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Supporter
Inviato

10/02/2025

Buon Pomeriggio a Tutti,

armeggiando tra le mie monete ho trovato queste 5 lire "Fecondità" del 1937 - rara - ( qui in allegato ). Essendo in argento ho notato che la moneta ha perso un po' in brillantezza e lucidità. Pur collezionando il Regno, ammetto che non è una delle mie preferite; qualcuno può indicarmi che grado di conservazione potrebbe avere la moneta ?

Grazie.

5 lire 1937 Fecondità DD.jpg

5 lire 1937 Fecondità RR.jpg


Inviato

Qualche colpetto al bordo, poca cosa, rilievi buoni, presenta anche un pò dim bava di conio... per me spl/qfds

  • Grazie 1

Inviato

Conservata male nel tempo, direi da queste foto SPL non di più.

  • Grazie 1

Inviato

Il baffo del re mi sembra ancora bello appuntito e la veste è ancora ben visibile sul ginocchio della figura femminile. Le foto non sono il massimo ma si intravede ancora un buon lustro. Concordo con chi la vede intorno allo spl/qfc, forse anche qualcosina in più se il lustro presente sulla moneta è uniformemente come quello che appare sopra il "XV" al rovescio.

Saluti

  • Grazie 1

Supporter
Inviato
3 minuti fa, QuintoSertorio dice:

Il baffo del re mi sembra ancora bello appuntito e la veste è ancora ben visibile sul ginocchio della figura femminile. Le foto non sono il massimo ma si intravede ancora un buon lustro. Concordo con chi la vede intorno allo spl/qfc, forse anche qualcosina in più se il lustro presente sulla moneta è uniformemente come quello che appare sopra il "XV" al rovescio.

Saluti

 

Effettivamente sì @QuintoSertorio, il lustro è abbastanza uniforme, purtroppo le foto sono mediocri per assenza di luce; di solito io fotografo all'esterno ma oggi piove. Grazie.  


Inviato

Bella moneta, il dritto ha qualche segno e un colpo a ore 12. Il rovescio è messo molto meglio, presente un buon lustro (magari con foto migliori si nota meglio) e bava di conio a sinistra.

Spl / qfdc


Inviato (modificato)

Foto di scarsa qualità inficiano il giudizio. Rilievi molto buoni, ma il lustro sfugge alla valutazione. Servono foto migliori. Al momento non andrei oltre lo SPL (rivedibile all'insù con nuove foto).

Allego immagine di un esemplare in buona conservazione per confronto:

5Lire1937post.thumb.jpg.7e1e7a4a00a0522109be792fdb317f71.jpg

Modificato da El Chupacabra
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Supporter
Inviato

Buongiorno, ringrazio Tutti per essere intervenuti con pareri e valutazioni !


Inviato

@Alan Sinclair

Buongiorno, 

come al solito non mi esprimo sulla conservazione ma concordo con quanto scritto da @El Chupacabra.

Mi permetto solo di aggiungere alla discussione il concetto che questa moneta non è rara, a prescindere dalla conservazione.

Un saluto e a presto.

 


Supporter
Inviato
26 minuti fa, viganò dice:

@Alan Sinclair

Buongiorno, 

come al solito non mi esprimo sulla conservazione ma concordo con quanto scritto da @El Chupacabra.

Mi permetto solo di aggiungere alla discussione il concetto che questa moneta non è rara, a prescindere dalla conservazione.

Un saluto e a presto.

 

 

Buongiorno @viganò ! Potrebbe anche non essere rara con 100.000 di tiratura, quindi è possibile che sia un errore del catalogo Gigante classificarla come rara ? Grazie.


Inviato

Buon giorno Alan Sinclair.

Credo che il concetto di raro sia un po' elastico.

Nel lessico comune per raro si intende difficile da trovare mentre in numismatica a volte no.

Mi spiego meglio.

A volte  si parla di moneta rara, al di la della classificazione  (R, R2 ed oltre), per indicarne la difficile reperibilità.

Forse l'affermazione che questa moneta non è rara deriva da questa considerazione.

 Detto questo credo che nessuno contesti il fatto che la moneta in discussione sia classificata R  in quasi tutti i cataloghi.

Comunque, anche a livello di monete "normali", non credo che l'unico riferimento , per definire la rarità sia la tiratura.

Penso che il principio considerato sia la reperibilità o meno delle moneta, guardi ad esempio, a parità di tiratura come vengono classificate le monete da l.2 , l.1, cent. 50, cent. 20 del 1936.

Cordiali saluti.

Gabriella

 


Inviato

Buongiorno. Concordo perfettamente con la spiegazione di @ACERBONI GABRIELLA, credo che la R citata da @Alan Sinclair si riferisse solamente al catalogo Gigante. Tra l'altro anche sul nostro è considerata R. Comunque  anche io la classificherei SPL.


Supporter
Inviato
1 minuto fa, ACERBONI GABRIELLA dice:

Buon giorno Alan Sinclair.

Credo che il concetto di raro sia un po' elastico.

Nel lessico comune per raro si intende difficile da trovare mentre in numismatica a volte no.

Mi spiego meglio.

A volte  si parla di moneta rara, al di la della classificazione  (R, R2 ed oltre), per indicarne la difficile reperibilità.

Forse l'affermazione che questa moneta non è rara deriva da questa considerazione.

 Detto questo credo che nessuno contesti il fatto che la moneta in discussione sia classificata R  in quasi tutti i cataloghi.

Comunque, anche a livello di monete "normali", non credo che l'unico riferimento , per definire la rarità sia la tiratura.

Penso che il principio considerato sia la reperibilità o meno delle moneta, guardi ad esempio, a parità di tiratura come vengono classificate le monete da l.2 , l.1, cent. 50, cent. 20 del 1936.

Cordiali saluti.

Gabriella

 

 

Gentile Signora Acerboni,

ringrazio vivamente per le sue delucidazioni, non le nascondo il massimo rispetto in materia numismatica che nutro per lei da quando seguo qui sul Forum i suoi post. In merito alla moneta, confermo di aver notato che si trova facilmente. A tal proposito ho anche notato che diverse di queste monete in vendita alla data odierna, vengono presentate come rare. Cito ad esempio una del Moruzzi di Roma, una sigillata in perizia dal Perito del Tribunale di Forlì e Rimini Giovanni Gaudenzi, Numismatica Bassani, ecc. ecc.

Secondo me sono i cataloghi allora che dovrebbero "adeguarsi", mi si passi il termine, a valutare laddove la moneta sia di facile reperibilità a non specificare proprio la rarità. E magari segnalare come rare proprio le monete di difficile reperibilità. Questo è solo ovviamente un mio più che modesto parere.

Cordialmente, Alan    

  • Mi piace 1

Supporter
Inviato

@viganò

Chiedo gentilmente delucidazioni in merito a questo passaggio:

"Mi permetto solo di aggiungere alla discussione il concetto che questa moneta non è rara, a prescindere dalla conservazione"

Cosa intende? Come detto da altri, "tutti" i cataloghi riportano il millesimo in oggetto come R.

Rivolgo la domanda anche a @ACERBONI GABRIELLA e @SicilianoMagnoGreco  qualora volessero spiegarmi il motivo... Grazie!


Inviato
2 ore fa, Alan Sinclair dice:

Buongiorno @viganò ! Potrebbe anche non essere rara con 100.000 di tiratura, quindi è possibile che sia un errore del catalogo Gigante classificarla come rara ? Grazie.

Buongiorno,

il discorso è molto ampio ma provo a riassumerlo.

Innanzitutto, dobbiamo considerare che le monete del Regno veramente rare si contano sulle dita di una mano (escludiamo per un momento le serie per collezionisti): se Lei fa caso, ad esempio, in quasi tutte le aste compare un 5 lire del 1914 e un 5 lire del 1901. Possiamo considerarle rare? A mio parere, no. Possiamo considerarle costose? A mio parere, si. Queste considerazioni non inficiano ovviamente il fascino emanato da tutte le monete del Regno e il grande interesse che gli appassionati (sottoscritto compreso) nutrono verso di esse.

Secondariamente, sono convinto del fatto che un discorso sulla rarità debba essere collegato alla conservazione di una moneta. Anche in questo caso, un esempio può essere utile: un 2 lire 1911 "Cinquantenario" in conservazione SPL o meno è comunissimo, mentre un vero FDC non lo si vede tutti i giorni. Come classifichiamo dunque la rarità di questa moneta? Ha senso affermare che è "rara" o "comune" senza alcuna distinzione in base alla conservazione? A mio parere, no.

Nel caso del 5 lire del 1937 stiamo parlando di una moneta che si trova facilmente in tutte le conservazioni, dunque il giudizio sulla rarità dovrebbe più correttamente volgere sul "comune" o, se vogliamo essere generosi, sul "non comune" per la moneta FDC.

Spero di essere stato chiaro e mi scuso se mi sono dilungato.

Un saluto e grazie

@fatantony Buongiorno, leggo ora il Suo intervento ma spero che quanto sopra indicato possa essere di aiuto. Un saluto.

 

  • Mi piace 2

Inviato

Mia opinione.

La 1937 con 100mila pezzi nasce come "pezzo per collezionisti" e non per coprire la circolazione, da qui il pensare che 100k di pezzi siano stati conservati significa essere una moneta CC.

Ma così non è, a distanza di quasi un secolo non è poi trovabile ovunque la 37. Mio parere la R gli sta bene...non oltre.


Inviato
2 minuti fa, didrachm dice:

Mia opinione.

La 1937 con 100mila pezzi nasce come "pezzo per collezionisti" e non per coprire la circolazione, da qui il pensare che 100k di pezzi siano stati conservati significa essere una moneta CC.

Ma così non è, a distanza di quasi un secolo non è poi trovabile ovunque la 37. Mio parere la R gli sta bene...non oltre.

Buongiorno.

Al Mercato in Cordusio ne può comprare dieci tutte le domeniche, nelle conservazioni più varie; personalmente, non posso dunque considerare "rara" questa moneta.

Inoltre, per essere molto chiari, non dimentichi che i compilatori dei Cataloghi sono anche commercianti.

Vogliamo parlare di rarità? Parliamo della Rupia del 1921 o delle emissioni in oro del Governo Provvisorio dell'Emilia...

 

 


Inviato

Buon giorno.

Non mi risulta che la moneta in questione (1936-1937) sia nata come moneta per collezionisti anzi da testimonianza di persona che ha vissuto in quei tempi (mio padre) faceva parte , insieme alle 10 lire 1936 della normale circolazione.

Cordialità Gabriella


Inviato
11 minuti fa, ACERBONI GABRIELLA dice:

Buon giorno.

Non mi risulta che la moneta in questione (1936-1937) sia nata come moneta per collezionisti anzi da testimonianza di persona che ha vissuto in quei tempi (mio padre) faceva parte , insieme alle 10 lire 1936 della normale circolazione.

Cordialità Gabriella

 

Mi riferivo alla 37 e non alla 36. Era tra virgolette "per collezionisti". Non si può certo dire che coniare 100mila pezzi servono a coprire un esigenza di circolazione per 50milioni di persone...bastava la 36 e comunque in circolazione vi erano 150 milioni di pezzi da 5L acquilotto.


Inviato

Buon giorno didrachm,

una emissione con tiratura di 100.000 pezzi potrebbe essere si concepita per la normale circolazione in aggiunta ad un'altra di identica tipologia ma con data diversa.

Esiste del resto  giustificazione a questa mia affermazione anche con emissioni in tempi più recenti come ad esempio per le 5 lire del 1956  le 50 lire del 1958 le 2 lire 1958 che per ordine di grandezza sono tirature simili.

In aggiunta potrei citarle le già menzionate monete da l. 2 , l.1, cent. 50 e cent. 20 del 1936 che non mi sembrano affatto monete in qualche modo sperimentali o di non normale circolazione.

Cordiali saluti.

Gabriella


Supporter
Inviato

Innanzitutto grazie per le spiegazioni.

Sul fatto che tiratura e rarità spesso non vadano a braccetto sono d'accordo... Però, questa è una mia impressione ovviamente, le 5 lire 1937 si reperiscono più difficilmente rispetto alle 1936... Poi, altro aspetto che mi incuriosisce, è che oltre ai tagli da 5 e 10 centesimi, il 5 lire è stato l'unico pezzo della serie impero ad aver visto un'emissione con millesimo 1937 a seguire quella del 1936.

 

P.s. prima o poi, sebbene un po' distante, dovrò organizzare un giro al mercato di piazza Cordusio :)


Inviato
1 ora fa, fatantony dice:

Però, questa è una mia impressione ovviamente, le 5 lire 1937 si reperiscono più difficilmente rispetto alle 1936... 

P.s. prima o poi, sebbene un po' distante, dovrò organizzare un giro al mercato di piazza Cordusio :)

Buongiorno, 

l'impressione è corretta ma non consente di affermare che il 1937 sia "raro".

Faccia uno sforzo e faccia un salto al Cordusio: in una domenica di bel tempo passerà sicuramente un paio di ore molto piacevoli....


Inviato (modificato)
5 ore fa, viganò dice:

Buongiorno,

il discorso è molto ampio ma provo a riassumerlo.

Innanzitutto, dobbiamo considerare che le monete del Regno veramente rare si contano sulle dita di una mano (escludiamo per un momento le serie per collezionisti): se Lei fa caso, ad esempio, in quasi tutte le aste compare un 5 lire del 1914 e un 5 lire del 1901. Possiamo considerarle rare? A mio parere, no.

A mio parere però il 5 lire del 1901 non è paragonabile al 5 lire del 1914 come rarità...

Il 5 lire del 1901 a mio modesto parere è senz'altro una moneta rara e io non la vedo proprio in tutte le aste..., il 5 lire del 1914 è invece tutta un'altra cosa.

Modificato da torpedo

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