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Supporter
Inviato

Ho questo semisse da un po'. Mi ha colpito per lo stile "fine", almeno ha colpito me che non sono certo un esperto in repubblicane. Secondo voi è della zecca di Roma o di altra zecca?

Mi colpisce inoltre molto la "patina" (se di patina si tratta)...... La moneta sembra molto corrosa, eppure i dettagli si vedono bene. Che tipo di patina si è formata?

Grazie come al solito. B)

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Inviato

credo sia spatinato...ma sicuro che sia anonimo??


Supporter
Inviato
credo sia spatinato...ma sicuro che sia anonimo??

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Non vedo lettere o simboli. Credi che sia familiare?

L'aspetto dal vivo non è della moneta spatinata (per quanto ne so). Ha piuttosto un colorito "ferroso". :huh:


Inviato

è che lo stile della prora mi sembra un po tardo...ma tu che vedi la moneta dal vivo puoi sicuramente esserne più sicuro...puoi postare il peso e il diametro?

quellla che vedo non mi sembra patina fiume, ma un inizio di scurimento di metallo spatinato....parere personale ovviamente


Supporter
Inviato

Pesa circa 17,5 gr e ha un diametro di 25mm

Può essere che le lettere non si vedano perchè sono state corrose, come d'altronde non si vede la S che dovrebbe essere sopra la prora al rovescio....


Inviato

eatto...proprio a questo pensavo...purtroppo in queste condizioni non si può dire con certezza che si tratta di un semisse anonimo e nemmeno di uno "familiare".

ciao


Inviato

Sulla base dello stile tenderei ad escludere l'imitazione, propendendo per un'emissione ufficiale, probabilmente della zecca di Roma.

Come ambito (stilistico e ponderale) siamo in quello della sterminata serie 56 del Crawford (post semilibrale, dal 211 a.C.).

Ovviamente non è da escludere che la moneta sia da riferire ad una serie con simbolo o monogramma: normalmente in questo caso lo spazio davanti alla prora risulterebbe occupato dal segno del valore o dal simbolo/monogramma stesso, ma questa non è una regola generale e vi sono eccezioni: il Semis RRC 57 (crescente) ad esempio mostra valore e simbolo entrambi sopra la prora, lasciando vuoto lo spazio davanti, come sembrerebbe essere nel nostro esemplare.

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Grazie Aulisio,

avresti per caso delle foto della moneta che citi (RRC 57)?


Inviato

Ti allego alcune immagini tratte da "Die Muenzen der Roemischen Republik im Kestner-Museum Hannover", di Frank Berger, Hannover 1989. Ho preferito queste alle tavole del Crawford perchè sono più definite anche se forse non altrettanto esemplificative, soprattutto per la serie 56.

Cominciamo da questa, anche se anonima:

56/3 Anonimo

Peso dei Semis del Kestner (36 esemplari) variabile da g. 30,34 a g. 11,60.

Secondo il Crawford lo standard ponderale parte da un asse teorico di circa g. 54 declinando gradualmente al livello di quelli delle serie 57 Crescente (g. 45) e 50 Ancora (40,5). Da notare che i pesi reali possono essere notevolmente più bassi di quelli teorici (ad es. per la serie 50 il peso medio calcolato dal Crawford su 37 Asses è di g. 36).

Peso degli esemplari nell'immagine allegata:

n. 597 - g. 24,82

n. 615 - g. 17,75

post-3247-1193528544_thumb.jpg

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Inviato

Altri due esemplari 56/3, sempre del Kestner:

n. 627 - g. 13,82

n. 629 - g. 11,60

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Inviato

Arriva la 57...

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Inviato

Ed eccoci alla serie 57 del Roman Republican Coinage che avevi chiesto. Tieni conto che è solo un "esempio" di serie con simboli o monogrammi in cui gli stessi sono affiancati al segno del valore sopra la prora: anche se generalmente nelle serie con simboli o monogrammi (quantomeno per per i nominali inferiori all'asse) lo spazio davanti alla prora risulta occupato da "qualcosa", il Semis di questa serie non è l'unico a fare eccezione.

57/4 Crescente Roma 207 a.C.

Peso dei Semis del Kestner (2 esemplari) g. 20,88 e g. 14,05.

Standard ponderale del Crawford basato su un asse teorico di g. 45, peso reale calcolato su 21 assi g. 43.

Peso degli esemplari dell'immagine:

742 - g. 20,88

743 - g. 14,05

Tieni conto che esiste un'altra serie Repubblicana col Crescente, la serie RRC 137 (Roma 194-190 a.C.) basata su un asse teorico di circa g. 36 (peso medio dei 7 es. conosciuti al Crawford g. 31). Ma in questa, per quanto l'asse riporti tanto il segno del valore che il simbolo affiancati sopra la prora, tutti i divisionali (Semis compreso) mostrano il simbolo sopra ed il segno del valore davanti alla prora.

Esistono infine (giusto per complicare un po' le cose) anche imitazioni non ufficiali col crescente, con Semis simili nella disposizione del simbolo e del segno del valore alla serie 57, ma solitamente con caratteristiche stilistiche abbastanza particolari.

Comunque dato che ce l'hai in mano e hai modo di osservarla bene, se pensi di vederci qualcosa non mi fermerei al crescente. Anche a rischio di concludere alla fine che trattasi probabilmente di un Semis RRC 56... ;-)

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Inviato

Caro Aulisio, sei stato gentilissimo :)

Ho riesaminato con attenzione, anche alla lente, la mia moneta ma non sono riuscito a vedere alcun simbolo. D'altronde almeno in parte il simbolo si sarebbe douvuto vedere in quanto il metallo vicino alla prora in alto è abbastanza buono. Anche davanti la prora non vedo assolutamente nulla.

Io quindi propenderei per RRC 56.

Un'ultima domanda. Che tu sappia esistono semissi con il segno di valore S orizzontale rispetto alla prora invece che verticale? Mi sembra di intravvedere qualcosa ma è più probabilmente un'allucinazione dovuta al pranzo domenicale... :D


Inviato

Sì, esistono semissi con la S disposta orizzontalmente: è una caratteristica abbastanza comune nelle prime serie della prora (fuse, e non è questo il nostro caso), così come di alcune serie coniate, per lo più imitazioni non ufficiali.

Solitamente, quando questa caratteristica si presenta, riguarda la S su entrambe le facce.

La serie RRC 56, dal canto suo, mostra un notevolissimo livello di variabilità formale (e ponderale) al suo interno: più che di una "serie" intesa in senso stretto, è sostanzialmente un contenitore in cui il Crawford ha racchiuso una serie di emissioni anonime della zecca di Roma che si collocano tra la riduzione semilibrale e quella unciale dell'asse. Questa scelta a causa dell'oggettiva difficoltà di andare a raggruppare e distinguere le varie emissioni osservando un materiale pittosto ostico e generalmente di bassa conservazione. Lo stesso Crawford ha ammesso che nella definizione della serie 56 potrebbe aver erroneamente inserito esemplari di imitazione, così come escluso pezzi di emissione ufficiale...

La materia è quindi abbastanza intricata.

A complicare ulteriormente le cose, oltre alle numerosissime imitazioni non ufficiali soprattutto di divisionali (c'era carenza di "spiccioli", qualcuno pensava bene di farseli da solo, e il governo, a quanto pare, tollerava...) c'è anche il fatto che nella serie potrebbero essere inseriti esemplari che, pur non presentando nè simboli nè lettere, sono in realtà riconducibili a serie "firmate".

Alcune serie non anonime infatti, accanto ad esemplari che riportano regolarmente il simbolo o le lettere caratteristiche dell'emissione, comprendono anche esemplari che per quanto totalmente anonimi sono riconducibili su base stilistico/formale a tali serie: il pazientissimo lavoro fatto dal Crawford (e da altri prima di lui) di ricondurre esemplari anonimi a serie firmate (essenziale nel momento in cui si tenta una ricostruzione della successione delle emissioni sulla base dell'analisi comparata del contenuto dei ripostigli e dei ritrovamenti) è indubbiamente molto avanzato, quasi "definitivo", per l'argento, ma è ben lungi da essere tale per il bronzo. Di conseguenza nella serie 56 anonima potrebbe essere compreso anche bronzo che pur privo di segni identificativi è in realtà da ricondurre ad altre emissioni, non anonime.

Successivamente alla pubblicazione del RRC qualcosa è stato fatto per tentare districare il guazzabuglio di cui sopra, ma il quadro non è cambiato notevolmente e (a mio modesto parere) il grosso del lavoro è ancora da fare.

Scusa la lunghezza, ma una risposta "secca" mi sembrava un po' riduttiva, vista le caratteristiche particolarmente ostiche del materiale e lo stato secondo me non definitivo degli studi.

PS

Inutile dire che nella stragrande maggioranza dei cataloghi d'asta il materiale anonimo (bronzo o argento) viene spesso ricondotto tout-court alle serie anonime, anche quando l'individuazione della serie corretta non sarebbe particolarmente difficoltoso.

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Supporter
Inviato

Scusa la lunghezza, ma una risposta "secca" mi sembrava un po' riduttiva, vista le caratteristiche particolarmente ostiche del materiale e lo stato secondo me non definitivo degli studi.

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Scusarti per la lunghezza?? :o Sono io che ti ringrazio per la miniera di informazioni che mi hai dato. :D Primo o poi riuscirò a mettere le mani anch'io su sto benedetto Crawford :P


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