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X Legio Veterani Caesaris


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Inviato

http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.ph...cID=90&Lot=1230

La X legione, come è noto, era la più fedele e la più devota a Cesare, ma anche la più turbolenta, e il Dittatore spesso la faceva entrare in azione solo nei momenti critici della battaglia.

Sarei curioso di conoscere la storia di questa legione nelle guerre civili dopo la morte di Cesare.

Come mai ha combattuto con Antonio? Forse perchè era logico che si schierasse con il vice di Cesare nonchè vecchio comandante della cavalleria piuttosto che con lo sconosciuto erede del defunto Capo?

E quale fu il suo comportamento nelle campagne di Antonio? Come si comportò ad Azio e come venne trattata dopo la resa da Ottaviano che la sapeva essere l'unità più apprezzata dal Divo Padre?

Spero che mi possiate dare qualche informazione, grazie.


Inviato (modificato)

Cito da Wikipedia, anche se non tutto è chiaro (ricordo anche una mia richiesta qualche tempo fa: http://www.lamoneta.it/index.php?showtopic=19578&hl=)

Legio X Equestris

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

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La Legio X Equestris ("equestre") fu una legione romana utilizzata da Gaio Giulio Cesare nel 58 a.C. per l'invasione della Gallia, e fu sciolta per essere inclusa nella X Gemina. Il suo simbolo era il toro. Il suo soprannome le venne dal fatto che i legionari furono una volta usati come guardia del corpo a cavallo.[1]

La legione combatté durante la campagna di conquista della Gallia e divenne la preferita di Cesare, la sua fedelissima, tanto che il generale la scelse come sua guardia personale: Ariovisto, comandante dei Germani, gli impose di parlamentare scortato solo da cavalieri, sapendo che la cavalleria di Cesare era in quel momento formata solo da alleati; allora Cesare fece montare soldati della X di provata fedeltà.[1] I suoi soldati furono congedati nel 45 a.C., ottenendo in premio le terre attorno a Narbona.

Dopo l'uccisione di Cesare e lo scoppio delle guerre civili, la legione fu ricostituita da Lepido, combattendo al comando dei triumviri fino alla Battaglia di Filippi. I veterani ottennero terre vicino a Cremona, mentre da un'iscrizione si sa che a quel tempo il nome della legione era Veneria, cioè devota a Venere, da cui, secondo la leggenda discendeva la gens Julia.[2]

La legione seguì poi Marco Antonio in Armenia, durante la sua campagna militare contro i parti e continuò a combattere per lui anche nel conflitto civile che lo vide opposto a Ottaviano. Dopo la battaglia di Azio, la legione entrò a far parte dell'esercito di Ottaviano. I veterani furono insediati a Patras. Quando la legione si ribellò ad Augusto, fu privata del titolo di equestre e fu poi unita alla Legio X Gemina.

Legio X Gemina

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

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La Legione X Gemina (significava che da una legione, ne erano nate due Gemelle) è quasi certamente la famosa legio X di Cesare: la sua preferita.

Indice

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    * 1 Storia

    * 2 Bibliografia

          o 2.1 Fonti primarie

          o 2.2 Fonti secondarie

    * 3 Voci correlate

Storia [modifica]

Fu formata attorno al 59 a.C.. Rimase in Gallia dal 58 a.C. al 49 a.C. Seguì Cesare in Spagna nel 49, combatté a Farsalo nel 48 a.C., a Tapso nel 46 a.C. ed a Munda nel 45 a.C., e poco dopo fu sciolta (45 a.C.). Vi sono testimonianze epigrafiche di suoi coloni a Narbona del 45-44 a.C..

Fu riformata da Lepido nel 44 a.C., passando poco dopo a Marco Antonio (43 a.C.) nell'ambito degli accordi del secondo triumvirato. Combatté per lo stesso a Filippi nel 42 a.C.. Suoi coloni furono stanziati a Cremona (41 a.C. o poco prima).

Rimase ancora con Marco Antonio in Oriente fino al 31 a.C., e combatté al suo fianco nell'ultima battaglia di Azio.

Alcuni studiosi moderni la posizionano in Africa proconsolare all'inizio del principato di Ottaviano Augusto. Dal 28-27 a.C. fu trasferita in Spagna in vista delle imminenti campagne contro Catabri ed Asturi. È certa la sua permanenza nel corso dell’ultima fase di questa guerra 25-19 a.C., dove rimase fino al principato di Nerone.

Venne, quindi, trasferita in Pannonia a Carnuntum nel 63 d.C., a rimpiazzare la legio XV Apollinaris partita per l’Oriente agli ordini di Domizio Corbulone.

Per un breve periodo soggiornò in Mauretania (o almeno alcune sue vexillationes), in vista dell’annessione di questa nuova provincia a cavallo dei regni di Caligola e Claudio. E potrebbe aver soggiornato in Oriente fino al 68 d.C.. Galba la ridestinava, anche seppur per un breve soggiorno, in Spagna.

Favorevole a Vespasiano, fu inviata in Gallia per reprimere la rivolta di Civile, dove rimase dal 69-70 d.C.. Al termine della rivolta batavica soggiornò Noviomagus Batavodurum (oggi Nijmegen) dal 71 (con la riapertura della fortezza legionaria) al 104. Venne, quindi, trasferita in Pannonia, ad Aquincum, in vista della seconda fase delle guerre daciche di Traiano, e qui rimase fino al 113.

Nel 113-114 fu trasferita a Vindobona, per rimpiazzare la XIIII Gemina, e qui rimase almeno fino a Diocleziano. Prese parte alla repressione in Giudea durante il regno di Adriano, alle campagne contro i Parti di Lucio Vero ed alle guerre marcomanniche di Marco Aurelio dal 167 al 180. Fu favorevole a Gallieno, e da un suo reparto dislocato in Oriente ebbe origine una legione comitanense.

La Legio X Fretensis ("dello Stretto") fu una legione romana creata da Ottaviano nel 41/40 a.C. per combattere durante le guerre civili che portarono alla dissoluzione della Repubblica, ed esistette almeno fino agli inizi del V secolo.

I suoi simboli furono il toro, animale sacro della dea Venere, da cui, secondo la leggenda, discendeva la gens Giulia a cui appartenevano Gaio Giulio Cesare e Ottaviano,[1] e la nave, probabilmente un riferimento alla battaglia di Nauloco.

Indice

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    * 1 Repubblica e primo impero

    * 2 Prima guerra giudaica

    * 3 Seconda guerra giudaica

    * 4 Storia successiva

    * 5 Note

    * 6 Voci correlate

    * 7 Collegamenti esterni

Repubblica e primo impero [modifica]

Ottaviano scelse per questa legione il numero dieci come richiamo alla famosa Legio X di Cesare. Nel 36 a.C., la legione combatté agli ordini di Ottaviano contro Sesto Pompeo nella Battaglia di Nauloco, espisodio da cui ricevette il suo cognomen, Fretensis, perché la battaglia si svolse nei pressi dello stretto di Messina, il Fretum Siculum.

Nel 31 a.C. combatté nella Battaglia di Azio contro Marco Antonio, e proprio la partecipazione a questa battaglia spiegherebbe perché un altro simbolo della legione fu la trireme. Lo scontro ad Azio segnò la fine delle guerre civili e l'assunzione del potere assoluto da parte di Ottaviano, che nel 27 a.C. assunse il titolo di Augusto.

Dopo essere stata di stanza nella provincia di Giudea, nel 6 d.C. fu invece acquartierata nella provincia di Siria, insieme alla III Gallica, alla VI Ferrata e alla XII Fulminata. In quello stesso anno, Publio Sulpicio Quirino, governatore di Siria, guidò queste legioni contro la rivolta scoppiata dopo l'uccisione di Erode Archelao.

Al tempo dell'imperatore Nerone, nel 58, la X Fretensis partecipò alla campagna militare di Gneo Domizio Corbulone contro i Parti.

Quindi se è corretta la discussione su Wikipedia c'erano due legioni X, una a fianco di Marco Antonio (Equestris) e una creata da Ottaviano (Fretensis).

Modificato da vince960

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