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Fiorini MIR 4-8 “Croce stilizzata” e MIR 4-52 “Giglio piccolo”(?) un caso particolare e alcune perplessità


Risposte migliori

Inviato

Buona Sera,

Intervengo, per opportunità, dopo la chiusura dell’asta nella quale è stata offerta una delle monete oggetto di questo intervento. L’asta in questione è la Bolaffi numero 46 chiusa oggi, con riferimento a questo lotto e ad acuni Fiorini, unitamente a quello in questione ne presentava altri, oltre a due imitazioni anonime, quasi tutti in conservazione modesta. In aggiunta a quello esaminato, un altro dei Fiorini, per altro non classificato correttamente, meriterebbe un approfondimento. Da notare come il realizzo più alto tra i Fiorini della Repubblica d Firenze riguardi una imitazione, per altro sottopeso. C’è anche chi colleziona imitazioni. Evito di divagare.

Per stabilire un punto di partenza, allego una coppia di immagini, nell’ordine i due esemplari, il primo dall’asta Ranieri 14 del 19-11-2019 lotto 326, l’altro dall’asta Bolaffi indicata lotto 585. Presentano il primo il segno “croce stilizzata” (Bernocchi 137/8) MIR 4-8, il secondo il segno “giglio piccolo” (?) (Bernocchi 254/6) MIR 4-52.

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Asta Ranieri Asta num. 14

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Asta Bolaffi Asta num. 46

Non avendo ancora potuto analizzare un MIR 4-52 (al di sopra di ogni sospetto) e non conoscendo nel dettaglio l’aspetto del segno, non potendo ricavare ulteriori informazioni dalla sua classificazione (a un certo punto la classificazione della IV serie segue l’ordine alfabetico del nome del segno) che non risulta indicativa di un periodo specifico; non sono in grado di stabilire che aspetto dovrebbe/potrebbe avere questo specifico Fiorino. Tutti i riferimenti che ho potuto trovare sono per me irraggiungibili. Al contrario mi è invece noto come si dovrebbe presentare un MIR 4-8.

 

Allego l’immagine di un Fiorino MIR 4-8 dall’ asta CNG Triton XX del 2017 lotto 1246 (a mio parere sicuramente buono) con tutte le caratteristiche stilistiche dei Fiorini più antichi della IV serie. Faccio notare in particolare le campiture delle ali del giglio.

 

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Asta CNG Triton XX

Dimenticavo, le prime due monete sono al netto del segno di zecca figlie degli stessi coni di diritto e di rovescio. La cosa è quanto meno inusuale e certamente inattesa.

 

Alcune considerazioni: premetto che il mio atteggiamento di fronte a situazioni simili è sempre particolarmente prudente (leggi negativo), ho criteri di valutazione e riferimenti precisi, scostamenti troppo marcati da quella che valuto personalmente come normalità impongono una precisa analisi; non ho visto le monete ma solo le immagini. Bisognerà capire e spiegare i motivi delle difformità rispetto al modello di MIR 5-8. Si potrebbero considerare come varianti o come artefatti a seconda delle prove a supporto.

Nel caso fossi in errore verrebbe rivalutata la possibilità che alcuni coni possano essere stati “reimmatricolati”; oppure potrebbe trattarsi di un caso simile a quello del Fiorino MIR 3-7 esitato nell’asta NAC 44 del 2007 e successivamente nella recente Lugdunum 23 del 2023 dove un possibile danneggiamento (?) del conio aveva alterato il segno di zecca rendendolo di difficile lettura. Se ne era parlato qualche tempo fa in una discussione. In questo caso mi risulta difficile comprendere, anche chiamando in causa doppie battiture o altri possibili incidenti, come possa essersi alterato in questo modo il segno. Ma come insegna l’esperienza, le cose evolvono verso la complessità.

Non sono gli unici Fiorini, tra quelli esitati nelle aste degli ultimi anni, appartenenti al primo periodo della IV serie, che “non mi piacciono”, presentano a volte particolari spiazzanti o conservazioni improbabili, è stato un periodo di evoluzione dello stile e di continui cambiamenti.

Sono sempre pronto a ricredermi nel caso si riesca a comprendere l’arcano, non si finisce mai di scoprire cose nuove se si è curiosi, invito chi volesse a esprimere le sue considerazioni.

 

Come puro esercizio della fantasia provo a prospettare alcuni possibili scenari, in ordine sparso, senza privilegiarne alcuno, anche se probabilmente alcune ipotesi sono più fragili di altre.

 

Le monete sono entrambe buone, le discrepanze dipendono dalla evoluzione stilistica, il segno giglio piccolo è dovuto alla alterazione accidentale di un conio e in effetti non esiste (se questo fosse effettivamente il segno indicato dal Bernocchi come giglio piccolo, in considerazione della poca precisione nel delinearlo, potremmo avere la spiegazione). Ribadisco di non aver visto direttamente nessuno degli esemplari censiti segnalati in letteratura, l’ipotesi potrebbe essere fuori dalla realtà. È la tesi che preferisco, non che valga più delle altre, le monete con il segno “giglio piccolo” sarebbero da considerare un “artefatto”, contemporaneo al Fiorino originale prodotto in conseguenza a un danno del conio.

 

Le monete continuano ad essere buone, persiste l’evoluzione stilistica, i due segni esistono e sono distinti, come conseguenza sono di periodi contigui (ci sarebbe una logica nella successione temporale), trova conferma l’ipotesi di Fiorini “reimmatricolati”. Questa ipotesi mi piace poco, la sua conferma cambierebbe alcune mie convinzioni, ma quello che conta è la realtà (il fatto che l’ipotesi mi piaccia poco e che ho convinzioni da adeguare è solo un mio problema).

 

Le monete sono in qualche modo imitazioni, anche se sembrano fatte troppo bene, al netto di alcuni particolari e di alcune proporzioni. Le possibili varianti del caso, declinate per le imitazioni si possono ricavare dalle precedenti ipotesi.

 

Le monete ci sono contemporanee, esistono CNC a cinque/sei assi che consentono di realizzare coni con risoluzione e finiture superficiali di pochi micron (realizzano ingranaggi per orologi e minuterie simili), copiando un modello, magari riadattato. Avrebbe poco senso cambiare solo il segno anche se l’incisione ex novo di tutto il conio richiederebbe parecchie ore di lavoro macchina. Coniare “male” le monete le rende più credibili. Forse il gioco, al di là di un esercizio di verifica delle potenzialità del sistema, non varrebbe la candela. Ricordiamo che l’oro con titolo molto elevato non pone problemi riguardo alle patine.

 

Risparmio a tutti teorie aliene, cospirazioni e altre amenità, l’ultima di quelle proposte si colloca già ai limiti del ragionevole.

 

Una ulteriore possibilità, potrebbe ridursi al fatto che la moneta di Bolaffi nulla avrebbe a che fare con il segno indicato, essendo il segno “giglio piccolo” altro e differente da quello in questione. Si sarebbe, fino a questo punto, ragionato attorno e di un abbaglio, mi consola sperare non sia, in ogni caso, solo tempo perso.

 

Le possibili spiegazioni sarebbero più semplici, le ipotesi si ridurrebbero e si semplificherebbero, non riterrei comunque questo esercizio inutile se potesse servire a fare chiarezza.

 

Spero di non aver tralasciato altre ipotesi plausibili e non avere eccessivamente tediato.

 

Sono e restano pareri e valutazioni personali. Il fatto che un Fiorino, in immagine, non piaccia a me è irrilevante. Potrebbe dipendere solo da come è stato fotografato, non tutti i fotografi sono artisti.

 

Cordialità

 

  • Mi piace 3

Inviato

Sempre interessante quello che scrive, difficile aggiungere qualcosa ad un intervento così completo. Certo che la brevità della carica di signore della zecca, appena sei mesi, e la conseguente variazione del segno di zecca potrebbero rendere plausibile la possibilità che si fosse modificato l'ultimo conio del semestre precedente, ancora utilizzabile, variando solo il simbolo. Magari in un semestre in cui, chissà per quali ragioni, la zecca aveva lavorato poco e si era deciso di "reimmatricolare" il conio ancora abile. Son tutte ipotesi..   

Personalmente i due fiorini di Bolaffi e Ranieri non mi danno una cattiva impressione, se non per l'inspiegabile identità di coni. Propenderei per ritenerli originali, per quello che vale il mio parere.. 

Un saluto


Inviato

Buona Sera,

una ulteriore annotazione, guardando con maggiore attenzione le immagini delle due monete confrontate, sembrano emergere nei campi, sia al diritto che al rovescio, piccoli difetti in rilievo (sul conio erano “scavati”), non imputabili quindi alla circolazione. Dal confronto, certamente non risolutivo tra le immagini (anche in considerazione della diversa risoluzione), sembrerebbe che ci siano più difetti in rilievo sulla moneta con segno croce stilizzata rispetto a quella con segno giglio piccolo, facendo pensare sia stata coniata dopo l’altra con un conio meno nuovo. Alcuni particolari sulla foto dell'asta Ranieri potrebbero essere artefatti da compressione dell'immagine.

Un altro appunto relativamente alla possibile “reimmatricolazione”, improbabile possa essere stata fatta su un conio indurito/temprato (chiedo aiuto a esperti in metallurgia), le operazioni di rinvenimento e la nuova tempra avrebbero alterato i particolari più minuti che invece sembrano immutati. (Prendo le parti dell’accusa nel procedimento di valutazione). L’accusa potrebbe non avere ragione.

Non conosco per i primi decenni di coniazione nulla riguardo alla periodicità e alla natura delle cariche, in considerazione della scarsa propensione alle innovazioni, con ogni probabilità, quello che conosciamo per i periodi successivi riflette e ripete la situazione delle origini, è una buona ipotesi, forse la più ragionevole, ma c’è qualcosa che non mi convince. Le considerazioni, seppur logiche e ragionevoli dell’utente cippiri76 in merito alla reimmatricolazione, quale che ne sia stata la causa, dimenticano una condizione di partenza da soddisfare: siamo certi che quello sulla moneta Bolaffi sia il segno “giglio piccolo”? Io non sono in grado di confermarlo, se non lo fosse gli scenari sarebbero diversi.  Poi nel campo delle ipotesi ogni supposizione ragionevole è benvenuta e meritevole di approfondimenti. Ci dovrebbe essere un Fiorino “giglio piccolo” tra i Fiorini del ripostiglio di Alberese, ma il segno è afflitto da una doppia battitura, comunque sembra “costruito” in modo diverso.

Per finire un chiarimento sulle mie remore relativamente a certe conservazioni “eccezionali” di Fiorini di inizio IV serie, visti in immagine, a meno che non siano figli di Photoshop o che i primi incisori di coni possedessero una maestria andata successivamente perduta, per la quale di tanto in tanto procedevano alla realizzazione di coni “super” (anche l’addetto alla coniazione doveva essere particolarmente scrupoloso), resto dubbioso e continuo a cercare di capire l’arcano.

Cordialità


Inviato

Complimenti, @ghezzi60.

I Fiorini non riemìntrano nei miei interessi e conoscenze, ma apprezzo moltissimo i suoi interventi, che denotano grande competenza e capacità critiche.

  • Mi piace 1

Inviato

Buonasera @ghezzi60

Il 30/11/2024 alle 20:39, ghezzi60 dice:

siamo certi che quello sulla moneta Bolaffi sia il segno “giglio piccolo”? Io non sono in grado di confermarlo, se non lo fosse gli scenari sarebbero diversi.  Poi nel campo delle ipotesi ogni supposizione ragionevole è benvenuta e meritevole di approfondimenti. Ci dovrebbe essere un Fiorino “giglio piccolo” tra i Fiorini del ripostiglio di Alberese, ma il segno è afflitto da una doppia battitura, comunque sembra “costruito” in modo diverso.

L'ipotesi che si tratti di un difetto comparso sul conio usato per produrre i fiorini con segno croce stilizzata spiegherebbe l'identità di coni che ha riscontrato, ma mi sembra ponga più problemi di quelli che risolve. Usura del conio? Perché proprio sul segno e non in altri punti? Oppure un "artefatto" realizzato per imperizia dell'incisore? O addirittura una modifica volontaria? 

Aggiungo le foto del fiorino presente nel ripostiglio di Alberese. Non perché abbia certezze sull'argomento, ma per portare un contributo alla discussione e agevolare la lettura a chi non è così addentro a questa monetazione.

giglio piccolo.jpg

giglio particolare jpg.jpg


Inviato

Buona Sera.

Ringrazio l‘utente cippiri76 per la cortesia usata nell’allegare le immagini dal ripostiglio di Alberese.

Effettivamente si stanno valutando molte possibilità, con ogni probabilità la eventualità di un danneggiamento casuale o intenzionale del conio in corrispondenza del segno di zecca sembra passare in testa tra le ipotesi.

Tra i miei molti limiti anche quello di non sapere come procedere per fare riferimento alla discussione aperta dall’utente VALTERI nel novembre 2023, si trova a pagina cinque di questa sezione, potrebbe fornire altri spunti. Tutti i dubbi e le incertezze di questa coppia di Fiorini si possono estendere anche a quella. Ringrazio anticipatamente chi fosse così cortese da procedere per creare il collegamento.

Sposando fino a prova contraria questa eventualità(quella del danno), nel caso si considerasse il danneggiamento volontario del conio, quasi una obliterazione, tendente a renderlo inutilizzabile, a chiusura dell’incarico del signore della zecca, potrebbe essere considerato l’ultimo atto del vecchio responsabile. Poi per motivi sconosciuti o impellenze non rinviabili sono stati riesumati coni dismessi. Altra ulteriore possibilità una coniazione semiufficiale di qualche lotto, sarebbe interessante confrontare la bontà della lega delle due versioni delle monete. In assenza di segno di zecca non sarebbe stato possibile imputare a un responsabile le anomalie di gestione. Le “furbate” e le gestioni disinvolte delle zecche presumo siano nate, così come i falsi, con la nascita della moneta.

Un danno del conio in corrispondenza del segno su due Fiorini abbastanza vicini tra loro (questo caso e quello del Fiorino segnalato dall’utente VALTERI) mi sembra troppo improbabile per essere totalmente casuale, si potrebbe chiamare in causa il procedimento di realizzazione dei coni, se fossero stati approntati coni “anonimi” in attesa di aggiungere il segno di zecca indicato dal Signore per l’oro incaricato fosse questa aggiunta realizzata su un conio parzialmente indurito il processo potrebbe rendere fragile l’area del segno. Forse ci si aspetterebbe di trovare traccia del progressivo degrado del particolare, ma non sono monete comuni, e non è detto, nel caso siano esistiti esemplari testimonianti la progressiva alterazione, siano arrivate fino a noi.

Da qualsivoglia prospettiva lo si consideri, il groviglio sembra resistere a ogni tentativo di dipanarlo.

Cordialità


Inviato

La discussione dovrebbe essere questa.

Interessante, mi era sfuggita. In particolare il segno sembra effettivamente alterato di proposito e questo apre ad innumerevoli considerazioni..

Un saluto 

  • Grazie 1

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