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Inviato
[code] Art 1 comma 7

7. Salvo che il fatto costituisca reato, e' punito con la sanzione amministrativa pecuniaria fino a 10.000 euro l'acquisto o l'accettazione, senza averne prima accertata la legittima provenienza, a qualsiasi titolo di cose che, per la loro qualità o per la condizione di chi le offre o per l'entità del prezzo, inducano a ritenere che siano state violate le norme in materia di origine e provenienza dei prodotti ed in materia di proprietà intellettuale.

La sanzione di cui al presente comma si applica anche a coloro che si adoperano per fare acquistare o ricevere a qualsiasi titolo alcuna delle cose suindicate, senza averne prima accertata la legittima provenienza.[/code]

Quindi se acquisto su ebay una moneta proveniente da [i]tombaroli[/i] oltre a punire me possono punire anche ebay?

M.

Inviato
Sembra sia così, del resto il problema del controllo (o mancato controllo) di ciò che è in vendita su Ebay è palese... <_<

Incuso, mi puoi indicare dove trovare il testo integrale del decreto ?? Grazie.

Ciao, RCAMIL B)

Inviato
[quote name='incuso' date='30 marzo 2005, 00:16'][code] . . . 
Quindi se acquisto su ebay una moneta proveniente da [i]tombaroli[/i] oltre a punire me possono punire anche ebay?
M.
[right][post="24274"]<{POST_SNAPBACK}>[/post][/right][/quote]


Secondo me questa norma si riferisce esclusivamente alla fattispecie della violazione delle disposizioni sulla origine e provenienza, cioè è rivolta alle questioni di introduzione in Italia di prodotti in violazione delle norme doganali.

In altre parole è una norma di intento protezionistico commerciale.

Non credo proprio che si potrebbe applicare al caso che interessa a noi (anche se ormai siamo così al marasma giuridico che potrebbe capitare ogni cosa!).

In realtà nel nostro caso SE FOSSE DIMOSTRABILE la provenienza illegittima, scatterebbero norme ben più gravi e decisamente penali (incauto acquisto e/o ricettazione), anche nella eventualità nella quale non si potessero far valere le norme specifiche sulla tutela dei Beni Culturali (magari nel caso in cui non sussistesse la provenienza originaria dal nostro territorio nazionale).
Ripeto, sanzioni ben più gravi e penali (anche a carico di chi si fa mediatore della compravendita, la organizza o la favorisce).

Pura opinione personale.


Il testo del DL 35/2005 è scaricabile gratuitamente dal sito:
[url="http://gazzette.comune.jesi.an.it/2005/62/1.htm"]http://gazzette.comune.jesi.an.it/2005/62/1.htm[/url]

  • ADMIN
Staff
Inviato
[quote name='rcamil' date='30 marzo 2005, 07:29']Sembra sia così, del resto il problema del controllo (o mancato controllo) di ciò che è in vendita su Ebay è palese... <_<

Incuso, mi puoi indicare dove trovare il testo integrale del decreto ?? Grazie.

Ciao, RCAMIL  B)
[right][post="24280"]<{POST_SNAPBACK}>[/post][/right][/quote]

Il testo lo trovi qui:

[url="http://www.parlamento.it/parlam/leggi/decreti/05035d.htm"]http://www.parlamento.it/parlam/leggi/decreti/05035d.htm[/url]

Inviato
Ciao ragazzi,
ma quindi fatemi capire una cosa (tornando alle monete da pulire...) .
Se dovessi comprare un lotto di monete romane da pulire all'estero, devo farmi rilasciare una dichiarazione dal venditore di provenienza "lecita" delle monete, giusto?

Ma cosa s'intende per provenienza lecita? Se, per esempio, il venditore dichiara che le monete provengono dall'Europa dell'est - è provenienza lecita? E se provengono dall'Inghilterra?

Cmq... avete letto il testo della legge? Alla dogana sono dotati di scanner pazzeschi per irlevare i metalli, non mi stupisco più adesso se mi arrivano 3 buste e l'unica ad essere aperta e vuota è quella che conteneva qualche lira d'argento ;)


Nic

Inviato
Ma le lettere non passano mica dalla dogana... :huh:
o sbaglio?

Inviato
[quote]inducano a ritenere che siano state violate le norme[/quote]

Scusate, non è palesemente anticostituzionale?

df

Inviato
il testo dell'articolo riguarda logistica, merci e simili, inoltre è legato alla lotta alla contraffazione ed alla vendita di merce non in regola con le normative CE
Certo, il discorso potrebbe essere esteso per analogia, ma credo che in materia di beni culturali esistano leggi più specifiche che "coprano" il dettato di quest'ultima legge.

Inviato
[quote]Ma le lettere non passano mica dalla dogana...[/quote]

Anche io sapevo che la corrispondenza non passa alla dogana... Vengono fatti dei controlli nei centri di smistamento nazionali.

Inviato
[quote name='adamaney' date='30 marzo 2005, 21:47'][quote]inducano a ritenere che siano state violate le norme[/quote]

Scusate, non è palesemente anticostituzionale?

df
[right][post="24456"]<{POST_SNAPBACK}>[/post][/right]
[/quote]


No, non è anticostituzionale.

E' solamente scritto in maniera schifosamente sibillina.
Ancora una volta salta agli occhi che questo governo è portatore di una cultura giuridica bassissima - in altre parole non è capace di scrivere i decreti-.

Quello che il testo vorrebbe dire è che non è punibile il cittadino che acquista un prodotto griffato falso se per il luogo in cui lo acquista, le modalità della transazione, il prezzo fissato, EGLI NON POTEVA RAGIONEVOLMENTE INSOSPETTIRSI RIGUARDO ALLA PROVENIENZA ILLEGALE (anzi, aggiungo io, in questo caso è lui il truffato).

Viceversa il cittadino deve sapere che se acquista un bene che per il modo, il luogo ed il prezzo in cui gli viene offerto non può essere altro che falso, ANCHE LUI E' PUNIBILE.

Il principio, benché riferito ad una valutazione psicologica e soggettiva, mi pare in linea di massima giusto ed è - per altri casi - da tempo immemorabile presente nel nostro ordinamento (riferito alla fattispecie di oggetti provenienti da furti).

Però, cribbio, non si può scrivere una norma così male!

Inviato
Segnalo questo articolo tratto da Punto Informatico

[url="http://punto-informatico.it/p.asp?i=52171"]http://punto-informatico.it/p.asp?i=52171[/url]

Inviato
Mi sa che non hanno mica torto.

Continuo però a pensare che l'applicazione della norma non sembra riguardare specificamente le monete da collezione.
Potrebbe però effettivamente incidere pesantemente sul commercio on-line complessivamente.

Siamo alle solite, se la norma fosse scritta bene potrebbe essere l'occasione per quella evoluzione "etica" del mercato che tutti noi auspichiamo.

Se scritta come una grida manzoniana, fa solo danno.

Inviato
Concordo pienamente con te :)

ciao

Inviato
Non credo che per monete & affini cambi molto: ci sono già leggi che proteggono questi beni e la loro importazione (o provenienza) non lecita.

"Ancora una volta salta agli occhi che questo governo è portatore di una cultura giuridica bassissima - in altre parole non è capace di scrivere i decreti-."

Te lo dico senza astio: è una frase qualnquista. Mi sono occupato per anni di legislazioni ed interpretazioni (sigh!) e da sempre i decreti legge sono quelli fatti peggio, perchè solitamente fatti infretta. Il colore del Gverno in questo casi non c'entra. Sò tutti uguali. Se conosci il regolamento anagrafico, vatti a leggere la legge "un albero per ogni nato" proposta da Rutelli e fatti du risate....

Inviato
[quote name='wishyou' date='02 aprile 2005, 00:08']  . . .  "Ancora una volta salta agli occhi che questo governo è portatore di una cultura giuridica bassissima - in altre parole non è capace di scrivere i decreti-."

Te lo dico senza astio: è una frase qualnquista.    . . . 
[right][post="24820"]<{POST_SNAPBACK}>[/post][/right][/quote]


E io ti rispondo con la fermezza di chi sa quello che dice:
questo governo è portatore di una cultura giuridica bassissima - in altre parole non è capace di scrivere i decreti-.

Se poi ne fai una questione di colore, aggiungo -come ho già accennato in qualche mio post- che il governo immediatamente precedente aveva lo stesso difetto (però, per motivi totalmente indipendenti dalla sua volontà, non è riuscito a fare altrettanto danno, ma non dubito che ci sarebbe riuscito se ne avesse avuto il tempo).

Mi pare poi che tu abbia centrato benissimo il problema: tutte le volte che si prova a legiferare mediante decreto-legge su un tema di ampio respiro si producono norme che magari suonano bene sulla carta e che magari danno l'illusione di essere state prodotte con tempestività (saltando il vaglio del confronto con partiti, organizzazioni, audizioni nelle commissioni di esperti etc.) ma che subito si rivelano difficilmente applicabili alla realtà e soprattutto risultano non condivise (anzi suonano borbonicamente imposte) per chi le deve rispettare e far rispettare.

Pura opinione personale.

Inviato
In uno stato giuridico dove il computer è definito come "registratore per il supporto di immagini" dubito che ci si possa aspettare più di tanto per quanto riguarda il commercio on line!

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