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Inviato

vabbè ... inutile, parliamo due lingue diverse. Evviva la cultura allora, ma solo per chi se la può pagare.


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Inviato (modificato)

89 euro per il solo primo tomo non mi sembra propriamente una spesa contenuta, personalmente penso ( e vedo che non sono il solo ) che il collezionista alle prime armi potrebbe/dovrebbe orientare i suoi sforzi (anche economici) nei confronti di quei testi-cataloghi fondamentali che gli permettano di conoscere realmente sia quel tipo di monetazione sia il mercato. Ammesso che spenda di più, con questo sistema di apprendimento e conoscenza, avrà successivamente molte più opportunità per capire, non farsi fregare e alla fine persino risparmiare.

Per la monetazione classica questo tipo di pubblicazioni non servono o peggio ancora sono dannose al collezionista che debba formarsi in un percorso di esperienza e conoscenza, è buona abitudine reperire i testi utilizzati dalle grandi case d'asta come riferimento e studiare e approfondire su di essi.

Detto ciò ognuno è libero di comprare ciò che vuole e spendere come meglio preferisce le proprie risorse economiche

Modificato da Fid

Inviato

Non dimentichiamo che esistono le bancarelle con i libri a meta' presso.

Io ho iniziato sui manualetti dell'Ambrosoli e dello Gnecchi che ancora oggi si trovano a poco nei mercatini o nei vari listini, piu' economici dell'Alfa, e molto piu' validi da un punto di vista di dati informazione cultura.

Un domani se la passione cresce, si potra' passare ai vari Cohen, BMC, RIC, Mazzini, etc.

E poi esistono anche le biblioteche se solo le si volesse usare..

numa numa


Inviato (modificato)

Volendo spendere ancora meno (5-10 euro) e' possibile acquistare le ristampe dei cataloghi Hoepli , a cura della cisalpina-goliardica ,i manualetti originali sono invece piuttosto ricercati pure nei mercatini specie se in prima edizione e ben conservati(50-60 euro)

Modificato da piergi00

Inviato
Volendo spendere ancora meno (5-10 euro) e' possibile acquistare le ristampe dei cataloghi Hoepli , a cura della cisalpina-goliardica ,i manualetti originali sono invece piuttosto ricercati pure nei mercatini specie se in prima edizione e ben conservati(50-60 euro)

350750[/snapback]

Giustissimo. Grazie Pier


Inviato

bene, allora visto che tra biblioteche, bancarelle, ristampe e, aggiungerei, fotocopie, abbiamo trovato delle valide alternative. Mi rimane solo una curiosità....come mai chi parla malissimo dell'alfa neppure lo ha sfogliato? Forse sbaglierò ma noto verso l'Alfa lo stesso "odio a priori" che esiste verso il "noto sito" (ovvero ebay, ma qui tutti hanno paura a scriverlo...). Io sono abbastanza nuovo di questo forum, anche se colleziono monete da più di vent'anni , pertanto non capisco ancora i mecchinismi del forum. Come mai non si può parlare di Alfa ne di ebay e poi ritrovo qua sopra venditori, amatoriali e non, opportunamente camuffati con altri nickname? (per la cronaca io ho lo stesso) Molti parlano e sparlano e poi non conoscono i cataloghi, oppure seguono assiduamente le aste ebay solo per trovare il minimo errore. Numismatica è questo? E' critica a priori di cataloghi? E' negazione di un sito internet? E' voler assolutamente cogliere in fallo l'altro? Io da anni sono abbonato a Cronaca Numismatica (come credo molti di voi) e vi posso assicurare (e chi è specializzato in area SRI come me potrà confermarlo) che ogni singola volta che su Cronaca si parla di monete di area austriaca, gli errori sono tali e tanti che una semplice segnalazione fa passare la voglia, eppure mi pare che Cronaca sia un must, ho forse sbaglio ancora... Dunque, siate gentili...spiegatemi perchè su questo forum è VIETATO parlare di certi cataloghi e di certi siti ed io prometto di non tirare più fuori la questione. (a tal proposito già mesi fa chiesi il motivo di tanto astio verso ebay....non ottenni risposte...).

Grazie e buon ponte a tutti.


Supporter
Inviato
..Il prezzo lo stabilisce il mercato...non uno scrittore a priori....

250239[/snapback]

A mio parere gli unici cataloghi, pressoche completi,  della monetazione romana imperiale che possono dare al collezionista, anche neofita, una idea circa la rarita sono il vecchio Cohen (si trova anche in rete) e il R.I. C.

250583[/snapback]

... una moneta classica è soggetta ad una serie così grande di variabili che nessun prezzario potrebbe mai degnamente riportare,inoltre si pone il rischio che molti collezionisti (vista la facilità di consultazione) prendano per "Bibbia" ciò che "Bibbia" non è...

350268[/snapback]

Sono opinioni senz'altro condivisibili, anche se bisognerebbe prima aver visto il testo, di quelli italiani non ce ne sono mai abbastanza. I prezzi delle monete classiche sono in effetti soggetti ad una variabilita' notevolissima, che puo' fuorviare parecchio un neofita e non solo.

Ecco un esempio attuale e non consueto :

http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?ViewIt...:MEWA:IT&ih=004

Il venditore lo conosciamo tutti, anche se non mi sembra collegato al forum mentre scrivo (per chi non lo sapesse e' considerato uno dei venditori piu' seri e affidabili del settore tra quelli italiani).

Il meraviglioso sesterzio commemora la riforma di Nerva relativa al sistema postale e viario, ed e' passato in asta solo un mese fa :

http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.ph...cID=283&Lot=551

a oltre 20.000 euro.

eccone un altro abbastanza recente :

http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.ph...ucID=55&Lot=437

Diciamo che il sesterzio su e-bay possa valere anche un po' piu' dei 50 euro, ma e' sempre un prezzo da amatore vista la condizione, con un rapporto rispetto al primo NAC di circa 300 a 1.


Inviato
bene, allora visto che tra biblioteche, bancarelle, ristampe e, aggiungerei, fotocopie, abbiamo trovato delle valide alternative. Mi rimane solo una curiosità....come mai chi parla malissimo dell'alfa neppure lo ha sfogliato? Forse sbaglierò ma noto verso l'Alfa lo stesso "odio a priori" che esiste verso il "noto sito" (ovvero ebay, ma qui tutti hanno paura a scriverlo...). Io sono abbastanza nuovo di questo forum, anche se colleziono monete da più di vent'anni , pertanto non capisco ancora i mecchinismi del forum. Come mai non si  può parlare di Alfa ne di ebay e poi ritrovo qua sopra venditori, amatoriali e non, opportunamente camuffati con altri nickname? (per la cronaca io ho lo stesso) Molti parlano e sparlano e poi non conoscono i cataloghi, oppure seguono assiduamente le aste ebay solo per trovare il minimo errore. Numismatica è questo? E' critica a priori di cataloghi? E' negazione di un sito internet? E' voler assolutamente cogliere in fallo l'altro? Io da anni sono abbonato a Cronaca Numismatica (come credo molti di voi) e vi posso assicurare (e chi è specializzato in area SRI come me potrà confermarlo) che ogni singola volta che su Cronaca si parla di monete di area austriaca, gli errori sono tali e tanti che una semplice segnalazione fa passare la voglia, eppure mi pare che Cronaca sia un must, ho forse sbaglio ancora... Dunque, siate gentili...spiegatemi perchè su questo forum è VIETATO parlare di certi cataloghi e di certi siti ed io prometto di non tirare più fuori la questione. (a tal proposito già mesi fa chiesi il motivo di tanto astio verso ebay....non ottenni risposte...).

Grazie e buon ponte a tutti.

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Non c'e' bisogno di scaldarsi tanto.

Riguardo eBay non e' che si parli male per partito preso, ma semplicemente perche' da questo sito passano una "marea" di falsi, monte riticcate, ripatinate, etc.

Se avrai seguito con pazienza le discussioni, alcune persone hanno anche untualizzato che non tutto e' da buttare su eBay, ad esempio alcune monetazioni particolari co,me le scifate bizantine, che sono di scarso valore e difficilmente falsificabili (o diciamo meglio facilmente smascherabili..) sono relativamente sicure. Parimenti anche molte akltre classiche sono anch'esse sicure ma occorre essere bravi nel distinguerle, cosa che non tutti sanno fare e quindi gli avvertimenti che hai trovato sul Forum mi sembrano piu' che appropriati soprattutto per i collezionisti in erba.

Secondo punto, il benedetto catalogo Alfa.

Anche qui, alcuni che proprio non sono gli ultimi sprovveduti in fatto di monetazione classica (e io non mi metto fra costoro) hanno timidamente suggerito che la mnetazione classica va affrontata con un minimo bagaglio culturale che verrebbe meglio trasmesso attraverso alcune pubblicazioni ad hoc che non i cataloghi/prezziari.

Ma se invece si preferisce l'Alfa e se ne vuole fare il peana, va bene anche cosi'.

Nessuno vuole convincere nessuno, ne' ci viene in tasca una percentuale sulle vendite dei manualetti Gnecchi o del RIC.

Si puo' anche cominciare cosi' e se poi si va avanti verra' naturale passare a qualche pubblicazione piu' specialistica e di maggiore spessore.

Nessuno vuole avere preconcetti, ma per favore non ci fate passare come oro quello che e' princisbecco. Va bene per i neofiti, per chi ci naviga da un po' risulta un po' riduttivo..

numa numa


Inviato

Salve amici,

io sono un neofita.

Premesso questo, ho acquistato svariati libri e cataloghi sulla monetazione romana, compreso il nuovo catalogo Alfa vol.I che mi è stato consegnato tre giorni fa.

Non sono, ovviamente, in grado di giudicarlo ma - se non altro - lo apprezzo perché in italiano.

Tutto il resto della mia documentazione - salvo alcune eccezioni - si avvale di testi in inglese.

Un giorno poi capirò anche come mai questa mancanza cronica di manuali o cataloghi in italiano :(

A questo punto non mi rimane che mettermi a disposizione di tutti coloro che vorranno chiedermi qualcosa in merito al nuovo catalogo, così - magari - riusciremo a farci un'idea più accurata di ciò che è stato pubblicato.


Inviato

io non mi scaldo per nulla, anzi noto con piacere che simo in tre per il momento ad averlo e siamo in tre ad apprezzarlo. Nessuno mi pare lo nomina come nuova Bibbia numismatica, ma tutti e tre appreziamo quanto meno lo sforzo di una pubblicazione, utile, in italiano ed aggiornata, e per una volta cazzarola facciamo gli applausi a chi si impegna un po e che certamente non rimarrà sordo a suggerimenti di modifiche (e questo è quello che cerco di far capire da giorni). Nessuno (io in primis) vuole svalutare i grandi libri, ne io ho interessi economici in Alfa edizioni, semplicemente ho trovato spiacevole sminuire questo impegno per poi magari tornare a lamentarsi della mancanza di pubblicazioni varie....

Per quanto riguarda ebay...beh non nascondo ci fare spesso acquisti li e fino ad ora non ho ricevuto fregature (credo di intendermene un pochino), ma anche le fregature fanno crescere e imparare no? Dire che su ebay ci sono dei truffatori a mio avviso non porta molto, ci sono come ci sono anche alle bancarelle, questo non toglia che a Milano ci siano ancora tante bancarelle... Io in compenso ho ricevuto un euro falso in pizzeria....Boicottiamo le pizzerie !!!


Inviato
tutti e tre appreziamo quanto meno lo sforzo di una pubblicazione, utile, in italiano ed aggiornata

Esattamente!

Per il resto, mettiamo a disposizione il catalogo a chi vuole "spulciarci" dentro senza ancora acquistarlo...

Aiutiamo chi vuol creare documentazione in italiano e critichiamo costruttivamente, affinché gli aggiornamenti siano sempre più precisi e privi di errori od omissioni.

Chiedete pure...


Inviato (modificato)
bene, allora visto che tra biblioteche, bancarelle, ristampe e, aggiungerei, fotocopie, abbiamo trovato delle valide alternative. Mi rimane solo una curiosità....come mai chi parla malissimo dell'alfa neppure lo ha sfogliato? Forse sbaglierò ma noto verso l'Alfa lo stesso "odio a priori" che esiste verso il "noto sito" (ovvero ebay, ma qui tutti hanno paura a scriverlo...). Io sono abbastanza nuovo di questo forum, anche se colleziono monete da più di vent'anni , pertanto non capisco ancora i mecchinismi del forum. Come mai non si  può parlare di Alfa ne di ebay e poi ritrovo qua sopra venditori, amatoriali e non, opportunamente camuffati con altri nickname? (per la cronaca io ho lo stesso) Molti parlano e sparlano e poi non conoscono i cataloghi, oppure seguono assiduamente le aste ebay solo per trovare il minimo errore. Numismatica è questo? E' critica a priori di cataloghi? E' negazione di un sito internet? E' voler assolutamente cogliere in fallo l'altro? Io da anni sono abbonato a Cronaca Numismatica (come credo molti di voi) e vi posso assicurare (e chi è specializzato in area SRI come me potrà confermarlo) che ogni singola volta che su Cronaca si parla di monete di area austriaca, gli errori sono tali e tanti che una semplice segnalazione fa passare la voglia, eppure mi pare che Cronaca sia un must, ho forse sbaglio ancora... Dunque, siate gentili...spiegatemi perchè su questo forum è VIETATO parlare di certi cataloghi e di certi siti ed io prometto di non tirare più fuori la questione. (a tal proposito già mesi fa chiesi il motivo di tanto astio verso ebay....non ottenni risposte...).

Grazie e buon ponte a tutti.

350805[/snapback]

in questo forum è vietato parlare di cataloghi? ma è sicuro di quello che sta sostenendo? semmai dal suo "accaloramento" potrebbe apparire che in questo forum sia fastidioso parlare male di un catalogo, come se il forum fosse necessariamente un veicolo promozionale nel quale si debbano esaltare prodotti privi di virtù

Io, numanuma e altri abbiamo semplicemente espresso l'opinione che un prezzario come l'alfa o il Montenegro sulla monetazione classica sono del tutto dannosi e inutili perchè hanno un approccio del tutto sbagliato con questo tipo di monetazione

Siccome si può parlare bene o male di un prodotto editoriale (o di una tipologia di prodotto editoriale) deve accettare che qualcuno (argomentando il proprio giudizio) esprima un pensiero differente dal suo.

Su ebay, concordo con ciò che è stato detto da numa , il famoso portale d'aste online ha poca attinenza con la discussione ma di certo se la prospettiva è quella di istruire gli utenti con ebay e con un prezzario partiamo veramente male e ai collezionisti in erba non facciamo altro che del male

Modificato da Fid

Inviato
Io, numanuma e altri abbiamo semplicemente espresso l'opinione che un prezzario come l'alfa o il Montenegro sulla monetazione classica sono del tutto dannosi e inutili perchè hanno un approccio del tutto sbagliato con questo tipo di monetazione

Lungi da me l'idea di alimentare la polemica, ma vorrei soffermarmi su questa affermazione.

Da quello che leggo capisco che la maggior parte dei numismatici esperti di monetazione romana non apprezzano ed anzi considerano dannosi i prezzari.

Quindi, immagino, anche il Seaby e più recentemente il Sear li avreste e necessariamente li considerate tuttora, inutili e/o dannosi?

Ho capito bene?


Inviato

dire che un catalogo prezzario e dannoso mi sembra una stupidata,si può dire che è inutile,ed è già una mazzata TERRIBILE PER UN LIBRO QUALSIASI,e quindi anche un catalogo,nn dimentichiamo il pregio della lingua italiana che nessun catalogo oltre al montenegro può vantare,con questo nn dico che tutti lo dovrebbero avere,anzi appena l'ho aperto un attimo sono rimasto deluso,ma poi sfogliandolo ne apprezzo la semplicità forse eccessiva,ma un'opera troppo elaborata nn sarebbe avvicinabile economicamnete;come il montenegro ha aperto l'interesse al collezionismo numismatico alla massa lo stesso può fare questo alfa,poi le ossa si fanno sempre sul campo acquistando ed osservando nn sui cataloghi


Inviato

Io possego il catalogo alfa sulle monete romane repubblicane, e devo dire che è molto preciso sia nell'indice di rarità che nell'elecare i vari tipi di dritti presenti per moneta.

Purtroppo però le foto lasciano un pò a desiderare e non sono presenti informazioni storico-numismatiche minime.

Lo consiglio per chi si sia già ambientato nella numismatica clasica e voglia approfondire certe tematiche quali lo sono i dritti e rovesci per ciascuna moneta repubblicana.


Inviato
Io, numanuma e altri abbiamo semplicemente espresso l'opinione che un prezzario come l'alfa o il Montenegro sulla monetazione classica sono del tutto dannosi e inutili perchè hanno un approccio del tutto sbagliato con questo tipo di monetazione

Lungi da me l'idea di alimentare la polemica, ma vorrei soffermarmi su questa affermazione.

Da quello che leggo capisco che la maggior parte dei numismatici esperti di monetazione romana non apprezzano ed anzi considerano dannosi i prezzari.

Quindi, immagino, anche il Seaby e più recentemente il Sear li avreste e necessariamente li considerate tuttora, inutili e/o dannosi?

Ho capito bene?

350880[/snapback]

Il Seaby (Roman silver coins), oppure il Sear Roman Coins (ma anche Byzantine coins o Greek coins in due volumi) non sono "dannosi" o "inutili".

Diciamo prima di tutto che sono fatti meglio di alcuni cataloghi/prezziari italiani (sull'Alfa non mi esprimo), ma sicuramente meglio del fallace Mntenegro.

Poi occorre distinguere, ad esempio il Byzantine Coins del Sear e' quasi un testo di riferimento (non tanto per le valutazioni, qunato per la completezza e la cura con la qulae e' stati redatto. Per le romane, invece, vengono prese a riferimento dlle opere di maggior respiro quali il Cohen, il RIC, il BMC oppure ilMazzini.

Per le greche il Sear non l'ho mai visto citato da nessuno, ma li' le difficolta oggettive della monetazione, la complessita', etc, fanno si che non esista nemmeno "una" opera di riferimento, ed in effetti sui cataloghi d'asta vengono citate le varie sylloge oppure le collezioni dei maggiori musei, oppure il vecchissimo ma ancora valido Babelon, ma non esiste un'opera unica di riferimento come il RIC per le romane.

Infine per le bizantine il riferimento dotto e' il DOC in 7 volumi, ma si cita sempre anche il Sear perche' fatto benissimo e di facile reperibilita'e consultazione.

Tranne pochissime aste italiane il Montenegro non lo cita nessuno. Anni fa comprai con grosso sacrificio il De Luca (simile come idea e impianto al Monetnegro), buttai via i soldi, costosissimo, si rivelo' zeppo di errori, di difficile consultazione, lacunoso e infine con valutazione totalmente cannate.

Una ricetta unica per tutto non esiste.

numa numa


Inviato
Il Seaby (Roman silver coins), oppure il Sear Roman Coins (ma anche Byzantine coins o Greek coins in due volumi) non sono "dannosi" o "inutili".

Diciamo prima di tutto che sono fatti meglio di alcuni cataloghi/prezziari italiani (sull'Alfa non mi esprimo), ma sicuramente meglio del fallace Mntenegro.

Allora perché dovrebbe essere dannoso ed inutile l'Alfa?

Poi occorre distinguere, ad esempio il Byzantine Coins del Sear e' quasi un testo di riferimento (non tanto per le valutazioni, qunato per la completezza e la cura con la qulae e' stati redatto. Per le romane, invece, vengono prese a riferimento dlle opere di maggior respiro quali il Cohen, il RIC, il BMC oppure ilMazzini.

Per le greche il Sear non l'ho mai visto citato da nessuno, ma li' le difficolta oggettive della monetazione, la complessita', etc, fanno si che non esista nemmeno "una" opera di riferimento, ed in effetti sui cataloghi d'asta vengono citate le varie sylloge oppure le collezioni dei maggiori musei, oppure il vecchissimo ma ancora valido Babelon, ma non esiste un'opera unica di riferimento come il RIC per le romane.

Infine per le bizantine il riferimento dotto e' il DOC in 7 volumi, ma si cita sempre anche il Sear perche' fatto benissimo e di facile reperibilita'e consultazione.

Tranne pochissime aste italiane il Montenegro non lo cita nessuno. Anni fa comprai con grosso sacrificio il De Luca (simile come idea e impianto al Monetnegro), buttai via i soldi, costosissimo, si rivelo' zeppo di errori, di difficile consultazione, lacunoso e infine con valutazione totalmente cannate.

Una ricetta unica per tutto non esiste.

Su tutto questo non mi pronuncio, perché mi stavo riferendo solo alla monetazione romana imperiale.

Per le valutazioni - necessariamente grossolane - delle monete come vi regolate? Consultate solo ed esclusivamente i cataloghi d'asta?

Grazie delle risposte

Marco


Inviato (modificato)

ho riportato i termini "inutile" e "dannoso" in quanto volumi simili, con quel tipo di impostazione, danno una visione troppo parziaria, spesso ricca di errori e omissioni e "instradano"il collezionista attraverso un percorso numismatico che "forza" il metodo di catalogazione e il collezionismo della monetazione classica sui metodi utilizzati per la monetazione contemporanea (che possiede tutt'altri metodi e peculiarità)

Ciò che scrivo può non essere condiviso, non ho alcuna pretesa di dire ciò che sia giusto e ciò che sia sbagliato ma questa è la mia opinione e per dare un contributo agli utenti è preferibile che questi ascoltino più voci meditando sia sul percorso da intraprendere sia sui testi da acquisire

Modificato da Fid

Inviato
ho riportato i termini "inutile" e "dannoso" in quanto volumi simili con quel tipo di  impostazione riescono a dare una visione molto parziaria, spesso sono ricchi di errori...

A me va benissimo questa tua affermazione, a patto che - come ho chiesto e numa numa ha smentito - debba essere necessariamente estesa anche al Seaby ed al Sear. Altrimenti a me che sono un neofita sembra solo una campagna diffamatoria contro l'Alfa, che peraltro mi sembra d'aver capito non avete neppure analizzato.

Io invece, apprezzo molto lo sforzo di creare un testo nella nostra lingua.

Spero di essermi spiegato...

..."instradano"il collezionista attraverso un percorso numismatico errato che spesso "forza" il metodo di catalogazione e collezionismo della monetazione contemporanea su una monetazione che non è compatibile con quei metodi di apprendimento e conoscenza.

Su questo aspetto, invece, non posso esprimermi, perché sono un ignorante in materia e devo studiare e capire. Anzi, mi farebbe davvero piacere approfondire di più il concetto: qual'è il metodo giusto di catalogazione e conseguentemente di collezionismo della monetazione classica?

Grazie

Marco


Inviato
Anzi, mi farebbe davvero piacere approfondire di più il concetto: qual'è il metodo giusto di catalogazione e conseguentemente di collezionismo della monetazione classica?

Grazie

Marco

351265[/snapback]

La monetazione classica e' un campo di interesse molto vasto. Innanzitutto restringerei, se possibile, il settore di interesse : monetazione romana Repubblicana, Romana Imperiale, monetazione della Grecia Continentale, della Mgana Grecia,greche di Sicilia, Monete Ellenistiche, monete Axumite, altre monetazioni dle mondo antico, monete Barbariche (e si puo' distinguere una monetazione Gota, Longobarda, Vandalica, etc.).

Come vedi, e ho solo fornito qualche esempio (vi sono classificazioni molto piu' articolate..), vi sono molteplici sottosettori che fanno si' che ciascuna monetazione vada dapprima affrontata da un punto di vista storico e documentale.

Una volta inquadrato il contesto si potra'cominciare ad approfondire l'aspetto prrettamente numismatico attraverso dei repertori, corpora, o monografie di riferimento. Infine, una volta padroni della materia si passera' alle opere piu' specialistiche che di volta in volta approfondiranno i temi che piu' interessano :

una zecca in particolare, un determinato periodo storico, una tipologia di monetazione, etc.

Mi rendo conto che e' un lavoro lungo, faticoso e anche costoso, pero' l'alternativa e' restare sempre in superficie e i cataloghi/prezziari, ancorche' pratici e facili da consultare (se fatti bene) non forniscono gli strumenti adeguati a comprendere appieno la portata di queste monetazioni. Quindi vanno bene ma non da soli ...

numa numa


Inviato (modificato)

Marco questa discussione credo che non ci porti da nessuna parte e ridiscutere continuamente delle medesime cose è del tutto inutile. Io non ho avuto modo di vedere l'opera per cui devo fidarmi di ciò che mi è stato riferito ( a questo punto quando mi sarà possibile lo farò e non mi esimerò da un analisi approfondita) ,reputo che il Sear "Roman Coins and their values" che lei cita possa essere utile per leggere qualche informazione di cultura generale ma non di certo per catalogare seriamente la monetazione romana e di certo neanche per capire il mercato.Come ho già scritto per affrontare la monetazione classica i prezzari generali non vanno bene perché percorrono un approfondimento tipico e normale per la monetazione contemporanea ma del tutto anomalo per la monetazione antica. Se si vuole conoscere veramente una determinata monetazione bisogna procedere ad acquisire delle monografie dettagliate e se si vogliono approfondire più periodi storici le monografie dovranno essere tante (non certamente 4-5) ogni qual volta si pretende di ricondurre un numero sterminato di coni e di periodi storici in un contenitore limitato il risultato non potrà che essere parziario. A ciò aggiungiamo anche il fatto che per la monetazione classica l'idea del prezzario non va assolutamente bene perchè troppe sono le incognite e i fattori che vanno valutati al fine di determinare il prezzo di una moneta antica ed è per questo motivo che ogni collezionista di monetazione antica è costretto (più degli altri collezionisti) a tenersi aggiornato con i risultati d'asta delle vendite.

Modificato da Fid

Inviato

Premesso che il mio interesse per la monetazione classica è puramente accademico, visto che non ne colleziono e non possiedo cataloghi ma solo testi generali, per molti aspetti questa discussione mi ricorda quella sul Biaggi per le monete medioevali. Per chi non ne fosse a conoscenza, il catalogo/prezzario di Elio Biaggi del 1991 "Monete e Zecche Medioevali Italiane" è probabilmente il libro più vituperato del settore (obsoleto, pieno di errori, senza pretese, con troppe pretese, impreciso, e via discorrendo) ma anche il più citato e il più ricercato, tanto che ogni volta che compare in asta non fa meno di 300 euro (e non è certo un'edizione di lusso). Probabilmente tutte le critiche sono vere (alcune di queste lo accomunano al CNI) ma rimane il fatto che è l'unico testo esistente che fornisce una panoramica d'insieme della monetazione medioevale italiana, di rapida consultazione e in un formato maneggevole. Quindi un testo introduttivo e non un testo di approfondimento, il classico volume che uno tira fuori la prima volta che vuole sapere qualcosa di una certa moneta di una certa zecca. Allora forse il problema non sta tanto nel fatto che i cataloghi sulla monetazione classica citati sono dei testi introduttivi e non di approfondimento, ma che NON SONO DEI BUONI TESTI INTRODUTTIVI? Cioè non fanno bene il mestiere per cui sono stati scritti?


Inviato

:) anch'io sono indeciso se acquistare l'Alfa o meno, più che altro perchè tempo fa acquistai il Montenegro e ne sono rimasto deluso!!! Il problema è coniugare due esigenze innanzitutto, la prima un opera in ITALIANO, la seconda un opera che dà una panoramica di insieme su tutte le monete dell'impero romano, dove, cercando, riesci ad identificare la moneta e a classificarla. (non certo per conoscere i prezzi delle stesse, soggetti a molte variabili del mercato!!). Si sente soprattutto la mancanza di un opera in Italiano completa nel settore, con l'Alfa si vuole solo iniziare, e sicuramente col tempo verranno corrette lacune ed errori delle prime edizioni.

Il mio interrogativo è, può definirsi l'ALFA un opera quantomeno esaustiva per le informazioni MINIME che bisognerebbe avere su una moneta? (tipologia, zecca, varianti, pesi e diametri, tutti i segni e lettere, unità di misura ecc ecc) è su questo interrogativo che vorrei soffermarmi!!! il Montenegro mi ha deluso, la panoramica è scarsa e ci sono errori su errori.... B)


Inviato
Il mio interrogativo è, può definirsi l'ALFA un opera  quantomeno esaustiva per le informazioni MINIME che bisognerebbe avere su una moneta? (tipologia, zecca, varianti, pesi e diametri, tutti i segni e lettere, unità di misura ecc ecc) è su questo interrogativo che vorrei soffermarmi!!! il Montenegro mi ha deluso, la panoramica è scarsa e ci sono errori su errori.... B)

puoi provare a chiedere a chi lo possiede o provare a consultarlo prima di prenderlo


Inviato

Non credo Fid che questa discussione non porti da nessuna parte, anzi ritengo che possa risultare assai istruttiva.

Io provengo dalla filatelia (che non ho abbandonato, né abbandonerò) ed in quel settore del collezionismo il "prezzario" come lo chiamate voi è fondamentale. Questo non significa che tali cataloghi siano corretti, che non siano esenti da errori ed in qualche caso anche di omissioni. Nè tantomeno si può pretendere di acquistarne solo uno.

Come immagino sappiate, anche in filatelia la qualità è un fattore imprescindibile per avere un'idea abbastanza precisa di quanto possa valere un pezzo.

Ma, soprattutto per chi inizia, avere un'infarinatura dei valori in gioco è altrettanto importante, anche per la scelta del materiale collezionabile.

Nella fase successiva di progressiva specializzazione anche in filatelia si utilizzano i risultati d'asta, indispensabili strumenti per capire gli andamenti di mercato e per avere un'idea di quale e quanta qualità circoli sul mercato.

Tutta questa pappardella per dire che cosa? Per capire come orientarsi sul mercato numismatico.

Ammettiamo che un neofita segua i risultati d'asta per un anno, certamente se svolge un'analisi attenta dei realizzi avrà un'idea di quanto valgano certi pezzi di suo interesse, ma non credete - comunque - che un'infarinatura di base sia necessaria per orientarsi al meglio?

Ad esempio, io ho seguito un po' i realizzi dei denari di Giulio Cesare.

Ebbene, a distanza di qualche mese non ho ancora capito quanto possa realmente valere un comune Cohen 4d. In qualità SPL passa quasi sempre con il dritto decentrato, in qualità inferiore qualche volta mi è capitato di trovarlo centrato. Pur essendo certo di essere di fronte ad una moneta non rara, come mi devo comportare se la trovassi SPL centrata? La pago tre volte i correnti realizzi per pezzi fortemente decentrati o la sto sovrastimando?

A questo punto, capite, quanto per un neofita - invece - sarebbe importante un testo di riferimento anche per le valutazioni?


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