Valeriano e Gallieno

[caiuspliniussecundus]

Volevo proporre come spunto questa osservzione: durante il regno di questi due sfortunati principi si è verificato un clamoroso fenomeno di sproporzione tra moneta di rame e moneta d'argento. Nel senso che il nominale inferiore (sesterzio) aveva un valore intrinseco maggiore del nominale superiore (antoniniano).

Che la moneta d'argento fose largamente fiduciaria verso la metà del III secolo, tra invasioni e pestilenze, è cosa assodata. Però ancora con Traiano Decio l'antoniniano ha un 30% di contenuto d'argento e un valore intrinseco superiore a quello di un sesterzio. Con Gallo l'antoniniano subisce un ulteriore calo del tenore d'argento. Sotto Valeriano e Gallieno (fatto salvo il primo annno di regno) l'antoniniano diventa una monetina di rame solamente bagnata d'argento. Il problema è che il sesterzio era ancora battuto, e, nonostante il calo ponderale di cui questo nominale aveva sofferto, era ancora una moneta del peso oscillante tra i 15 e i 20 grammi. Ciò significa che la zecca di roma produceva monete di 3-4 grammi di rame (antoniniani) che valevano forzosamente otto volte di più di monete di rame pesanti 15- 20 gr (sesterzi) :o :o un

Un sistema monetario così era chiaramente destinato alla rovina ed infatti il tracollo avvenne. Aureliano pochi anni dopo provvide a restaurare l'antoniniano (XX:I) cessando completamente la produzione di grandi bronzi.

[centurioneamico]

Probabilmente a causa del continuo fenomeno di svalutazione e impoverimento della lega dell'antoniniano, avvenne esattamente quello che caiusplinius ci ha sapientemente descritto sopra; proprio per questo si verificò una improvvisa ed esponenziale tesaurizzazione dei nominali in bronzo più grandi (sesterzii e già rari dupondii) così come recita la legge di Gresham... Ecco perchè i sesterzi di Valeriano e Gallieno sono poco comuni ed ecco perchè, con gli imperatori successivi, questo nominale non fu praticamente mai più coniato.

Da osservare però che quando Gallieno dovette pagare le truppe, fece coniare degli antoniniani (zecca di Mediolanum) in mistura con quantitativo argenteo molto più alto e con rovesci che ricordavano le legioni e i loro simboli...Dunque il potere centrale sapeva che poteva "truffare" il popolino senza troppe conseguenze ma era altrettanto consapevole del fatto che con i soldati non si poteva correre alcun rischio.