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Risposte migliori

Inviato

buongiorno a tutti.

seguendo un'asta sul e-b** (Numero oggetto: 170159880976)

http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?ViewIt...:MEWA:IT&ih=007

relativo ad un testone di Ludovico Sforza che era stato acquistato da InAsta n° 22, volevo un vostro parere sui prezzi che si possono pagare nelle aste oppure sul noto sito.

Premesso che indubbiamente i prezzi sono generati dalla domanda e dall'offerta (regola generale e sempre valida) e non ho esperienza della moneta in questione essendo fuori dal mio campo di interesse (e quindi mi è sconosciuto il "valore" di riferimento).

tutte le informazioni che riporto sono pubbliche e reperibili sul sito da inasta o su e-b**. Nessun collegamento con venditore o acquirente da parte del sottoscritto.

Il testone fu aggiudicato da InAsta (n° 22) ad euro 290 (ed ovviamente l'acquirente avrà pagato il 15% in più per diritti d'asta)

messo in vendita sul noto sito, questo è stato aggiudicato a 348 euri.

Le domande che mi sono posto sono quindi:

1) che le aste siano più "vantaggiose" del noto sito?

2) che sul noto sito operino persone con meno esperienza di quelle che seguono le aste (ribadisco con non conosco il valore del testone, magari anche 348 euri è ben al disotto del "valore di mercato")

3) che alla fine sia profittevole (per il loro e di riflesso del committente interesse) il comportamento di alcuni operatori d'asta (ad esempio quello torinese) mettere le loro aste anche in forma live-auction ad integrazione di quanto battuto in sala?

grazie per i vostri pareri

ciao


Inviato

Secondo me dipende dal fatto che il noto sito ha un "pubblico" maggiore delle aste. Il suo bacino di utenti è a livello mondiale oramai, mentre le aste sono frequentate da numero ridotto di possibili acquirenti.

Ormai si tende a demonizzare il noto sito, ma poi alla fine finiamo tutti là. Ormai anche numerosi commercianti lo usano per vendere.

Certo per i pezzi importanti, non può essere una foto (spesso fatta male) sul web a spronarti all'acquisto, per quelli per fortuna ci sono le aste.

fedafa


Inviato

Indubbiamente rivolgersi ad una platea vasta ed eterogenea sicuramente paga: non di rado si assiste a televendite dove vengono proposti oggetti da collezione a prezzi sostenuti, sicuramente molto maggiori a quelli "di mercato" eppure vendono, se continuano a "battere il chiodo", no ?. Questa regola non risparmia la numismatica dove un venditore può anche trovare maggior soddisfazione commerciale in un sistema di vendita come eBay anzichè tramite i consolidati canali di vendita (vedi Aste pubbliche). Ritengo che si tratti comunque di casi sporadici mentre, in linea di massima, la tendenza vada in senso opposto (e non lo dico per "partigianesimo", credimi). Tieni inoltre presente, Carletto, che le monete non hanno un prezzo ufficiale come le pere o le patate, ad esempio, ed il fatto che in una vendita una moneta abbia spuntato una determinata cifra non vuol dire che questa verrà in qualche modo rispettata successivamente. Ti faccio un esempio: circa 10 anni fa un collezionista comprò in una nostra asta parecchie monete: dopo circa 1 mese, non riuscendo a far fronte ai suoi impegni per colpa di un mancato disinvestimento finanziario, si accordò con noi per rimettere tutto il gruppo nella vendita successiva, dichiarandosi disponibile a pagare una eventuale differenza tra il prezzo fatturato nella prima vendita e quello realizzato nella successiva (tengo a precisare che le monete non furono acquistate alla base d'asta....). Neanche a crederci le monete spuntarono quasi tutte un prezzo superiore a quello registrato precedentemente. A questo punto sorge spontanea la domanda: quale dei due prezzi era quello "giusto" ? Risposta (mai): nessuno dei due, non esiste un prezzo "giusto", perchè quello che può essere caro per me può non esserlo per te e viceversa. Il valore che diamo ai soldi è strettamente legato a fattori personali (disponibilità in primis) e così l'interesse che suscita il pezzo può essere maggiore in un collezionista anzichè in 1000 altri.

Spero di essere stato sufficientemente chiaro.


Inviato

Carletto,

Il valore di una moneta, maxime di una moneta come il testone di Lodovico il Moro per Milano, varia moltissimo in base alle condizioni di ocnservazione, stile e freschezza dell'esemplare posto in vendita. Questa moneta in condizioni brutte, quali quelle dell'esemplare dell'asta eBay (direi MB con schiscciature di conio, parti usurate e anche un doppio conio evidente nel profilo del duca) puo' valere tra i 200 e i 300 euro. La stessa moneta in condizioni superbe puo' valerne 1500/2000

non mi sorprenderei se un esemplare eccezionale potrebbe arrivare a farne anche 5000.

Questo e' oggi il mercato che esaspera (a torto o a ragione) il valore per le monete in condizioni di conservazione superiore.

Vi e'pero' da ribadire un concetto, piu' volte espresso su queste pagine, che il valore di una moneta, come quello di altri beni artistici o di pregio quali quadri, mobili, libri, etc. non puo' essere deternminato univocamente.

Due monete, soprattutto quelle antiche, non saranno mai identiche per conservazione, stile di conio, condizioni del metallo, battitura, centratura, amiezza dei margini, etc. Quindi non puo' aversi un confronto omogeneo da parte del mercato per esemplari anche apparentemente molto simili.

Piu' volte ho poi ricordato, soprattutto a chi vuole studiare le monete come possibile forma di investimento, che il mercato di questi beni e' a;tamente imperfetto. Non esiste un mercato di scambio tipo quello delle Borse ove le differenze di prezzo dello stesso titolo trattato su due Borse diverse vengono automaticamente ridotte al minimo grazie agli arbitraggi e alle transazioni in continuo.

Per una moneta in asta basta che ci siano due contendenti che se la disputano che quel pezzo arrivi a fare anche 2 volte quanto un pezzo simile (o magari los stesso!) possa realizzare in un'altra asta il mese prima.

Il mio consiglio e' di non lambiccarsi il cervello alla ricerca di un modello interpretativo delle oscillazioni di valore delle monete sui vari mercati e presso i vari operatori, e invece di studiare e approfondire la storia delle monete, delle zecche e delle varie emissioni.

Infine un'ultima conisderazione. La garanzia che possono offrire delle aste pubbliche serie, organizzate da operatori qualificati, offrono delle garanzie infinitamente superiori ad aste di tipo eBay, ove il materiale non e'addirittura neanche visibile preventivamente all'acquisto.

numa numa


Inviato

Per quel pochetto che conosco ebay, si tratta di un caso sporadico. E d'altronde 290+15%=333€, quindi l'acquirente l'ha pagata poco più che se l'avesse presa da Inasta. E' probabile che gli sia sfuggita di poco all'asta pubblica ed abbia deciso di giocarsela fino in fondo vedendola su ebay; come spesso capita poi, è bastato che una seconda persona fosse fortemente interessata per far salire il prezzo sopra alla cifra spuntata nell'asta pubblica. Personalmente ho visto diverse monete invendute ad aste pubbliche, ritornare poi in vendita su ebay: quasi sempre ad un prezzo finale decisamente inferiore a quello base dell'asta pubblica. Io stesso ho comprato su ebay un paio di mesi fa una monetina gonzaghesca presente sul catalogo di Inasta di primavera: la vinsi a circa 15€, contro i 50 a cui era stata piazzata (invano) come base nell'asta pubblica.


Inviato

Ho cominciato da poco a seguire le aste online (ancora senza comprare nulla) e mi sono fatto un'idea abbastanza precisa: per certe monetazioni di nicchia, conoscendo bene quello che si compra, non avendo fretta, tenendo costantemente d'occhio l'offerta si può ancora fare "l'affare", intendendo con questo prezzi del 50% e più inferiori a quelli di mercato. Ovviamente mi riferisco solo ed esclusivamente a un range di prezzi fino a 100, massimo 150 euro. Sopra questo limite, e a maggior ragione per monetazioni molto "gettonate", sia venditori che acquirenti sanno benissimo il valore di quello che passa in asta e i prezzi tendono automaticamente ad allinearsi.

Ciao, P. :)


Inviato

Buongiorno,

grazie a tutti per le vostre interessantissime considerazioni.

pienamente d'accordo con molti vostri pareri:

dipende dal fatto che il noto sito ha un "pubblico" maggiore delle aste

le monete non hanno un prezzo ufficiale come le pere o le patate, ad esempio, ed il fatto che in una vendita una moneta abbia spuntato una determinata cifra non vuol dire che questa verrà in qualche modo rispettata successivamente

è bastato che una seconda persona fosse fortemente interessata per far salire il prezzo sopra alla cifra spuntata nell'asta pubblica

La garanzia che possono offrire delle aste pubbliche serie, organizzate da operatori qualificati, offrono delle garanzie infinitamente superiori ad aste di tipo eBay, ove il materiale non e'addirittura neanche visibile preventivamente all'acquisto

ma devo dire che quanto mi ha fatto più piacere è stata la frase

Il mio consiglio e' di non lambiccarsi il cervello alla ricerca di un modello interpretativo delle oscillazioni di valore delle monete sui vari mercati e presso i vari operatori, e invece di studiare e approfondire la storia delle monete, delle zecche e delle varie emissioni.

la ricerca e lo studio sicuramente danno maggiori "ricchezze" del possesso materiale della moneta (se presa unicamente a fini speculativi) e come ho detto più volte in questo forum non è solo l'alto valore commerciali che mi attrae in una moneta ma anche la storia che monetine di basso valore intrinseco, toccate e utilizzate da larghi strati di popolazione per gli acquisti quotidiani, portano insieme a loro.

purtroppo non posso nascondermi dal fatto che dentro me c'è anche una natura "possessiva" e collezionistica. che mi porta spesso a "desiderare" di possedere la moneta (poi poterlo fare può esser tutt'altro paio di maniche...).

ad esempio posso studiare sui volumi del biaggi il centauro di casa savoia (cosa che posso fare benissimo senza possedere la moneta), ma non posso nascondermi il fatto che "desidererei" averla. Poterlo poi fare - come dicevo - è un altro film !

grazie a tutti

carlo


Inviato

Bravo ! Quoto il tuo ultimo messaggio.


Inviato

Personalmente io identifico "il noto sito" con il mercato del popolo e quello delle aste, con il mercato specialistico.

Cmq. è molto difficile, specialmente per le monete classiche, avere il prezzo medio di mercato.

Ricordo il vecchio prezziario del Gnecchi, rapportato ad oggi, è completamente stravolto.


Supporter
Inviato

ad esempio posso studiare sui volumi del biaggi il centauro di casa savoia (cosa che posso fare benissimo senza possedere la moneta), ma non posso nascondermi il fatto che "desidererei" averla. Poterlo poi fare - come dicevo - è un altro film !

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che dirti carlo.......

mi togli le parole di bocca.......

...magari prima o poi lo troviamo a 15 euri sul noto sito...... MAGARI ne offrirei anche 30!

a parte gli scherzi il problema è sempre lo stesso, se di problema si tratta, i soldi...

e per fortuna altrimenti non ci sarebbero ducatoni per tutti e quindi maggiore richiesta , innalzamento del prezzo, impossibilità di comprarlo, ecc ecc si tornerebbe punto a capo.....

va bene così, adoriamo le nostre monete e quando ci capita la possibilità di un colpaccio gratificazione a non finire, anche nel nostro piccolo......


  • 4 settimane dopo...
Inviato

Carletto gli affari si possono fare ovunque ma li può fare sopratutto colui che ha raggiunto un discreto livello di conoscenza e cioè colui che ha acquistato per anni i testi essenziali, che possiede i più significativi cataloghi d'asta e che ha maneggiato e conosciuto tantissime monete.In sintesi bisogna conoscere:

1) aspetti generali di numismatica

2) aspetti particolari di una determinata monetazione

3) il mercato

Ebay può essere uno strumento interessante perchè abbatte i costi,richiede una commissione molto bassa e non ha intermediari ma per fare affari con esso bisogna essere discretamente preparati e affidarsi alla fortuna,in ogni caso su ebay la stragrande maggioranza delle monete proposte sono di scarso o scarsissimo valore commerciale per cui "rovistare" in quel portale solo in pochissimi casi può essere realmente utile e proficuo (ma ciò non vuol dire che per alcune monetazioni non vada fatto)


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