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Inviato (modificato)

Mi è capitata tra le mani questa moneta su cui leggo il nome di Antonino Pio. Premesso che non alcuna competenza sulla monetazione antica, ho seri dubbi sull'autenticità del pezzo perché non riesco a leggere la scritta SC che - per quel poco che ricordo - dovrebbe apparire al rovescio.

Il diametro (massimo) è di 23 mm per un peso di 3,73 grammi. La foto è allegata qui sotto.

Potrebbe essere una di quelle patacche da bancarella che i turisti portano a casa come ricordo di Roma e che poi giacciono dimenticate nei cassetti?

Ringrazio anticipatamente tutti coloro che mi aiuteranno a chiarire i dubbi. Cordiali saluti a tutti.

 

Antonino Pio.png

Modificato da DB48

  • DB48 ha rinominato il titolo in Antonino Pio: patacca da bancarella o altro?
Inviato

Foto sfuocate per dare certezza, ma da lontano non sembra una patacca, i rilievi sono belli...unica cosa forse il peso è un po' pochino per uno dei primi antoniniani, visto il diametro mi sarei aspettato circa 4,5 grammi...

Il colore è arancione in alcuni punti?

Dovrebbe essere in argento...sembra avere una patina di monetiere...ma l'arancione non me lo aspettavo


Inviato
8 minuti fa, leop dice:

Foto sfuocate per dare certezza, ma da lontano non sembra una patacca, i rilievi sono belli...unica cosa forse il peso è un po' pochino per uno dei primi antoniniani, visto il diametro mi sarei aspettato circa 4,5 grammi...

Il colore è arancione in alcuni punti?

Dovrebbe essere in argento...sembra avere una patina di monetiere...ma l'arancione non me lo aspettavo

 

In effetti ci sono delle zone arancione che sembrano incrostazioni. Molto diversa rispetto ad un antoniniano di Caracalla passato in asta nel 2019:

https://ibercoin.bidinside.com/it/lot/601/caracalla-antoniniano-215-dc-roma-a-/

E anche il peso non torna (solo 3,73 grammi)


Inviato

Ciao, si tratta di un antoniniano dell'imperatore Caracalla, nominale per il quale non viene mai usato SC ( che sta per Senatus Consultum,cioè per consulta ed approvazione del senato) riscontrabile sui sesterzi, dupondi ed asse nonché su alcune emissioni provinciali. Le foto non rendono il reale colore del metallo che sembra più bronzo o rame che argento. Con la riforma monetaria introdotta proprio da questo imperatore si ridusse al 50% la quantità di fino negli argenti cioè nei denari e fu introdotto il nuovo nominale, la moneta che hai postato, l'antoniniano che in teoria doveva rappresentare il doppio come valore del denario. Ritornando alla tua moneta riesci a capire se è in argento che si è scurito molto o è in bronzo o rame? Magari se riesci a fare foto migliori potrebbero essere di aiuto anche a capire se la moneta è coniata ( come sembra) o ottenuta per fusione. Ricordo di aver visto diversi antoniniani di Caracalla in bronzo ( dei quali purtroppo non ho conservato le foto) che venivano classificati come antoniniani del Limes,  prodotti per essere utilizzati come moneta solo in limitate zone periferiche dell'impero. Potrebbe essere il caso di questa moneta 🙂.

ANTONIO 

  • Mi piace 1

Inviato

Per me è buona... L'arancione sono incrostazioni di terra. 


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