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In questo thread parlerò senza troppe pretese di completezza scientifica di luoghi dove per vari motivi la situazione della circolazione monetaria presenta delle anomalie.

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Un caso poco conosciuto è quello di Point Roberts, la parte meridionale di una piccola penisola a sud della città canadese di Vancouver.

 

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La località fa parte degli USA, precisamente dello Stato di Washington. E' fisicamente isolata dal resto del paese (anche se non nelle acque territoriali) in quanto si trova a sud del 49° parallelo, che fu concordato come confine fra USA e Canada britannico col Trattato dell'Oregon del 1846, accordo che estendeva fino al Pacifico la soluzione già adottata più ad est nel 1818.

Point Roberts ha 1000 abitanti, di cui la metà con doppia cittadinanza statunitense-canadese, che ogni estate aumentano a circa 4000 con l'afflusso di turisti e vacanzieri canadesi, molti dei quali hanno ville private in zona. Inoltre c'è da sempre parecchio "turismo economico", in quanto la benzina e alcuni generi alimentari costano meno lì che nella provincia confinante del Canada (la Columbia Britannica). Questo via vai di canadesi ha determinato la convivenza del dollaro USA col dollaro canadese, che viene accettato ovunque negli esercizi commerciali di Point Roberts.

Questa almeno era la situazione fino a prima dell'elezione di Trump alla Presidenza degli Stati Uniti, perchè le politiche doganali aggressive di questo nei confronti del Canada (e le farneticazioni sull'annessione del Canada stesso) hanno provocato la rabbia dei vicini del nord e un boicottaggio generale dei prodotti USA, oltre alla minaccia di ritorsioni di vario tipo. Questo ha dato un forte colpo alla comunità di Point Roberts, già duramente provata dai due anni di isolamento dal Canada durante il COVID, che ha visto il quasi totale annullamento dei flussi turistici, e ora rischia di dover affrontare le pesanti conseguenze dell'eventuale guerra commerciale USA-Canada. I locali definiscono la situazione addirittura peggiore che ai tempi della pandemia e sono preoccupati per il futuro. Quasi tutte le attività commerciali hanno chiuso e alcuni si sono già trasferiti altrove. 

 

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Il confine.

A destra Tsawwassen, Canada (fino al paletto bianco e arancione a sinistra), dall'altro lato Point Roberts.

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A gennaio è comparsa una rete che chiude il passaggio da lì (passaggio comunque illegale anche prima). Sono state fornite delle giustificazioni dalle autorità cittadine canadesi ma qualcuno ha contestato la misura e sospetta che sia anche questa una ripicca...

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Si prospetta un thread molto interessante.


Inviato (modificato)

Passiamo a un caso particolare, e che io sappia attualmente unico al mondo.

Dalla loro indipendenza dall'URSS sia l'Armenia che l'Azerbaijan hanno delle exclavi una nell'altra, che potete vedere indicate coi quattro circoletti rossi in questa mappa, lungo i confini fra i due paesi:

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In particolare ci sono:

- l'exclave armena in Azerbaijan di Artsvashen / Başkənd

 

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- quelle azere in Armenia di Yuxarı Əskipara / Verin Voskepar e di Barxudarlı / Sofulu

 

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- quella azera in Armenia di Kərki / Tigranashen, appartenente al territorio autonomo azero di Naxçıvan (la parte di Azerbaijan separata dal resto del paese, a sud dell'Armenia).

 

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Visti i rapporti tutt'altro che amichevoli fra i due paesi, che hanno finito da poco di combattere una serie di guerre per questioni territoriali (di cui l'ultima ha chiuso definitivamente la questione solo due anni fa, vedi offensiva azera nel Nagorno Karabakh del 2023 ), tutte queste exclavi si trovano in una condizione unica per i territori della loro categoria: continuano ad esistere di diritto ma sono di fatto sotto il controllo dei paesi che le contengono, dunque ancora oggi quella armena è sotto controllo azero mentre quelle azere sono sotto controllo armeno.

Tutte sono abitate, di conseguenza si usa inevitabilmente il dram armeno in quelle azere e il manat azero in quella armena. Ne abbiamo la certezza assoluta anche perchè sappiamo che al Bashkend Restaurant & Cafe in riva al lago Başkənd, quindi in teorico territorio armeno, una marmellata di tè (qualunque cosa sia) costa 10 manat e un buon tè Samovar 35 manat. Ma a quanto pare il servizio lascia a disiderare... perchè qualcuno si è lamentato di aver trovato dei capelli nel suo piatto.

 

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Già, confini fra i più turbolenti al mondo fino a due anni fa. Delle guerre armeno-azere si è parlato ben poco dalle nostre parti, ma sono uno dei conflitti recenti che impegna di più noi studiosi di guerra per la sua intensità.

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Bella e interessante discussione. Attendo le prossime puntate 😄


Inviato
5 minuti fa, ART dice:

Già, confini fra i più turbolenti al mondo fino a due anni fa. Delle guerre armeno-azere si è parlato ben poco dalle nostre parti, ma sono uno dei conflitti recenti che impegna di più noi studiosi di guerra.

 

Se non sbaglio anche la Russia è intervenuta per cercare di mettere ordine in questo conflitto, un po' come ha fatto in Transnistria.


Inviato
3 minuti fa, Bruzio dice:

Se non sbaglio anche la Russia è intervenuta per cercare di mettere ordine in questo conflitto, un po' come ha fatto in Transnistria.

 

che poi l'intervento della Russia non è che sia sempre una cosa positiva..


Inviato
12 minuti fa, ART dice:

Già, confini fra i più turbolenti al mondo fino a due anni fa. Delle guerre armeno-azere si è parlato ben poco dalle nostre parti, ma sono uno dei conflitti recenti che impegna di più noi studiosi di guerra per la sua intensità.

 

Già 👍


Inviato
1 minuto fa, Carlo. dice:

che poi l'intervento della Russia non è che sia sempre una cosa positiva..

 

Certamente, ma sempre meno invasivo di quello americano.


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3 ore fa, Carlo. dice:

che poi l'intervento della Russia non è che sia sempre una cosa positiva..

In questo caso non lo è stata proprio, visto che l'Armenia, loro (ormai ex) alleata nel conflitto, ha perso la guerra. Se la sono legata al dito, tanto che adesso hanno addirittura intenzione di chiedere l'ingresso in UE.

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Adesso, Bruzio dice:

Certamente, ma sempre meno invasivo di quello americano.

Tra tutti e due.. ma non addentriamoci in queste questioni..

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Continuiamo a parlare di exclavi con Campione d'Italia, comune della provincia di Como circondato dalla Svizzera e con sbocco sul lago di Lugano. 

 

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Lo status particolare di questo territorio discende dal testamento del ricco possidente terriero longobardo Totone da Campione, che nomina erede delle sue proprietà l'arcivescovo di Milano. Alla morte di Totone, nel 777, di conseguenza Campione passa al clero milanese e rimane sotto controllo ambrosiano anche quando nel 1522 tutto il circondario viene conquistato dagli svizzeri. Fra alterne vicende e qualche modifica territoriale il comune arriva fino ai giorni nostri amministrato con disposizioni speciali che lo rendono fortemente integrato col Canton Ticino, in particolare fino al 2020 in regime di libera circolazione con questo e come zona extradoganale europea. Le cose sono cambiate radicalmente a partire dal 2019, quando qualcuno a Campione ha chiesto e ottenuto l'integrazione nello spazio doganale europeo, probabilmente pensando che in questo modo il comune avrebbe avuto un'esenzione automatica dal pagamento dell'IVA (nel loro caso quella svizzera). Il risultato invece è stata l'istituzione da parte italiana della ILCC (Imposta Locale sul Consumo di Campione d’Italia) e la fine della libera circolazione fra il paese e la Svizzera (*), di cui molti si sono lamentati parlando addirittura di "arresti domiciliari" del paese intero.

Vista la peculiarità del territorio qui si è sempre usato il franco svizzero (tranne una breve parentesi durante il fascismo), anche per i bilanci pubblici, ma l'euro è accettato. Del resto in quanto valuta ufficiale italiana non si possono rifiutare i pagamenti in euro, pur non essendo obbligatori. Inoltre nello statuto di Campione si legge che:

"6. Revisioni ed aggiornamenti prezzi: in considerazione del fatto che la moneta corrente nel territorio del Comune è il franco svizzero e che tutti i contratti, compresi quelli di locazione, vengono stipulati e regolati in tale valuta, è necessario prevedere normativamente che ogni variazione od aggiornamento dei prezzi o degli importi nel territorio di Campione d'Italia tenga conto delle corrispondenti variazioni intervenute nel franco svizzero e nel costo della vita svizzero, così da risultare omogenee con le condizioni e la valuta contrattuale e gli usi locali."

 

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(*) La Svizzera ha aderito alla libera circolazione europea, che come noto elimina i controlli ai confini interni europei, ma non facendo parte dell'UE deve mantenere per forza quelli doganali.

 

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Inviato
Il 18/03/2025 alle 21:50, ART dice:

In questo caso non lo è stata proprio, visto che l'Armenia, loro (ormai ex) alleata nel conflitto, ha perso la guerra. Se la sono legata al dito, tanto che adesso hanno addirittura intenzione di chiedere l'ingresso in UE.

 

Difatti in tutti i posti in cui hanno messo piede da cento anni a questa parte i russi sono abbastanza "schifati" dai popoli locali. Vedi il caso in discussione, l'Afganistan, i Paesi baltici, la Finlandia, la Polonia e ne dimentico senz'altro qualcuno.

Gli americani, invece, hanno sempre avuto i loro critici ma anche parecchi sostenitori e spero non sarà una singola Amministrazione a buttare via ottanta anni di prosperità congiunta.

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Una situazione identica a quella di Campione d'Italia c'era (fino al 2020) anche a Büsingen am Hochrhein, exclave tedesca in Svizzera appartenente al land del Baden-Württemberg, separata dal resto dell'UE da una striscia di territorio elvetico di 685 metri. Le differenze sono che Büsingen continua ad essere una zona extradoganale europea e ad avere la libera circolazione con la Svizzera.

mappa grande: http://geosite.jankrogh.com/enklaver/busingen/busingen_big_map.htm

 

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Anche qui, come a Campione, è in uso il franco svizzero anche se la valuta ufficiale e regolarmente utilizzabile è l'euro. Ma questo caso non sarebbe poi così interessante se non introducessi la nuova rubrica

 

Posti con situazioni valutarie particolari nel passato

 

in cui spiego che insieme al trattato del 1964 che stabiliva formalmente l'ingresso di Büsingen nel territorio doganale svizzero (di fatto i controlli erano già stati aboliti unilateralmente dalla Svizzera nel 1947) ne fu firmato anche un altro, quello sulla Sistemazione del confine nel tratto Costanza - Neuhausen sul Reno che comportò una variazione del confine tedesco occidentale-svizzero in vari punti, con scambio di territori di uguale superficie fra i due paesi, e in particolare anche il passaggio della piccola exclave tedesca in Svizzera di Verenahof a quest'ultima, che avvenne all'entrata in vigore dei trattati nel 1967. [Se siete studiosi di confinologia potete osservare tutti questi cambiamenti sugli schemi grafici alla fine documento linkato]

 

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carta del 1893

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/83/Verenahof.jpg

 

Verenahof è ancora oggi abitata: all'epoca consisteva in 3 (secondo alcune fonti 4) case con una decina di abitanti, o poco più, che senza dubbio usavano il franco svizzero ma in caso di pagamenti non avrebbero potuto teoricamente rifiutare il vecchio marco tedesco, anche se in loco a quanto ne so non esistevano negozi.

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Cipro costituisce un notevole insieme di anomalie politico-valutarie che cercherò di sintetizzare il più possibile.

In generale, dal 1974 come noto l'isola è divisa in due parti: il nord sotto occupazione turca (organizzato nello stato-fantoccio della "Repubblica Turca di Cipro Nord", riconosciuto solo dalla Turchia) e il sud sotto il controllo regolare del governo cipriota, eccetto il territorio d'oltremare britannico Sovereign Base Areas of Akrotiri and Dhekelia (abbreviato SBA, le zone colorate in fuxia sulla mappa sotto) composto da due aree separate. Nord e sud sono divisi dalla UN Buffer Zone (detta anche Linea Verde, colorata in grigio), la striscia di territorio disabitata e controllata dall'ONU.

 

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Il caso più semplice è quello di Cipro nord: essendo un territorio di fatto controllato dalla Turchia è stata imposta la circolazione della lira turca, anche se a causa dello scarsissimo pregio e stabilità di quella valuta tutti accettano di buon grado anche l'euro.

 

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La situazione di Akrotiri e Dhekelia è più complessa: si tratta di due zone di Cipro che il Regno Unito ha voluto mantenere dopo l'indipendenza di Cipro nel 1960, in quanto entrambe ospitano una base aerea della Royal Air Force.

Mappa di Akrotiri:

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Mappa di Dhekelia:

 

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Ma le due aree non sono abitate solo da inglesi: la popolazione totale è di circa 14000 persone, sia civili che militari, di cui circa 7000 sono ciprioti nativi. Entrambe comprendono oltre agli stabilimenti britannici (le basi aeree con piccoli centri abitati annessi, e altre istallazioni minori) anche diversi villaggi o cittadine abitate da ciprioti (come si vede nel caso di Dhekelia anche in quattro enclavi), che pur vivendo formalmente in territorio britannico sono a tutti gli effetti cittadini ciprioti/europei. Se a questo aggiungiamo che le SBA fanno parte del territorio doganale europeo e vi si applica in parte la legislazione unionale, che fra le due zone e Cipro sud c'è libera circolazione e che la valuta ufficiale delle SBA è l'euro abbiamo certamente due dei posti politicamente più insoliti del globo.     

Tutto qui? Non proprio, perchè alcuni indizi fanno dubitare che la situazione valutaria in questi territori sia davvero lineare come sembra. Ad esempio, se sappiamo che il prezzo del biglietto per l'ingresso all'ottima piscina pubblica della base RAF di Akrotiri è di 3 € per gli adulti o 2.50 € per i bambini, e che un abbonamento mensile costa 20 €, sappiamo anche che da AL Beauty, uno dei locali dove ragazze e signore vanno a farsi belle per i loro maschioni, i trattamenti costano dalle 10 alle 60 sterline britanniche. Perchè indicare i prezzi in quella valuta se è vero che circola solo l'euro? MISTERO :ninja:

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L'El Salvador ha avuto fino a tempi recenti una situazione valutaria decisamente anomala. 

 

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E' uno dei paesi dell'America centrale o del sud che per vari motivi hanno adottato il dollaro USA come valuta nazionale, ma dal 2021 al febbraio di quest'anno è stato il primo al mondo in cui ha avuto corso legale parallelo anche il bitcoin, in un sistema in cui si potevano pagare debiti e tasse in quello e lo Stato garantiva la conversione immediata in dollari o viceversa. L’introduzione del bitcoin come moneta a corso legale aveva tre obiettivi: ridurre la dipendenza dal dollaro, abbattere i costi delle rimesse (da cui l'economia del paese ha forte dipendenza) eliminando le commissioni degli intermediari tradizionali e attrarre investimenti nel settore cripto. Fra le misure attuate c'era anche l'istallazione di ATM dedicati al prelievo di bitcoin. L'iniziativa è fallita perchè segnata da diversi scandali che hanno comportato un crollo di utilizzatori dal 21% della popolazione nel 2022 all'8,1% nel 2024: i media locali avevano documentato casi di corruzione legati alla duplicazione di utenti per riscuotere più volte un bonus governativo (concesso a chi istallava sul telefono l'apposita applicazione ufficiale di portafoglio elettronico), nonchè violazioni delle normative antiriciclaggio e una falla nel sistema che ha permesso il furto di 840.000 dollari.

 

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Il Venezuela, che come noto ha passato molti anni sotto il flagello dell'iperinflazione, presenta tutt'ora una situazione valutaria ampiamente anomala.

(In rosa la zona della Guyana rivendicata dal Venezuela e formalmente annessa nel 2025)

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Le passate grosse difficoltà nei pagamenti, generate dalla necessità di contante di taglio sempre più elevato, e i tentativi spontanei di difendersi come possibile dall'inflazione, hanno portato al largo uso del dollaro usa al posto del bolívar soberano con applicazioni per telefoni o carte di credito dei circuiti USA (per un certo periodo non funzionanti a causa delle sanzioni al regime di Nicholas Maduro). Anche con un'inflazione ufficiale che negli ultimi mesi si è attestata a un più "normale" 20% circa (o 40 circa considerando il mercato nero) i prezzi di solito sono espressi in anche in dollari e circolano dollari in banconota che le agenzie turistiche raccomandano di portarsi in caso di viaggi nel paese. I dollari disponibili arrivano dalle rimesse degli emigrati e dall'esportazione di petrolio.

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Servizio televisivo recente sulla dollarizzazione del Venezuela:

 

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Posto con una situazione politica e valutaria del tutto particolare, direi unica, è la Somalia, dove (escludendo il Somaliland, già del tutto indipendente dagli anni '90) paradossalmente circola una sola valuta in un paese che di fatto non esiste come entità unitaria.

Definire con precisione uno stato politico aggiornato del paese è impresa ardua, diciamo che dovrebbe essere a grandi linee quello nella mappa:

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Della situazione valutaria ho parlato nel dettaglio qui:

 

 

 

 

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Dí la veritá," esci pazzo" per numismatica "accozzata" alla geopolitica...😆 @ART

Modificato da caravelle82

Inviato (modificato)
15 ore fa, caravelle82 dice:

Dí la veritá," esci pazzo" per numismatica "accozzata" alla geopolitica...😆 

Certo che sì, due piaceri che uniti formano una sublime coppia. Come la pasta con il sugo, la pastafrolla con la crema di rum (nuci cu rom), il pesce crudo con il riso (sushi), e chi più ne ha più ne metta. Da orgasmo.

Modificato da ART

Inviato
44 minuti fa, ART dice:

Certo che sì, due piaceri che uniti formano una sublime coppia. Come la pasta con il sugo, la pastafrolla con la crema di rum (nuci cu rom), il pesce crudo con il riso (sushi), e chi più ne ha più ne metta. Da orgasmo.

 

Pastafrolla & cremaaaa 🤤🤤

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Inviato
4 minuti fa, caravelle82 dice:

Pastafrolla & cremaaaa 🤤🤤

Se l'idea ti piace  ti consiglio di procurarti queste, della stessa marca che ho linkato: sono meglio della droga 😀

https://www.happyfursec.ro/en/


Inviato
33 minuti fa, ART dice:

Se l'idea ti piace  ti consiglio di procurarti queste, della stessa marca che ho linkato: sono meglio della droga 😀

https://www.happyfursec.ro/en/

 

Senti cambiamo discorso, sennó tutti i kg persi li sto recuperando solo con lo sguardo 🤣

  • Haha 1

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