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Inviato

Salve a tutti... sono nuovo del Forum ma non nel campo da noi tutti amato , e vorrei proporvi un argomento che mi incuriosisce da parecchi anni.

Vorrei conoscere la vostra opinione su di un sesterzio di GALBA acquistato una decina di anni fà in Francia dalla numismatica Poinsignon e passato in Asta a Parigi nel 1982 proveniente da una grossa raccolta di un tal " Dott. Nicholas". Abbiamo certificati vari e fotografici e tutto il corollario... Ora il quesito è questo:

come potete osservare al rovescio invece della solita scritta LIBERTAS il mio esemplare porta " LIBERAS " senza avanzare spazio per un'eventuale " T " saltata nel conio. Mi chiedo se l'unica spiegazione è la disattenzione dell'incisore o se c'è altro... Non ho mai visto in nessuna vendita pubblica o privata un altro esemplare simile , possibile che avendo fatto un conio errato abbiano coniato ugualmente e non ne siano usciti altri?

Altro piccolo quesito , secondo voi il fattore influisce sulla rarità , e di conseguenza sul valore , oppure è da considerarsi una pura e semplice variante?

Ovvio che io lo acquistai non certo per questo particolare ma per il vigoroso ritratto di Galba!

Vi ringrazio e se volete chiarimenti a disposizione.

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Inviato

Benvenuto nel forum pat67monete, il suo non è certamente l'unico esemplare con questo probabile errore di incisore.

Ne troverà un altro in questa "Galerij van Spelfouten" - galleria numismatica di errori di ortografia:

http://www.oudgeld.com/webbib/galerij_spelfouten.htm

Il testo e ahime in olandese, ma la riproduzione fotografica dell'esemplare simile al suo e in italiano ( :lol: ).

Errori di questo tipo si trovano sovente su monete antiche e medioevali. Ad esempio, io ho un bellissimo cavalotto di Ludovico II di Saluzzo della zecca di Carmagnola con LVDVICUS invece di LVDOVICVS al r. Cose che succedono, ma non credo che incidino sul valore della moneta/grado di rarità, se poi lo accrescono non ne saprei. :)


Inviato

Ringrazio molto per la sua dritta , anche se devo dire che il sesterzio che appare li è identico al mio ma palesemente falso , forse una riproduzione in qualche strano materiale.

Mi piacerebbe vederne in qualche vendita...


Inviato

maffeo ha ragione,non credo che influisca sul valore,che ,peraltro ,data la bellezza del ritratto ,dovrebbe essere significativo di per sè


Inviato

Grazie anche a marchemilio , è significativo certamente infatti l'acquisto è stato fatto per il diritto non certo per quel particolare.

Grazie mille del parere.


Inviato

Io sono di parere contrario rispetto a quanto detto sopra... secondo me infatti una moneta con errore nella legenda è da considerarsi più rara rispetto ad un'altra con legenda esatta proprio perchè, trattandosi di un errore dell'incisore, è improbabile trovare esemplari con stessa tipologia di dritto (o rovescio) provenienti da conii differenti (quindi incisi da due incisori diversi) e riportanti identico errore...nel caso della sua moneta (che però mi piacerebbe visionare su foto più nitide) si unisce la rarità del nome alla curiosità data dall'errore.

Mi è capitato di vedere vendute all'asta monete comuni il cui valore si è mantenuto considerevolmente elevato poichè contenenti un errore nella legenda.

Un errore in legenda spesso porta ad avere fra le mani una moneta che può considerarsi "non classificata" sui principali libri di riferimento.


Inviato
Ringrazio molto per la sua dritta , anche se devo dire che il sesterzio che appare li è identico al mio ma palesemente falso , forse una riproduzione in qualche strano materiale.

Mi piacerebbe vederne in qualche vendita...

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1. Sulla base di che cosa dici che è palesemente falso ??

2. Complimenti per il bel sesterzio di Galba (il primo), un vero splendore.

Per quanto riguarda l'errore nella leggenda, molto mi stupisce che sia accaduto in una moneta del I secolo, un periodo caratterizzato dall'altissimo livello artistico e stilistico delle monete. Anche la leggenda era molto curata e sicuramente gli incisori sapevano leggere e scrivere molto bene.

Secondo me l'errore nella leggenda è ininfluente sul prezzo di mercato. O meglio, io personalmente non aggiungerei un euro solo per questo dettaglio.

Caius


Inviato

Ecco anche il rovescio , spero risulti più nitido anche se ho dovuto schiarire quindi i colori sono leggermente sfalsati.

Volevo dire che io sono più daccordo con Centurioneamico perchè di conii sbagliati ce ne devono essere per forza meno e sono daccordissino con caius col fatto che nel I° secolo sia molto strano l'errore , infatti non da poco mi rodo...

Rispondo anche a Caius sul fatto del palesemente falso che molto frettolosamente ho scritto e me ne avvedo ora guardandolo meglio , che effettivamente non mi ha fatto più la brutta impressione che mi aveva fatto di primo acchito.

E' di una conservazione sbalorditiva e il tondello mi pareva troppo rotondo e con i bordi molto taglienti , oltre al fatto che non mi convincevano i capelli... comunque sia ho notato che le lettere del rovescio sono veramente identiche al mio stessa "s" e stessa "p" piu piccole rispetto alle altre , quasi da dire stesso conio ma con Testa di Galba molto diversa... Non saprei che dire più. Sono strasicuro dell'autenticità del mio , ma mi turba il fatto dele lettere cosi uguali.

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Inviato

Forse l'avrete già notato, ma sul sito dedicato agli errori di ortografia sulle monete menzionato nel mio post sopra l'autore da un riferimento bibliografico per il sesterzio di Galba iivi llustrato (con il r. simile all'esemplare di pat67monete) che forse valerebbe la pena di ricercare:

* Kraay, Aes Coinage of Galba, 316, vz.stempel A108, kz.stempel P165

Il riferimento alla p. 316 del libro citato da l'impressione che presenti un catalogo dei diversi coni (stempel)... Forse qualche lamonetario ne possiede una copia?

cfr. http://www.oudgeld.com/webbib/spelfouten/type1.htm


Inviato

Ho messo a confronto i due rovesci, pare proprio che provengano dallo stesso conio, dunque potrebbero provenire dalla stessa zecca ma da due serie differenti dove, fra la prima e la seconda, è stato sostituito il conio del D. Questo mi fa pensare...generalmente si sostituiva per primo il conio di R\ perchè si usurava prima... è un caso da studiare :)

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Inviato

Guardate i due rovesci sovrapposti, combaciano perfettamente..

post-66-1195803793_thumb.jpg


Inviato

Bel lavoro Centurione. Le monete provengono con certezza dallo stesso conio. E' raro, ma succede. E si direbbero autentiche entrambe.

Potrebbe anche essersi rotto il conio del rovescio, necessitando quindi di un cambio prematuro...


Inviato

Veramente un bel lavoro Centurione grazie mille.

Sinceramente su questa mia moneta non ho mai avuto dubbi sull'autenticità , avendo anche fra le mani un certificato del 1982 con garanzia a vita ( non i classici 15 gg che danno in Italia), non che questo voglia dire mani sul fuoco , però meglio di nulla...

Sicuramente per quanto ne capisca io , ne vedo praticamente da 15/20 anni , è senza dubbi , se non lo fosse non saprei più cosa comprare!!!

Tengo a precisare che non è stato l'affare del secolo , cioè l'ho pagata abbastanza cara.

Per quanto riguarda il discorso rarità , il fatto che l'altra sia palesemente opera dello stesso conio non fa che aumentare la convinzione che non esistano altri... fatto quello e accortisi dello sbaglio hanno rimediato.

Per me comunque anche se si tratta di un errore deve essere per forza più rara e pregiata del rovescio normale.

Cito l'esempio delle 500 lire del 1956 con bandiere rovesciate , errore poi corretto e monete ritirate , rimaste in 999 pezzi.. morale un 500 lire normale in FDC costa 4 euro la sbagliata ne costa 13000 di eurini !!!!

Saluti a tutti


Inviato

Compliemnti per il bello e raro sesterzio, non è una moneta alla portata di tutti.


Inviato

Grazie mille, fa piacere ricevere complimenti , come a me fa piacere essere entrato in questo competente forum.

Grazie a tutti.

LUCA


Inviato
Per quanto riguarda il discorso rarità , il fatto che l'altra sia palesemente opera dello stesso conio non fa che aumentare la convinzione che non esistano altri... fatto quello e accortisi dello sbaglio hanno rimediato.

Per me comunque anche se si tratta di un errore deve essere per forza più rara e pregiata del rovescio normale.

Cito l'esempio delle 500 lire del 1956 con bandiere rovesciate , errore poi corretto e monete ritirate , rimaste in 999 pezzi.. morale un 500 lire normale in FDC costa 4 euro la sbagliata ne costa 13000 di eurini !!!!

Saluti a tutti

284141[/snapback]

La sua moneta è pregevole per la buona conservazione e per il realistico ritratto; non credo che il paragone con le 500 lire 1957 (di prova, oltretutto) possa essere di luogo. Le monete contemporanee hanno un mercato molto diverso dalle classiche: nelle classiche la variante rappresenta qualcosa di consueto, nelle contemporanee un caso eccezionale. Tra l'altro non è la prima volta che proprio una moneta di Galba presenti un errore ortografico: molto comuni sono gli assi con la legenda GABA in luogo di GALBA.


Inviato
Per quanto riguarda il discorso rarità , il fatto che l'altra sia palesemente opera dello stesso conio non fa che aumentare la convinzione che non esistano altri... fatto quello e accortisi dello sbaglio hanno rimediato.

Per me comunque anche se si tratta di un errore deve essere per forza più rara e pregiata del rovescio normale.

Cito l'esempio delle 500 lire del 1956 con bandiere rovesciate , errore poi corretto e monete ritirate , rimaste in 999 pezzi.. morale un 500 lire normale in FDC costa 4 euro la sbagliata ne costa 13000 di eurini !!!!

Saluti a tutti

284141[/snapback]

La sua moneta è pregevole per la buona conservazione e per il realistico ritratto; non credo che il paragone con le 500 lire 1957 (di prova, oltretutto) possa essere di luogo. Le monete contemporanee hanno un mercato molto diverso dalle classiche: nelle classiche la variante rappresenta qualcosa di consueto, nelle contemporanee un caso eccezionale. Tra l'altro non è la prima volta che proprio una moneta di Galba presenti un errore ortografico: molto comuni sono gli assi con la legenda GABA in luogo di GALBA.

284994[/snapback]

La ringrazio per la sua risposta e sono d'accordo con lei che il paragone non sta in piedi era una piccola provocazione.

Le ripeto quello che avevo scritto all'inizio... la moneta non è stata acquistata certo per questo errore ortografico mea per le caratteristiche che anche lei riconosce.

Resta il fatto che prima non ne avevo viste di simili ed ero curioso di conoscere le opinioni degli altri collezionisti o appassionati.

Un altra cosa che dico è non importa che valga 100 , 10 , 10000 , etc , la moneta mi piacerebbe anche non valesse nulla e questo è il mio spirito.

Saluto tutti eringrazio particolarmente lei


  • 16 anni dopo...
Inviato

Buongiorno Signori

mi sono imbattuto in questo vostro dialogo relativo al sesterzio di Galba con errore di conio.

Per chi fosse interessato, io sono il proprietario del sesterzio ad alta conservazione mostrato . Saluti


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