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IGNORED

Identificazione Vittoriati.


Risposte migliori

Inviato

Buona notte. E' la prima volta che entro nel forum per chiedere aiuto. Mi scuso se c'è qualcosa che non si capisce bene, visto che utilizzo il traduttore Google dallo spagnolo. Ho questo Victoriato che vorrei che mi aiutassi a identificare e ad avere maggiori informazioni su questa monetazione.

Grazie mille.

 

 

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Inviato (modificato)

@Can Cerbero

Buongiorno Cancerbero ti rispondo in italiano per maggior comodità, premetto che è un Vittoriato molto anomalo anche in relazione alla forma del tondello. A mio parere potrebbe essere un RRC 106 ( legenda Roma tra due segmenti), anche se in maniera dubitativa. RRC 105 e RRC 106 rappresentano due rari vittoriati con simbolo (pentagramma e scettro) che sono attributi al centro Italia (Etrutria), in particolare per la presenza del pentagramma che era un simbolo diffuso in quella zona. In realtà i ritrovamenti sono quasi tutti in hoard iberici per cui alcune ipotesi avanzano la possibilità che siano stati coniati in Spagna o comunque se coniati in Italia utilizzati in terra iberica.

Il tuo è anomalo oltre che per lo stile, anche per la mancanza del simbolo tra la Nike e il trofeo, in realtà un esemplare senza simbolo era già apparso in Asta Piliego 41 lotto 16 (è stato oggetto di discussione anche in questo forum), ti allego immagine, in quell'esemplare (a fianco metto esemplare con scettro),  però non era molto chiaro dall'immagine del catalogo d'Asta se lo scettro di RRC 106 fosse in realtà presente, ma non evidente. Devo dire la verità che anche lo stile di quell'esemplare era anomalo e direi molto simile alla moneta da te postata. Se il tuo vittoriato è genuino è sicuramente una moneta di grande rarità. 

Potrebbe essere anche una imitazione/produzione locale.  

Saluti e Buon 2025

Alberto

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Modificato da Flavio_bo

Inviato

Per quanto riguarda alcuni cenni su questa monetazione è una moneta argentea coniata al tempo della repubblica di Roma che pur essendo stata coniata in zecche diverse ha sempre mantenuto la stessa impostazione stilistica.

La moneta non ha segno di valore, al dritto compare il busto di Giove laureato e al rovescio la personificazione della Vittoria che incorona un trofeo. Al rovescio possono essere presenti diversi simboli, lettere oppure nulla, in esergo del rovescio della moneta appare la legenda ROMA.

Il più antico riferimento a tale tipologia di moneta risale a Porcio Catone il censore console nel  95 AC, poi la moneta è ricordata nel 177 AC da Claudio Pulcro a seguito della sua vittoria sulle popolazioni liguri ed ancora nel 117 se ne parla su una tavola bronzea detta di Polcevera a seguito di una mediazione romana e di un tributo di 400 vittoriati relativo a una controversia tra le popolazioni celtiche dei Genuati e Veturii : “…..pro eo agro vectigal Langenses Veituris in poplicum Genuam denti in anos singulos vic [ctoriatos] n [ummos] CCCC………”.

La scelta di un tributo da pagare in una moneta straniera, potrebbe essere stata determinata dal fatto che considerato il basso contenuto di argento del vittoriato, ci fosse l’intendimento,  da parte di Roma , che una successiva circolazione della moneta in territorio celtico avrebbe portato un beneficio in termini economici e  politici ai Romani che utilizzavano invece al loro interno il più forte denario.

Sulle origini temporali del vittoriato, che con il denario si sostituì al sistema delle monete romano campane ed alla moneta argentea ormai svalutata del sistema didramma/quadrigato,  ci sono diverse teorie che hanno tentato di individuare una data certa, ma nessuna è arrivata a conclusioni definitive.

Oggi si tende a considerare maggiormente la cosiddetta teoria “di mezzo” o intermedia proposta da Crawford e altri studiosi, uno per tutti Thomsen, che ipotizzano la data di inizio delle produzioni nel 211 AC di poco successiva all’inizio delle coniazioni del denario.

I sostenitori di tale teoria troverebbero conferma dalla datazione dei ritrovamenti di Morgantina – oggi Serra d’Orlando -  che lascerebbero presuppore l’introduzione dei due nominali d’argento nel periodo 214-211 AC.

Personalmente ritengo che l’inizio delle coniazioni  del vittoriato sia antecedente di almeno 6/7 anni (221 – 220 AC) rispetto all’ipotizzato 214/211 AC, questo perché la moneta ha subito  il comprovato deprezzamento ponderale avvenuto nel 217 AC  dopo la sconfitta del Trasimeno. Qualche fonte asserisce che la promulgazione della lege Flaminia che operò tale svalutazione fu prima della battaglia e poi attuata dopo in relazione alla grave situazione politica economica in cui Roma si era venuta a trovare.

L’ipotesi di una datazione più alta potrebbe trovare conforto dal ripostiglio di Pisa, dove sono stati rinvenuti diversi vittoriati: un occultamento in quel territorio in data successiva al 214 AC non avrebbe avuto giustificazione considerando che le truppe cartaginesi erano già passate e il conflitto bellico si era spostato nel sud dell’Italia e perciò la zona godeva di una certa tranquillità. Al tempo stesso invece ci sono vari eventi a cavallo del 225-220 relativi a conflitti con le popolazioni liguri che avrebbero giustificato tale nascondiglio.

Le altre maggiori ipotesi che sono state avanzate nel tempo riguardo alle origini temporali del vittoriato-denario:

Borghesi fissa la data al 229-228 AC associandola alla spedizione contro i pirati illirici.

Cavedoni la fissa al 223 AC riferendola alla vittoria contro i celti Insubri.

Mommsen ipotizza l’inizio delle coniazioni in linea con Borghesi al 229-228 AC.

Milne e Bahrfeldt alzano la data di produzione al 269-268 AC (teoria tradizionale).

Sydenham abbassa invece la data al 205 AC

Giesecke  che come altri studiosi non ritiene che per il denario e il vittoriato le coniazioni siano iniziate nel medesimo periodo data il vittoriato al 215 AC successivamente al denario.

Grueber  individua il periodo di inizio produzione al 223 AC.

Lippi espone quattro ipotesi :

a)       235 AC a seguito della chiusura del tempio di Giano, dopo la sconfitta dei Cartaginesi nella I guerra punica.

b)       229 AC a seguito della vittoria sulla regina Teuta e sui pirati illirici da parte di Cneo Fulvio Centumalo.

c)       225 AC a seguito della vittoria militare sui Celti a Talamone.

d)       222 AC a seguito della vittoria militare sui Celti a Casteggio. Secondo lo studioso quest’ultima ipotesi potrebbe essere la più accreditata poiché la tipologia della Vittoria presente sul rovescio della moneta assomigliava alla “spolia optima” trasportata in Roma.

 Tutte le teorie sopra menzionate nascono da studi che possono avere un loro fondamento, così come è da approfondire una recente analisi che sostiene che il vittoriato fosse utilizzato in genere come “stipendium” per le truppe ausiliare dell’esercito romano e che quindi di fatto gli ausiliari sarebbero stati pagati meno delle truppe legionarie romane o addirittura erano gli auxilia stessi che preferivano tale forma di pagamento perché conforme al sistema di pagamento della dracma che conoscevano maggiormente.

Sembrerebbe una supposizione alquanto azzardata considerando che i soldati non romani si sarebbero accorti presto di tale discriminazione e si sarebbero di fatto accontentati di una paga inferiore, è pur vero che i ritrovamenti più cospicui della moneta sono nel Sud Italia ed in particolare nei territori più interessati dalla II Guerra Punica e quindi come già evidenziato un collegamento con le campagne militari è indubbio.

E’ forse giustificato ipotizzare l’utilizzo come effettivo nominale di occupazione da utilizzare in territorio di guerra al seguito delle legioni romane ed in particolar modo in relazione alla guerra annibalica?

Dall’analisi dei dati disponibili emerge una maggiore concentrazione dei ritrovamenti nell’area meridionale della penisola italica, dove effettivamente vigeva un sistema monetario basato sulla dracma e quindi questo confermerebbe la tesi di una moneta che intendeva adeguarsi al sistema preesistente.

Guardando visivamente la mappa è innegabile che i ritrovamenti si concentrano laddove la guerra annibalica ebbe maggiormente a concentrarsi.

Si noti la totale assenza di ritrovamenti importanti in quella che è la zona dell’odierna Calabria e della Sicilia dove è presente un solo ritrovamento degno di nota per quantità di vittoriati presenti.

Un’altra particolarità che emerge è la maggior presenza nei ritrovamenti meridionali di vittoriati con simboli e lettere rispetto ai vittoriati senza simboli, questo quindi confermerebbe la presenza di zecche ausiliarie in supporto a Roma, forse anche itineranti con l’esercito, operanti in loco: in questo modo si evitava il pericolo di spostamenti di denaro in un territorio altamente insicuro.

Poiché i vittoriati con simboli sono mediamente più leggeri dei vittoriati senza simboli è ipotizzabile che tali zecche operarono maggiormente in un periodo successivo al 217 AC e quindi coerentemente con la presenza cartaginese nella zona.  

Quindi da quanto evidenziato emerge che il vittoriato è una moneta enigmatica sia come origini temporali e di “significato”, è probabile che il rovescio volesse in effetti ricordare una importante vittoria militare, in linea con l’orientamento degli studiosi, ma la moneta poteva in realtà essere genericamente portatrice di un messaggio di auspicata vittoria nei confronti dei nemici.

Ritengo che la moneta argentea romana abbia avuto in questo periodo una forte funzione di messaggio ideologico politico legato ad una politica espansionistica di carattere militare. Il vittoriato in particolare, che rinveniamo in maniera preponderante nei territori di guerra, accoppiando la divinità massima di Giove alla personificazione della Vittoria che incorona un trofeo, associa il tema religioso (la protezione del dio supremo) a quello di potenza militare vincente.

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  • Grazie 1

Inviato

Grazie  saludo.gif.d427689d013e454829ca761b9dcbeb90.gifFlavio_bo per la risposta, mi ha aiutato molto. Buon 2025. Saluti. José Luis.

  • Grazie 1

Inviato

E pensare che lo avevano identificato come Craw. #44/1.


Inviato

E' abbastanza normale, quando un vittoriato non ha elementi specifici di una determinata tipologia e non ha simboli, di frequente si tende ad attribuirlo ai macro-gruppi RRC 53/1, 44/1, 70/1 e 166/1, in realtà ci si può trovare di fronte piacevoli sorprese.


Supporter
Inviato

@Flavio_bo

Grazie, ho imparato tante cose sui vittoriati.

Un saluto.

Stilicho

  • Grazie 1

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