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Risposte migliori

Inviato

In relazione al tema caldo nato nella discussione NEWS IPZS 2025 ho creato questa discussione in modo che chi vuole possa dire la sua in una discussione specifica.

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Inviato

Il tema non si può neanche proporre.

Il collezionista vende o scambia 10 monete all'anno se va bene,  per migliorare la collezione o iniziarne una nuova.

Chi guadagna dalle proprie vendite numismatiche in modo continuativo è CERTAMENTE un commerciante con partita iva e licenze e negozio annesso.


Inviato

La penso come te e ufficialmente dovrebbe essere così, ufficiosamente son venute fuori sfaccettature diverse. Puoi vedere il topic NEW IPZS 2025 per un aggiornamento dei vari filoni di pensiero.

Visto l'ampio dibattito ho creato questa discussione specificatamente per evitare di dare seguito in topic nati per altri argomenti.

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Inviato

come predetto da @pandino questa discussione rimarrà presumibilmente morta: la mia proposta di aprire nuova discussione sul tema era più provocatoria che effettiva. era un po' per dire "smettetela", anche perché i toni si stavano un poco surriscaldando.

nel merito della presente discussione posso affermare di non aver venduto mai un singolo pezzo (non che non abbia qualcosa di doppio, ma non italiano).

e le stesse polemiche che leggiamo qui sul forum assicuro essere presenti anche all'estero (le leggo sulle pagine facebook delle relative zecche), in particolare circa MdP, INCM e Slovacchia.

INCM (Portogallo) è in assoluto la zecca più insultata, molto più della nostra IPZS.


Inviato (modificato)
56 minutes ago, NoNmi4PPLICO said:

Il tema non si può neanche proporre.

Il collezionista vende o scambia 10 monete all'anno se va bene,  per migliorare la collezione o iniziarne una nuova.

Chi guadagna dalle proprie vendite numismatiche in modo continuativo è CERTAMENTE un commerciante con partita iva e licenze e negozio annesso.

Il discorso è nato perché nella discussione delle emissioni italiane è emerso che parecchie persone comprano più di un esemplare di alcune monete (quelle più speculate) per rivenderli ed io sostenevo che è poco etico nei confronti di altri collezionisti che vengono privati della possibilità di acquistare la moneta al prezzo di emissione e sono costretti a rivolgersi al mercato secondario pagando a volte il doppio, il triplo, se non di più.

Ma pare che quelli che la pensano come me siano una minoranza.

4 minutes ago, Carlo. said:

come predetto da @pandino questa discussione rimarrà presumibilmente morta: la mia proposta di aprire nuova discussione sul tema era più provocatoria che effettiva. era un po' per dire "smettetela", anche perché i toni si stavano un poco surriscaldando.

Per forza, perché chi tiene comportamenti moralmente discutibili fa ovviamente finta di niente, che è il modo migliore (per loro) di comportarsi in questa situazione.

Si fa finta di niente e si lascia passare il polverone.

Modificato da rcris

Inviato (modificato)

 Ti interessa una moneta? Se riesci a prenderla all'emissione, molto bene! Non riesci a prenderla all'emissione? Allora l'acquisti su mercato. Basta con tutta questa dietrologia moralista. Vi ricordo che chi colleziona altre tipologie di monete può acquistarle solo sul mercato...a meno che non possieda una macchina del tempo per tornare indietro a prendere un sesterzio romano.

Modificato da rufis

Inviato

Le posizioni mi sono certamente chiare. Per il poco che colleziono io non ho mai avuto particolari problemi ad acquistare presso le zecche, ma forse perché non mi interessa la gran parte delle monete sui cui ci sono state speculazioni.

Prima ho citato la INCM: da loro sono sempre riuscito a comprare (dall'estero, peraltro) mentre da parte dei collezionisti locali emergono le stesse polemiche e accuse italiane. A che pro dico questo: Credo che si sottovaluti molto il ruolo giocato da collezionisti stranieri. Ricordiamoci che rispetto ad altri produciamo monete molto più belle e significative (tranne quelle delle olimpiadi, ovviamente)


Inviato

E aggiungo: alcune volte ho notato che all'estero non vendono tutta la tiratura, perché in un secondo momento emettono una collezione completa di più monete (es. Spagna, Francia). Possibile che su qualche emissione ipzs stia trattenendo in magazzino parte della produzione per emissioni di questo tipo?


Inviato
14 ore fa, rcris dice:

Il discorso è nato perché nella discussione delle emissioni italiane è emerso che parecchie persone comprano più di un esemplare di alcune monete (quelle più speculate) per rivenderli ed io sostenevo che è poco etico nei confronti di altri collezionisti che vengono privati della possibilità di acquistare la moneta al prezzo di emissione e sono costretti a rivolgersi al mercato secondario pagando a volte il doppio, il triplo, se non di più.

Ma pare che quelli che la pensano come me siano una minoranza.

Per forza, perché chi tiene comportamenti moralmente discutibili fa ovviamente finta di niente, che è il modo migliore (per loro) di comportarsi in questa situazione.

Si fa finta di niente e si lascia passare il polverone.

 

I collezionisti che non riescono a prendere il pezzo al prezzo di emissione, non sanno organizzarsi ,sia come tempistiche sia a livello informatico per avere le giuste possibilità di acquisto.

Poi può capitare una volta di rimanere senza , ma se tutte le volte uno rimane senza, sbaglia qualcosa di grosso, e a mio giudizio non centra nulla chi ne compra più di uno.

 


Inviato
1 hour ago, NoNmi4PPLICO said:

I collezionisti che non riescono a prendere il pezzo al prezzo di emissione, non sanno organizzarsi ,sia come tempistiche sia a livello informatico per avere le giuste possibilità di acquisto.

Poi può capitare una volta di rimanere senza , ma se tutte le volte uno rimane senza, sbaglia qualcosa di grosso, e a mio giudizio non centra nulla chi ne compra più di uno.

E quindi è giusto "punirli"?


Inviato (modificato)

Riguardo alla leicità fiscale di generare un guadagno vorrei dire la mia. L' europa ha confermato l'anno scorso la legge dac7 che regolamenta la vendita online da privati e quindi anche delle monete. Introduco questa cosa perchè le speculazioni avvengono in gran parte su internet e perlopiù sui 2 noti siti di aste( baia e cata). Fino a 2500 euro di vendite tracciate per ogni sito e 30 operazioni nell'arco temporale di 1 anno a partire dall' 1 Gennaio fino al 31 Dicembre non c'è nessun obbligo ne sanzione ne tassa da pagare. Se invece si supera quella soglia i siti stessi comunicano un report alle entrate e sono caxxi.Quindi dal punto di vista legale-amministrativo non c'è nulla di male se un privato vende qualche moneta che non gli piace più o qualche moneta comprata appositamente per generare qualche guadagno. Diverso è invece l'aspetto morale di tali speculazioni su monete appena emesse o recenti acquistate appositamente, perchè solo di ciò si può discutere dal momento che le monete piu vecchie lire impero ecosi via seguono il mercato e i prezzi ne riflettono l'andamento. Sul discorso morale bisogna eviscerare diversi aspetti, regole ed attenuanti. A mio avviso chi compra qualche moneta in più per poi rivenderla al prezzo di mercato attuale non fa nulla di male a patto che si tenga almeno un pezzo della moneta acquistata, riutilizzi il denaro guadagnato per alimentare la sua collezione oppure utilizzi il o i doppioni per scambiarli con pezzi mancanti che nel frattempo sono anch'essi cresciuti di quotazione rendendone impegnativo l'acquisto.Chi vende monete a prezzo di mercato molto maggiore rispetto all'emissione perchè semplicemente si è stancato o vuole cambiare tipologia non c'è niente di male. Diverso è invece il giudizio morale di chi compra diverse quantità di multipli o chi li compra per poi venderli tutti con il preciso scopo quindi di venderli e guadagnare denaro puro è semplice. In questo caso non è da condannare la speculazione fine a se stessa( viviamo in una sistema a capitale) me è da condannare moralmente il danno che arreca al puro collezionista , magari un pò informaticamente inesperto, che poi è costretto a spendere cifre considerevoli per soddisfare la propria passione. Collezionismo è emozione, sensazione e farfalle nello stomaco e centra anche  con la speculazione ed il guadagno, ma solo in categorie costose come per esempio, monete orologi o automobili. La mia conclusione è che a mio avviso speculare non sia di per se negativo  apatto però che non si creino troppi danni al collezionista.Aggiungo e concludo che chi è cosi schifato nel vedere speculazioni e logiche di guadagno debba avvicinarsi a tipologie di collezioni a basso o nullo costo ma alto valere intrinseco , e ce ne sono moltissime, lasciando perdere tipologie dove notoriamente centra il denaro perchè gli oggetti sono costosi e quindi maggiormente aggrediti dagli speculatori e dalle logiche di mercato.

Modificato da Danyx72
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Inviato (modificato)
22 minutes ago, Danyx72 said:

La mia conclusione è che a mio avviso speculare non sia di per se negativo  apatto però che non si creino troppi danni al collezionista

Costringere qualcun altro a spendere il triplo o il quadruplo per acquistare una moneta non è creare un danno?

Dovrebbero fare banalmente un meccanismo per cui per un certo periodo ogni persona può acquistare solo un singolo pezzo, poi passato qualche tempo si fa la vendita con limiti ragionevoli sulla quantità.

Oppure ad un certo punto attivi un meccanismo di prenotazione e poi adegui le tirature alla bisogna (non penso sarebbe un problema visto che le monete da collezione sono una quantità minima rispetto alla tiratura globale di ogni anno considerando i pezzi per la circolazione).

 

Capisco comunque la necessità di essere a posto con la propria coscienza autoassolvendosi, come quelli che piratano giochi, software, musica, ecc. e si giustificano col mantra "sono contro il sistema".

 

Per quel che riguarda il DAC7, mi pare di capire che si tratti dell'obbligo del gestore di una piattaforma di fornire i dati di chi fa un certo numero di transazioni, non che fare meno di quel numero di transazioni non sia soggetto a tassazione.

Semplicemente il fisco non ha interesse a perseguire chi fa poche centinaia di euro di vendita.

Ci vorrebbe una commercialista per chiarirci.

Poi, capiamoci, siamo in Italia e MAI nessuno ti verrà a contestare qualche centinaia di euro di vendita su Ebay & C.

Modificato da rcris

Inviato

In qualche intervento ho letto (ma anche su altre parti) che vista la grande richiesta, le zecche dovrebbero conseguentemente adeguare la tiratura.

Qui si parla di collezionismo ... il numero dei pezzi coniati è fondamentale per garantire nel tempo un alto valore del pezzo acquistato (parliamo di monete per collezionismo, non destinate alla circolazione).

Anche io spesso resto al palo perché non riesco ad aggiudicarmi una moneta ma non me la prendo certo con il fatto che questa abbia una tiratura limitata.

E dirò di più che se la zecca presenta una nuova moneta e ne annuncia le caratteristiche (tra le quali la tiratura) mi girerrebbero non poco - una volta acquistata la moneta - vedere che la tiratura viene incrementata per soddisfare la richiesta totale.


Inviato

Personalmente non mi importa nulla se non riesco a prendere una moneta di una serie di mio interesse. Le collezioni sono belle anche se manca qualche pezzo. Non ho problemi di acquisto convulsivo o di disposofobia. Ho un ottimo rapporto con i commercianti al dettaglio e di loro conosco pregi e difetti, ma non spenderò mai cifre alte per un acquisto.


Inviato (modificato)
1 hour ago, naga said:

Qui si parla di collezionismo ... il numero dei pezzi coniati è fondamentale per garantire nel tempo un alto valore del pezzo acquistato (parliamo di monete per collezionismo, non destinate alla circolazione).

Dipende dalla definizione di collezionismo che si dà: per me è possedere degli oggetti che mi interessano, al di là del loro valore materiale.

Non colleziono un oggetto perché spero che il suo valore si alzi anche perché, nel caso, a benificiarne saranno i miei eredi (anche se poi ho il sospetto che venderanno tutto in blocco a metà se non un terzo del valore per fare in fretta) e non io, visto che non ho intenzione di vendere e monetizzare.

Per alcuni il collezionismo è inteso più come forma di investimento che come passione ma a me pare brutto misurare una passione in euro.

Modificato da rcris

Inviato

Secondo me bisognerebbe separare due cose:

- chi acquista al day 1 più pezzi per rivenderli subito (esempio Il Cielo, 2€ cipro 2024 etc) o comunque le monete che reputa rare con tirature basse per specularci subito: spesso neppure collezionano queste persone ma usano questo "hobby" per tirare su soldi e basta approfittando delle dinamiche dei vari shop delle zecche spesso alquanto discutibili 

- a chi invece magari dopo anni e anni che ha tenuto in colleziona X monete decide per una svariegata serie di motivi di liberarsene e vendere..

Nel primo caso è un comportamento negativo a mio avviso per tutta la numismatica, senza dilungarmi oltre.

Nel secondo caso, cosa dovrei fare? esempio decido di vendere fiordaliso bu e proof: cosa faccio, le vendo al prezzo che le ho pagate all'emissione nel 2018? tipo 12+20 o una roba così? anzichè a tenermi basso 200+300? mi sembrano due casi molto differenti.. Uno si adegua al valore di mercato attuale..

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