Madonnina di Civitavecchia

[plauto]

Salve a tutti, vorrei sottoporvi questa moneta da cinque baiocchi che ho trovato,

è del 1797 (si vede solo il secondo 7 ma è sufficiente), ho fatto una piccola ricerca sul poco materiale di cui dispongo e su internet, ed ho notato alcune differenze rispetto alla tipica produzione di queste monete:

- dalla scritta "VECCHIA" manca la A finale,

- la modonnina ha una strana effige molto diversa rispetto ad altre monete da 5 baiocchi

- mancano le iniziali dell'incisore che in genere era sotto il mezzobusto della madonna

- l'aureola è schiacciata sotto la scritta perimetrale e non tra la scritte DEI e GENETRIX

la mutilazione laterale della moneta è il frutto della permanenza di quasi un secolo in un campo arato o può essere un difetto di conio all'origine?

può essere considerata BB o BB+

per me trovarla è stata un emozione incredibile e ancor più studiarla sotto la lente, voi cosa ne pensate??

grazie a tutti

[max65]

Ciao Plauto,

se riuscissi a postare una foto,si potrebbe dare un'opinione più obiettiva.

Saluti da Max65 ;)

[plauto]

già.. le foto eccole!

[Matteo]

Ciao,

bella la "madonnina" di Civitavecchia, effettivamente noto parecchie differenze da quelle che ho visto di solito!

Matteo

[rcamil]

- dalla scritta "VECCHIA" manca la A finale,

- la modonnina ha una strana effige molto diversa rispetto ad altre monete da 5 baiocchi

- mancano le iniziali dell'incisore che in genere era sotto il mezzobusto della madonna

- l'aureola è schiacciata sotto la scritta perimetrale e non tra la scritte DEI e GENETRIX

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Ciao, lo stile "rozzo" della raffigurazione e delle iscrizioni al rovescio fa ricondurre questa emissione al periodo della Repubblica Romana del 1799, e dell'assedio francese di Civitavecchia, quando la città tentò invano di mantenere la propria autonomia, dopo essere stata temporaneamente occupata dalle truppe napoletane.

Si tratta di coniazioni "abusive" realizzate con il metallo che c'era a disposizione, compresi i pezzi di artiglieria in disuso.

La moneta che hai trovato è catalogata dal Bruni ("Le monete della Repubblica Romana") al n° 11 ;)

Complimenti per il fortunato ritrovamento, la conservazione al di là dell'ossidazione non è affatto male per questa tipologia :)

Ciao, RCAMIL B)

[Paleologo]

Molto interessante questa moneta! Se ho capito bene quello che dice Renzo Bruni nell'introduzione al catalogo della mostra sulla Repubblica Romana all'ultima Vicenza Numismatica, ho idea che il suo aspetto "tozzo" derivi dal fatto di essere una monetazione di emergenza prodotta nel periodo dell'assedio francese. La municipalità di Civitavecchia aveva rifiutato di aderire alla Repubblica Romana e aveva cominciato a battere moneta di imitazione delle precedenti emissioni pontificie, utilizzando incisori locali e materiali di recupero, da cui le differenze di conio da te giustamente riscontrate. Anche il colore mi fa pensare che la lega sia in buona parte "metal de cloche", metallo di campane. Sto andando a memoria in questo momento, quindi mi aspetto che qualcuno possa smentirmi ;)

la mutilazione laterale della moneta è il frutto della permanenza di quasi un secolo in un campo arato o può essere un difetto di conio all'origine?

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La seconda che hai detto. E' una caratteristica che si riscontra spesso nelle coniazioni

con macchinari del tipo "a rullo".

può essere considerata BB o BB+

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Penso di si, visto che già all'origine si tratta di coniazioni di qualità tecnica decisamente scadente.

per me trovarla è stata un emozione incredibile e ancor più studiarla sotto la lente, voi cosa ne pensate??

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Che ti capisco perfettamente :P

Ciao, P. :)

P.S. Whops! Come avete visto, il libretto di Bruni ha riscosso molto successo ;)

E si, erano pezzi d'artiglieria in disuso, non campane :D

Modificato 29 Ottobre, 2007 da Paleologo

[quattrino]

Splendida monetina piena di storia!! Mi raccomando non pulirla, che ha una bellissima patina! :)

[plauto]

grazie a tutti per l'aiuto prezioso, in special modo a paleologo e rcamil, per me il valore maggiore di una moneta è la storia che racconta

ciao plauto