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Guest utente3487
Inviato
Andiamo con ordine.

Il catalogo della collezione numismatica Bankitalia, tra l'altro disponibile su internet, e' stato affidato ad uno studioso (pardon studiosa) esterna alla banca, semplicemente perche' in Bankitalia non vi erano competenze sufficienti per garantire un prodotto all'a'ltezza del nome della banca.

Trovo che sia corretto questo modo di procedere piuttosto che avere un catalogo scadente o non averlo affatto.

Per il Museo Nazionale Romano la situazione e' purtroppo piu' complessa. Come ho gia' detto in altro post mi interessai, ad un certo punto , anche personalmente per sapere come sarebbe stato possibile realizzare la pubblicazione, o almeno la schedatura della collezione. Parlai direttamente con una funzionaria preposta alla sua custodia che mi fece presente la mancanza di fondi per realizzare un progetto simile e l'eventualita' di poterli richiedere ad uno sponsor.

Purtroppo l'amministrazione pubblica e' quella che e', ma mi sembrava di capire che il problema piu' grosso, oltre naturalmente la volonta' da non dare necessariamente per scontata, fosse quella di avere il necessario personale, qualificato, extra vista la mole enorme del lavoro da portare avanti.

E' vero che alcune parti della collezione sono state riprese, schedate con foto e pubblicate nei bollettini di numismatica pubblicati dal Poligrafico (ad es. le Monete di Ferrara della collezione ex-Reale).

Ma e' anche vero che una pubblicazione organica in volumi che aggiornassero semplicemente anche solo quelli del CNI sarebbe un'opera meritevolissima, sia sotto il profilo dello studio, ma anche sotto quello della tutela perche', come ha giustamente detto qualcuno quando un bene e ' "troppo" custodito c'e' da temere per la sua sorte..

Personalmente speravo che l'attuale conservatore del museo archeologico di Firenze potesse prendere la posizione di soprintendente del Museo Nazionale Romano, il Dr. Catalli avrebbe probabilmente dato ben altro impulso agli studi e soprattutto alla catalogazione del maggior bene numismatico del nostro Paese.

numa numa

270687[/snapback]

In merito al primo punto io trovo maggiormente corretto per un responsabile di una P.A. valutare se sia il caso di imbarcarsi in un gravoso impegno quando si ha molto da fare in casa propria....quello della mancanza di fondi poi è storia vecchia, non sempre corrispondente a verità. Sa qual'è il vero problema: che se io svolgo un compito che riguarda il mio ufficio non vengo retribuito a parte, mentre se assumo incarichi all'esterno questi vengono profumatamente pagati...

270703[/snapback]

Concordo pienamente per quanto da lei osservato per il dott.Fiorenzo CATALLI..

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Inviato

Sono sconvolto per quello che ho visto . e dite che hanno messo mano anche alla collezione Gnecchi?? significa che hanno pulito con la paglietta anche i medaglioni aurei e i denari ???

non voglio neanche pensarci.

Sicuramente della cosa dovrebbe interessarsi una qualche autorità in campo Numismatico, la Società Numismatica Italiana, in primis, ma anche noi potremmo far sentire la nostra voce.

Se questo è il destino delle monete donate allo stato, poveri noi... allora vado veramente a sotterrarle dentro a un vaso di coccio e che madre terra riabba ciò che era stato suo.


Inviato

Ho letto con intereresse e sgomento questa discussione, sinceramente sono ancora incredulo davanti a tanta incompetenza. Senza parole….


Guest utente3487
Inviato

La collezione Gnecchi è stata presa di mira anche con la sostituzione di alcune rarissime monete con dei falsi......e questo è accaduto anche per il Museo della Zecca, anch'esso tuttora con i sigilli di sequestro...

Inviato

è proprio vero che a pensare male si fà peccato ..però ci si azzecca

non c'è museo in Italia dove avidi funzionari ( non solo custodi)non trafficassero con il materiale non catalogato e fotografato a questo proposito ricordo ciò che tanti anni fà mi disse un antiquario sui preti che andavano a controllare in curia ciò che nella loro parrocchia era inventariato e si vendevano il resto....

a questo punto , in questa situazione penso che i tombaroli sono i meno peggio ... almeno non siamo costretti a pagargli pure lo stipendio , ferie , malattie , trasferte ....


Guest utente3487
Inviato

L'importante è che queste vicende non vengano insabbiate.....

Inviato

Credo che per il Museo Nazionale Romano vi sia un'inchiesta tuttora in corso e tra gli inquisiti vi e' la Soprintendente, rimossa dall'incarico e trasferita, mentre il numismatico artefice delle sostituzioni parrebbe (il condizionale e' d'obligo) un commerciante ora deceduto.

Non sono pero' al corrente degli ultimi sviluppi, provero' ad informarmi.

Se e' vero che anche la Gnecchi sia stata toccata, la forca e'' troppo poco... :ph34r:

numa numa


Guest utente3487
Inviato

Lei dice rimozione degli incarichi? A me sembrano per la verità promozioni....e non sbaglio mi creda....Come non sbaglio a dire che si è provato e si prova tuttora, se non sarà possibile insabbiare l'intera vicenda, almeno farla passare nel dimenticatoio. La Gnecchi è stata toccata, eccome....

Inviato (modificato)
Lei dice rimozione degli incarichi? A me sembrano per la verità promozioni....

270898[/snapback]

Funziona sempre così.

Nelle Amministrazioni civili e militari dello Stato, se fai qualche macello ma non ti fai beccare sul fatto, per spostarti di lì ti promuovono. E bene anche, altrimenti tu potresti piantare qualche grana o qualche causa.

Modificato da LUCIO

Guest utente3487
Inviato

Per questo mi sto dando da fare:non voglio assolutamente che la questione passi in sordina:come collezionista e numismatico ci credevo, specie da bambino, che esisteva la Collezione del Re e quella del Museo della Zecca. Tutti hanno il diritto di sapere come stanno esattamente le cose....

Inviato
Lei dice rimozione degli incarichi? A me sembrano per la verità promozioni....e non sbaglio mi creda....Come non sbaglio a dire che si è provato e si prova tuttora, se non sarà possibile insabbiare l'intera vicenda, almeno farla passare nel dimenticatoio. La Gnecchi è stata toccata, eccome....

270898[/snapback]

Certo promoveatur ut amoveatur ma mi risultava che la promozione della signora in questione riguardasse la soprintendenza del Molise, non proprio un avanzamento dopo Roma..

In ogni caso concordo che occorrerebbe fare qualcosa per esprimere lo sdegno dei collezionisti, e soprattutto impedire che tali mali possano estendersi o ripetersi.

La collezione ex-Reale e' rimasta invisibile per decenni all'Istituto Italiano di Numismatica in Palazzo Barberini, possibile che appen approdi in una sede piu' visibile, quella del MNR, si compia questo scempio ? Unico, oserei dire, nei Paesi cosiddetti "civilizzati" .

Arriverei a ipotizzare, pur con una logica perversa, che se ci fosse stato un collezionista a capo della collezione ne avrebbe avuto molta maggior cura dei funzionari preposti..

Cosa si puo' fare in concreto per denunciare tali pericoli e malesseri ?

numa numa


Guest utente3487
Inviato

Ma non solo:le pare normale che per anni si è portata in giro la moneta falsa da lire 20 in oro dei marescialli, un falso così grossolano e fatto così male che lo si vedeva anche a occhio nudo, senz ache nessuno se ne sia mai accorto e soprattutto anche dopo che i funzionari erano stati avvisati del fatto che la moneta era un pacchiano falso? E sono queste le persone competenti che dite essere stati messi a tutela delle nostre collezioni? E che dire ad esempio dell'esposizione nel Museo di Matera (Stgliano) della collezione di monete donate dal Sig.Onorati di Genova, esposta a casaccio, con esemplari autentici e monete palesemente false (ancora le 20 lire dei Maresciallo in oro), senza alcuna indicazione per i visitatori?

Inviato

C'e' da disgustarsi. Ma ripeto, cosa si puo' fare in concreto ?

numa numa


Guest utente3487
Inviato

Una parola.Ad esempio invece di tenere le raccolte publbiche nascoste in caveau si potrebbe finalmente aprirle, con le dovute e necessarie cautele, agli studiosi, che in tutti questi anni si sono visti sistematicamente chiudere la porta in faccia alle richieste di visionare monete e documenti ad esempio perchè commercianti!!!!, salvo poi far accedere i soliti amici degli amici con i risultati che abbiamo oggi sotto gli occhi. Certo, molte cose sarebbero venute a galla se gli studiosi avessero avuto la possibilità ( e credo sia un diritto in uno stato democratico) di visionare i materiali. Forse gestendo la cosa pubblica come fosse un bene privato ad esclusivo uso e consumo dei consegnatari si pensava di essere al sicuro da ogni controllo. Fortuna che la Magistratura ha inteso andare fin o in fondo alla vicenda...

Inviato

Forse semplicemente le strutture museali e culturali pubbliche dovrebbero smetterla di accettare donazioni di collezioni private e pensare piuttosto alla valorizzazione del patrimonio istituzionale. ;)


Inviato
Forse semplicemente le strutture museali e culturali pubbliche dovrebbero smetterla di accettare donazioni di collezioni private e pensare piuttosto alla valorizzazione del patrimonio istituzionale.

Lucio non comprendo il nesso con quanto sin qui esposto. Se così fosse non avremmo neppure la collezione privata di S.M. Vittorio Emanuele III donata la popolo italiano. Lei che ben conosce i muesi italiani consideri cosa sarebbero i medesimi senza donazioni da parte dei privati. Ben vengano le elargizioni da parte di privati e se fossero fiscalmente detraibili stia pur certo che avremmo delle strutture museali degne di questo nome. L'Italia è al primo posto al mondo per le opere d'arte. Non esiste un solo posto al mondo che possa vantare 2.500 anni di storia dell'arte ininterrotta, e non esiste un solo posto al mondo dove un simile tesoro sia sostanzialmente ignorato e dato per scontato. Noi viviamo nella storia e camminiamo nell'arte e ce ne dimentichiamo come cittadini e peggio ancora come istituzioni. Fortunatamente c'è ancora chi ci crede e dona allo Stato, e mette il suo ad uso di tutti.


Guest utente3487
Inviato

Lei ha pienamente ragione ma le donazioni vanno valorizzate, non buttate dentro come fossero cipolle e carote. Provi ad esempio a chiedere della Collezione Bovi al Museo Filangieri a Napoli...Vederla (la parte esposta ) è possibile, avere un catalogo o qualcosa che la riguarda è invece fantascienza....Quindi uno va al museo e deve arrangiarsi da solo...La Collezione Reale invece fino a poco tempo fa esponeva falsi così grossolani da offendere anche il più giovane dei collezionisti. Un professionista che fece presente la questione ben quattro anni prima dell'intervento della Guardia di Finanza fu bellamente ignorato (e cosa gravissima, in sede di interrogatorio i sigg.funzionari confermarono l'episodio).Ma stiamo scherzando?

Inviato (modificato)
Lucio non comprendo il nesso con quanto sin qui esposto. . .

271172[/snapback]

Dico quello che da un po' stanno cominciando a pensare i responsabili dei grandi musei pubblici (quelli che si dannano l'anima per fare e fare bene): che l'acquisizione di donazioni di collezioni private spesso è una sciagura e che la loro accettazione indiscriminata è una strategia da rivedere. E non è una questione che riguarda solo le monete.

Comunque quello che è fatto è fatto: è più che evidente che certe collezioni confluite ormai da tempo nei Musei pubblici debbono DOVEROSAMENTE essere non solo seriamente custodite, ma anche valorizzate e soprattutto rese fruibili. Rendiamoci però conto che questo è un onere in più rispetto alle responsabilità istituzionali e spesso un onere che non produce ritorno di nessun genere per l'Istituzione, nemmeno sotto il profilo del prestigio e dello spessore della "produzione di cultura". Ci sono eccezioni, ma sono appunto tali.

Modificato da LUCIO

Inviato
Dico quello che da un po' stanno cominciando a pensare i responsabili dei grandi musei pubblici (quelli che si dannano l'anima per fare e fare bene): che l'acquisizione di donazioni di collezioni private spesso è una sciagura e che la loro accettazione indiscriminata è una strategia da rivedere. E non è una questione che riguarda solo le monete.

Complimenti.


Inviato

Tante dichirazioni di principio e pregevoli intenzioni ma non ho ancora una risposta : cosa si puo' fare in concreto, veramente ?

Cosa posso fare io, privato cittadino, per mettere fine alla sinecura delle collezioni numismatiche e stimolare l'amministratore pubblico a valorizzare i beni che gli sono stati affidati ?

Che strumenti ho in concreto per far aprire le collezioni pubbliche agli studiosi e agli appassionati come avviene regolarmente in Francia, Gran Bretagna, Spagna, Germania, Austria, Belgio e USA, ove basta prendere un appuntamento con i curatori e si possono ammirare, tenendole in mano, monete sublimi, mentre il curatore, con garbo e cortesia ce ne decanta, dottamente, provenienza e contesto storico ?

E' un problema che mi sta veramente a cuore

numa numa


Inviato

Sarà un'idea stupida, ma perchè non affittare a musei stranieri per qualche decina d'anni una parte del "materiale che riempie gli scantinati" dei nostri musei e con il ricavato valorizzare e rendere più fruibile il nostro patrimonio artistico?

ciao

vikeisa


Inviato (modificato)

Perché ad un conteggio spannometrico :P nessuno pagherebbe per occuparsi di ciò che noi teniamo in cantina più di quanto a noi costerebbe tirarlo fuori dalla cantina. :(

Per rendere la faccenda appetitosa bisognerebbe sacrificare anche della roba buona, allora ...

Modificato da LUCIO

Inviato
Tante dichirazioni di principio e pregevoli intenzioni  ma non ho ancora una risposta : cosa si puo' fare in concreto, veramente ?

Cosa posso fare io, privato cittadino, per mettere fine alla sinecura delle collezioni numismatiche e stimolare l'amministratore pubblico a valorizzare i beni che gli sono stati affidati ?

Che strumenti ho in concreto per far aprire le collezioni pubbliche agli studiosi e agli appassionati come avviene regolarmente in Francia, Gran Bretagna, Spagna, Germania, Austria, Belgio e USA, ove basta prendere un appuntamento con i curatori e si possono ammirare, tenendole in mano, monete sublimi, mentre il curatore, con garbo e cortesia ce ne decanta, dottamente, provenienza e contesto storico ?

E' un problema che mi sta veramente a cuore

numa numa

271204[/snapback]

Puoi andare in Francia, Gran Bretagna, Spagna, Germania, Austria, Belgio e USA.

E soprattutto non regalare la tua collezione allo stato italiano.


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