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IGNORED

Asta Santamaria - Coll. Vaccari parte 2 - 1925


Risposte migliori

Inviato
7 ore fa, anto R dice:

...

Si desume quindi che il "cruciatus" venne concepito in oro ed argento, senza però specificare il valore liberatorio. Certo è che la descrizione corrisponde a quella del pezzo che oggi conosciamo come doppio ducato (3 es noti: Bologna, Berlino e Vaticano).

... mi viene da ipotizzare che il c.d. cruciatus sia poi stato emesso in quantità limitatissime e probabilmente nel solo nominale del doppio ducato (Zanetti a volte faceva un po' di confusione, come è fisiologico che sia in opere del tempo e così vaste). Credo pertanto che l'emissione sia proseguita sui piedi del ducato e del grosso, con iconografie semplificate e logicamente differenziate tra emissione aurea ed argentea.

Concordo appieno. Sia il doppio ducato, con la legenda del Cruciatus, che ducato e grossi, con legenda semplificata, sono stati coniati nel corso dell'ultimo anno di Pontificato di papa Piccolmini (anno VI, 1464). Sarebbe strana, per quanto possibile, tutta questa varietà di nominali (ipoteticamente comprensiva di ducato e grossi con legenda "Cruciatus") per una tipologia dalle tirature verosimilmente bassissime. E' poi interessante che per il grosso con simbolo Orfini (Munt. 10) la croce, cui si deve probabilmente l'appellativo "Cruciatus" (ben evidente al D/ del doppio ducato tra i Santi Pietro e Paolo), possa essere comunque riconosciuta in alto del R/ all'inizio della legenda (+ DIRIGE·DNE GRESSV·NROS). Nel Munt. 11 manca.

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4 ore fa, anto R dice:

Spero perdonerete il post consecutivo. Dopo la brutta immagine dell'esemplare del Medagliere Vaticano (dal CNI), ecco una bella foto dell'esemplare del Museo di Berlino.

Ogni commento è superfluo, la moneta parla da sé

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Magnifica foto ed esemplare. Grazie.

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Inviato
1 ora fa, anto R dice:

Spero perdonerete il post consecutivo. Dopo la brutta immagine dell'esemplare del Medagliere Vaticano (dal CNI), ecco una bella foto dell'esemplare del Museo di Berlino.

Ogni commento è superfluo, la moneta parla da sé

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Inviato

Grazie Domenico @Oppiano! A questo punto non fu lo Zanetti a crear confusione ma proprio il Martinori. 

Zanetti infatti riporta correttamente la moneta come doppio ducato

E' vero, si tratta del primo multiplo aureo doppio, ma non del primo multiplo in generale. Nel 1450 - in occasione del Giubileo - la zecca romana aveva coniato un pezzo da 3 ducati, di grande modulo ma con iconografia che non si avvicina nemmeno lontanamente alla maestosità dei pezzi realizzati dall'Orfini.

 


Inviato

Giusto Antonio

in quella stretta fascia cronologica dell’ultimo quarto del XV secolo vi furono alcune emissioni straordinarie di multipli in oro. Martinori cita ancora lo Zanetti per un multiplo da 14 ducati (!) che l’autore  aveva visto  presso le Gallerie granducali di Toscana e che dovrebbe essere confluito nelle collezioni di Vienna . 
il multiplo riportava il tipo del vascello al rovescio tanto caro all’Orfini, incisore del pezzo. Lo Zanetti lo riporta nel III vol della sua opera a pag. 463; il peso che gli attribuisce  e’ di 48.50 gr. 
il Martinori lo riiorta, solo in disegno probabilmente mutuato dallo Zanetti, a pag 16 degli Annali per Sisto IV:

 

https://rcin.org.pl/Content/4863/WA308_11365_II11395-T5_ANNALI-DELLA-ZECCA_I.pdf

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