compiuta da Michelangelo, dalla cappella Sistina alle basiliche Romane, dai monumenti di Firenze alle opere raccolte nei musei e comprende capolavori che vanno dalla prima giovinezza alla maturità. Ogni singola medaglia è accompagnata da un pieghevole che illustra la storia dell'opera riprodotta, la sua origine, l'anno di fattura, la sua attuale ubicazione, le vicende occorse lungo il fluire dei secoli; una vera « enciclopedia » sull'arte e sulla vita del sommo artista.

Pietro Menis in http://slvs.infoteca.it/buje/default.aspx?id=5580

apollonia


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