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Buonasera, appena arrivato un antoniniano dell’imperatore Marcus Piavonius Victorinus (nelle iscrizioni si trova anche Piavvonius e Piaonius), 271 d.C., Colonia, gr 1,92, mm 19, 12h, RIC 61. Diritto: IMP C VICTORINVS P F AVG. Vittorino, busto verso dx, radiato e corazzato. Rovescio: PROVIDENTIA AUG, la Providentia stante, verso sx, panneggiata, un globo ai piedi, bastone nella mano dx e cornucopia nella sx.

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Può capitare che un acquisto non sia determinato da un meditato programma di collezione ma dall’incontro casuale con una moneta che sollecita gusti e sensibilità assolutamente personali. In questo caso ho subito apprezzato i lineamenti veloci e chiaroscurati del volto magro e solido, la cui nitidezza contrasta con la stanchezza del rovescio, anch’esso però a modo suo attraente proprio in virtù dei suoi pochi accenni. Sono stato attirato (come sempre) anche dal rilievo di alcune lettere della legenda di diritto, e dalle linee di espansione (poco evidenti in foto) che sembrano far risuonare, ogni volta che le si guarda, il suono metallico del colpo di conio; e ancora dal colore e dall’aspetto della patina...etc... Se poi, a fronte di un costo già modesto, si presenta un’occasione di acquisto ancor più favorevole, ecco spiegato l’imprevisto arrivo di Vittorino, che mi permette naturalmente anche di fissare un primo riferimento collezionistico riguardo le vicende dell’Imperium Galliarum

Da quanto leggo, alcune iniziali emissioni di Vittorino della zecca di Treviri rimandano al volto di Mario, plausibilmente per ignoranza delle reali fattezze del nuovo imperatore, che risultarono invece da subito note agli zecchieri di Colonia.  Il volume di aureliani emessi da Vittorino mi sembra di capire sia stato particolarmente notevole e il conio stanco di rovescio una loro caratteristica frequente. Durante il regno di Postumo, Vittorino era stato tribunus praetorianorum, come si ricava dall’epigrafe di un mosaico di Treviri (CIL XIII, 3679): M.Piaonius Victorinus Tribunus Pret[oria]norum (le lettere mancanti si devono ad una riparazione del mosaico). Vittorino risulta poi console con lo stesso Postumo, come testimonia un’epigrafe funeraria (CIL II, 5736): […] do(mino) no/stro) Pos(tumo) / IIII et Vict(rino) co(n)s(ulibus). Secondo l’Historia Augusta, che elenca Vittorino tra i Trenta Tiranni che seguirono alla sconfitta di Valeriano, Postumo lo avrebbe addirittura associato al potere imperiale per fronteggiare Gallieno (HA, I due Gallieni, 7 e I Trenta Tiranni, 6), ma la notizia non appare plausibile per diverse ragioni. Ciò non toglie che Vittorino fosse giunto a svolgere un ruolo di assoluto rilievo al fianco di Postumo.

2.jpg.e0d197b6807a7fb18e9117d83c555c8b.jpg

Vittorino salirà al trono con l’appoggio dei reparti di Augusta Trevirorum (Treviri), dopo la breve parabola imperiale dell’ex fabbro Mario, acclamato dalle truppe alle quali aveva concesso il sacco di Magontiatum, il cui divieto era invece costato la vita a Postumo (creatore e per quasi dieci anni efficace guida dell’Imperium Galliarum). Nei suoi due anni scarsi di regno, Vittorino dovette probabilmente subire la riconquista di alcuni territori da parte del generale Giulio Placidiano, inviato di Claudio il Gotico. Riuscì però a concludere vittoriosamente i sette mesi di assedio di Augustodunum Haeduorum (Autun), che si era ribellata in favore di Claudio (il quale però non inviò mai aiuti alla città).

3.jpg.ba1f46ee7484c0a8b9103175351a8048.jpg 

Le fonti narrano che Vittorino sarebbe stato infine ucciso da un marito geloso, tale Attitianus. Le stesse fonti, tanto l’Historia Augusta (I Trenta Tiranni, 6) quanto Aurelio Vittore (De Cesaribus, 33,12) ed Eutropio (Breviarium ab Urbe Condita, IX,9,3) insistono sul carattere lussurioso di Vittorino, tale da comprometterne le altrimenti numerose virtù. Contemporaneamente al padre sarebbe stato eliminato anche il figlio, Vittorino il Giovane, da appena un giorno elevato al rango di Cesare. Sarà poi la madre di Vittorino, Vittoria, a guidare l’ascesa di Tetrico (al tempo praeses provinciae della Gallia Aquitania) e del figlio Tetrico II, i quali però, dopo alterne vicende culminanti nella decisiva battaglia apud Catalaunos,nei pressi di Châlons-sur-Marne (274), finiranno prigionieri di Aureliano, ponendo così fine alla secessione delle Gallie.

 Un saluto e a presto, Lucius LX

P.S.Trovo navigando in rete una revisione bibliografica (non so quanto completa) relativa a vari aspetti della monetazione di Vittorino: https://www.forumfw.com/t3634-l-empire-des-gaules-postume-lelien-marius-victorin-tetricus . I contributi presenti sul forum sono come sempre numerosi e preziosi. Tra le molte notizie ricordo la bella serie di aurei con legioni (alcune anche di territori lontani dalle Gallie). C. Oman, in The Legionary Coins of Victorinus, Carausius, and Allectus, 1924, ritiene che si debbano considerare tali serie legionarie più come una forma di propaganda che un’attestazione dell’effettiva presenza nelle Gallie di tutte le legionicitate o di loro vexillationes.

 4.jpg.1d340169c1376b5dc6c5f201e6cbbd5a.jpg

 

 

Modificato da lucius LX
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Inviato
3 ore fa, lucius LX dice:

Buonasera, appena arrivato un antoniniano dell’imperatore Marcus Piavonius Victorinus (nelle iscrizioni si trova anche Piavvonius e Piaonius), 271 d.C., Colonia, gr 1,92, mm 19, 12h, RIC 61. Diritto: IMP C VICTORINVS P F AVG. Vittorino, busto verso dx, radiato e corazzato. Rovescio: PROVIDENTIA AUG, la Providentia stante, verso sx, panneggiata, un globo ai piedi, bastone nella mano dx e cornucopia nella sx.

1.jpg.ef983ba3dd69880a91d3009935830b81.jpg

Può capitare che un acquisto non sia determinato da un meditato programma di collezione ma dall’incontro casuale con una moneta che sollecita gusti e sensibilità assolutamente personali. In questo caso ho subito apprezzato i lineamenti veloci e chiaroscurati del volto magro e solido, la cui nitidezza contrasta con la stanchezza del rovescio, anch’esso però a modo suo attraente proprio in virtù dei suoi pochi accenni. Sono stato attirato (come sempre) anche dal rilievo di alcune lettere della legenda di diritto, e dalle linee di espansione (poco evidenti in foto) che sembrano far risuonare, ogni volta che le si guarda, il suono metallico del colpo di conio; e ancora dal colore e dall’aspetto della patina...etc... Se poi, a fronte di un costo già modesto, si presenta un’occasione di acquisto ancor più favorevole, ecco spiegato l’imprevisto arrivo di Vittorino, che mi permette naturalmente anche di fissare un primo riferimento collezionistico riguardo le vicende dell’Imperium Galliarum

Da quanto leggo, alcune iniziali emissioni di Vittorino della zecca di Treviri rimandano al volto di Mario, plausibilmente per ignoranza delle reali fattezze del nuovo imperatore, che risultarono invece da subito note agli zecchieri di Colonia.  Il volume di aureliani emessi da Vittorino mi sembra di capire sia stato particolarmente notevole e il conio stanco di rovescio una loro caratteristica frequente. Durante il regno di Postumo, Vittorino era stato tribunus praetorianorum, come si ricava dall’epigrafe di un mosaico di Treviri (CIL XIII, 3679): M.Piaonius Victorinus Tribunus Pret[oria]norum (le lettere mancanti si devono ad una riparazione del mosaico). Vittorino risulta poi console con lo stesso Postumo, come testimonia un’epigrafe funeraria (CIL II, 5736): […] do(mino) no/stro) Pos(tumo) / IIII et Vict(rino) co(n)s(ulibus). Secondo l’Historia Augusta, che elenca Vittorino tra i Trenta Tiranni che seguirono alla sconfitta di Valeriano, Postumo lo avrebbe addirittura associato al potere imperiale per fronteggiare Gallieno (HA, I due Gallieni, 7 e I Trenta Tiranni, 6), ma la notizia non appare plausibile per diverse ragioni. Ciò non toglie che Vittorino fosse giunto a svolgere un ruolo di assoluto rilievo al fianco di Postumo.

2.jpg.e0d197b6807a7fb18e9117d83c555c8b.jpg

Vittorino salirà al trono con l’appoggio dei reparti di Augusta Trevirorum (Treviri), dopo la breve parabola imperiale dell’ex fabbro Mario, acclamato dalle truppe alle quali aveva concesso il sacco di Magontiatum, il cui divieto era invece costato la vita a Postumo (creatore e per quasi dieci anni efficace guida dell’Imperium Galliarum). Nei suoi due anni scarsi di regno, Vittorino dovette probabilmente subire la riconquista di alcuni territori da parte del generale Giulio Placidiano, inviato di Claudio il Gotico. Riuscì però a concludere vittoriosamente i sette mesi di assedio di Augustodunum Haeduorum (Autun), che si era ribellata in favore di Claudio (il quale però non inviò mai aiuti alla città).

3.jpg.ba1f46ee7484c0a8b9103175351a8048.jpg 

Le fonti narrano che Vittorino sarebbe stato infine ucciso da un marito geloso, tale Attitianus. Le stesse fonti, tanto l’Historia Augusta (I Trenta Tiranni, 6) quanto Aurelio Vittore (De Cesaribus, 33,12) ed Eutropio (Breviarium ab Urbe Condita, IX,9,3) insistono sul carattere lussurioso di Vittorino, tale da comprometterne le altrimenti numerose virtù. Contemporaneamente al padre sarebbe stato eliminato anche il figlio, Vittorino il Giovane, da appena un giorno elevato al rango di Cesare. Sarà poi la madre di Vittorino, Vittoria, a guidare l’ascesa di Tetrico (al tempo praeses provinciae della Gallia Aquitania) e del figlio Tetrico II, i quali però, dopo alterne vicende culminanti nella decisiva battaglia apud Catalaunos,nei pressi di Châlons-sur-Marne (274), finiranno prigionieri di Aureliano, ponendo così fine alla secessione delle Gallie.

 Un saluto e a presto, Lucius LX

P.S.Trovo navigando in rete una revisione bibliografica (non so quanto completa) relativa a vari aspetti della monetazione di Vittorino: https://www.forumfw.com/t3634-l-empire-des-gaules-postume-lelien-marius-victorin-tetricus . I contributi presenti sul forum sono come sempre numerosi e preziosi. Tra le molte notizie ricordo la bella serie di aurei con legioni (alcune anche di territori lontani dalle Gallie). C. Oman, in The Legionary Coins of Victorinus, Carausius, and Allectus, 1924, ritiene che si debbano considerare tali serie legionarie più come una forma di propaganda che un’attestazione dell’effettiva presenza nelle Gallie di tutte le legionicitate o di loro vexillationes.

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Bell'antoniniano. La gibbosità del naso è peculiarità anatomica di Vittorino. Ottimo acquisto Amico LuciusLX.

ciao

Mario

  • Grazie 1

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