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Ori Repubblica commemorativi


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Inviato
Ciao a tutti.

Scrive TIBERIVS:

"l'oro nel 1922/23 valeva, in lire di allora 13,99 (><) al grammo, che moltiplicati i 5,8059, fà lire 81,22".

Da quanto mi consta, all'epoca il rapporto oro/lira era ancora quello fissato a seguito della legge 5.11.1878, che riprendeva gli accordi dell'unione monetaria latina e che stabiliva che 100 lire erano pari a grammi 32,25806 d'oro al titolo di 900 millesimi (pari a grammi 29,03225806 di oro fino).

Proporzionalmente, dunque, il 20 lire "fascetto" era pari a 6,45 grammi d'oro al titolo di 900 millesimi.

Tale rapporto sarà formalmente superato solo con i RR.DD. nr. 2325/1927, nr. 1148/1930 e nr. 280/1931, con i quali si stabilirà una nuova parità in ragione di grammi 7,919052 di oro fino per ogni 100 lire e si conieranno in oro solo i nominali da 100 e da 50 lire.

Un ulteriore riduzione del rapporto oro/lira sarà introdotto nel 1936 e nel 1937 si coniarono le ultime monete d'oro di V.E. III alla nuova parità oro/lira in ragione di 4,677 grammi di oro fino per 100 lire.

Poichè il rapporto oro/lira era stabilito per legge (anzi, per Regio Decreto), vorrei capire da cosa si deduce che nel 1922 un grammo d'oro valesse 13,99 lire al grammo anzichè circa 3,45 lire di oro fino.

Saluti.

Michele

320940[/snapback]

Caro Bizerba 62,

quella a cui tu fai giustamente riferimento è la parità che la lire aveva con l'oro fissata per decreto legge, ma il prezzo dell'oro sul mercato era quello che ho indicato, anche in considerazione che la lira dal 1914 al 1922 si svalutò circa del 75%, e se consideriamo la monetazione argentea, anche qui il metallo ebbe una rivalutazione nei confronti della lira, si passo dai 5 gr. di peso della moneta di una lira a 5 gr. della moneta da 5 lire coniata dal '26.

Saluti

TIBERIVS

321427[/snapback]

A conforto di quanto ho detto sopra, basta consultare un catalogo di monete decimani ( es Montenegro), relativamente alle note dei 100 lire del 1923 (fascione) e L.100 1925 ( vetta), viene evidenziato, che le monete furono vendute a lire 400, in quanto monete non aventi corso legale, per l'aumento del prezzo dell'oro, di conseguenza il discorso vale per il Lire 20 fascetto.

A maggior conferma ti allego un estratto de" Le avventure della Lira" di Carlo Maria Cipolla-Il Mulino 1975 – Epilogo pag 98/99:

….bisogna ammettere che, visto nella prospettiva storica delle avventure della lira dal Mille in poi, l’Ottocento rappresentò un secolo di eccezionale stabilità di fondo: agli inizi del sec.XIX la lira napoleonica equivaleva a grammi 0,29032258 di oro fino; nel 1862 la lira del nuovo Regno d’Italia equivaleva a 0,29032258 di oro fino; e nel 1911 la lira equivaleva ancora a grammi 0,29032258 di oro fino.

Lo scoppio della prima guerra mondiale apre clamorosamente una nuova era. Sul cartogramma storico, gli indicatori cominciano a muoversi in maniera frenetica. Mai nei secoli, dai tempi di Carlo magno, avevano accusato movimenti del genere. Non c’è molto da dire su una storia che tutti conosciamo ed abbiamo vissuto. Basti accennare ai punti salienti.Nel 1914 occorrevano L. 3,48 per comperare un grammo di oro fino. Nel 1921, a seguito dell’inflazione bellica e post-bellica, ne occorrevano 15,68. Tra il 1921 ed il 1926 l’intensità dello svilimento della lira rallentò; nel 1926 un grammo di oro fino valeva L. 17,09……

Sempre da “Le avventure della Lira”

Tabelle statistiche. Tab. A4

Prezzo dell’oro ed indici dei prezzi dell’oro…

Anno Prezzo dell’oro

n Italia Lire per gr.

….

1911 3,44

1912 3,46

1913 3,49

1914 3,48

1915 4,03

1916 4,37

1917 4,92

1918 5,22

1919 5,82

1920 14,05

1921 15,68

1922 14,08

1923 14,46

1924 15,28

…..

Poichè il rapporto oro/lira era stabilito per legge (anzi, per Regio Decreto), vorrei capire da cosa si deduce che nel 1922 un grammo d'oro valesse 13,99 lire al grammo anzichè circa 3,45 lire di oro fino.

penso d'averti chiarito il passaggio.

saluti

TIBERIVS


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Ciao a tutti.

Scrive TIBERIVS:

"l'oro nel 1922/23 valeva, in lire di allora 13,99 (><) al grammo, che moltiplicati i 5,8059, fà lire 81,22".

Da quanto mi consta, all'epoca il rapporto oro/lira era ancora quello fissato a seguito della legge 5.11.1878, che riprendeva gli accordi dell'unione monetaria latina e che stabiliva che 100 lire erano pari a grammi 32,25806 d'oro al titolo di 900 millesimi (pari a grammi 29,03225806 di oro fino).

Proporzionalmente, dunque, il 20 lire "fascetto" era pari a 6,45 grammi d'oro al titolo di 900 millesimi.

Tale rapporto sarà formalmente superato solo con i RR.DD. nr. 2325/1927, nr. 1148/1930 e nr. 280/1931, con i quali si stabilirà una nuova parità in ragione di grammi 7,919052 di oro fino per ogni 100 lire e si conieranno in oro solo i nominali da 100 e da 50 lire.

Un ulteriore riduzione del rapporto oro/lira sarà introdotto nel 1936 e nel 1937 si coniarono le ultime monete d'oro di V.E. III alla nuova parità oro/lira in ragione di 4,677 grammi di oro fino per 100 lire.

Poichè il rapporto oro/lira era stabilito per legge (anzi, per Regio Decreto), vorrei capire da cosa si deduce che nel 1922 un grammo d'oro valesse 13,99 lire al grammo anzichè circa 3,45 lire di oro fino.

Saluti.

Michele

320940[/snapback]

Caro Bizerba 62,

quella a cui tu fai giustamente riferimento è la parità che la lire aveva con l'oro fissata per decreto legge, ma il prezzo dell'oro sul mercato era quello che ho indicato, anche in considerazione che la lira dal 1914 al 1922 si svalutò circa del 75%, e se consideriamo la monetazione argentea, anche qui il metallo ebbe una rivalutazione nei confronti della lira, si passo dai 5 gr. di peso della moneta di una lira a 5 gr. della moneta da 5 lire coniata dal '26.

Saluti

TIBERIVS

321427[/snapback]

A conforto di quanto ho detto sopra, basta consultare un catalogo di monete decimani ( es Montenegro), relativamente alle note dei 100 lire del 1923 (fascione) e L.100 1925 ( vetta), viene evidenziato, che le monete furono vendute a lire 400, in quanto monete non aventi corso legale, per l'aumento del prezzo dell'oro, di conseguenza il discorso vale per il Lire 20 fascetto.

A maggior conferma ti allego un estratto de" Le avventure della Lira" di Carlo Maria Cipolla-Il Mulino 1975 – Epilogo pag 98/99:

….bisogna ammettere che, visto nella prospettiva storica delle avventure della lira dal Mille in poi, l’Ottocento rappresentò un secolo di eccezionale stabilità di fondo: agli inizi del sec.XIX la lira napoleonica equivaleva a grammi 0,29032258 di oro fino; nel 1862 la lira del nuovo Regno d’Italia equivaleva a 0,29032258 di oro fino; e nel 1911 la lira equivaleva ancora a grammi 0,29032258 di oro fino.

Lo scoppio della prima guerra mondiale apre clamorosamente una nuova era. Sul cartogramma storico, gli indicatori cominciano a muoversi in maniera frenetica. Mai nei secoli, dai tempi di Carlo magno, avevano accusato movimenti del genere. Non c’è molto da dire su una storia che tutti conosciamo ed abbiamo vissuto. Basti accennare ai punti salienti.Nel 1914 occorrevano L. 3,48 per comperare un grammo di oro fino. Nel 1921, a seguito dell’inflazione bellica e post-bellica, ne occorrevano 15,68. Tra il 1921 ed il 1926 l’intensità dello svilimento della lira rallentò; nel 1926 un grammo di oro fino valeva L. 17,09……

Sempre da “Le avventure della Lira”

Tabelle statistiche. Tab. A4

Prezzo dell’oro ed indici dei prezzi dell’oro…

Anno Prezzo dell’oro

n Italia Lire per gr.

….

1911 3,44

1912 3,46

1913 3,49

1914 3,48

1915 4,03

1916 4,37

1917 4,92

1918 5,22

1919 5,82

1920 14,05

1921 15,68

1922 14,08

1923 14,46

1924 15,28

…..

Poichè il rapporto oro/lira era stabilito per legge (anzi, per Regio Decreto), vorrei capire da cosa si deduce che nel 1922 un grammo d'oro valesse 13,99 lire al grammo anzichè circa 3,45 lire di oro fino.

penso d'averti chiarito il passaggio.

saluti

TIBERIVS


Inviato

Ciao a tutti.

In base alla tabella postata da TIBERIVS, nel 1923, a dispetto di quella che risultava ancora essere la parità formale lira/oro stabilita dalla “datata” Legge del 1878, per acquistare un grammo d'oro sul mercato occorrevano in realtà 14,46 lire.

Non dubito certamente del dato fornito, anche se mi domando, a questo punto, come mai la moneta da Lire 100 “fascione”, contenente 29 grammi circa di oro fino, potesse essere ceduta dalla zecca a sole Lire 400.

Moltiplicando infatti grammi 29,03225806 (oro fino contenuto dalla moneta) x 14,46 lire (valore dell'oro fino al grammo nel 1923) otteniamo l'importo di Lire 419,81.

E senza considerare nel prezzo di vendita le spese di coniazione che, seppure in misura modesta, dovranno pur concorrere a determinarlo (non penso che la zecca, all'epoca, lavorasse gratis!) .

Sembra dunque che nel 1923 la zecca abbia venduto il “fascione” (ma lo stesso discorso vale, in proporzione, anche per il “fascetto”), abbondantemente sotto costo, rimettendoci quasi 20 lire sul solo metallo utilizzato!

A conforto di quanto ho detto sopra, basta consultare un catalogo di monete decimali ( es Montenegro), relativamente alle note dei 100 lire del 1923 (fascione) e L.100 1925 ( vetta), viene evidenziato, che le monete furono vendute a lire 400, in quanto monete non aventi corso legale, per l'aumento del prezzo dell'oro, di conseguenza il discorso vale per il Lire 20 fascetto".

In ordine al fatto che gli aurei del 1923 (così come la “vetta” del 1925) non avrebbero avuto corso legale, non concordo con il catalogo citato da TIBERIVS, mentre è evidente che dette monete non vennero mai immesse nel flusso circolatorio.

Forse, ancora una volta si confonde il concetto di “corso legale” con quello di “circolazione”.

Come ho già scritto in altri interventi di questa discussione (vedasi, ad esempio, il nr. 25), ravviso un parallelismo pressochè perfetto fra queste emissioni auree e le monete di cui al titolo di questa discussione, nel senso che mi pare di poter sostenere che entrambe le tipologie:

1. non siano destinate alla circolazione ma, fin dall'origine, al solo collezionismo;

2. espongano un valore facciale non corrispondente (per difetto) al valore dell'intrinseco e conseguentemente siano state cedute dalla zecca ad importi superiori all'estrinseco;

3. costituiscono comunque monetazione ufficiale dello Stato avente corso legale.

Saluti.

Michele


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