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Inviato

Buonasera,

Qualcuno riuscirebbe ad identificare correttamente il solido qui fotografato?

Da ricerche che ho potuto effettuare, dovrebbe trattarsi di un solido di Costante II con le raffigurazioni del figlio Costantino IV al dritto come erede al trono, e al recto quelle degli altri figli Eraclio e Tiberio.

Ma non riesco assolutamente a capire quale sia la zecca, infatti immagini di monete simili vengono attribuite sia a Costantinopoli che a Siracusa.

Cosa mi potete dire in merito? E soprattutto mi potreste spiegare da dove si identifica?

Sono proprio a digiuno di monete bizantine.

Grazie a chi vorrà togliermi questo dubbio.

 

17422.jpg

17422b.jpg


Supporter
Inviato (modificato)

La zecca è Siracusa. 

Si riconosce per lo stile. In particolare per la perlinatura lineare ( in quelle di costantinopoli la perlinatura è costituita da vari punti) e per le A allungate verso destra. 

A questo si uniscono alcuni dettagli, come ad esempio nel rovescio in cui legge victoria augukv (o qualcosa del genere) dove le ultime lettere dovrebbero essere di controllo dell'emissione e sono caratteristiche di Siracusa. 

Bel pezzo.

Modificato da azaad
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  • Grazie 1

Inviato
14 ore fa, azaad dice:

La zecca è Siracusa. 

Si riconosce per lo stile. In particolare per la perlinatura lineare ( in quelle di costantinopoli la perlinatura è costituita da vari punti) e per le A allungate verso destra. 

A questo si uniscono alcuni dettagli, come ad esempio nel rovescio in cui legge victoria augukv (o qualcosa del genere) dove le ultime lettere dovrebbero essere di controllo dell'emissione e sono caratteristiche di Siracusa. 

Bel pezzo.

 

Ciao, grazie del tuo commento e apprezzamento sulla moneta.

Leggendo alcune discussioni passate qui sul forum, avevo intuito che al recto ci sono dei segni di zecca per poterle identificare, ma non ero riuscito a capire quali siano e non conoscevo quale fosse.

Ho letto poi, poco fa, una discussione che linko qui sotto per completezza e in cui avevi dato molte spiegazioni sulla questione e ho capito parecchie cose, anche se l'argomento sarebbe vastissimo a quanto pare!

Un'altra cosa che vorrei chiedere sarebbe relativa all'officina: da quanto ho capito la si dovrebbe rilevare dall'ultima lettera a destra del rovescio, sembrerebbe una (Gamma) giusto? Quindi 3° officina? Quante officine c'erano a Siracusa?

 


Supporter
Inviato (modificato)
3 ore fa, Acqvavitus dice:

Ciao, grazie del tuo commento e apprezzamento sulla moneta.

Leggendo alcune discussioni passate qui sul forum, avevo intuito che al recto ci sono dei segni di zecca per poterle identificare, ma non ero riuscito a capire quali siano e non conoscevo quale fosse.

Ho letto poi, poco fa, una discussione che linko qui sotto per completezza e in cui avevi dato molte spiegazioni sulla questione e ho capito parecchie cose, anche se l'argomento sarebbe vastissimo a quanto pare!

Un'altra cosa che vorrei chiedere sarebbe relativa all'officina: da quanto ho capito la si dovrebbe rilevare dall'ultima lettera a destra del rovescio, sembrerebbe una (Gamma) giusto? Quindi 3° officina? Quante officine c'erano a Siracusa?

 

 

Su questo mi trovi impreparato. 
Credo a Siracusa ci fosse una sola officina, ma non escludo che per alcune emissioni di Costante, quando questo si trasferì armi e bagagli proprio a Siracusa, le officine siano aumentate. La tipologia che hai postato, cronologicamente l'ultima coniata da Costante, è effettivamente la più comune del VII secolo, ad indicare una cospicua emissione, probabilmente anche per pagare le spese della corte imperiale. 

A costantinopoli le officine erano evidenziate in maniera chiara: A, B, G, ecc, ecc.

Per esempio nel solido di Focas, vi è scritto Victoria Augu seguito dalla lettera I, ad indicare, credo, la decima officina. A Siracusa invece in varie emissioni, la parte finale di della sigla victoria Aug si complica in maniera almeno per me incomprensibile, modificando quello che doveva essere il testo originario (Victoria Aug o similari). E' plausibile che tali simboli e sigle complesse servissero ad individuare le emissioni o forse le officine o tutte e due. Onestamente non lo so, o meglio, lo ipotizzo ma non ho certezze.  @Poemenius  tu ne sai di più a riguardo?

Modificato da azaad

Inviato
4 ore fa, azaad dice:

Su questo mi trovi impreparato. 
Credo a Siracusa ci fosse una sola officina, ma non escludo che per alcune emissioni di Costante, quando questo si trasferì armi e bagagli proprio a Siracusa, le officine siano aumentate. La tipologia che hai postato, cronologicamente l'ultima coniata da Costante, è effettivamente la più comune del VII secolo, ad indicare una cospicua emissione, probabilmente anche per pagare le spese della corte imperiale. 

A costantinopoli le officine erano evidenziate in maniera chiara: A, B, G, ecc, ecc.

Per esempio nel solido di Focas, vi è scritto Victoria Augu seguito dalla lettera I, ad indicare, credo, la decima officina. A Siracusa invece in varie emissioni, la parte finale di della sigla victoria Aug si complica in maniera almeno per me incomprensibile, modificando quello che doveva essere il testo originario (Victoria Aug o similari). E' plausibile che tali simboli e sigle complesse servissero ad individuare le emissioni o forse le officine o tutte e due. Onestamente non lo so, o meglio, lo ipotizzo ma non ho certezze.  @Poemenius  tu ne sai di più a riguardo?

 

Non ci sono, per quanto ne so, indicazioni certe.... Benché le monete siano piene di simboli accessori come segnalato in modo puntuale nel volume 2 di D'Andrea.

Essendo molto ampia l'emissione mi pare plausibile che vi fossero più coniazioni contemporaneamente... Ma non so se si possa parlare di officine nel senso che si dava a questa parola, o se nel medesimo spazio lavoravano più maestranze con differenti catene... Spero di essermi spiegato. Non ci vedo una singola officina con 4  o 5 persone e finita lì 🤣

  • Grazie 1

Inviato
Il 26/11/2024 alle 17:55, azaad dice:

Su questo mi trovi impreparato. 
Credo a Siracusa ci fosse una sola officina, ma non escludo che per alcune emissioni di Costante, quando questo si trasferì armi e bagagli proprio a Siracusa, le officine siano aumentate. La tipologia che hai postato, cronologicamente l'ultima coniata da Costante, è effettivamente la più comune del VII secolo, ad indicare una cospicua emissione, probabilmente anche per pagare le spese della corte imperiale. 

A costantinopoli le officine erano evidenziate in maniera chiara: A, B, G, ecc, ecc.

Per esempio nel solido di Focas, vi è scritto Victoria Augu seguito dalla lettera I, ad indicare, credo, la decima officina. A Siracusa invece in varie emissioni, la parte finale di della sigla victoria Aug si complica in maniera almeno per me incomprensibile, modificando quello che doveva essere il testo originario (Victoria Aug o similari). E' plausibile che tali simboli e sigle complesse servissero ad individuare le emissioni o forse le officine o tutte e due. Onestamente non lo so, o meglio, lo ipotizzo ma non ho certezze.  @Poemenius  tu ne sai di più a riguardo?

 

Si, sono sicuro che sia come dici, sicuramente con l'aumentare della produzione sorsero anche altre officine quindi penso che queste emissioni possano essere inquadrate proprio nel periodo finale del regno di Costante.

Per quanto riguarda la conservazione potreste darmi una vostra valutazione: @Poemenius, @azaad.


Supporter
Inviato

Direi un qBB con varie debolezze di conio anche se per le antiche delineare la conservazione con precisione ha meno importanza.


Inviato

io sulla conservazione e le classificazioni di questo tipo sono una schiappa e poi a me non interessano proprio... questa ha in effetti una schiacciatura visibile....


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