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Inviato (modificato)

post-6816-1193133973_thumb.jpg

sul dritto mi pare di riconoscere una testa di Zeus cinta da lauro, sul rovescio non riesco a capire cosa ci sia...:whome:

misura 17mm e pesa 2,5 grammi

attendo pareri illuminati... ;) :D

Modificato da Podalirio

Inviato

non riesco a vedere le immagini del link,

per quel poco che sò mi sembra romana, una figura alata (Vittoria?) che incorona qualcuno :rolleyes:

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Inviato

E' un vittoriano anonimo repubblicano, molto cristallizato forse anche suberato?

lele


Inviato

Confermo, si tratta di un Vittoriato repubblicano per altro come giustamente faceva notare Daniele, suberato.

Allego un esempio:

post-981-1193138530_thumb.jpg


Inviato

E questo è il rovescio, sposto la discussione nell'apposita sezione dedicata alle Romane Repubblicane. ;)

post-981-1193138630_thumb.jpg


Inviato (modificato)

grazie a tutti per l'aiuto...sapreste dirmi approssimativamente il periodo di emissione e magari anche il valore (in assi)???

Modificato da Podalirio

Inviato

Il "victoriatus" viene nominato nelle fonti antiche.

Venne coniato la prima volta dal 211 a.C. fino al 120 a.C. Il suo valore era 3/4 di denario.

Poi ci fu una pausa e venne riconiato dal 101 a.C. fino alla fine della repubblica con il valore di 1/2 denario e soppiantò quindi il quinario... (è Plinio che ce lo dice e a riguardo invoca la lex Clodia).

Il vittoriato è una moneta enigmatica. Oltretutto contiene una bassa percentuale d'argento (dal 65 all'80%). Il suo peso inoltre è simile a quello della dracma padana (quasi 3 gr). Si è pensato quindi ad una moneta per pagare gli "auxilia" stranieri dell'esercito che avevano una paga più bassa dei soldati romani...

Il tuo è un vittoriato suberato (falso antico). Dal peso è databile dal 101 a.C. fino al 50 a.C. (approssimativamente). Quindi vale come un quinario, ossia 5 assi. ;)


Inviato (modificato)

Grazie Felis! :D

Modificato da Podalirio

Staff
Inviato

Certo che un vittoriato suberato è proprio "triste".

Podalirio, non mi riferisco alla tua moneta in particolare (secondo me interessante), ma ai vittoriati suberati in genere.

Questo tipo di emissione era costituito da una lega che, nel corso degli anni, perse sempre di più il suo contenuto di argento.

Considerando che un suberato era sicuramente più "complicato" da produrre, quanto ci si poteva guadagnare vista l'irrisoria quantità di argento che veniva risparmiata in una simile operazione?

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Inviato

Diciamo che sono passati quasi 2000 anni ma la mentalità non è cambiata... :P

Qualche centesimo qua, qualche centesimo là, a grande scala...fai un pò tu i conti. :(


Inviato
Certo che un vittoriato suberato è proprio "triste".

Podalirio, non mi riferisco alla tua moneta in particolare (secondo me interessante), ma ai vittoriati suberati in genere.

Questo tipo di emissione era costituito da una lega che, nel corso degli anni, perse sempre di più il suo contenuto di argento.

Considerando che un suberato era sicuramente più "complicato" da produrre, quanto ci si poteva guadagnare vista l'irrisoria quantità di argento che veniva risparmiata in una simile operazione?

274623[/snapback]

per una moneta la quantità era veramente esigua , calcolata su migliaia di esemplari il peso dell'argento risparmiato era considerevole.

Il procedimento non era poi complicatissimo, si poteva ottenere con vari sistemi ad esempio bagno della moneta coniata in rame nell'argento fuso, oppure il tondello veniva cosparso di polvere d'argento e rimesso nella fornace. Eseguito in maniera consecutiva il procedimento poteva essere veloce.

lele


Staff
Inviato (modificato)

Sul come venissero prodotti i suberati esistono diverse teorie (come già detto molte volte) e la più accreditata dice che l'animain rame (ottenuta per fusione) doveva per prima cosa essere ben pulita al fine di eliminare gli ossidi e quindi rivestita a freddo e per pressione da una pellicola di argento di lieve spessore. Fatto questo la moneta veniva scaldata fino a 960°, ovvero fino al punto di fusione dell'argento che si scioglieva aderendo all'anima. Il punto di fusione del rame (1080°) era prossimo e dunque in superficie anche l'anima era interessata da un forte surriscaldamento, utile a far aderire ancora meglio i due differenti metalli.

La coniazione avveniva poi nella fase di raffreddamento del tondello.

[per una moneta la quantità era veramente esigua , calcolata su migliaia di esemplari il peso dell'argento risparmiato era considerevole.

274749[/snapback]

...e proprio qui sta il punto...

Potrebbe essere questo un punto a favore della teoria che considera i suberati direttamente prodotti dalle zecche ufficiali romane?

Se così non fosse si potrebbe pensare ad officine clandestine molto ben strutturate ed in grado di produrre ingenti quantitativi di moneta illegale... non certo a piccoli laboratori a "conduzione familiare".

Modificato da Rapax
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Inviato

Ricordo di aver letto da qualche parte, forse sul libro di Barello che una delle ipotesi più concrete, fosse quella dell'emissione da parte delle zecche ufficiali (e non solo a Roma, ma già dalla notte dei tempi, ho visto anche frazioni di stateri di Alyatte di Lydia suberati...) che per un tot di monete buone producevano un suberato.

Tutte ipotesi, certo da tenere in considerazione. :)


Inviato

ma siamo sicuri che il vittoriato sia stato emesso nel 211....basta con il crawford!!! Ormai sapete che la penso come il Gruber :)

Un'altra teoria è che fosse coniato per le regioni del Sud Italia (vedi i cospicui ritrovamenti)...l'idea di moneta militare è comunque accettata anche se il Marchetti pensando agli Auxilia forse esagera....moneta enigmatica!


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