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IGNORED

stesso incisore?


danielealberti

Risposte migliori

Studiando la monetazione siciliana mi sono imbattuto in due stupende monete dal punto di vista artistico, la prima è un tetradramma di Naxos reffiguarante sul dritto uno splendido Dionisio, la seconda è l'esemplere unico di Aitna con un Sileno per nulla bestiale. Già guardando le fotografie delle monete ho notato una certa analogia nello stile confermata poi dalle teorie del Rizzo nel suo libro sulla monetazione siciliana.

Guardate il contorno perlinato che si interrompe in entrambe i casi sulla barba, il tratto deciso delle sopracilia, il modo di rappresentare la barba stessa, il taglio del collo! Mi trovo concorde con il Rizzo nell'affermare che nella preparazione del conio di tale moneta ci sia la stessa mano, quella del maestro del Sileno.

lele

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:) DE GREGE EPICURI

Hai proprio ragione, sono splendide e sembrano uscite dalla stessa mano. Una domanda: il Rizzo dove lo hai trovato? Non c'è neppure alla biblioteca della SIN a Milano, e mi hanno detto che costa un patrimonio (penso tu ti riferisca all'opera principale, il catalogo). Ciao e grazie.

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Complimenti Lele,

stai prendendo in considerazione i vertici dell'arte incisoria numismatica.

Rizzo non era strettamente un numismatico ma uno storico dell'Arte e le sue considerazione derivano soprattutto dall'esame stilistico delle raffigurazioni sulle due monete.

Sapraiinoltre sicuramente che tutti gli esemplari conosciuti (attualmente piu' di 70/80) del primo tetradramma di Naxos (quello da te postato - ve ne sono altri due tipi successivi) provengono da un solo conio.

numa numa

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:) DE GREGE EPICURI

Hai proprio ragione, sono splendide e sembrano uscite dalla stessa mano. Una domanda: il Rizzo dove lo hai trovato? Non c'è neppure alla biblioteca della SIN a Milano, e mi hanno detto che costa un patrimonio (penso tu ti riferisca all'opera principale, il catalogo). Ciao e grazie.

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la copia anastatia del Rizzo si trova in vendita in alcune case editrici specializzate e costa un patrimonio. Non è un corpus o un catalogo, è uno studio stilistico delle monete d'argento più importanti delle zecche siciliane.

Se hai bisogno degli indirizzi dove trovarlo ti mando un MP.

lele

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certo lele, e una simile raffigurazione di Sileno la ritroviamo sulla litra (naturalmente sulla tetradramma è resa artisticamente meglio)..........una curiosità...pare che anche la litra di Katane sia attribuibile a questo incisore...

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Incisione delle monete spettacolare, direi che sono delle vere e proprie opere d'arte! Per me dovrebbero stare in dei musei all'interno di teche particolari che permettano attraverso luci e lenti di elevarne la mastria di chi ne ha inciso i tratti. :D

A tal proposito ricordo che due ingegneri proposero (articolo uscito su Cronaca Numismatica di settembre 2006) il Rotex (mi pare che si chiami così). Vi ricordate?

Modificato da andreagcs
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Non sono sicuro che l´incisore sia lo stesso , ma si puó sicuramente dire che queste due monete si somigliano molto sia nel tondello che nei liniamenti stilistici , per non dimenticare che sono state emesse a distanza di quasi dieci luino dall´altro, infatti il tetradrachma di Aitnaion risale al 470 - 460 prima Chr. mentre quello di Naxion 465 - 450 quindi come tempo di emissione potrebbe anche essere azzardata questa ipotesi ma fino ad oggi non si gha alcun riscontro che possa far pensare ad un unico incisore il Rizzo non essendo un ricercatore scientifico si limita solo ad un avvicinamento per quanto riguarda la fattura dei due coni.

allego due foto con la speranza che esse possano essere vagliate

saluti

RED

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Mi corre l'obbligo di qualche piccola precisazione, soprattutto perche' di questa monetazione sono appassionatissimo :

Spora : il tuo avatar e' il rovescio della dracma, non della tetradracma, postata da Lele, che ha un rovescio simile, con il Sileno ebbro, ma visibilmente piu' eccitato :lol:

okt : Sia sul tetra che sulla dracma di Naxos al diritto e' rappresentato il dio Dioniso, mentre al rovescio Sileno, ebbro, che beve da un kantharos associato al culto di Dioniso e cultore della vite..

Sul tetra di Aitna e' invece rappresentato Sileno.

Redschork : la moneta da te postata per Aitna, non e' il famoso originale (riportato invece da Lele) , bensi' una copia. Inizialmente l'avrei detta quella eseguita dall'incisore belga Armand Bonnetain, famoso medaglista, che nel 1942 esegui' un conio, autorizzato, a partire dall'originale presso il museo belga,

tirandone una sola copia (in verita' ne fece anche un'altra, in bronzo, che rimase alla sua famiglia). Ma osservando meglio quella postata e' ancora diversa perche' la barba del sileno termina entro il cerchio di perline, mentre nella copia Bonnetain viene replicata l'identica cesura osservata nell'originale e l'artista stesso affermo' che non aveva voluto correggere il difetto di centratura dell'originale.

Oltre al Rizzo, piu' recentemente, anche Francois de Callatay, curatore della collezione numismatica presso la Bibliotheque Royale Belge, ha espresso la possibilita' che il maestro del primo tetra di Naxos possa essere lo stesso artista del tetra di Aitna. Diversi sono gli elementi silistici che potrebbero indurre a ritenere plausibile una simile ipotesi, uno per tutti, la troncatura del collo per i due ritratti sul diritto, ad esempio.

Anche se conosciamo un solo esemplare del tetra di Aitna, il suo incisore ci ha per fortuna lasciato altri esempi della sua arte, sebbene su nominali piu' piccoli. Vi posto questa litra ove le somiglianze di stile con la sorella maggiore sono sicuramente impresionanti (scusate la scarsa qualita' della foto).

numa numa

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Caro Numa io infatti non ho escluso che si possa trattare dello stesso incisore, visto che tutte due queste monete vennero emesse in poca distanza luna dall´altra, ma é anche vero che fino ad oggi questo rimane una interpretazione senza alcuna ponderazione ben precisa, certo tutto é possibile anche perché lo stile delle due monete é molto ravvicinato, per quanto riguarda la tua ipotesi che il tetradrachma di Aitnaion sarebbe il solo esemplare conosciuto, su questo non sarei altrettanto sicuro visto che le due monete da me postate vennero pubblicate da una rivista numismatica il NUMISMATISCES NACHRICHTN BLATT nel 1987 da dove io ne ho fotografato i due esemplari, ma questo credo che non sia il punto posto dalla questione di Lele lui infatti postando queste due monete voleva sapere se qualcuno potesse dare dei dettagli piú prevedibili rispetto se sia lo stesso incisore o no, e questo io non sono in grado di stabilirlo poiché non ne ho prova evidente , quindi se qualcuno avesse delle notizie piú credibili sarei lieto di esserne informato, la cosa mi interessa molto

cordialmente

REDSCHORK

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Caro Redschork, l'esemplare di Aitna da te postato e' una copia, senza possibilita' di dubbio. A parte le considerazioni stilistiche che ovviamente la pongono anni luce lontana dall'originale conosciuto, la moneta in questione e ' talmente famosa che se un secondo esemplare fosse comparso non sarebbe certo stato relegato in un oscuro numero del Numismatisches Blatt, ma se ne sarebbe sicuramente parlato min altre sedi. Inoltre sul tetra di Aitna e'stato scrittoun piccolo volumetto a cura del museo belga in occasione della sua esposizione presso il museo archeologico di Israele. Tale opuscolo del 2004, a cura di de Callatay, non menziona altri esemplari esistenti vista a cura con la quale e' stato redatto, un eventuale altro originale non sarebbe certamente sfuggito all'esperto autore.

Tornando alla questione iniziale posta da Lele, gli elementi di somiglianza stilistica tra l'emissione Nassia e quella etnea possono essere cosi' riassunti :

1. la scala (dimensione) dei due ritratti

2.Ambedue le teste sono cinte d'edera (non alloro!)

3. le barbe dei due personaggi sono finissimamente cesellate e incise in modo molto simile

4.Ambedue le barbe si interrompono sul bordo sottostante del perlinato in modo molto simile

5.Infine, la troncatura della base del collo, in ambedue i ritratti, che evidenzia una linea ondulata, molto particolare e non riscontrata in altri esempi di ritratto che, secondo Rizzo, costituirebbe l'elemento che contraddistingue l'incisore in modo piu' specifico, ovvero il suo modo di firmare i due capolavori.

Queste ovviamente sono considerazioni di somiglianza in base a precisi elementi di stile. Non abbiamo altri riscontri che possano avvalorare tale ipotesi.

Esaminando la datazione delle due monete, si riscontra che il tetradramma Nassio risale con ogni probabilita' al 461 aC quando fu emesso per celebrare il ritorno in patria (a Naxos) dell'intera popolazione che era stata obbligata ad emigrare, dal tiranno siracusano Gerone, nel 476, a Leontinoi.

Il tetra di Aitna viene invece fatto risalire da Boheringer al periodo 465-460. Anche se mancano elementi di riferimento per una datazione piu' precisa, o l'individuazione di un evento che, come nel caso di Naxos, abbia portato all'emissione di questo nominale, la vicinanza cronologica delle due emissioni e inoltre la prossimita' delle due zecche emittenti sono altri elementi che depongono a favore di una possibile ascrizione dei due capolavori allo stesso incisore.

C'e' da augurarsi (non per il museo belga pero') che un ritrovamento futuro di altri esemplari del tetra etneo possano portare maggiore luce su questa particolarissima e spettacolare emissione, mettendo altresi' a tacere qualche sussurro che tale moneta potesse essere un falso (!), opera di un diabolico artista ottocentesco (personalmente non riesco a crederlo data la ricchezza di simbologia che la moneta reca, l'elevatissimo contenuto artistico e, non ultimo, la somiglianza con il tetra Nassio che invece ha provato piu' volte la sua completa originalita').

Spero che queste considerazioni possano fornire a Lele qualche elemento in piu'

per le sue riflessioni numismatiche sui capolavori monetali siciliani..

numa numa

Modificato da numa numa
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Altra possibile relazione tra le due monete è il fatto che l'artista incise le teste di Dionisio e del Sileno sul conio d'incudine con la medesima intenzione di preservare il più possibile il conio più difficile da creare.

lele

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Per quanto riguarda la testa di Dionisio nel tetradrammo di Naxos il Furtwangler nella sua opera " Eine argivische Bronze" 1890 asseriva che il modello per il tipo del tetradrammo di Naxos fosse una scultura attribuita ad una scultora di Pythagoras

Tale scultura è il Dionisio di Ercolano che ora si trove al Museo Archeologico di Napoli. L'attribuzione di tale opera a Pytagoras però non è dimostrabile e per il momento si tratta di un'opinione personale del Furtwangler

Il Dionisio di Naxos risulta comunque più antico in quanto il Furtwangler si basò per la cronologia del tetradrammo sulle opinioni errate dello Head mentre il Dionisio di Ercolano venive datato cronologicamente dopo la metà del V secolo a.C.

lele

Fotografia: il Dionisio di Ercolano , Museo Archeologico di Napoli, eseguita dall'amico cori

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Bellissimo il Dioniso di Ercolano, ma gia' piu' addolcito nei lineamenti rispetto al Dioniso del I tetra Nassio, perfettamente classico come impostazione. Che la statua avesse copiato la moneta, invece ? :D

Il tipo del Dioniso sul diritto era stato utilizzato da sempre a Naxos , le cui prime dracme risalgono addirittura al 530-510 aC e riportano al diritto una splendida testa di Dioniso di stile arcaico (vedi foto di un esemplare venduto recentemente all'asta)

numa numa

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buonasera a tutti, volevo fare una piccola considerazione sulla tetra di catania, conosciuta in un solo pezzo, credo conservato in un museo belga, siete sicuri che sia originale?

girano tante voci su questo pezzo..... in un ultimo sequestro fatto in sicilia, nei pressi di centuripe, fu ritrovato un conio di questa moneta, e il "maestro incisore" risultava di lunga esperienza e il top in questo campo.

tra le varie leggende metropolitane su questa moneta, una colpisce in particolare:

come mai non sono stati mai trovati altri pezzi? distrutti semi lisci, spaccati bucati etc. etc. anche di altri pezzi molto rari nel tempo ne sono spuntati...tra cui anche alcuni falsi....ma di questo mai. e se spunteranno saranno sicuramente made in centuripe. B)

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buonasera a tutti, volevo fare una piccola considerazione sulla tetra di catania, conosciuta in un solo pezzo, credo conservato in un museo belga, siete sicuri che sia originale?

girano tante voci su questo pezzo..... in un ultimo sequestro fatto in sicilia, nei pressi di centuripe, fu ritrovato un conio di questa moneta, e il "maestro incisore" risultava di lunga esperienza e il top in questo campo.

tra le varie leggende metropolitane su questa moneta, una colpisce in particolare:

come mai non sono stati mai trovati altri pezzi? distrutti semi lisci, spaccati bucati etc. etc. anche di altri pezzi molto rari nel tempo ne sono spuntati...tra cui anche alcuni falsi....ma di questo mai. e se spunteranno saranno sicuramente made in centuripe.  B)

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Il tetra di Aitna (non Katane) con il Sileno, e' attualmente conosciuto in un unico esemplare e custodito presso la Bibliotheque Royale di Bruxelles.

Il fatto che sia tuttora un pezzo unico ha sollevato l'interrogativo che la moneta possa non essere autentica. Tuttavia si possono fare alcune considerazioni che

devono essere tenute presenti nella valutazione di questo pezzo.

1. La moneta in questione risulta gia' presente in collezioni ottocentesche (Barone Lucien de Hirsch), non che questo sia prova di autenticita' pero' depone a favore di una certa storia e pedigree. Inoltre un falsario ottocentesco avrebbe avuto interesse a far "ritrovare" anche altri pezzi simili per avvalorare la genuinita' del pezzo invece di lasciarlo un unicum.

2. Se del tetra non sono stati rinvenuti altri esemplari, vi sono invece diversi esemplari di litra di Aitna, attribuibili allo stesso incisore, che riproducono il Sileno nello stesso stile del tetra.

Il motivo del Sileno non e' quindi confinato al tetra ma ripreso in nominali minori, del medesimo altissimo stile e sicuramente autentici. Nuovamente non e' prova di sicura autenticita' della moneta in questione ma contribuisce a creare un "quadro" di emissioni al cui interno un tetra si inserisce appropriatamente.

3. L'altissimo stile della moneta in questione.

Indubitabilmente ci troviamo di fronte ad un pezzo di stile del tutto eccezionale, raggiunto forse solo dagli esemplari coevi della zecca di Naxos (questi, originali al di la' di ogni dubbio, sono stati ritrovati in numerosi esemplari), che non a caso sono stati attribuiti da alcuni alla stessa mano. Se quindi il pezzo di Aitna fosse un falso ci troveremmo di fronte alla produzione unica di un falsario geniale che non avrebbe poi avuto interesse o occasione di produrre altri pezzi (che so, ad esempio, la dracma della stessa serie), il che sembra relativamente poco probabile.

5. La ricca simbologia del rovescio del tetra contiene una varieta' di elementi peculiari per cui riesce difficile pensare che un falsario sia potuto arrivare a concepire una composizione cosi' originale e ben strutturata (si pensi solo allo scarabeo riprodotto sul rovescio, che evoca gli scarabei giganti che popolavano le pendici dell'Etna), ricca di simbologie e rimandi che presupporrebbero una cultura e conoscenza classiche fuori dell'ordinario per un falsario che avrebbe trovato molto piu' conveniente mutuare una simbologia piu' comune quale quella rappresentata, ad esempio, dalla saetta (riprodotta sulle litre) oppure dal grappolo d'uva come nelle emissioni Nassie, oppure ancora la classica quadriga rappresentata sui nominali di Katane.

4. Della zecca di Aitna si conoscono pochissime emissioni e soprattutto pochissimi grandi nominali in argento. E' quindi una zecca rara e con alcune emissioni di estrema rarita' (tranne le litre relativamente piu' comuni), un tetra ritrovato in un unico esemplare non appare quindi eccessivamente incongruo in un simile contesto.

Infine, tornando ancora sul livello di eccellenza artistica della moneta, gli artisti che si sono cimentati nella sua imitazione, compreso un bravissimo incisore francese che venne autorizzato a riprodurla attorno al 1950, pur creando dei bellissimi pezzi, non sono riusciti neanche ad avvicinarsi alla finezza e al volume dell'incisione originale.

Quanto alle riproduzioni piu' recenti da parte degli 'artisti' siciliani contemporanei pur riconoscendo loro una singolare maestria [soprattutto per quanto riguarda le riproduzioni del bronzo] esse non sembrano rappresentare dei falsi troppo pericolosi visto l'ancora assai grande divario di qualita' con l'originale (non perche' tali copie non siano di buona fattura, quanto perche' e' l'originale ad avere un livello di eccellenza tale da costituire una seria barriera per la sua riproduzione).

Non e' assolutamente escluso infine che un ripostiglio o un rinvenimento futuro possano contribuire con il rinvenimento di altri esemplari di questa moneta, come ad esempio e' stato il caso per la rarissima emissione di Messana del tetra arcaico con il dio Pan.

numa numa

Modificato da numa numa
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Io rimango avvolte allibito da alcune dichiarazioni fatte solo sulla base che siccome il tetradrachma di AITNA e custodito presso la Bibliotheque Royale Bruxelles esso debba per forza maggiore essere il solo autentico, e non solo ma risulterebbe l´unico esemplare conosciuto, e allora come la mettiamo con i tre esemplari ritrovati nel 1978 nelle campagne di Randazzo ? paesino alle pendici dell´Etna, e gli alri due rinvenuti nel 1981 nelle campagne di Civitas borgata non molto distante dal conosciutissimo antico sito che risponde al nome di Pietralunga ? sulla riva ovest del fiume Simeto ? cosa sia successo a questi cinque esemplari nessuno é in grado di dare una risposta, peró questi ritrovamenti sono stati fatti, non vi é alcuna prova scritta su ció ma questi esemplari sono casualmente rinvenuti da ( si dice ) gente che va in giro a trovare oggetti o se vogliamo ( Tombaroli ) ma come rispondere alla giusta osservazione di MIRKOCT che ci rammenda quel signorotto di Centuripe che effettuivamente giá negli anni 60 forgeva copie a dir poco quasi irriconoscibili dall´originale, e tenendo conto che questo signore non era un artista allora come mai abbia potuto lui fare di sana pianta questi coni ? la risposta poptrebbe essere data solo se ci avviciniamo all´idea che quei stampi siano stati ricavati dall´originale, e allora come mai costiui avrebbe potuto coniare l´unico originale conservato a Bruxelles che gli avrebbero fatto una concessione speciale ?, io mi sento di dire un grazie a tutti quei numismatici Inglesi, Francesi, Tedeschi. Belgi, ed altri che hanno contribuito con i loro saggi a far si che la numismatica si illuminasse, ma oltre non andrei il fatto che hanno scritto dei saggi non vuole assolutamente dire che giá capivano come distinguere una moneta falsa da un originale, e questo ne é la prova che fino ad oggi in quasi tutte le aste di questi paesi troviamo messe in vendita delle monete di un falso ridicolo, ma se loro dicono che si tratta di originali allora bisogna zittirsi, poiché hanno a disposizione una grande biblioteca, e non fanno altro che fare dei riscontri fotografici , e se uno qualsiasi dice che é cosí tutti gli altri gli corrono dietro, questo succedette pure nella scoperta del 1982 di monete della zecca di Lentini allora il tipo di moneta denominato con testa bagnata ( Apollo a sinistra ) furono prese per false poiche prima di allora si conoscevano pochissimi esemplari dati per molto rari, a per alcuni esperti non vi fú remore non volevano aquistare quelle monete perché per loro erano dei falsi, solo alcuni mesi dopo che vi fú l´annuncio ufficiale in tutte le gazette numismatiche si resero conto che si trattava di un ritrovamento,

quindi i cinque esemplari da me accennati ( secondo quello che racconta la legenda locale ) dove sono andati a finire ?

quindi mi voglio ricollegare al pensiero di MIRKOCT che la moneta falsa potrebbe essere quella conservata a Bruxelles, poiché gli altri esemplari rinvenuti si assomigliano a questa moneta ma sono leggermente differenti ecco allora che gli originali diventono copie e viceversa, certamente il motivo per rendere piú attraente la storia e che si vuole fare credere che l´esemplare conservato in Belgio sia l´unico pezzo, per il semplice motivo che chi vuole andare a vederlo deve pagare il biglietto, e poi perché il ministro della cultura Rutelli non si adopera affinché questo esemplare ritorni al suo luogo di origine ? trattandosi di un caso di eccezionale raritá ? ecco tutti questi interrogativi, fanno si che ognuno abbia la sua propia idea, quindi se si vuole continuare a rimanere selle idee di ció che ci riportano alcuni testi, ebbene sia , ma da qui a dire che si tratta dell´unico pezzo conosciuto, queste é pura frenesia, anche perché -- non quadra logicamente la cosa, il perché dell´unico pezzo,-- che cosa aveva combinato l´incisore a quel tempo si era fatto una canna ? oppure qualche buon Celtico gli aveva affidato il compito di fare un solo esemplare da destinarsi propio alla Bibliotheque Royale di Bruxelles ? con tutti quei estimatori Siciliani e Italiani che darebbero l´anima per averlo nella propia collezzione ?

che sia chiaro che mi aspetto delle critiche magari violente da parte vostra ma se volete potreste farmi convinto con altri esempi piú plausibili e non solo rovistare vecchi numi di tantissimi anni orsono che non sono piú compatibili con gli ultimi ritovamenti specie negli anni 70 -80, e voglio aggiungere che questi numi si ci aiutano a classificare le monete a secondo il libro allora descritto ma sull´autenticitá non sono affatto credibili, ed io vi posso garantire che se un vecchissimo é stimatissimo esperto ( non faccio nome per omessa pubblicitá ) asserisce che questa moneta é falsa oppure originale allora non vi sono altre scelte bisogna adeguarsi fino ad altre prove piú lampanti.

mi scuso per la lungaggine

cordialmente

REDSCHORK

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  • 6 mesi dopo...
buonasera a tutti, volevo fare una piccola considerazione sulla tetra di catania, conosciuta in un solo pezzo, credo conservato in un museo belga, siete sicuri che sia originale?

girano tante voci su questo pezzo..... in un ultimo sequestro fatto in sicilia, nei pressi di centuripe, fu ritrovato un conio di questa moneta, e il "maestro incisore" risultava di lunga esperienza e il top in questo campo.

tra le varie leggende metropolitane su questa moneta, una colpisce in particolare:

come mai non sono stati mai trovati altri pezzi? distrutti semi lisci, spaccati bucati etc. etc. anche di altri pezzi molto rari nel tempo ne sono spuntati...tra cui anche alcuni falsi....ma di questo mai. e se spunteranno saranno sicuramente made in centuripe.  B)

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non credo che le immagini e le informazioni sul sequestro siano state mai pubblicate sul forum, vi segnalo (spero in anteprima) il seguente link nel quale troverete sia le immagini dei coni sia le informazioni sul sequestro in questione

http://www.regione.sicilia.it/benicultural...acultura05.html

per comodità vi riporto il contenuto e alcune sue immagini:

"In seguito ad una articolata attività investigativa, condotta dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale della Sicilia congiuntamente a quelli della Compagnia di Nicosia, finalizzata a contrastare il saccheggio dei siti archeologici, è stato possibile individuare una persona di Centuripe che aveva dato vita, nel piccolo centro ennese, ad un laboratorio clandestino per la falsificazione di monete antiche. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Enna, hanno portato tra l'altro al sequestro di oltre 1500 monete antiche, 170 conii e 250 calchi e al deferimento all'autorità giudiziaria di T.G., 54enne da Centuripe, per “detenzione abusiva di reperti archeologici, riproduzione e falsificazione di monete antiche” (artt. 176 e 178 del Codice dei Beni Culturali). La maggior parte del materiale sequestrato è di interesse archeologico: oltre 1570 monete antiche, punte di frecce, anelli, campanelli, fibule. Il resto consiste, invece in oggetti falsi, per lo più monete, conii ed altro materiale utilizzato per la falsificazione di monete antiche.

Altro aspetto che è emerso è la presenza di alcune monete antiche, autentiche, le quali sarebbero state ribattute in epoca moderna. Le incrostazioni terrose rilevate sulle monete di interesse archeologico lasciano presupporre che provengono dal sottosuolo, e pertanto da siti ed aree di interesse culturale. Per la ricerca dei reperti sono state utilizzate, verosimilmente, apparecchiature tecniche quali sofisticati metal detector. Altro elemento non comune e sottoposto anch'esso a sequestro è un blocco di ossidazione, ovvero migliaia di monete antiche e false in epoca moderna unite in un unico conglomerato con il fine di agevolarne una perfetta “patinatura”.

Per quanto riguarda i conii sono anch'essi stati realizzati con precisione e in nessuno di essi è stata rilevata un'imperfezione del disegno, essi riproducono emissioni greche, magnogreche e siceliote dei secoli V-III a.C. di bronzo, argento, oro, nonché romano-imperiali e repubblicani.

Per i Carabinieri si tratta del più importante sequestro di un laboratorio di falsificazione numismatica fatto negli ultimi anni"

foto-conii-2.jpg

foto-conii-1.jpg

Modificato da Fid
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Complimenti Fid,

interessantissimo e la riprova che quanto sostenevo, in una recente discussione con Redschork, che i tetra di Aitna che lui mostrava fossero dei falsi, rispondeva al vero, nonostante le sue moltissime rimostranze al riguardo.

Confrontate le immagini da lui postate con i coni ritrovati.

In quanto all'unico esemplare originale esistente, da piu' parti, e' vero, si sono levate, nel corso del tempo voci su una sua presunta falsita'.

Pero' occorre riconoscere almeno alcuni elementi:

A. L'esemplare e' noto gia' dalla seconda meta' del 1800 (non che questo sia elemento di originalita', ma comunque occorre considerarlo)

B. Non esistono altri tetra, ma esistono splendide litre, queste verissime, al di la' di ogni dubbio (patine cristallizzate, etc.) di finissimo stile e probabilmente della stessa mano dell'incisore del tetra

C. Lo stile del tetra appare straordinario, i falsi o le incisioni successive realizzate (anche da notevoli artisti) sono molto lontane dal grado di finezza esecutiva di quello che forse puo' essere considerato l'originale.

Detto questo non abbiamo ancora una prova provata che l'unicum di Aitna sia effettivamente originale e il dubbio, temo, continuera' a persistere.

numa numa

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Sicuramente....poi è naturale che per gli "unicum" ci sia sempre una certa diffidenza...anche e soprattutto perché non ci sono parametri di raffronto con un'altra moneta. Già questo sarebbe un parametro che permetterebbe di esporsi di più riguardo alla bontà della moneta stessa. Cmq. è assai affascinante la ricostruzione che è stata fatta in questo post....la storia numismatica greca e magno-greca è sempre un qualcosa di veramente speciale!

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spesso le prime impressioni sono le migliori, in ogni caso la visione del conio penso che sia stata utile a fugare ogni eventuale ulteriore dubbio

Modificato da Fid
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