Grande quantità di Sesterzi?????

[teodato]

Penso che sia un argomento che sia stato probabilmente discusso più volte.

Qulcuno sa dirmi perchè tra i ritrovamenti di Sesterzi si trovano grosse quantità di: Alessandro Severo

2 Gordiano Pio

3 Filippo padre e Figlio

4 Marco Aurelio

5 Antonino Pio

e potrei continuare con ordine decrescente per la quantità.

Perchè sono rari (ad esempio) i sesterzi di Geta,Caracalla, Settimio Severo,Eliogabalo?

Grazie per un cortese intervento.

[Giovenaledavetralla]

Un motivo può essere che l'impero era diventato più grande e circolava più moneta.

Un altro può essere che quelli più antichi sono stati rifusi per fare quelli dell'imperatori più recenti.

[caiuspliniussecundus]

Interessante osservazione, mi piacerebbe sentire pareri illuminanti in proposito.

Posso fare qualche osservazione. Alla fine del II secolo le finanze andarono incontro ad una crisi che sfociò nel degrado della lega del denario prima, e nell'invenzione dell'antoniniano poi. In un periodo di crisi battere sesterzi risulta poco economico, trattandosi di monete di grande modulo. Il sesterzio poi aveva sempre avuto un ruolo più che altro di propaganda, per la grande immagini che veicolava. Probabilmente per gli alti costi di produzione che il sesterzio comportava, Settimio e i suoi immediati successori lo batterono in piccole quantità.

Dato che la crisi finanziaria venne in parte superata al tempo di Alessandro Severo e Gordiano, il sesterzio tornò ad essere battuto in grandi quantità, assieme ai denari restituiti ad un buon grado di purezza.

Altro discorso la rarità dei sesterzi nel I secolo. Molti non sono affatto rari, anche se hanno prezzi spaventosi, come i pezzi di Nerone. Caligola è poco comune (ma tutta la zecca battè la fiacca al tempo di questo imperatore), Vitellio è raro per davvero nei sesterzi. Tiberio e Galba sono poco comuni, mentre dai Flavii in poi il sesterzio diventa l'asse portante della propaganda imperiale veicolata dalle monete. per Tiberio vale il discorso che il suo predecessore inflazionò di moneta il mercato, per cui le necessità di battere nuova moneta furono modeste, nonostante il lungo regno di questo imperatore.

Non so se poi esistono motivi storici per cui certi sesterzi siano più comuni, come ad esempio l'abitudine di mettere l'obolo di Caronte nei riti di inumazione, che diventano frequenti solo nel II secolo, o se per motivi di ritrovamenti qualche imperatore è più comune di altri.

Tratta degli aspetti economici della produzione monetaria molto bene:

A Forzoni -La moneta nella storia vol II e III, IPZS Roma 1995.

[teodato]

Ringrazio Giovenaledavetralla e Caiuspliniusecundus per il loro interessante intervento, vorrei aggiungere alcune cosiderazioni:

1)La massima estensione dell'Impero è sotto Traiano, di cui abbiamo infatti un grande numero di sesterzi in offerta.

2)La tesaurizzazione da parte dei collezionisti di monete (che quindi non vengono offerte come dice caivsplinivsecvndvs) avviene sopratutto per gli Imperatori molto famosi come Nerone, Caligola,Augusto, Cesare.

3)La scarsità di Sesterzi di Settimio,Geta e Caracalla fa presupporre la rifusione di tali monete da pate dei successori.

4) La celebrazione della ricorrenza del millennio della fondazione di Roma da indicazione che siano state fatte coniazioni straordinarie per celebrare l'evento da parte di Filippo I e II.

5)Interessantissimo appare l'asserzione di caivsplinivssecvndvs sul fatto dell'usanza di deporre nelle tombe la moneta di "Caronte"

A cui cortesemente chiederei altre notizie in merito.

E' ovvio a tal proposito che l'inumazione di tale monete comporta una maggior frequenza di ritrovamenti archelogici ma anche d'altro canto una mancanza di oricalco circolante con danno per l'economia generale. Immaginate se tutti i defunti Romani sono stati sepolti con un Sesterzio per pagare l'obolo nel giro di un centinaio d'anni quanti milioni di monete e di metallo pregiato sono venute a mancare dalla circolazione.

Attendo ulteriori interventi da parte di esperti ed appassionati in merito.

Grazie!