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Inviato
io possiedo il n°1  le monete  di  casa  Savoia (CORPUS NUMMORUM ITALICORUM) Forni editori  1982.Penso che sia originale lo acquistai una decina di anni or sono pensate possa essere interessante?

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Se è della Forni Editore è una ristampa, mi dispiace


Inviato
io possiedo il n°1  le monete  di  casa  Savoia (CORPUS NUMMORUM ITALICORUM) Forni editori  1982.Penso che sia originale lo acquistai una decina di anni or sono pensate possa essere interessante?

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Se è della Forni Editore è una ristampa, mi dispiace

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ti ringrazio ,e mi pareva troppo bello ciao


Guest utente3487
Inviato (modificato)
io possiedo il n°1  le monete  di  casa  Savoia (CORPUS NUMMORUM ITALICORUM) Forni editori  1982.Penso che sia originale lo acquistai una decina di anni or sono pensate possa essere interessante?

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Se è della Forni Editore è una ristampa, mi dispiace

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ti ringrazio ,e mi pareva troppo bello ciao

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Buonasera.Sarebbe così gentile, se naturalmente le fosse possibile, postare le avvertenze che si trovano nella presentazione del volume? La ringrazio.

Modificato da elledi
Inviato

scusate ,ma nn riesco a postare le foto ,mi potete dire come fare grazie


Inviato

Sempre sul diritto d'autore riporto un articolo di Repubblica.it di oggi che potrebbe essere interessante:

Consente la pubblicazione di un'opera intera. Musiche o immagini

"a bassa risoluzione o degradate". Ma solo su siti senza scopo di lucro

Copyright su internet, quel comma

che ha fatto infuriare la blogosfera

Folena spiega: "E' un equivoco. E' il primo spazio online libero

dalle pastoie del vecchio diritto d'autore". E qualcuno ci ripensa.

È STATA modificata la legge sul diritto d'autore, a fine dicembre, con l'aggiunta di un comma ad hoc per internet: lo scopo è migliorare la divulgazione della cultura online. Un piccolo passo avanti per adattare la vetusta legge sul diritto d'autore alla realtà del web.

Si sa che il primo comma, già esistente, dell'articolo 70 della legge sul diritto d'autore permette solo di citare parti di un'opera coperta da diritto d'autore, allo scopo di commento. È un articolo molto stringente, che si adatta alla realtà della carta stampata; ma, come ha spiegato Pietro Folena, presidente della Commissione Cultura alla Camera (che ha elaborato la modifica), è obsoleto ai tempi di internet, alla luce cioè delle esigenze di fare divulgazione e cultura da parte di enciclopedie libere come Wikipedia e dei blog. Il nuovo comma aggiunge quindi un ulteriore possibilità: la pubblicazione dell'intera opera, purché si tratti di musiche o immagini "a bassa risoluzione o degradate" e lo scopo sia "per uso didattico o scientifico", comunque senza lucro.

Da qui sono scoppiate polemiche, capeggiate dall'ormai onnipresente Beppe Grillo, tramite il proprio blog e si sono moltiplicate sui forum e blog; critici anche alcuni esperti di diritto in internet, come Manlio Cammarata. Tutti contro la clausola che impone una pubblicazione in qualità degradata: secondo loro, questo significa limitare le possibilità di pubblicazione online. Insomma, proprio l'opposto rispetto ai fini del nuovo comma, come si è affrettato a spiegare Folena, in una nota in cui lo commenta.

Secondo Folena c'è stato quindi un equivoco, perché per immagini e musica di qualità degradata si intende semplicemente "una qualità non paragonabile a quella di un cd, ma comunque ascoltabile. O un'immagine con dimensioni non utili alla riproduzione a stampa (quindi praticamente tutte le immagini del web)", spiega Folena.

"Abbiamo voluto questo comma- aggiunge- per creare un primo spazio libero online dalle pastoie del vecchio diritto d'autore. L'abbiamo fatto tenendo conto delle migliaia di professori che hanno ricevuto multe e ingiunzioni, dalla Siae, per avere pubblicato operare a scopo didattico sui propri siti. Grazie a questo nuovo comma, potranno farlo senza rischiare più niente". Secondo il nuovo comma, spetterà poi a un decreto (futuro) del Ministro per i beni e le attività culturali stabilire in particolare secondo quali criteri si definisce degradata un'opera.

Le polemiche, dopo questo chiarimento, di fatto si stanno già sgonfiando. Daniele Minotti, avvocato tra i massimi esperti di diritto e nuove tecnologie, riconosce sul proprio blog che Folena ha ragione, e che "un passo avanti, ancorché nel compromesso, c'è. Penso sia fuori discussione e scusate la presunzione", scrive.

Il lavoro da fare, sul fronte della divulgazione della cultura in internet, è tuttavia ancora molto. Su internet impazzano da mesi le polemiche contro il decreto Urbani (voluto dal precedente governo e ancora in vigore), che tra le altre cose impedisce ai siti di pubblicare immagini di opere presenti in musei italiani. Wikipedia è stata quindi costretta a rimuoverle dal proprio sito. A riguardo, contro questo stato di cose, c'è stata a ottobre un'interrogazione parlamentare dell'ulivista Franco Grillini, al ministro dei Beni Culturali. "Nel 2008 modificheremo anche questo problema: stiamo per avviare l'iter", annuncia Folena a Repubblica.it.

A cura di Alessandro Longo


  • ADMIN
Staff
Inviato

La mossa è stranamente lungimirante. Occorre capire come verrà stabilito cosa significa "degradato" ma anche il quando questo verrà fatto.


Inviato

Scusate mi ricollego ai post precedenti.

Volevo sapere, riguardo al corpus, se le immagini delle monete nella ristampa sono peggiori o uguali a quelle dell' edizione originale in quanto sarei interessato all' acquisto del volume delle MARCHE.

LOLLONE


Inviato
Scusate mi ricollego ai post precedenti.

Volevo sapere, riguardo al corpus, se le immagini delle monete nella ristampa sono peggiori o uguali a quelle dell' edizione originale in quanto sarei interessato all' acquisto del volume delle MARCHE.

LOLLONE

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Di gran lunga peggiori


Inviato
allora procedo all' acquisto!!

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Se lo trovi prendilo originale.... le foto sul volume ristampa anastatica sono rossicce e praticamente perdono i dettagli....

io non te lo consiglierei se lo prendi per le foto.... però è ottimo per la catalogazione a patto di sorvolare su errori nell'assegnazione dei nominali.


Inviato (modificato)

Per la propria Biblioteca acquistare sempre l'originale mai le ristampe (soprattutto se sono quelle della Forni :angry: )

Modificato da tergestum

  • 2 settimane dopo...
Inviato

Vorrei fare una osservazione su questo punto: io purtroppo i libri ho l'abitudine di leggerli :P Non solo: consultarli, manipolarli, "compulsarli" come si diceva una volta, e purtroppo, facendo questo, i libri inevitabilmente si usurano e si rovinano. Come non riesco a non maneggiare una moneta anche se FDC (e infatti tendenzialmente evito le conservazioni estreme), non riesco a non fruire un libro secondo la sua normale "destinazione d'uso". Avrebbe quindi senso secondo voi se del Muntoni, che è l'opera che consulto più spesso, avessi acquistato l'originale da 1000 e passa euro anziché la ristampa, sia pure di qualità inferiore, al costo di "soli" 300 euro? Per il CNI, quando finalmente mi deciderò ad acquistare i volumi che mi interessano, si porrà lo stesso problema (500 contro 80) e acquisterò le ristampe senza il minimo rimpianto. Senza negarmi la possibilità, un giorno, avendone la disponibilità economica, di acquistare ANCHE gli originali da tenere in biblioteca e aprire una volta l'anno: ma questo secondo me ha più a che fare con la bibliofilia che con lo studio :)


Guest utente3487
Inviato

Concordo:in fin dei conti lo stesso VEIII aveva due copie del CNI.Una da lavoro ed un'altra pregiata per la biblioteca.Quella da studio è piena di suoi appunti...

Inviato

Capisco cosa vuoi dire Paleologo.

Non è bello sentire quei rumorini della legatura originale che sforza quando hai il libro aperto a 180 gradi.

Il Corpus Nummorum originale che possiedo non lo apro mai del tutto: con la mano sinistra lo tengo semiaperto per evitare che lo spago della legatura possa sfilacciarsi e rompersi.

Ho scannerizzato le pagine che mi interessano proprio per aprirlo il meno possibile.


Inviato
Per la propria Biblioteca acquistare sempre l'originale mai le ristampe (soprattutto se sono quelle della Forni  :angry: )

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:huh:

perché?


Inviato

Volevo chiedere ad Elledi se la copia che VE III utilizzava era rilegata in pergamena?

Uno dei primi ricordi numismatici che ho fu la visita, poco piu' che ragazzo, dovevo avere non piu' di 13-14 anni) dalla famosa ditta Santamaria, a Piazza di Spagna, all'epoca forse la principale ditta numismatica in Italia, che oggi ha purtroppo chiuso i battenti.

E mi ricordo che mi mostrarono un'eccezionale copia del Corpus rilegata in pergamena. Quei volumi mi sono rimasti impressi in maniera estremamente vivida, ma non ho mai visto nessun 'set' simile in biblioteche o presso altri numismatici..

numa numa


Guest utente3487
Inviato

Si. Le due copie del Corpus di VE erano in pergamena. Il Corpus che era dei Santamaria è stato acquistato dallo Stato e si trova al MNR.

Inviato

Grazie! Allora non avevo sognato... :D

Cosa ne e' stato dell'altra copia ?

numa numa


Inviato
Per la propria Biblioteca acquistare sempre l'originale mai le ristampe (soprattutto se sono quelle della Forni  :angry: )

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:huh:

perché?

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Perchè una Biblioteca è fatta di originali e le ristampe della Forni fanno schifo: foto illegibili e tavole che si staccano!


Inviato
Vorrei fare una osservazione su questo punto: io purtroppo i libri ho l'abitudine di leggerli  :P  Non solo: consultarli, manipolarli, "compulsarli" come si diceva una volta, e purtroppo, facendo questo, i libri inevitabilmente si usurano e si rovinano... non riesco a non fruire un libro secondo la sua normale "destinazione d'uso"... Senza negarmi la possibilità, un giorno, avendone la disponibilità economica, di acquistare ANCHE gli originali da tenere in biblioteca e aprire una volta l'anno: ma questo secondo me ha più a che fare con la bibliofilia che con lo studio  :)

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Bèh io posso dirti che i miei originali li consulto con i guanti bianchi di cotone :P Bastano pochi accorgimenti per mantenere i libri in ottimo stato.


Inviato

Mi autoquoto:

questo secondo me ha più a che fare con la bibliofilia che con lo studio  :)

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Rimango dell'idea che il libro per il collezionista numismatico sia un prezioso strumento, e quindi debba essere trattato con cura e rispetto, ma senza precauzioni da scena del crimine :D

Mi pare comunque che abbiamo chiarito i pro e i contro di entrambe le scuole di pensiero (originali vs. ristampe); a questo punto con i libri ognuno faccia quello che più gli aggrada (tranne bruciarli, che non è bello ;) )

Ciao, P. :)


Inviato

Omicidio omicidio :lol: :lol: Guai bruciare i libri :D :D


Inviato
Vorrei fare una osservazione su questo punto: io purtroppo i libri ho l'abitudine di leggerli  :P  Non solo: consultarli, manipolarli, "compulsarli" come si diceva una volta, e purtroppo, facendo questo, i libri inevitabilmente si usurano e si rovinano... non riesco a non fruire un libro secondo la sua normale "destinazione d'uso"... Senza negarmi la possibilità, un giorno, avendone la disponibilità economica, di acquistare ANCHE gli originali da tenere in biblioteca e aprire una volta l'anno: ma questo secondo me ha più a che fare con la bibliofilia che con lo studio  :)

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Bèh io posso dirti che i miei originali li consulto con i guanti bianchi di cotone :P Bastano pochi accorgimenti per mantenere i libri in ottimo stato.

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Concordo , gli originali vanno trattati con cura come le monete piu' rare della propria collezione.


Guest utente3487
Inviato
Vorrei fare una osservazione su questo punto: io purtroppo i libri ho l'abitudine di leggerli  :P  Non solo: consultarli, manipolarli, "compulsarli" come si diceva una volta, e purtroppo, facendo questo, i libri inevitabilmente si usurano e si rovinano... non riesco a non fruire un libro secondo la sua normale "destinazione d'uso"... Senza negarmi la possibilità, un giorno, avendone la disponibilità economica, di acquistare ANCHE gli originali da tenere in biblioteca e aprire una volta l'anno: ma questo secondo me ha più a che fare con la bibliofilia che con lo studio  :)

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Bèh io posso dirti che i miei originali li consulto con i guanti bianchi di cotone :P Bastano pochi accorgimenti per mantenere i libri in ottimo stato.

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Concordo , gli originali vanno trattati con cura come le monete piu' rare della propria collezione.

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Io non sono d'accordo. Pensa se i tuoi nipoti tra cento anni troveranno le tue annotazioni a penna sui libri...... Ti assicuro che è una emozione grandissima, io l'ho provata...

Inviato

Le mie annotazioni sono su dei foglietti all'interno dei libri stessi :D


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