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Ori Repubblica commemorativi


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Guest utente3487
Inviato
Ciao Domenico.

Non penso certo che le commemorative auree della Repubblica potranno, neppure lontanamente, avvicinarsi alle quotazioni record di certe serie auree del Regno.

Però, potremmo fare dei parallelismi fra il 20 lire "fascetto" e gli attuali "marenghi" aurei commemorativi.

Il fascetto venne battuto in 20.000 esemplari e posto in vendita nel 1923 a 80 lire.

In quel caso, il contenuto d'oro fino della moneta valeva esattamente 20 lire, cosicchè il prezzo di vendita era pari a 4 volte il valore dell'intrinseco.

Un attuale "marengo" che contiene lo stesso quantitativo d'oro del fascetto (poco meno di sei grammi) vale oggi di solo metallo prezioso circa 105,00 (euro 17,50 al grammo x 6 gr.) e viene venduto dalla zecca a 215,00 euro.

Dunque poco più del doppio del valore dell'intrinseco contenuto nella moneta.

Deve poi aggiungersi che gli attuali "marenghi" sono battuti in non più di 5/6.000 pezzi.

Certo, dobbiamo considerare la variabile "tempo", ma i presupposti per assimilare le due emissioni mi pare sussistano tutti.

M.

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Ciao. Non sono d'accordo sulla tua ultima affermazione: le monete da lire 100 e lire 20 con il fascio sono da sempre molto ricercate, specie dai nostalgici e da coloro che comunque si sentono attratti per la storia del ventennio fascista.Una riprova puoi averla anche per le 20 lire in basso contenuto d'argento emesse nel 1928 (MEGLIO VIVERE....) che se pure hanno una considerevole tiratura si difendono egregiamente. Le monete auree repubblicane invece hanno tematiche molto settoriali e nemmeno la celebrazione dei santi ha consentito un decollo delle tirature...Comunque...chissà, speriamo che tu abbia alla fine ragione, anche perchè io sono tra quelli che hanno acquistato quelle monete d'oro per completare la mia collezione della Repubblica Italiana... :)

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Inviato

"...Comunque...chissà, speriamo che tu abbia alla fine ragione, anche perchè io sono tra quelli che hanno acquistato quelle monete d'oro per completare la mia collezione della Repubblica Italiana... "

L'appeal del ventennio ha indubbiamente coinvolto nella ricerca di quelle monete non solo collezionisti ma anche semplici nostalgici (per quanto, questi ultimi mi pare che prediligano o si accontentino anche delle patacche con il ritratto del duce e non necessariamente delle monete autentiche).

Ma chi ci dice che anche le tematiche europeiste (es. "Europa delle Arti") legate all'introduzione dell'Euro, potrebbero fra 20 anni suscitare verso queste monete un certo interesse?

E perchè non pensare che la stessa cosa potrebbe accadere anche per gli aurei repubblicani in lire che, tutto sommato, sono soltanto 16 coppiole?

Sicuramente ci vuole un pò di pazienza ma non mi sentirei di escluderlo a priori, come molti ritengono oggi di fare.

Ti do appuntamento qui fra 20 anni per fare il punto della situazione. :)

Saluti.

Michele


Inviato

Penso ci sia molto di condivisibile in entrambi i pensieri, sia di elledi che di bizerba. Ritengo che difficilmente le coniazioni auree della repubblica possano avere degli incrementi sensibili nei prossimi anni. Però sono tutto sommato convinto che lo possano avere sul lungo periodo (e parlo di almeno 50-80 anni). Diciamo che difficilmente chi ha (sigh) 40 anni oggi potrà vedere queste monete rivalutarsi in maniera cospicua, ma potrebbero essere dei buoni oggetti da lasciare in eredità ai propri successori :D


Guest utente3487
Inviato
Penso ci sia molto di condivisibile in entrambi i pensieri, sia di elledi che di bizerba. Ritengo che difficilmente le coniazioni auree della repubblica possano avere degli incrementi sensibili nei prossimi anni. Però sono tutto sommato convinto che lo possano avere sul lungo periodo (e parlo di almeno 50-80 anni). Diciamo che difficilmente chi ha (sigh) 40 anni oggi potrà vedere queste monete rivalutarsi in maniera cospicua, ma potrebbero essere dei buoni oggetti da lasciare in eredità ai propri successori  :D

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Speriamo sia così :)

Inviato (modificato)
Penso ci sia molto di condivisibile in entrambi i pensieri, sia di elledi che di bizerba. Ritengo che difficilmente le coniazioni auree della repubblica possano avere degli incrementi sensibili nei prossimi anni. Però sono tutto sommato convinto che lo possano avere sul lungo periodo (e parlo di almeno 50-80 anni). Diciamo che difficilmente chi ha (sigh) 40 anni oggi potrà vedere queste monete rivalutarsi in maniera cospicua, ma potrebbero essere dei buoni oggetti da lasciare in eredità ai propri successori  :D

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Condivido il pensiero di Paolino

Nel lungo termine (50-80 anni) anche queste monete vedranno aumentare il loro valore ,ma dal punto di vista di un mero investitore io punterei su altri aurei che il mercato ha gia' dimostrato di apprezzare negli anni.

Queste monete mi ricordano gli scudi in oro di San Marino , usciti a partire dal 1974 , non hanno mai ricevuto una gran accoglienza dai collezionisti ; certo il loro valore oggi e' aumentato principalmente grazie all' aumento dell' oro e al passaggio lira/euro non a causa di un incremento della domanda.

Personalmente ho preferito liberarmi di queste monete commemorative in oro a favore di quelle del Regno D' Italia , in particolare V.E.III , piu' interessanti a livello numismatico

Naturalmente e' una mia opinione , capisco e comprendo anche chi intende collezionare gli aurei repubblicani per la loro qualita' artistica a prescindere dall' eventuale incremento futuro.

A volte la passione per questi nostri tondelli non deve per forza essere legata ad un aspetto razionale ed economico bensi' dominata dal piacere che si riceve da essi

Modificato da piergi00

Inviato
Queste monete mi ricordano gli scudi in oro di San Marino , usciti a partire dal 1974 , non hanno mai ricevuto una gran accoglienza dai collezionisti ; certo il loro valore oggi e' aumentato principalmente grazie all' aumento dell' oro e al passaggio lira/euro non a causa di un incremento della domanda.

Un piccolo incentivo per aumentare le vendite è stato ideato dalla zecca stessa.Dal 1989 le caratteristiche tecniche delle monete da 2 scudi sono state alineate allo standard del marengo. :angry:

Certo non tutti i collezionisti di marenghi si sono precipitati a comprarli ma alcuni lo hanno comunque fatto.

Personalmente, ci vedo uno "spirito speculativo" dietro questa mossa, cercando di attirare nuovi clienti che altrimenti non avrebbero dato nessuna importanza a queste coniazioni.


Inviato

bene vedo che molti hanno raccolto la sfida :D heheheh

... ma tra 100 anni ... la penseranno ancora cosi ' i collezionisti ?

oppure si accapiglieranno a fior di bigliettoni per avere delle monete che tutti in questi anni hanno snobbato ma che sono emesse in tirature limitate ?

e' certo che pensando a come sara' il futuro collezionistico di queste emissioni , si possano fare paragoni concreti ad oggi e tirarne le dovute conclusioni ?

...ci sono molte variabili da considerare .....

Un esempio:lire 2 in nichelio millesimo 1938 XVII EF coniata in 20 esemplari per numismatici.Non supera i 4000 euro in FDC....

Una riprova puoi averla anche per le 20 lire in basso contenuto d'argento emesse nel 1928 (MEGLIO VIVERE....) che se pure hanno una considerevole tiratura si difendono egregiamente.

questi sono due paragoni che possono fare al caso nostro .. e spiego , il motivo classico perche il 2 lire in nichelio del 1938 non costa poi cosi tanto e' molto semplice ,(almeno a mio parere), troppi venditori e poche monete di difficile reperibilita' , cioe' non c'e' un interesse dei venditori professionali , invece al contrario per la 20 lire in ag 1928 ci sono molte monete che possono essere passibili di speculazione ad opera degli operatori professionali , ( non dimentichiamo che loro stilano i cataloghi creano le aste di sala di riferimento , e tra l'altro sono anche presenti in sala ) , la 20 lire e' oramai una moneta il cui prezzo e' tirato al limite e i suoi rialzi sono oramai legati alle rivalutazioni inflazionistiche , un noto personaggio mi diceva giorni fa , che il valore di una moneta lo fa il mercato ......si e' pero' dimenticato di dirmi che il mercato lo allestiscono loro , e non facciamo finta di niente ...se in sala un operatore professionale e' disposto a rilanciare ed aggiudicarsi una moneta, che anche per noi collezionisti sarebbe pagata troppo , il motivo e' solo uno ...... i prossimi listini ritoccati al rialzo , creando cosi' poi anche un interesse, ( ho letto propio adesso nel forum che una certa monetazione in sala ha fatto prezzi altissimi , staremo a vedere se nei prossimi cataloghi avranno lo stesso prezzo ,o schizzeranno in alto ;) .

un dato di fatto pero' ce' , e' l'entrata in vigore dell'euro , una svolta positiva per il collezionismo numismatico,(si diceva che la numismatica era morta in un articolo di giornale discusso anche qui sul forum ) , l'euro indubbiamente ha creato nuove schiere di collezionisti con il suo strascico si speculazione ecc.. , ma ha anche dato un nuovo nome alle monete della repubblica volgarmente parlando , infatti prima dell'euro tra la gente comune le monete di VEIII erano "le monete di una volta" , adesso questo nome e' passato alle monete in lire , e per vedere se effettivamente ci sara' un vero e propio boom per questa monetazione bisognera' aspettare a vedere dove le nuove generazioni di numismatici volgeranno il loro sguardo in futuro , adesso nell'60% dei casi in cui una persona che ha dai 18 a 30 anni, e si avvicina alla numismatica ,inizia da VEIII ,mi chiedo se tra non molto ,questa fascia presa in esame si avvicinera' alla numismatica iniziando dalle lire , e se sara cosi , dove credete che volga lo sguardo lungimirante degli operatori professionali ? e se succedera' cosi'.... mi pare che l'unica collezione numismatica senza ori circolati da annoverare tra le sue file sia propio quella della repubblica .

dovremmo quindi cambiare i precedenti e considerare in modo diverso queste emissioni ?

detto questo credo che paragoni concreti ed esaudienti , tra gli ori della repubblica e tutti gli altri , non possano dare risposte certe .

che ne dite ?

ciao

Domenico

(p.s. sono sempre mie considerazioni personali )


Inviato

Salve a tutti ,

avevo tutta la serie di 16 monete oro 1993 / 2001 pagate lire 1.125.000 la coppia ogni anno dalla zecca (più spese postali,pagamento assegno ect.)

Pianificato di venderle senza fretta mi proposi un anno per valutare le offerte compreso un appuntamento con Verona (unica fiera che frequento..) l'unica offerta ''ragionevole'' che ho ricevuto fu purtroppo da Bolaffi a Verona per 5,500 euro pagamento a 90 giorni .

Molti mi offrivano addirittura meno di quello che avevo speso .

Il fatto è che i commercianti le compravano a lire 600.000 / 750.000 la coppia

Riguardo le monete d'oro del passato ci sono alcune annate marenghi che valgono il valore dell'oro e non hanno nonostante cento anni raggiunto valori di un certo interesse ,

sempre si parla di monete d'oro non rame .... però ........non è tutto oro ciò che luccica

prandi63


Inviato

Certo non tutti i collezionisti di marenghi si sono precipitati a comprarli

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Io sono un esempio di ciò che giustamente dici. :D


Inviato
mi pare che l'unica collezione numismatica senza ori circolati  da annoverare tra le sue file sia propio quella della repubblica .

dovremmo quindi cambiare i precedenti e considerare in modo diverso queste emissioni ?

detto questo credo che paragoni concreti ed esaudienti , tra gli ori della repubblica e tutti gli altri ,  non possano  dare risposte certe .

Credo che sadomenico abbia centrato il punto cruciale della discussione. ;)

Basta leggere numerose discussioni e sentire il parere della maggioranza dei collezionisti per capire che il vero "problema" degli ori e argenti moderni della reppublica, ma anche dell'euro, è il fatto che non hanno circolato.A causa di questo molti considerano queste monete una specie di medaglie e già questo limita molto la loro appetibilità.

Quante volte abbiamo sentito dire che una moneta piace perchè ci fa sognare, pensando chi potrebbe aver avuto tra le mani questo stesso esemplare?

Molti per la stessa ragione hanno espresso che preferiscano addirittura le monete circolate.

Questa emozione non la potranno mai trasmettere le emissioni attuali per collezionisti.Secondo me questo è un grosso handicap e non vedo come possa cambiare in futuro.Mentre gli ori e argenti del passato hanno circolato tutti tranne pocchissime eccezioni.

Faccio solo un esempio: guardate le emissioni auree del vaticano che vanno dal 1931 al 1959.Sono monete bellissime, con tiratura a volte estremamente bassa ma ancora "ignorate" dai collezionisti.Non avendo circolato non creano il feeling" giusto al collezionista.E non hanno neppure lo "svantaggio" della moneta incapsulata in astuccio tanto odiato da molti collezionisti.

Dimitrios


Guest utente3487
Inviato

Tutte le vostre osservazioni sono pertinenti senza dubbio. Comunque rinnovo le mie perplessità sulla possibile rivalutazione delle monete auree repubblicane.Idem per quelle emesse in euro...

Inviato

Ciao Dimitrios.

"Basta leggere numerose discussioni e sentire il parere della maggioranza dei collezionisti per capire che il vero "problema" degli ori e argenti moderni della reppublica, ma anche dell'euro, è il fatto che non hanno circolato.A causa di questo molti considerano queste monete una specie di medaglie e già questo limita molto la loro appetibilità".

Non penso che si possano fare paragoni fra le commemorative auree moderne e le commemorative in argento.

Direi anzi che un parallelismo sia impossibile,sia per le tirature che il numero di tipi, estremamente più numeroso per le seconde.

La gran parte delle monete auree di V.E. III (per non dire la totalità) non hanno mai circolato, eppure sono ricercatissime.

Ma anche andando a ritroso nel tempo, le monete auree del Regno e, ancor prima, degli antichi Stati, hanno avuto sempre una circolazione molto limitata.

Lo evinciamo dalle tirature estremamente contenute (fanno eccezione "i marenghi" per qualche millesimo) ma anche dal potere d'acquisto dell'epoca.

Negli anni '20 dell'800 lo stupendio di un bracciante agricolo era di circa 20 lire al mese mentre un impiegato di banca guadagnava circa 70 lire.

Difficilmente, dunque, si può ipotizzare che monete da 40 e 80 lire (e poi da 50 e 100 lire) potessero trovarsi comunemente nella circolazione monetaria.

Gli stessi "marenghi" erano appannaggio delle classi sociali più abbienti e penso fossero destinati anch'essi (come lo erano i nominali maggiori) alla tesaurizzazione.

Questo almeno vale per la circolazione monetaria nel territori che oggi corrispondono all'Italia.

Perciò, almeno per le monete d'oro, la circostanza che esse riscuotano il gradimento dei collezionisti in quanto testimoni della circolazione monetaria dell'epoca, mi pare difficilmente sostenibile.

Penso invece che le monete d'oro abbiano un fascino proprio, anche se prive di quello legato all'effettiva circolazione.

Saluti.

Michele


Inviato

Ciao Michele,

capisco il tuo punto di vista e lo considero corretto in linea generale.

Ma non sono d'accordo sul fatto che i tagli grossi in oro non hanno circolato.Prendiamo come esempio le monete auree di alcuni re Savoia come Carlo Felice, Carlo Alberto, Vittorio Emanuele II ed Umberto I.

E' ovvio che le loro monete auree hanno avuto una circolazione minore rispetto alle monete di piccolo taglio come succede oggi con le banconote da 500€, ma erano comunque emissioni per la circolazione.Basta vedere un qualsiasi catalogo d'asta per capirlo.Ci sono decine di pezzi in vendita da 100 lire e 80 lire in oro e praticamente nessuno in FDC.Anzi la regola è il BB segno che hanno circolato parecchio. ;)

Siamo inoltre sicuri che i pezzi grossi in oro non hanno avuto nessuna funzione commemorativa anzi sono ripetitive come tutte le altre, mentre la tiratura non è affatto piccola.

Diverso il discorso per alcune monete auree di Vittorio Emanuele III, che in effetti sono state vendute già all'epoca ad un prezzo maggiore rispetto al valore nominale.L'Unione Monetaria Latina era scaduta da un po' di anni ma forse aveva prevalso lo spirito numismatico del re numismatico.

Per quanto riguarda le monete auree di oggi siamo senza dubbio davanti ad emissioni per collezionisti con tanto di astuccio e lavrazione fondo specchio.Non si è mai vista in circolazione una moneta euro in oro in tutta europa anche se in teoria sono monete in corso legale.


Inviato

Ciao Dimitrios.

"E' ovvio che le loro monete auree hanno avuto una circolazione minore rispetto alle monete di piccolo taglio come succede oggi con le banconote da 500€, ma erano comunque emissioni per la circolazione".

Non c'è dubbio che le auree fossero monete emesse per la circolazione ma, per così dire, era una circolazione di "nicchia", destinata alle transazioni interne di maggiore entità ovvero ai pagamenti verso fornitori esteri che imponevano nei contratti la cosiddetta "clausola oro" che identificava nell'oro la valuta da utilizzare per i pagamenti.

Non credo neppure sia assimilabile l'affiancamento dell'attuale banconota da 500 euro con una moneta d'oro da 100 lire e non tanto per il divario nel potere d'acquisto (a metà '800 il potere d'acquisto di 100 lire d'oro era probabilmente il triplo di quello di una banconota da 500 euro riferito ai giorni nostri) ma per la ragione che la moneta d'oro con il nominale più elevato era appannaggio di un numero estremamente esiguo di cittadini.

In buona sostanza, mi permettevo di confutare la tesi secondo cui gli aurei "di una volta" riscuoterebbero oggi successo commerciale in quanto hanno in sè il fascino della moneta circolata mentre le attuali commemorative auree, non avendo questo requisito, sono destinate all'oblio commerciale.

Se per "circolazione" intendiamo l'attitudine concreta di una monetazione ad essere comunemente scambiate nelle quotidiane transazione fra le persone, non credo che si possa sostenere che la gran parte delle auree "di una volta" abbiano circolato.

Se per circolazione intendessimo invece la semplice attitudine astratta di una monetazione ad essere utilizata come valuta legale di uno Stato allora sì..."le auree di una voltà" hanno circolato, contrariamente alle attuali commemorative auree.

Dovremmo però chiederci allora come mai alcune "auree" del Regno, dichiaratamente commemorative (ad. esempio vetta d'Italia, fascione, fascetto ecc.) abbiano, a distanza di 80 anni dalla loro emissione, uno straordinario successo commerciale.

Saluti.

Michele


Inviato
Se per "circolazione" intendiamo l'attitudine concreta di una monetazione ad essere comunemente scambiate nelle quotidiane transazione fra le persone, non credo che si possa sostenere che la gran parte delle auree "di una volta" abbiano circolato.

Se per circolazione intendessimo invece la semplice attitudine astratta di una monetazione ad essere utilizata come valuta legale di uno Stato allora sì..."le auree di una voltà" hanno circolato, contrariamente alle attuali commemorative auree.

Sono d'accordo con te.

Praticamente stiamo dicendo la stessa cosa solo che la stiamo spiegando da un diverso punto di vista. :)

Ma in linea generale vedo che entrambi abbiamo la stessa opinione riguardo le emissioni auree moderne.

Dovremmo però chiederci allora come mai alcune "auree" del Regno, dichiaratamente commemorative (ad. esempio vetta d'Italia, fascione, fascetto ecc.) abbiano, a distanza di 80 anni dalla loro emissione, uno straordinario successo commerciale.

Direi che il motivo più plausibile è che appartengano alla monetazione di Vittorio Emanuele III, che rappresenta probabilmente la tipologia più frequente fra i collezionisti italiani.

Secondo sono molto belle... :rolleyes:


Inviato

se vuoi un mio parere io comprerei monete più interessanti ... ciaooooo


Inviato
Salve a tutti ,

avevo tutta la serie di 16 monete oro 1993 / 2001 pagate lire 1.125.000 la coppia ogni anno dalla zecca (più spese postali,pagamento assegno ect.)

Pianificato di venderle senza fretta mi proposi un anno per valutare le offerte compreso un appuntamento con Verona (unica fiera che frequento..) l'unica offerta ''ragionevole'' che ho ricevuto fu purtroppo da Bolaffi a Verona per 5,500 euro pagamento a 90 giorni .

Molti mi offrivano addirittura meno di quello che avevo speso .

Il fatto è che i commercianti le compravano a lire 600.000 / 750.000 la coppia

Riguardo le monete d'oro del passato ci sono alcune annate marenghi che valgono il valore dell'oro e non hanno nonostante cento anni raggiunto valori di un certo interesse ,

sempre si parla di monete d'oro non rame .... però ........non è tutto oro ciò che luccica

prandi63

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Ti leggo solo adesso...io a parte bolaffi....ho contrattato quasi tutti i commercianti d'italia per vendere la stessa serie...le risposte sono andate da un minimo di 3000 euro di Ranieri a un massimo di 4500....ma la paggior parte era tra i 3500/4000...sfinito mi sono arreso alla massima offerta 4500...e ti dirò di più chi me la comprata le sta vendendo a pezzi..per riuscire a guadagnare qualcosina.


Inviato

Ciao a tutti.

"avevo tutta la serie di 16 monete oro 1993 / 2001 pagate lire 1.125.000 la coppia ogni anno dalla zecca (più spese postali,pagamento assegno ect.)

Pianificato di venderle senza fretta mi proposi un anno per valutare le offerte compreso un appuntamento con Verona (unica fiera che frequento..) l'unica offerta ''ragionevole'' che ho ricevuto fu purtroppo da Bolaffi a Verona per 5,500 euro pagamento a 90 giorni ".

Questo dimostra come l'acquisto delle commemorative auree repubblicane non sia una scelta collezionistica così scellerata.

L'amico prandi63 ha speso per l'acquisto delle 8 coppiole circa 9 milioni delle vecchie lire.

A distanza di pochi anni dall'ultima emissione (2001) egli riceve da un noto commerciante la proposta di riacquisto di tutte le monete per € 5.500.

Scusate, ma mi indicate un'altra emissione commemorativa che in pochi anni può essere rivenduta (ad un commerciante) senza rimetterci nulla?

Altra domanda:

Se il noto commerciante è disponibile a pagare € 5.500 per tutta la serie, siamo proprio sicuri che non sia possibile ricavare un importo maggiore mettondo le monete in asta su Ebay?

Saluti.

Michele


Inviato

azz

http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?ViewIt...:MEWA:IT&ih=007

di nuovo azz

http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?ViewIt...:MEWA:IT&ih=007

ancora azz

http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?ViewIt...:MEWA:IT&ih=007

e riecco il mio azz

http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?ViewIt...:MEWA:IT&ih=007

si è salvato solo il 1996

http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?ViewIt...:MEWA:IT&ih=007

RIEPILOGO

Aurei 1993 401 €

Aurei 1995 462 €

Aurei 1996 915 €

Aurei 1997 461 €

Aurei 1998 505 €

.....mah! Pazentiamo

:whome: :whome: :whome:


Inviato (modificato)

Se uno prende per vere le quotazioni dei cataloghi c'e' proprio da piangere per i realizzi

Catalogo Alfa 2008 :

Aurei 1993 600 €

Aurei 1995 930 €

Aurei 1996 2100 €

Aurei 1997 960 €

Aurei 1998 990 €

Modificato da piergi00

  • 3 settimane dopo...
Inviato

LE HO VISTE IN VETRINA E MI HANNO STUPITO MOLTO IL PREZZO ANCOR DI PIù


  • 2 mesi dopo...
Inviato

Ciao a tutti.

"Ripesco" questa discussione per segnalare la recente conclusione su Ebay di due aste aventi ad oggetti la coppiola aurea del 2000 e del 2001.

Ecco i risultati:

Aurei 2000 € 555

Aurei 2001 € 605.

Considerato che il prezzo di acquisto di entrambe era, all'epoca dell'emissione, di £. 1.125.000 a coppia (pari dunque ad € 581), constato come a meno di dieci anni dalla loro commercializzazione la coppiola del 2000 perda appena 26 euro mentre quella del 2001 sia in attivo.

Certo, così come una rondine non fa primavera, figuriamoci se due aste possano da sole fare tendenza; tuttavia, ritenendo di poter escludere fenomeni speculativi sugli aurei repubblicani in lire, sarei sempre indotto a pensare che lentamente (grazie forse anche l'andamento dell'oro), queste monete potranno riservare nel tempo qualche inaspettata e positiva sorpresa.

Comunque sarà interessante rileggere fra qualche anno (facciamo almeno 10!) le nostre previsioni sull'andamento di queste monete.

Chi avrà ragione? B)

Saluti.

Michele


Inviato (modificato)
Ciao Domenico.

Non penso certo che le commemorative auree della Repubblica potranno, neppure lontanamente, avvicinarsi alle quotazioni record di certe serie auree del Regno.

Però, potremmo fare dei parallelismi fra il 20 lire "fascetto" e gli attuali "marenghi" aurei commemorativi.

Il fascetto venne battuto in 20.000 esemplari e posto in vendita nel 1923 a 80 lire.

In quel caso, il contenuto d'oro fino della moneta valeva esattamente 20 lire, cosicchè il prezzo di vendita era pari a 4 volte il valore dell'intrinseco.

Un attuale "marengo" che contiene lo stesso quantitativo d'oro del fascetto (poco meno di sei grammi) vale oggi di solo metallo prezioso circa 105,00 (euro 17,50 al grammo x 6 gr.) e viene venduto dalla zecca a 215,00 euro.

Dunque poco più del doppio del valore dell'intrinseco contenuto nella moneta.

Deve poi aggiungersi che gli attuali "marenghi" sono battuti in non più di 5/6.000 pezzi.

Certo, dobbiamo considerare la variabile "tempo", ma i presupposti per assimilare le due emissioni mi pare sussistano tutti.

M.

285538[/snapback]

Mi dispiace dissentire, sull' affermazione:

"In quel caso, il contenuto d'oro fino della moneta valeva esattamente 20 lire, cosicchè il prezzo di vendita era pari a 4 volte il valore dell'intrinseco."

il fascetto, ha il peso del classico marengo, 6,451 con 5,8059 di fino;

l'oro nel 1922/23 valeva, in lire di allora 13,99 (><) al grammo, che moltiplicati i 5,8059, fà lire 81,22,

questo era il valore del contenuto del fino, e corrisponde, come tu ben dici al valore di vendita di allora della moneta di 80 Lire.

saluti

TIBERIVS

Modificato da TIBERIVS

Inviato

Ciao a tutti.

Scrive TIBERIVS:

"l'oro nel 1922/23 valeva, in lire di allora 13,99 (><) al grammo, che moltiplicati i 5,8059, fà lire 81,22".

Da quanto mi consta, all'epoca il rapporto oro/lira era ancora quello fissato a seguito della legge 5.11.1878, che riprendeva gli accordi dell'unione monetaria latina e che stabiliva che 100 lire erano pari a grammi 32,25806 d'oro al titolo di 900 millesimi (pari a grammi 29,03225806 di oro fino).

Proporzionalmente, dunque, il 20 lire "fascetto" era pari a 6,45 grammi d'oro al titolo di 900 millesimi.

Tale rapporto sarà formalmente superato solo con i RR.DD. nr. 2325/1927, nr. 1148/1930 e nr. 280/1931, con i quali si stabilirà una nuova parità in ragione di grammi 7,919052 di oro fino per ogni 100 lire e si conieranno in oro solo i nominali da 100 e da 50 lire.

Un ulteriore riduzione del rapporto oro/lira sarà introdotto nel 1936 e nel 1937 si coniarono le ultime monete d'oro di V.E. III alla nuova parità oro/lira in ragione di 4,677 grammi di oro fino per 100 lire.

Poichè il rapporto oro/lira era stabilito per legge (anzi, per Regio Decreto), vorrei capire da cosa si deduce che nel 1922 un grammo d'oro valesse 13,99 lire al grammo anzichè circa 3,45 lire di oro fino.

Saluti.

Michele


Inviato (modificato)
Ciao a tutti.

Scrive TIBERIVS:

"l'oro nel 1922/23 valeva, in lire di allora 13,99 (><) al grammo, che moltiplicati i 5,8059, fà lire 81,22".

Da quanto mi consta, all'epoca il rapporto oro/lira era ancora quello fissato a seguito della legge 5.11.1878, che riprendeva gli accordi dell'unione monetaria latina e che stabiliva che 100 lire erano pari a grammi 32,25806 d'oro al titolo di 900 millesimi (pari a grammi 29,03225806 di oro fino).

Proporzionalmente, dunque, il 20 lire "fascetto" era pari a 6,45 grammi d'oro al titolo di 900 millesimi.

Tale rapporto sarà formalmente superato solo con i RR.DD. nr. 2325/1927, nr. 1148/1930 e nr. 280/1931, con i quali si stabilirà una nuova parità in ragione di grammi 7,919052 di oro fino per ogni 100 lire e si conieranno in oro solo i nominali da 100 e da 50 lire.

Un ulteriore riduzione del rapporto oro/lira sarà introdotto nel 1936 e nel 1937 si coniarono le ultime monete d'oro di V.E. III alla nuova parità oro/lira in ragione di 4,677 grammi di oro fino per 100 lire.

Poichè il rapporto oro/lira era stabilito per legge (anzi, per Regio Decreto), vorrei capire da cosa si deduce che nel 1922 un grammo d'oro valesse 13,99 lire al grammo anzichè circa 3,45 lire di oro fino.

Saluti.

Michele

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Caro Bizerba 62,

quella a cui tu fai giustamente riferimento è la parità che la lira aveva con l'oro fissata per decreto legge, ma il prezzo dell'oro sul mercato era quello che ho indicato, anche in considerazione che la lira dal 1914 al 1922 si svalutò circa del 75%, e se consideriamo la monetazione argentea, anche qui il metallo ebbe una rivalutazione nei confronti della lira, si passò dai 5 gr. di peso della moneta di una lira a 5 gr. della moneta da 5 lire coniata dal '26.

Saluti

TIBERIVS

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