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Inviato (modificato)

Facendo seguito alla discussione “ci metto la faccia”, che ne dite di aprire anche agli altri secoli?

Qualcuno, un po’ più timidamente, ha inserito i volti dei secoli successivi… Ma perché non raggrupparli qui? 
XVII, XVIII… fino all’Ottocento è tutto valido.

Comincio io, vi lascio un busto di Ferdinando Gonzaga, dapprima cardinale e poi VI duca di Mantova e IV del Monferrato.

Siamo agli inizi del XVII secolo, con un ducatone per Casale datato 1617.

N.

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Modificato da niko
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Inviato

Ciao @niko, mi fa piacere che tu abbia dato un seguito alla bellissima discussione aperta da @Philippus IX! Come nella precedente, "metto le facce" di alcuni pontefici che hanno regnato nel corso del '600. Il XVII secolo è forse per la monetazione pontificia la massima espressione artistica relativamente alla ritrattistica papale, grazie alla grande abilità incisoria dei maestri che si sono succeduti al servizio del soglio di Pietro. La famiglia Hamerani, Mola, St. Urbain, Borner, Lucenti hanno prestato opera proprio durante questo secolo, lasciando sui tondelli da loro incisi segno perenne della loro maestria. Ecco una carrellata di volti dei papi del '600, presentati in ordine cronologico. Sono tutti testoni della mia collezione:

Paolo V (1605-1621)

Urbano VIII (1623-1644)

Innocenzo X (1644-1655)

Clemente X (1670-1676)

Innocenzo XI (1676-1689)

Alessandro VIII (1689-1691)

Michele 

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Inviato

Partecipo volentieri con un ritratto di Cesare d'Este su un giorgino modenese con volto a sx. 

Buona serata a tutti 

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Inviato

Per continuare ne metto una..

Piastra di Ferdinando II 1633 Firenze, valuta 7 lire.

Ritratto con il collare alla Spagnola simbolo del potere del momento, basetta fluente, baffino alto e mosca, sempre bel nasuto.

Un saluto 

Fofo

 

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Inviato (modificato)
Il 05/04/2025 alle 17:41, ZuoloNomisma dice:

Ciao @niko, mi fa piacere che tu abbia dato un seguito alla bellissima discussione aperta da @Philippus IX! Come nella precedente, "metto le facce" di alcuni pontefici che hanno regnato nel corso del '600. Il XVII secolo è forse per la monetazione pontificia la massima espressione artistica relativamente alla ritrattistica papale, grazie alla grande abilità incisoria dei maestri che si sono succeduti al servizio del soglio di Pietro. La famiglia Hamerani, Mola, St. Urbain, Borner, Lucenti hanno prestato opera proprio durante questo secolo, lasciando sui tondelli da loro incisi segno perenne della loro maestria. Ecco una carrellata di volti dei papi del '600, presentati in ordine cronologico. Sono tutti testoni della mia collezione:

Paolo V (1605-1621)

Urbano VIII (1623-1644)

Innocenzo X (1644-1655)

Clemente X (1670-1676)

Innocenzo XI (1676-1689)

Alessandro VIII (1689-1691)

Michele 

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hai toccato un altro punto interessante: il ritratto su moneta era un po’ la “foto” dell’epoca e si chiamavano grandi artisti e incisori per farsi ritrarre!

Vi lascio un confronto tra il testone di Zuolo e un mio piccolo grossetto, sempre di Paolo V.

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Modificato da niko
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Inviato
Il 05/04/2025 alle 21:55, gallo83 dice:

Partecipo volentieri con un ritratto di Cesare d'Este su un giorgino modenese con volto a sx. 

Buona serata a tutti 

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Che conservazione Gallo, mai vista così bella!

N.

  • Grazie 1

Inviato
2 ore fa, niko dice:

Che conservazione Gallo, mai vista così bella!

N.

 

Davvero meravigliosa 🤩 

  • Grazie 1

Inviato

Ci mette la faccia e un bel naso:

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https://www.museotorino.it/view/s/70ccc23469f448f99ea48e462ed08c24

Un sovrano considerato debole, talora fatuo, ma che tentò una modernizzazione tecnica e scientifica del regno.


Vittorio Amedeo III salì al trono nel 1773 dopo che il padre lo aveva tenuto lontano dagli uffici pubblici, lasciando che si dedicasse alla vita di corte. Insofferente del clima di chiusura dei costumi e di pensiero del regno paterno, licenziò gli ottimi ministri che avevano assistito Carlo Emanuele III, tra i quali Giovanni Battista Lorenzo Bogino, e nominò i suoi favoriti, non altrettanto capaci. Abbandonò larga parte degli interventi di riforma dei suoi predecessori, concentrandosi, però, sull' esercito e sulla cultura scientifica. La sua corte fu l’esatto contrario di quella cupa e modesta del padre.

Allo scoppio della Rivoluzione francese, offrì ospitalità a esponenti dell'emigrazione legittimista e ritirò l'ambasciatore sabaudo a Parigi. Il timore che la "peste francese" dilagasse negli Stati sabaudi si dimostrò fondato.  Del 1792 è l'annessione alla Francia di Nizza e della Savoia, inevitabile nonostante l’aiuto austriaco.  Ne seguì una serie di tracolli, attribuiti all’incapacità dei comandanti, su cui il re non s’impose, sino alla pace di Parigi nel 1796 che sancì l'egemonia francese sul regno sabaudo e aprì i confini del Piemonte alle guarnigioni d’Oltralpe.

Vittorio Amedeo III morì pochi mesi dopo.
 

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Inviato (modificato)
Il 07/04/2025 alle 22:41, Oppiano dice:

Ci mette la faccia e un bel naso:

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https://www.museotorino.it/view/s/70ccc23469f448f99ea48e462ed08c24

Un sovrano considerato debole, talora fatuo, ma che tentò una modernizzazione tecnica e scientifica del regno.


Vittorio Amedeo III salì al trono nel 1773 dopo che il padre lo aveva tenuto lontano dagli uffici pubblici, lasciando che si dedicasse alla vita di corte. Insofferente del clima di chiusura dei costumi e di pensiero del regno paterno, licenziò gli ottimi ministri che avevano assistito Carlo Emanuele III, tra i quali Giovanni Battista Lorenzo Bogino, e nominò i suoi favoriti, non altrettanto capaci. Abbandonò larga parte degli interventi di riforma dei suoi predecessori, concentrandosi, però, sull' esercito e sulla cultura scientifica. La sua corte fu l’esatto contrario di quella cupa e modesta del padre.

Allo scoppio della Rivoluzione francese, offrì ospitalità a esponenti dell'emigrazione legittimista e ritirò l'ambasciatore sabaudo a Parigi. Il timore che la "peste francese" dilagasse negli Stati sabaudi si dimostrò fondato.  Del 1792 è l'annessione alla Francia di Nizza e della Savoia, inevitabile nonostante l’aiuto austriaco.  Ne seguì una serie di tracolli, attribuiti all’incapacità dei comandanti, su cui il re non s’impose, sino alla pace di Parigi nel 1796 che sancì l'egemonia francese sul regno sabaudo e aprì i confini del Piemonte alle guarnigioni d’Oltralpe.

Vittorio Amedeo III morì pochi mesi dopo.
 

 

Uno dei più belli conosciuti? Complimenti Oppiano!

Proseguiamo la carrellata, inutile dire chi sia, avrete letto di lui almeno una volta:

 

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Modificato da niko
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Inviato

I Medici i Medici..colui che proteggeva Galileo Galilei , Cosimo II Firenze, piastra 1611, conio di Antonio Tarchiani.

Un saluto

Fofo

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Inviato (modificato)

Spettacolare @fofo

Continuo con un’altra moneta del 1676, è un multiplo di filippo (e passiamo dai 27.84g ai 55.36), stesso piede della moneta di Carlo II quindi, ma stavolta la famiglia è quella dei Trivulzio.

RETEGNO 

Antonio Teodoro Trivulzio (1676-1678), doppio filippo 1676. Ag - 55,36g
MIR 899/1, Ravegnani III/4

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Modificato da niko
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Inviato
1 ora fa, niko dice:

Spettacolare @fofo

Continuo con un’altra moneta del 1676, è un multiplo di filippo (e passiamo dai 27.84g ai 55.36), stesso piede della moneta di Carlo II quindi, ma stavolta la famiglia è quella dei Trivulzio.

RETEGNO 

Antonio Teodoro Trivulzio (1676-1678), doppio filippo 1676. Ag - 55,36g
MIR 899/1, Ravegnani III/4

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Bellissima niko, gran pezzo questo doppio filippo! Complimenti!


Inviato

Dopo le facce dei papi del '600, ne posto due di pontefici del secolo successivo, il '700, entrambe provenienti da testoni della mia raccolta.

Clemente XI (1700-1721) è stato l'ultimo papa la cui produzione monetaria spicca per sontuosità e grande senso artistico, e forse proprio con questo pontefice ne raggiunge l'apice. 

Clemente XII (1730-1740), fautore della grande riforma monetaria che determinò il passaggio ad una produzione preferenzialmente aurea a discapito dei grandi moduli argentei dei suoi predecessori, è infatti il papa che conierà l'ultima piastra papale propriamente detta.

Michele 

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Inviato
52 minuti fa, ZuoloNomisma dice:

Dopo le facce dei papi del '600, ne posto due di pontefici del secolo successivo, il '700, entrambe provenienti da testoni della mia raccolta.

Clemente XI (1700-1721) è stato l'ultimo papa la cui produzione monetaria spicca per sontuosità e grande senso artistico, e forse proprio con questo pontefice ne raggiunge l'apice. 

Clemente XII (1730-1740), fautore della grande riforma monetaria che determinò il passaggio ad una produzione preferenzialmente aurea a discapito dei grandi moduli argentei dei suoi predecessori, è infatti il papa che conierà l'ultima piastra papale propriamente detta.

Michele 

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Salve, vedo una passione sui testoni, dei papi della famiglia medici ha niente?

Tornano ai Medici, metto un Ferdinando piastra 1604.

Cardinale e poi Granduca della Toscana,moneta, che in spl se ne contano pochissimi pezzi, priva di difetti di conio non esiste, conio al diritto del Mola.

So che gli incisori che lavoravano a Firenze furono chiamati a Roma x coniare alcune monete e anche li si riscontravano difetti di coniazione tipiche di questa emissione.

Un saluto Fofo

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Inviato

Per mettere un testone per @ZuoloNomisma che forse li apprezzerá, secondo me, sono assaí piú rari in bella conservazione delle piastre a mio modesto parere, che di queste ultime ne ho quasi per data.

Ritratto sempre bel Nasuto, Ferdinando II dei Medici, testone Firenze 1636 e testone 1634 Ferdinando II collare alla Spagnola ,variante di conio con ritratto piú fine, collo e naso diversi dal conio conosciuto, ex coll Cosimo Rodolfi.

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Inviato
Il 15/04/2025 alle 17:25, fofo dice:

Per mettere un testone per @ZuoloNomisma che forse li apprezzerá, secondo me, sono assaí piú rari in bella conservazione delle piastre a mio modesto parere, che di queste ultime ne ho quasi per data.

Ritratto sempre bel Nasuto, Ferdinando II dei Medici, testone Firenze 1636 e testone 1634 Ferdinando II collare alla Spagnola ,variante di conio con ritratto piú fine, collo e naso diversi dal conio conosciuto, ex coll Cosimo Rodolfi.

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Bellissimi i due testoni medicei @fofo della sua collezione! Li apprezzo molto, raccogliendo esclusivamente questa tipologia monetale, anche se "limitata" alla monetazione papale. 

 

Il 14/04/2025 alle 23:14, fofo dice:

Salve, vedo una passione sui testoni, dei papi della famiglia medici ha niente?

Per rispondere alla sua domanda, mi permetto di andare "off topic", nel senso che i papi della famiglia Medici sono tutti del '500, per cui dovremmo inserire i loro ritratti nella prima discussione analoga a questa. Ad ogni modo, andando in ordine cronologico abbiamo:

- Leone X (Giovanni de Medici) 1513-1521. Quarto di ducato. Questa moneta non ce l'ho ancora il collezione, perché per ora è un filino fuori budget😅. L'esemplare che allego è proveniente dalla recentissima Nomisma 73, dove è rimasto invenduto (proveniente dalla collezione Benatti, ex Nomisma VR). I coni sono attribuiti a Piermaria Serbaldi da Pescia, detto il Tagliacarne.

-Clemente VII (Giulio de Medici) 1523-1534. È stato il papa del celeberrimo Sacco di Roma del 1527, quando orde di Lanzichenecchi invasero l'Urbe, mettendo a ferro e fuoco la città, costringendo il papa a fuggire attraverso il "Passetto" travestito da mendicante per mettersi in salvo. È stato anche il papa che commemorò il Giubileo del 1525. Questo quarto di ducato della mia raccolta (moneta R5) lo ricorda. 

-Pio IV (Giovan Angelo de Medici) 1559-1565.  Nacque a Milano. Il padre, Bernardino Medici di Nosigia, apparteneva alla famiglia dei Medici milanesi che si riteneva imparentata alla lontana con i Medici di Firenze, pur senza prove effettive di discendenza comune, ma comunque sufficienti per far si che potesse anche lui fregiarsi dello stemma araldico di famiglia con le sei palle. Questo testone della mia collezione, coniato ad Avignone (moneta R5), costituisce uno dei pochissimi ritratti in moneta di questo papa, che viene raffigurato oltre che qui, solo sul bianco coniato a Bologna.

Michele 

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Inviato
11 ore fa, ZuoloNomisma dice:

Bellissimi i due testoni medicei @fofo della sua collezione! Li apprezzo molto, raccogliendo esclusivamente questa tipologia monetale, anche se "limitata" alla monetazione papale. 

 

Per rispondere alla sua domanda, mi permetto di andare "off topic", nel senso che i papi della famiglia Medici sono tutti del '500, per cui dovremmo inserire i loro ritratti nella prima discussione analoga a questa. Ad ogni modo, andando in ordine cronologico abbiamo:

- Leone X (Giovanni de Medici) 1513-1521. Quarto di ducato. Questa moneta non ce l'ho ancora il collezione, perché per ora è un filino fuori budget😅. L'esemplare che allego è proveniente dalla recentissima Nomisma 73, dove è rimasto invenduto (proveniente dalla collezione Benatti, ex Nomisma VR). I coni sono attribuiti a Piermaria Serbaldi da Pescia, detto il Tagliacarne.

-Clemente VII (Giulio de Medici) 1523-1534. È stato il papa del celeberrimo Sacco di Roma del 1527, quando orde di Lanzichenecchi invasero l'Urbe, mettendo a ferro e fuoco la città, costringendo il papa a fuggire attraverso il "Passetto" travestito da mendicante per mettersi in salvo. È stato anche il papa che commemorò il Giubileo del 1525. Questo quarto di ducato della mia raccolta (moneta R5) lo ricorda. 

-Pio IV (Giovan Angelo de Medici) 1559-1565.  Nacque a Milano. Il padre, Bernardino Medici di Nosigia, apparteneva alla famiglia dei Medici milanesi che si riteneva imparentata alla lontana con i Medici di Firenze, pur senza prove effettive di discendenza comune, ma comunque sufficienti per far si che potesse anche lui fregiarsi dello stemma araldico di famiglia con le sei palle. Questo testone della mia collezione, coniato ad Avignone (moneta R5), costituisce uno dei pochissimi ritratti in moneta di questo papa, che viene raffigurato oltre che qui, solo sul bianco coniato a Bologna.

Michele 

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Salve Michele, io mi chiamo Rodolfo ed è un piacere parlare di monete e di passioni come queste.

I testoni della Famiglia Medici Sono molto belli e non li avevo mai visti..

Complimenti per la sua notevole collezione!

Allego foto di un Tollero di Cosimo III del 1700 monetazione per Livorno ma sempre coniati in Firenze.

Ritratto fine e fluente di capelli.

Un saluto

Rodolfo

 

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Inviato (modificato)
Il 17/04/2025 alle 11:40, 417sonia dice:

Ciao!

E' mia la volta?
(nascosto)

Lira da 20 soldi, in argento, titolo 0,948 – mm. 28-29 – gr. 5,74-6,52

D/: NICOLAVS TRONVS DVX foglia d'edera, busto del doge barbuto volto a sinistra con corno ducale; sotto il busto un ramo con tre foglie d'edera

R/: SANCTVS MARCVSleone in soldo che regge il libro con le zampe anteriori, il tutto in una corona legata da nastri

Guardandole non si può non notare quanto fosse brutto il Tron; non era colpa dell'incisore dei conii, certamente quell'Antonello detto "della Moneta", che operava in zecca in questo periodo e che abbiamo già incontrato. Era proprio brutto il Doge e ce lo conferma un suo contemporaneo che così ce lo descrive: "de grave natura, grosso, bruto de faza; (con la barba ispida lasciatasi crescere per lutto, dopo la morte del figlio a Negroponte - Eubea) avea brutta pronunzia in tanto che parlava spumava pé labbri"; ce lo conferma anche la statua che lo raffigura nel suo monumento funebre nella Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari di Venezia.

 

@417sonia c'è un problema di visualizzazione, io vedo invece che un immagine tutta una serie di lettere e numeri

Modificato da niko

  • 417sonia chiuso e ha aperto questo topic
Supporter
Inviato
11 minuti fa, Carlo. dice:

@417sonia c'è un problema di visualizzazione, io vedo invece che un immagine tutta una serie di lettere e numeri

 

Si grazie!

Mi si è impallato il PC dopo che ho inserito una foto ..... ho tentato di annullare il mio intervento, ma mi chiude yutta la discussione.

Non mi resta che chiedere aiuto al @CdC che elimini il mio solo intervento! Lo rifarò.

Grazie

luciano


Inviato

Anch'io vedo un post lunghissimo di lettere , numeri e altro , dovrebbe essere l'immagine postata trasformata in BIT o cose del genere........☺️


Inviato
Il 17/04/2025 alle 11:58, 417sonia dice:

Si grazie!

Mi si è impallato il PC dopo che ho inserito una foto ..... ho tentato di annullare il mio intervento, ma mi chiude yutta la discussione.

Non mi resta che chiedere aiuto al @CdC che elimini il mio solo intervento! Lo rifarò.

Grazie

luciano

 

Ti aspettiamo Luciano! 😁 @417sonia

Son contento che questa discussione prenda piede e travalichi un po’ i confini della sezione e di quelle speciali!

N.

  • Grazie 1

Inviato

Buonasera 

Proseguo sempre con Modena e con un ritratto di Francesco III d'Este ma su un sesino! Una piccola meraviglia. 

 

Saluti a tutti 

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Awards

Supporter
Inviato

Non sapevo se anche i Sabaudi erano ben accetti in questa discussione, ma visto che non sono il primo mi fa piacere partecipare con "Riccioli d'oro" Carlo Emanuele IlI su un Mezzo Scudo.

Mi sono sempre piaciute in questi busti le borse sotto gli occhi e il doppio mento...

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Inviato

Continuando con il Cosimo III, qui imbruttito e appesantito, gotta, bigotto e fissato con la religione tanto da ottenere a fine 600 ill trattAmento regio, che consisteva a non doversi piú inchinare alla presenza del papa.

 

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