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Scoperte ville romane con le nuove tecnologie


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Cacciatori di ville romane. Con il computer e foto internet dal satellite. Ecco la scoperta delle scorse ore. Cosa raccontano queste immagini? Qual è il “segreto” di questa struttura? Rispondono gli esperti e l’intelligenza artificiale

IMPERO ROMANO

Le tecnologie di rilevamento aereo e l’applicazione sempre più sofisticata di strumenti come le immagini satellitari stanno trasformando il modo in cui vengono compiute le scoperte archeologiche. Una dimostrazione straordinaria di questo fenomeno è l’individuazione di un bel tracciato, riconducibile, per tipologia alle fondazioni di una villa romana di medie nella Regione del Centro e della Valle della Loira, in Francia, grazie all’attività di ricerca condotta da Mariusz Dawid, un appassionato di archeologia e rilevazioni aeree, condotte con il computer e con le immagini satellitari.

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L’abilità dei cercatori sta nel comprendere, dal reticolo di linee chiare che emerge dai terreni agricoli, non solo la presenza di vecchie strutture, ma di giungere a una sorta di diagnosi orientativa, stabilendo l’epoca presunta dell’edificio o dell’insediamento. Ciò richiede conoscenza delle diverse tipologie planimetriche che caratterizzano gli edifici – per modalità costruttive, dislocazione degli spazi ed epoca – e la capacità di valorizzare ed “estrarre” il più possibile i “cropmarks”, cioè i segni sul terreno che emergono per la presenza di strutture sottostanti. Le elaborazioni sono ipotesi diagnostiche, che necessiterebbero di verifiche sul terreno. Normalmente i luoghi precisi del rilevamento non vengono resi noti al pubblico, per evitare scavi abusivi.

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Le immagini messe in luce da Dawid, ottenute e analizzate con precisione, mettono in evidenza una struttura complessa che combina elementi tipici delle residenze patrizie romane, come possibili ambienti residenziali, impianti termali privati, un acquedotto e aree rustiche destinate probabilmente all’agricoltura o ad attività produttive. Questo articolo si propone di offrire un’analisi dettagliata delle immagini e del contesto archeologico. I nostri esperti hanno analizzato le linee planimetriche, elaborando le proprie ipotesi che sono state poi, in maniera argomentativa, sottoposte a una verifica di interlocuzione dell’intelligenza artificiale.

Descrizione della scoperta

Dall’analisi delle immagini aeree emergono diverse strutture architettoniche ben definite:

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  • Edificio residenziale principale:
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  • posizionato alla nostra sinistra, è riconoscibile un corpo centrale rettangolare, aperto da un lato, probabilmente la parte abitativa della villa. La presenza di divisioni interne indicherebbe la suddivisione in ambienti domestici, con possibili stanze per la rappresentanza e la vita privata dei proprietari. Nella parte inferiore della pianta della struttura sono visibili possibili superfetazioni che, forse in epoca tarda, modificarono l’edificio, creando nuovi vani nel cortile interno. In rosso abbiamo indicato il perimetro dell’edificio, mentre in giallo una struttura che potrebbe essere il condotto dell’acqua da una fonte naturale alla casa, fino alla possibile area termale e a un ampio edificio, forse adibito ad area produttiva.
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  • Struttura termale privata: a destra dell’edificio principale si distingue una piccola costruzione che, per la sua forma e posizione, potrebbe essere interpretata come un impianto termale privato. Questo avrebbe potuto includere un tepidarium (stanza tiepida) e un calidarium (stanza calda).
  • Edificio a pianta rettangolare: nella parte destra delle immagini si nota una struttura ampia e rettangolare. Questo imponente edificio potrebbe essere parte dell’area termale o un’area di stoccaggio della produzione, con granai e magazzini.
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L’acquedotto privato: ingegneria romana all’opera

Uno degli aspetti più affascinanti della scoperta è la possibile presenza di un acquedotto privato, costruito precedentemente alla villa stessa per garantire l’approvvigionamento continuo di acqua, elemento essenziale per la vita quotidiana e il funzionamento degli impianti termali. L’acqua poteva servire anche alcuni ambienti interni.

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L’acquedotto privato (abbiamo segnato in giallo il presunto percorso e le aree servite. desumibili dalle immagini aeree) si snoderebbe con precisione geometrica attraversando l’area della villa. Si possono distinguere:

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  • Tratto iniziale, a sinistra: probabilmente prelevava acqua da una sorgente naturale vicina poiché sembrano completamente assenti segni di un possibile raccordo con un acquedotto pubblico.
  • Fontana centrale: la linea dell’acquedotto sembra convergere verso una posizione centrale del colonnato della villa, dove potrebbe essere stata collocata una fontana decorativa. Forse dietro ad essa c’era una latrina.
  • Collegamenti con le strutture termali: proseguendo sotto una possibile struttura coperta simile a un porticato, l’acqua avrebbe raggiunto il complesso termale privato.
  • Collegamento con una possibile area d’allevamento: nella parte estrema della linea gialla possiamo notare un possibile punto di scarico dell’acqua a servizio di quella che parrebbe la parte rustica della villa.
  • Scarichi e gestione delle acque reflue: le immagini evidenziano quelli che paiono punti di snodo e scarico che indicano un sistema avanzato di gestione delle acque reflue. I punti di scarico o di snodo apparirebbero particolarmente visibili nell’immagine effetto notte, elaborata da Dawid.
a-romani-notte-1.jpg Questa immagine rivela, oltre alle strutture sepolte, un rettangolo ampio, in primo piano, segnato dalle linee scure del terreno, un terreno dal colore rossiccio delimitato dalla linea scura di una probabile recinzione. In questa area recintata sembrano apparire numerosi fori. Era questa l’area agricola della villa? Si può pensare che lo spazio fosse organizzato attraverso costruzioni di legno. Pare in lieve evidenza anche un possibile muro che divideva il giardino privato – la parte rimasta più verde – dall’area agricola stessa

Funzione del giardino recintato

Intorno agli edifici principali si osservano i segni di un ampio spazio verde, probabilmente un giardino o un frutteto. Le tracce delle fondazioni di un muro perimetrale suggeriscono che quest’area fosse recintata, probabilmente per proteggere frutteto ed area delle stalle, delimitando anche uno spazio privato destinato al piacere estetico dei proprietari.

La presenza di giardini nelle ville romane non era soltanto funzionale, ma rispondeva anche a esigenze culturali ed estetiche. I giardini erano spesso decorati con statue, fontane e percorsi pedonali, creando uno spazio dove rilassarsi e godere della natura.

Confronto con altre ville romane della valle della Loira

La valle della Loira è una regione storicamente ricca di testimonianze romane. Durante il periodo imperiale, questa zona rappresentava un importante crocevia commerciale e culturale, favorendo la diffusione di modelli architettonici tipici del mondo romano.

Tra le ville più celebri della regione si possono citare:

  • Villa di Châteauneuf-sur-Loire: caratterizzata da un vasto complesso termale e da numerosi ambienti decorati con mosaici.
  • Villa di Thénezay: famosa per i suoi raffinati mosaici pavimentali e per la presenza di un complesso residenziale imponente.
  • Villa di Saint-Patrice: nota per i suoi magazzini agricoli e per la presenza di un acquedotto simile a quello individuato nelle immagini segnalate de Mariusz Dawid.

La presunta villa indicata dalle tracce sul terreno si potrebbe inserire – secondo l’intelligenza artificiale, che ha anch’essa indagato a partire dalle immagini – “perfettamente in questo contesto, rappresentando un esempio significativo di residenza patrizia dotata di tutti i comfort e le innovazioni tecniche dell’epoca romana”.

Implicazioni della scoperta

Questa scoperta potrebbe offrire nuovi spunti per la comprensione dell’insediamento romano nella valle della Loira.

Dal punto di vista archeologico, ulteriori indagini potrebbero portare alla luce dettagli preziosi sulla natura dell’insediamento e sulla vita quotidiana dei proprietari della villa, sulle loro attività produttive e sui rapporti economici con il territorio circostante.


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