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Risposte migliori

Inviato

Buongiorno e buona domenica a tutti. Oggi finalmente ho un po' di tempo per la nostra amata Numismatica. Riflettevo sui piccoli nominali Borbonici, principalmente di Ferdinando II ed in particolare dei ritratti.
Ho qualche esemplare che va dalle cingranelle (5grana) ai 3 tornesi. Il 5 Tornesi lo escludo dal ragionamento.
Per me personalmente sono dei piccoli capolavori e li giudico esteticamente migliori delle Piastre e dei 10 Tornesi fatta eccezione per qualche bell'esemplare di questi ultimi.
Cercando in rete però la mia attenzione è stata rapita da alcuni esemplari di tari/grana 20 di Ferdinando II falsi o giudicati come tali. Devo dire che sono rimasto molto colpito dalla fantasia, dalla bravura e dalla maestria che hanno adottato i falsari restituendoci dei ritratti a volte surreali, a volte così familiari.
Non vi nascondo che mi piacciono, vorrei proporvi di alimentare questa discussione proprio sui Tarì/Grana 20 per formare un database di ritratti indipendentemente dal millesimo e magari provare a stilare una classifica per millesimo. Aspetto suggerimenti e osservazioni, proviamo a fare questo lavoro di squadra. Inizio riproponendo degli esemplari trovati in rete. 

Due di loro sono stesso conio ma non riesco a capire se sia la stessa moneta. 
Saluti
Alberto






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Inviato

A proposito del primo esemplare, la foto proviene dall'archivio fotografico del Forum, un post del 2005 di un utente @ospite che non riesco a linkare, mi permetto di riportare quanto scritto nel post che ritengo utile per la discussione. 

D\: Testa nuda barbuta a destra,attorno: FERDINANDUS II DEI GRATIA REX sotto la data.

R\: Stemma coronato,attorno: REGNI VTR.SIC.ET IIIER. sotto "G. 20"

Taglio: Rigato in incuso

Zecca: Napoli ?

La moneta dopo un secondo esame, più approfondito, risulta non essere in argento.I dubbi sono usciti dopo una email di risposta del dott.Traina Mario a proposito di questa moneta,ad un'email inviata a Cronaca Numismatica e che riporto per precisione dei fatti e delle date.

Email di risposta:

Sulle monete coniate durante il suo lungo Regno durato ben 29 anni Ferdinando II mostra innumerevoli volti, dalle caratteristiche somatiche diverse (capelli abbassati o rialzati sulla fronte, testa più grande o più piccola, volti segnati dall’età che avanza, dal volto giovanile a quello adulto o al volto decisamente più anziano degli ultimi anni, da quello imberbe a quello con una barba rada o più folta). Ricordo come D’Incerti riporti ben 200 varianti per le piastre e 4 tipi fondamentali diversi; successivi studi hanno fatto lievitare le varianti a ben 375 e portato i tipi a 6, di cui 5 proprio per l’immagine del Sovrano. Per i 20 grana Cagiati, D’Incerti, Pannuti-Riccio, Gigante riportano solo due tipi, volto imberbe e volto barbuto. Il suo esemplare, che appartiene al tipo con la barba rada e la testa più grande in effetti si distacca da tutti i tipi già noti, almeno per quanto sia a mia conoscenza, sia per le caratteristiche somatiche del volto che per i capelli e le lettere delle legende. Notevoli anche le differenze rispetto al tipo riportato da Gigante con la stessa data 1555 e indicato come unico; la testa nella moneta di Gigante appare più piccola e non taglia la legenda in basso come nel suo esemplare, l’espressione del volto è rivolto più verso l’alto ed è diversa. C’è chi, come Lei, ha pensato a prove o progetti non andati a buon fine; a mio parere questa ipotesi è plausibile ma con la differenza che mentre di norma le prove o i progetti non vengono messi in circolazione, nella Zecca di Napoli avveniva il contrario. A parte il fatto che non si usava contrassegnarle con qualche segno speciale per distinguerle. Ricordo come il Pagani-Prove riporti una prova in argento ed una in rame dei 60 grana di Francesco II del 1859 senza alcun segno particolare e altrettanto dicasi per la prova in rame delle 2 once d’oro per Palermo del 1814 di Ferdinando III.

In conclusione il suo esemplare, fino a prova contrario, risulta inedito. Prova, progetto ? Può darsi, ma siamo sempre nel campo delle ipotesi. Io non vorrei fare il guastafeste ma qualche dubbio sull’autenticità della moneta ce l’ho. Non mi convincono molti particolari del conio, da quelli del volto alle lettere della legenda e alla data che appare “piuttosto “pasticciata”. Lo stesso colore così scuro dell’esemplare, che dovrebbe essere in buon argento (833 millesimi) è sospetto. Mi auguro di sbagliare.

Ringrazio pubblicamente il dott.Traina per la risposta data tramite Cronaca Numismatica e che presto vedremo anche sulla rivista C.N. nella sezione "Gli Esperti Rispondono". F.V.

Fonte:

Archivio fotografico

Falsi

Monete delle Due Sicilie

Tarì da 20 Grana 1855 Prova o Falso d'epoca.

Magari è tutto già superato? O c'è ancora da studiare? 

  • Mi piace 1

Inviato

Ho come un vago ricordo di questo tarì e mi sembra di ricordare che l' utente fosse @favaldar..


Inviato (modificato)
15 minuti fa, gennydbmoney dice:

Ho come un vago ricordo di questo tarì e mi sembra di ricordare che l' utente fosse @favaldar..

 

Confesso! Il primo e l'ultimo sono la stessa moneta fotografata l'ultima e scannerizzata la prima. Dovrei averla ancora insieme ad altri falsi d'epoca che mi piacciono quasi quanto gli originali.

Se non sbaglio acquistato fuori Italia e come vero ma dalla foto avevo capito che qualcosa non quadrava......... Il primo falso d'epoca fu un 5 Franchi 1850, francese, in metallo bianco lo stesso con cui dovrebbe essere fatto questo Tarì.

Modificato da favaldar
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  • Grazie 1

Inviato (modificato)

Ce l'ho insieme a questo 1853 acquistato come falso d'epoca in metallo bianco ma per me questo è differente non è dello stesso metallo il 1855 assomiglia più all'argento questo al nichel......... g.3,86  mm.21,1 taglio rigato come l'altro.

L'altro in alto peso g.4,5  diametro mm.21,6

Le foto non rendono, mi spiace.

IMG_20250302_184749328  1111111111111.jpg

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Modificato da favaldar
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Inviato

Buonasera a tutti, @favaldarcomplimenti per i tuoi Falsi, mi piacciono molto, anche questo del 53 non è male, la foto rende abbastanza.

Sembra esserci una mancanza tra naso e arcata degli occhi. Sul collo quell'esubero dal vivo come si presenta? Chissà che materiale avranno usato per lo stampo? 

Saluti 

Alberto 


Inviato (modificato)
2 ore fa, Litra68 dice:

Sembra esserci una mancanza tra naso e arcata degli occhi. Sul collo quell'esubero dal vivo come si presenta?

Esatto è una mancanza e sul collo è un esubero come sotto al mento. Inoltre il primo (1855) ha l'asse in linea (normale D/e R/) mentre il 1853 è spostato di qualche grado e ben visibile.

Il metallo usato sono sicuro che è diverso ma dovrei farli vedere ad esperti. Per me il 1853 non ha il metallo bianco che usavano all'epoca, in mano sembra più nichel che argento mentre il "metallo bianco" somiglia molto all'argento o all'argentone.

Modificato da favaldar
  • Grazie 1

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