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IGNORED

Il Riutilizzo delle monete precedenti


Risposte migliori

Inviato

Se ne è parlato tante altre volte qui sul forum, in molti si chiedono che fine facessero le monete più antiche quando un nuovo imperatore saliva al trono?

Non abbiamo notizie certe riguardo al sistematico ritiro delle monete più antiche o più usurate ma quando, come in questo caso, si è di fronte ad una moneta riconiata su un tipo precedente si può certamente affermare che in qualche modo e, in determinate circostanze, le monete potevano essere ritirate per essere riconiate.

Qui di seguito potete vedere un asse di Nerone del tipo con il tempio di Giano, coniato a Lugdunum, aventi gli assi sfasati a 180°.

Ma ruotando la moneta si vede benissimo al rovescio che è ancora presente il ritratto del precedente imperatore...

Probabilmente per imprimere meglio il ritratto di Nerone, è stato posto come conio di martello proprio quello del dritto. Questo è riscontrabile dalla deformazione del tondello che presenta la parte incava proprio in corrispondenza del ritratto di Nerone.

Al rovescio, essendo questo il lato che ha ricevuto la minor forza di battuta, il vecchio tipo non è stato completamente cancellato e si può addirittura provare ad ipotizzare a quale imperatore doveva appartenerne il ritratto.

Piccola curiosità non visibile in foto: la monet aprima di essere riconiata è stata martellata sui bordi probabilmente per rialzarli e "dare materiale" alla successiva ribattitura nella zona della legenda.

Con il fotoritocco ho sovrapposto i ritratti di due probabili soggetti: Germanico e Claudio, sebbene facendo un rapido ragionamento è molto possibile che si tratti in realtà di Caligola, imperatore condannato alla dannazione della memoria, ipotesi che giustificherebbe la necessità di ribattere una sua moneta.

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Inviato

Terza ed ultima foto con sovraimpressione di un asse di Claudio

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Inviato

Interessante, ma sulla identificazione non so. Non sono molto convinto.

Così come non sono molto convinto di operazioni sistematiche di riconiatura a fini principalmente politici, che comportassero il ritiro in maniera selettiva delle emissioni di uno specifico imperatore. Lo so che questa idea c'è nei manuali, ma non capisco da dove derivi.

Invece che le emissioni nuove utilizzassero in parte anche monete vecchie mi sembra una eventualità interessante da documentare e per nulla strana.


Inviato

Riguardo la classificazione possiamo fare solo delle ipotesi e i miei sono solo alcuni tentativi di abbinamento dei ritratti. In fondo sappiamo bene che la moneta può appartenere solo ad un imperatore della famiglia Giulio-Claudia e in effetti dal poco che si intravede si può provare ad azzardare anche qualche nome. Certamente non si tratta di una donna; in secondo luogo la moneta al momento della ribattitura non doveva essere poi estremamente usurata dal momento che sul nuovo tipo è ancora riconoscibile l'orecchio del vecchio ritratto (ad occhio nudo).

Sul fatto che talvolta le monete furono ritirate dalla circolazione devo cercare fra i miei testi e postare qui la fonte. Se non ricordo male la fonte è storica e parla chiaramente del ritiro di grosse quantità di monete coniate da Caligola. La fonte stessa motiva il ritiro con la Damnatio ricevuta da Caligola alla sua morte.

Sappiamo poi con certezza che molto spesso si riutilizzavano monete molto usurate come tondelli per le nuove, e questo potrebbe essere uno di quei casi, sebbene non mi pare che il sottotipo fosse poi così usurato ed escluderei quindi Augusto e Tiberio.

E' interessante che la moneta sia stata coniata a Lugdunum. Sarà stata ritirata in territorio gallico?


Inviato

Ecco una terza ipotesi con la sovrapposizione di un asse di Caligola

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Inviato (modificato)
. . .  Se non ricordo male la fonte è storica e parla chiaramente del ritiro di grosse quantità di monete coniate da Caligola. La fonte stessa motiva il ritiro con la Damnatio ricevuta da Caligola alla sua morte.

Sappiamo poi con certezza che molto spesso si riutilizzavano monete molto usurate come tondelli per le nuove,. . .

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La relazione fra ritiro e damnatio c'è nella manualistica moderna, ma non me la ricordo proprio nelle fonti antiche. Sono scettico.

Se trovi qualcosa di più grazie.

Sul riutilizzo invece non c'è nulla da discutere in linea di principio, semmai ci sarebbe da documentare un po' di casi concreti che certamente si potrebbero individuare e che sarebbe interessante valutare meglio per approfondire strategie e caratteri di questo tipo di operazione. Questa discussione potrebbe essere un ottimo spunto.

Modificato da LUCIO

Inviato

Io scarterei Germanico....era cosi' amato dal popolo che riconiarci sopra una moneta sarebbe stata una blasfemia.

Come stile generale mi riporta molto al primissimo impero tipo appunto Caligola...hai provato anche con i primissimi Tiberio ...oppure con quello con globo e timone...(che tra l'altro ra non ricordo se esistente con testa a sinistra...)


Inviato

Per Lucio:

ieri sera ho fatto un' pò di ricerche fra i miei testi alla ricerca di quanto avevo affermato sopra....da "Archeologia della Moneta" di F. Barello: ...spesso dopo un provvedimento di damnatio memoriae la quale di per sè non comportava il ritiro della moneta di quell'imperatore, anche se, nel caso di Caligola, il Senato prese una decisione in tal senso per la moneta bronzea (Dione Cassio LX, 22, 3) probabilmente con effetti limitati (Barrett, 1999), mentre Caracalla ritirò le monete con l'immagine dell'odiato fratello Geta per rifonderle (LXXVIII, 12, 6).....

Dunque abbiamo almeno due fonti storiche che parlano di ritiro del monetato per la riconiazione o rifusione, in due momenti storici differenti e legati alla dannazione del nome del precedente imperatore.

Anche io ritengo difficile che il vecchio ritratto sulla moneta in esame possa essere quello di Germanico per due motivi:

Germanico, come giustamente ricordato da Crivoz, era enormemente amato da tutte le classi sociali e non si spiegherebbe perciò la riconiazione su una sua moneta dal momento che Caligola, Claudio e persino Tito coniarono monete per comemmorarlo; il secondo motivo è da ricercare nella conservazione del vecchio asse che, come ho già spiegato, non doveva essere troppo usurato al momento della riconiazione, per lo stesso motivo escluderei la riconiazione su una moneta di Augusto e, forse anche Tiberio, non mi pare coerente l'usura.

Ribadisco che, a giudicare dall'usura del vecchio tipo, valutabile dalle ancora evidenti tracce dei capelli e dell'orecchio, la moneta riconiata non doveva essere troppo usurata al momento del suo ritiro dalla circolazione.

Tornando alla fonte storica sappiamo che alla fine del regno di Caligola, il senato ne decretò la dannazione della memoria e a tal proposito fu ordinato il ritiro del monetato bronzeo. Non ci è dato di sapere quanto durò questo provvedimento, non sappiamo se ancora dopo Claudio il provvedimento fosse valido (non ho letto il testo di Barrett e non so se quel "effetti limitati " si riferisca proprio alla durata del provvedimento).

Di fatto la moneta è stata coniata a Lugdunum dove, mi pare, si curasse in particolar modo lo stile del monetato; inoltre non ho mai visto, prima di ora, una moneta coniata in quella zecca, battuta su un tondello vistosamente "di recupero". Dunque, se generalmente a Lugdunum si coniavano monete di buona fattura, su tondelli qualitativamente buoni, e dal momento che Caligola, a quanto pare, fù amato dal popolo ma odiato dalle altre classi sociali, mi viene da pensare che questa moneta possa essere stata ragionevolmente riconiata su un suo asse per una questione politica.

Nei post precedenti ho menzionato anche Claudio ma, come per Germanico, non sarebbe stato logico ribattere la moneta di un imperatore "benvoluto" da tutti (motivazione politica) e oltretutto riconiando un nominale ancora "nuovo" (motivazione economica).


Inviato
Per Lucio:

ieri sera ho fatto un' pò di ricerche fra i miei testi alla ricerca di quanto avevo affermato sopra....da "Archeologia della Moneta" di F. Barello: ...spesso dopo un provvedimento di damnatio memoriae la quale di per sè non comportava il ritiro della moneta di quell'imperatore, anche se, nel caso di Caligola, il Senato prese una decisione in tal senso per la moneta bronzea (Dione Cassio LX, 22, 3) probabilmente con effetti limitati (Barrett, 1999), mentre Caracalla ritirò le monete con l'immagine dell'odiato fratello Geta per rifonderle (LXXVIII, 12, 6).....

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Cavoli, è vero, non me ne ero mai accorto :blink: .

Cassio Dione è una lettura oggettivamente mortale :rolleyes: , ma in definitiva è una miniera di dettagli ;) .

Per ben due volte, in LX,22,3 e in LXXVIII,12,6 riferisce in circostanze differenti di avvenute rifusioni di monete imperiali precedenti con intenti di vera e propria damnatio o assimilabili.

Non c'è nulla che faccia riferimento a riconiazioni, ma a questo punto direi che è quasi irrilevante.

Grazie della segnalazione :) .


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