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Inviato
Il riferimento al periodo II secolo aC - II secolo dC non avrà una estensione eccesiva?

287873[/snapback]

Forse sì, ma non per motivi economici. Io non andrei oltre il I secolo a.C., cioè partirei con questo discorso dalla riforma mariana quando il legionario divenne sostanzialmente un professionista; prima di quella data c'erano cittadini in armi, sia pure di una società intensamente militarizzata, e non è il caso di parlare di "stipendio". Comunque non mi stupisce che i legionari fossero pagati bene ... poteva fare e disfare l'impero !

Ciao, P. :)

287997[/snapback]

Si, prima di Caio Mario i soldati arruolati nelle legioni dovevano essere in grado di procurarsi anche l'equipaggiamento personale, sia per i cittadini romani che italici.


Inviato
Per il periodo repubblicano, -omissis-

Il principale problema della questione è che per le paghe del periodo repubblicano la principale fonte è Polibio, il quale dà dei dati abbastanza puntuali ma... espressi in dracme ed oboli, e non in denari ed assi. Al problema di individuare l'equivalenza tra la moneta di Polibio e la moneta romana, si aggiunge quello legato della ritariffazione del denario a XVI assi, avvenuta più o meno nello stesso periodo di riferimento.

omissis

288665[/snapback]

ma non è probabile che in quella epoca si andasse a peso d'argento? quanto pesa un denario? quante volte ci sta in una dracma? etc


Inviato
Per il periodo repubblicano, -omissis-

Il principale problema della questione è che per le paghe del periodo repubblicano la principale fonte è Polibio, il quale dà dei dati abbastanza puntuali ma... espressi in dracme ed oboli, e non in denari ed assi. Al problema di individuare l'equivalenza tra la moneta di Polibio e la moneta romana, si aggiunge quello legato della ritariffazione del denario a XVI assi, avvenuta più o meno nello stesso periodo di riferimento.

omissis

288665[/snapback]

ma non è probabile che in quella epoca si andasse a peso d'argento? quanto pesa un denario? quante volte ci sta in una dracma? etc

289027[/snapback]

Che nell'epoca di cui stiamo parlando (tarda repubblica) fosse usata moneta per pagare i legionari non mi sembra sia messo in discussione da nessuno studioso.

Semmai c'è chi sostiene che la moneta usata non fosse sempre necessariamente romana. Per esempio c'è chi ipotizza che durante le guerre in Macedonia le truppe sarebbero state pagate con monete emesse da Dyrrachium ed Apollonia, sulla base da un lato della scarsità di rinvenimenti di moneta romana contemporanea nell'area, dall'altro dalle grandi dimensioni delle emissioni delle predette zecche in quel periodo, emissioni non giustificate dalle caratteristiche demografiche ed economiche di quelle città-stato.

Quanto al rapporto denario/dracma, il problema è: quale dracma? e di quanti oboli?

C'erano svariati sistemi monetari in uso all'epoca, e decidere a quale facesse riferimento Polibio (se faceva riferimento ad uno specifico...) non è cosa semplice.

Personalmente l'ipotesi dell'equivalenza 8 oboli polibiani = 1 denario, prospettata da qualche studioso, mi convince abbastanza, non fosse altro che per il fatto che utilizzando questo rapporto tutti i "prezzi" riportati nell'opera di Polibio (e sono svariati) danno cifre tonde una volta controvalutati in moneta romana (denari, quinari, sesterzi, assi, ...), e questo tanto col denario tariffato a 10 che a 16.

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