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IGNORED

I romani arrivarono in America prima di Colombo?


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Inviato (modificato)

Forse Bernareggi intendeva semplicemente dire "in luogo di pezzi da 1 centesimo e 2 centesimi" ?

Forse semplicemente usava in quel passo una espressione inutilmente erudita e non appropriata al contesto cui si stava riferendo?

In questo caso la sua testimonianza sarebbe veramente nel senso che nella prima metà del XX secolo, fin poco prima della guerra (continuo però a chiedermi quale guerra, per quanto diventi a questo punto una distinzione di poco conto) era capitato in taluni ambiti rurali che finissero usate nel circolante consumatissime monetine bassoimperiali romane al posto di monetine da 1 centesimo o da 2 centesimi.

Meriterebbe un thread ed una ricerca di riscontri :) .

Modificato da LUCIO

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Inviato

Allora, a metà XIX secolo nel milanese sembra esserci stata una certa propensione a confondere sistemi e denominazioni monetali differenti e in tal caso ad intendere per quattrino il centesimo di lira e per sesino i duecentesimi.

Questo link (Antonio Ghislanzoni - Storia di Milano dal 1836 al 1848) mi sembra molto interessante, potrebbe piacere particolarmente ad Incuso, se non lo conosce già: http://www.classicistranieri.com/dblog/sto...rdinamento=desc

La varietà delle monete era notevolissima e qualche volta imbarrazzante, contuttociò il popolo ambrosiano non potè mai divezzarsi dal contare in lire milanesi. Esistevano spezzati di ogni valore; il centesimo, il sesino, il tre centesimi, il soldo, il carantano, la parpagiuola, il tre e mezzo, il quartino, il nove meno un quattrino, il diciasette e mezzo, il dicianove soldi (tre lire di Parma), il venti soldi. Il valore della svanzica andò gradatamente elevandosi dai ventitrè ai venticinque soldi di Milano. Fino al 1848, ebbero gran voga i crocioni e i quarti di crocione. Il Trentanove ebbe gli onori di una brillante poesia dettata da Ercole Durini, gentiluomo amabilissimo e ricco di ingegno.

Fra le monete d'oro, figuravano ancora le pezzette, gli zecchini, le colombie, le sovrane, le papaline, le messicane, le genove, i luigi, le parme. - Il duca Litta, recandosi a Lainate con legno di posta, a ciascun postiglione gettava per mancia un marengo.


Inviato

Grazie per esserti risposto da solo ..! :P

numa numa


Inviato

Ho pensato alla psicologia del soggetto (di scherzi simili ne faceva) ;) .


Inviato (modificato)

Qualcuno ha riscontri?

Se siete d'accordo -per evitare il totale offtopic- sposterei eventuali approfondimenti in quest'altra discussione http://www.lamoneta.it/index.php?showtopic=23111 limitandoci, qui dove siamo ora ad assumere come possibile il fatto materiale di usi estremamente tardivi di monetine romane.

Modificato da LUCIO

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