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Inviato (modificato)

Spinto dalla lettura di questi testi :

Dalla Dracma Gallo-Celtica al Marengo Napoleonico Volume primo (dall' alba

della storia pedemontana all' anno millequattordici) - Elio Biaggi Edizione

Victor Gadoury 2004

GLI ALBORI DELLA MONETA (Numismatica antica dai Greci ai Celti) - SILVIO CANAVESE , Keltia Editrice Aosta 1997

MONETAZIONE CELTICA DELL'ARCO ALPINO - ANDREA PAUTASSO , Keltia Editrice Aosta 1994

Catalogo Monete preromane del Nord Italia, Celtiche della Gallia dell’Est Europeo:

Collezione Andrea Pautasso. Mostra numismatica. Aosta, Chiesa di San Lorenzo, 3 settembre – 2 ottobre 1988. Aosta, 1988 Musumeci Editore

mi piacerebbe dedicare parte dei miei interessi collezionistici al tema delle

origini delle monete piemontesi intendendo rivolgere la mia attenzione non solo a quelle battute da zecche operanti in tale territorio ma anche a quelle circolanti, come

moneta locale imposta o accettata, in tale area pur provenendo da zone attigue .

Sicuramente fra le prime monete ad essere "coniate" in Piemonte troviamo

quelle di tipo Massaliota , la dracma di Marsiglia infatti fu il prototipo

delle Dracma Piemontese dal IV al I secolo a.C . e piu' in generale di quella

Padana.

Massalia , l' attuale Marsiglia vennne fondata intorno al 600 a.C. da alcuni coloni provenienti dalla citta' greca di Focea.

Verso il 525 a.C questa citta' della provenza adotta una propria tipologia monetaria che continuo' fino al 49 a.C periodo delle conquiste della Gallia da parte di Giulio Cesare.

Grazie all' influenza commerciale di Massalia la sua moneta si diffuse sulle coste vicine del mar Meditterraneo e nell' area della Gallia Cisalpina ; qui passando per il Delfinato e la Savoia tramite i passi del Monginevro del Moncenisio e del Gran San Bernardo giunse nell' attuale Piemonte

Il Biaggi distingue i seguenti tipi monetari massalioti :

a ) Dracme in buon argento definita Dracma Pesante (peso medio 3,7 gr.) dal 525a.C. al 220/218 a.C.

B ) Dracme in argento o Dracma leggera (peso medio 2,5 gr.) dal 220/218 a.C. al 49 a.C.

c ) Oboli in argento (peso medio 0,67 gr.)

d ) monete in bronzo assunte dai tipi in bronzei Siracusani di Agatocle

La Dracma di Marsiglia presenta al D/ la testa della latina Diana Efesina (la greca Artemide e l' asiatica Ecate d' Efeso) ,con orecchini a tre pendenti e collana di perle ,coronata da fronde di olivo proprio questo elemento per alcuni studiosi vuol ricordare l' introduzione di questa pianta nell' area costiera

La rappresentazione di Diana viene fatta derivare da quella di Aretusa presente nelle tetradracme di Cephaloedium e di Palermo a sua volta ispirate ai tipi di siracusa.

Il R/ presenta un leone andante a destra ispirato a quello delle Didracme di Velia in Lucania , in alto lo spazio libero del campo e' occupato dalla legenda MASSA abbreviazione della parola greca Massalieton (di Marsiglia)

La figura del leone nei secoli di emissione assume diverse evoluzioni e a volte si presenta rivolto a sinistra.

Tali Dracme mancano completamente nelle tombe e nei ripostigli dell' Italia settentrionale ad esclusione della' area piemontese dove sono avvenuti alcuni ritrovamenti sporadici nel terreno nelle Valli di Cuneo e nella zona del Lago del Moncenisio (dal dopoguerra appartiene alla Francia) vie di transito commerciali delle Alpi Occidentali

Dopo questa breve introduzione vi presento un esemplare di Dracma leggera di Marsiglia acquistata da un numismatico professionista specializzato in tale settore

Argento , diametro circa 16 mm. , peso gr. 2,67

A/ [A]. Buste d'Artémis diadémé et drapé à droite, avec collier et boucles

d'oreille, arc et carquois sur l'épaule, grènetis.

R/ ????? // ?????? / TA devant le lion. Lion bondissant à droite, sur une ligne d’exergue, une lettre entre les pattes, listel.

Non possedendo testi specifici e avendo visionato innumerevoli varianti , vi chiedo la cortesia se qualcuno di voi e' in grado di darmi qualche riferimento di catalogo(ho solo quello del Sear) per una precisa identificazione della moneta , grazie :)

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Modificato da piergi00

Inviato

Forse devo avere qualche articolo riguardante la dracma di massalia, controllo stasera e ti faccio sapere.


Inviato

Grazie mille per il tuo interessamento :)

Intanto in questi giorni ho richiesto ad un numismatico francese un suo recente catalogo d' asta con un buon numero di Oboli e Dracme di Marsiglia sperando di trovarvi dei riferimenti


Inviato

Mi dispiace pensavo di aver conservato qualcosa, ma invece nulla.


Inviato

Non mi ritrovo completamente con i contenuti della tua introduzione alla moneta, in ogni caso i riferimenti rispetto alla dramma sono questi:

Dramma leggera, gruppo II, serie 7 della classificazione della Brenot . Datazione secondo Depeyrot 150-130 a.C.

Una particolarità, non so se ci hai fatto caso, è la piccola A (firma dell'incisore dei coni) nascosta nel drappeggio della veste di Artemide, caratteristica dell'emissione.

Ciao

Awards

Inviato (modificato)
Dramma leggera, gruppo II, serie 7 della classificazione della Brenot . Datazione secondo Depeyrot 150-130 a.C.

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Grazie per i riferimenti

Quali testi fondamentali mi consigli sull' argomento ?

La mia breve introduzione si basa in grande linee sul capitolo dedicato alla dracma padana presente nell' ultima opera (2004) di di E.Biaggi

Modificato da piergi00

Inviato

Ti premetto che la monetazione di Massalia non è al centro dei miei interessi, ma che è stato necessario per me studiarla in funzione dei rapporti con le monetazioni padane. Di conseguenza magari qualcuno con competenze più specifiche e settoriali può darti consigli migliori dei miei.

In ogni caso i cataloghi della Brenot delle collezioni dei musei di Marsiglia e Lione sono quanto di più completo io conosca:

BRENOT C. – SIAS A., De Phocèe à Massalia, catalogue du fond général, Marseille 1981.

BRENOT C. – SCHEERS S., Catalogue des monnaies massaliètes et monnaies celtiques du Musée des Beaux Arts de Lyon, Louvain 1996.

Il primo testo è quasi impossibile da reperire, il secondo ha un rapporto qualità prezzo decisamente sbilanciato a favore del secondo termine, se ti interessano solo Massalia e le padane, ma ahimè, i testi di riferimento sono questi.

Più a buon mercato e di facilissimo reperimento sono i cataloghi d'asta del Comptoir Général Financier: tralasciando il lato scientifico (a volte abbastanza inaffidabile) hanno il merito di illustrare parecchi esemplari indicando abbastanza correttamente i relativi riferimenti (quanto meno per le Marsigliesi , mentre è da mettersi le mani nei capelli per le padane); di questi ti consiglio Monnaies XV (30 septembre 2002) che ne lista un bel po', ma ce ne sono anche altri: se vai sul loro sito ti fai un'idea.

In ogni caso se ti interessa ti posso mandare i miei appunti (in italiano!) ;-)

Quanto alle origini della monetazione padana e i suoi rapporti con quella di Massalia, sono importantissimi i seguenti contribuiti:

BRENOT C., Des drachmes marseillaises aux drachmes cisalpines, in Atti del convegno internazionale “Numismatica ed archeologia del celtismo padano”, Saint-Vincent 8-9 settembre 1989, Aosta 1994, pp. 85-92.

BRENOT C., Des drachmes de Marseille aux drachmes de Cisalpine. Nouvelles remarques, in Incontro di Studio “La monetazione preromana dell’Italia Settentrionale”, Bordighera 16-17 settembre 1994, Rivista di Studi Liguri LXI, 1995, Bordighera 1996, pp. 15-32.

e questo, che di fatto ha rimesso in discussione l'ipotesi che le varie monetazioni dell'Italia Settentrionale fossero imitazioni di monete di Marsiglia, adombrando la possibilità (e sostanziandola piuttosto seriamente) che in realtà siano imitazioni di imitazioni transalpine della stessa dramma:

BRENOT 2000 = BRENOT C., Imitations lourdes de drachmes massaliètes au cabinet des médailles de Marseille , in Atti della Giornata di Studio “I Leponti e la moneta”, Locarno 16 novembre 1996, Locarno 2000, pp. 11-21.

Ciao

Awards

Inviato

Grazie per la Bibliografia consigliata :)


  • 1 mese dopo...
Inviato

Ieri ho ricevuto in regalo questo bronzetto di Marsiglia

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Inviato
Ieri ho ricevuto in regalo questo bronzetto di Marsiglia

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Davvero particolare e con una bellissima patina. Complimenti! :D


Inviato

:rolleyes: DE GREGE EPICURI

Davvero bello, io ne ho avuti alcuni decisamente più scadenti. Soprattutto, è rarissimo che si legga così chiaramente l'iscrizione MAS sopra il toro, sul rovescio.


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