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IGNORED

Il colore dell'oro in un sesterzio dell'alto impero .


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Inviato (modificato)

Da amante delle meravigliose patine dei bronzi imperiali è stata per me una sorpresa questo sesterzio di Antonino Pio con la dea Opi sul rovescio (RIC 612) completamente privo di patina, con questo colore oro brillante che i sesterzi avevano in origine, soprattutto nell'alto impero, quando la lega di rame e zinco era più pura. E' tanto brillante da farlo sembrare una riproduzione, o perfino una moneta di cioccolato. Sembra quasi un aureo (di qui aurichalcum).

Il metallo con il tempo tende a trasformarsi e tornare quel minerale che era in origine tramite l'ossidazione. Credo che questo processo abbia interessato ben poco questa moneta, forse conservando la stessa tonalità che aveva 1893 anni fa.

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Modificato da vickydog
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Inviato

Ciao, effettivamente con il colore oro vivo ed il loro peso e diametro dovevano essere proprio un bel vedere appena immessi in circolazione 🙂.

ANTONIO 


Inviato

salve,potrebbe essere stato spatinato con una spazzola di ottone,chiedo scusa per la domanda ma ho questa impressione.nino


Inviato (modificato)
2 ore fa, Antonino1951 dice:

salve,potrebbe essere stato spatinato con una spazzola di ottone,chiedo scusa per la domanda ma ho questa impressione.nino

Bella intuizione, ma non so se sia andata così. Forse l'Antonino è solo più chiaro perché ha una percentuale di zinco un po' più alta. Quando l'ho preso aveva sopra una patina appiccicaticcia tanto improbabile che è venuta via immediatamente con una passata di solvente che ho già usato in precedenza per un caso analogo con un risultato molto simile. Ti allego la foto. E' la tonalità naturale dei sesterzi di lega abbastanza pura, priva di nichel, piombo, stagno se non in tracce e che non hanno ancora subito una trasformazione ossidativa. 

Ovviamente cerco bronzi con belle patine, purché naturali. Però meglio senza patina piuttosto che con una posticcia messa sopra da un "artigiano" della domenica che ha guardato un video su Youtube.  Purtroppo capita con frequenza, soltanto che molte patine artificiali non vengono via, anzi se si prova si ottiene un effetto di parziale spatinatura per niente gradevole.

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Modificato da vickydog

Inviato

salve,vickydog,è il mio campo,fidati.mi confermi che sotto la patina artificiale c'era una preparazione del tondello per eliminare residui di patina che avrebbero resa non omogenea quella artificiale.tutte le patine se si vuole vanno via specialmente quelle artificiali.l'unico oricalco dal colore genuino è quello cristallizzato in ambiente anaerobico tipo quelli trovati a s.casciano.senza pretese o polemiche .nino


Inviato (modificato)

Ciao Nino, grazie per insegnarmi qualcosa di nuovo. Se ho capito bene venne usata una spazzola di ottone (per eliminare residui di patina che avrebbero resa non omogenea quella artificiale) e questo aumenterebbe l'effetto oro brillante.

Ma un bronzo spatinato, secondo te, non rivela il colore originale? (sempre purché il metallo sia integro, non ossidato). I pochi bronzi che ho pulito a me sembra abbiano una tonalità oro molto simile a quelli trovati a S.Casciano, supposto che quelle condizioni anaerobico-solforose di giacitura siano le più idonee a sigillare lo stato conservativo dei bronzi senza avere innescato una reazione chimica di qualche tipo.

Cosa usi tu per spatinare chimicamente un bronzo da una brutta patina artificiale particolarmente adesa?  

Modificato da vickydog

Inviato

salve,io non spatino,cerco di salvare quelle originali con eventualmente qualche inibitore e soluzioni fai da te sempre su metalli sani in quanto si potrebbe innescare cancro.nel tuo caso,mio parere,sembra evidente che siano state spatinate per togliere qualche patina spessa che nascondeva i rilievi restanti.per mia esperienza dico questo ,poi ognuno confuterà


Supporter
Inviato
Il 17/04/2025 alle 16:56, vickydog dice:

Sembra quasi un aureo (di qui aurichalcum)

Ciao @vickydog.

Io ricordavo che "oricalco" significasse "rame di montagna" .

Stilicho

  • Grazie 1

Inviato
6 minuti fa, Stilicho dice:

Io ricordavo che "oricalco" significasse "rame di montagna" .

Infatti! 👋


Inviato (modificato)
2 ore fa, Stilicho dice:

Ciao @vickydog.

Io ricordavo che "oricalco" significasse "rame di montagna" .

Oricalco deriva dal Greco Oros (montagna) chalcos (rame). Ma era un metallo leggendario.

Ma mi risulta che i Romani lo chiamassero Aurichalcum, adattando la parola Greca Oros in Aurum, anche volgarmente contratto in Orum, per intendere l'oro, che deriva da rilucere, risplendere, forse proveniente dal sanscrito hari (raggio di luce giallo). Di qui parole come Aurora, o tesoro etc.

 

 

 

 

Modificato da vickydog

Supporter
Inviato

Interessante, non lo sapevo. 

Ciao. 

Stilicho 


Inviato

Credo sia stata semplicemente spatinata per imperizia ed ignoranza di qualche precedente proprietario..


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