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Inviato

Buongiorno a tutti,

Mi sorgono alcuni dubbi e vi ringrazio in anticipo se potrete aiutarmi nel chiarirmi le idee. Premetto che parliamo di monete non bullion, dal 1600 in poi ed in metallo prezioso come argento.

Una persona cittadina extra europea che passa la dogana Italiana con una moneta del valore di 1000 euro (acquistata legittimamente tramite asta documentata nel suo paese) deve dichiararla e/o pagare dazi? Cosa succede alla moneta dopo il passaggio in dogana e' rilevante all'obbligo o meno della dichiarazione/dazi (e.g. se la tiene in tasca come portafortuna..o la lascia in Italia)? Il discorso cambia al superamento di un determinato valore complessivo?

Ringrazio e saluto


  • 3 settimane dopo...
Inviato

Buonasera a tutti,

Nessuno ha idee in merito a questa questione?

Grazie mille e buona serata!


Inviato

Ciao.

Se stai entrando in Italia dalla Svizzera con una moneta in argento del valore di 1.000 euro che è ancora cambiabile in valuta corrente dal Paese che l'ha emessa (ipotesi rara ma, non avendo precisato di che moneta si tratti ed avendo indicato un periodo generico dal 1600 in poi non possiamo saperlo) non va dichiarata.

Se invece la moneta non è più cambiabile in valuta corrente, allora, poichè il suo valore supera la franchigia di 300 euro se viaggi in macchina/treno o di 430 euro se viaggi in aereo o in nave/battello (per i minori la soglia si abbassa a 150 euro), devi dichiararne in dogana l'importazione.

Vedi anche il documento allegato.

M.

DOG-c-12-07052024.pdf

  • Mi piace 2

Inviato

Ti ringrazio @bizerba62 per la tua risposta!

Mi sorge un dubbio sulla distinzione che hai fatto su quanto ancora in corso legale.

Che succede ad un Americano che viene in Italia in vacanza per una settimana ed ha in tasca un dollaro Morgan 1893-S (valore di mercato in bassa conservazione 5000€)?

Non deve dichiararlo perchè ha corso legale e quindi vale $1 (<10000€) .. oppure perchè il valore della moneta è 5000€ che è minore di 10000€? E se per assurdo il dollaro in questione fosse in uno slab PCGS come alta conservazione (quindi valore di mercato superiore ai 100.000€?) deve dichiararlo perchè superiore ai 10.000€, oppure non deve dichiararlo perchè il valore è sempre $1?

E' corretto invece riassumere che.. qualsiasi moneta non in corso legale.. è equiparata a merce e quindi seguirà qualsiasi regola relativa alle "merci"? Probabilmente però la questione si complica in base all'età e/o metallo in cui la moneta è coniata?

Grazie ancora!


Inviato
32 minuti fa, m_77 dice:

Che succede ad un Americano che viene in Italia in vacanza per una settimana ed ha in tasca un dollaro Morgan 1893-S (valore di mercato in bassa conservazione 5000€)?

Non deve dichiararlo perchè ha corso legale e quindi vale $1 (<10000€) .. oppure perchè il valore della moneta è 5000€ che è minore di 10000€? E se per assurdo il dollaro in questione fosse in uno slab PCGS come alta conservazione (quindi valore di mercato superiore ai 100.000€?) deve dichiararlo perchè superiore ai 10.000€, oppure non deve dichiararlo perchè il valore è sempre $1?

A questa domanda Ti rispondo riportando testualmente quanto è scritto nella Circolare dell'ADM sopra postata:

"Il c.d. oro da investimento e le monete non aventi corso legale (che possono ancora essere scambiate con banconote e monete in circolazione) non sono pertanto, ad oggi, soggetti agli obblighi dichiarativi valutari di cui all’art. 3 del D.lgs. n. 195/2008."

A Te il piacere di interpretare il periodo.:whome:

32 minuti fa, m_77 dice:

E' corretto invece riassumere che.. qualsiasi moneta non in corso legale.. è equiparata a merce e quindi seguirà qualsiasi regola relativa alle "merci"?

Direi di si. Se la moneta (non considerabile "oro da investimento") non ha più corso legale, non è più cambiabile in valuta corrente, allora dobbiamo considerarla "merce".

M.


Inviato

Innanzitutto grazie mille 🙂

I dollari Morgan sono “legal tender” ancora oggi in America quindi in questo caso come interpretare la norma (l’estratto riportato sopra non varrebbe, se ho ben capito)? Quale delle ipotesi che scrivevo sopra reputi corretta?

Grazie ancora!


Inviato
1 ora fa, m_77 dice:

Innanzitutto grazie mille 🙂

I dollari Morgan sono “legal tender” ancora oggi in America quindi in questo caso come interpretare la norma (l’estratto riportato sopra non varrebbe, se ho ben capito)? Quale delle ipotesi che scrivevo sopra reputi corretta?

Grazie ancora!

Mi metti in crisi..😁

Ipotizzerei due situazioni.

La prima: il cittadino americano ha acquistato il dollaro Morgan del 1893-S ed ha con sè la fattura d'acquisto della case d'aste, che indica un importo di 5 mila euro.

La moneta, che pure ha corso legale, o che pure non lo ha ma è ancora cambiabile, è tuttavia accompagnata da una fattura che ne indica un valore diverso da quello facciale, al quale la moneta verrebbe cambiata dalla Federal Bank. Quel documento fiscale che accompagna la moneta credo che indurrebbe la Dogana a considerare la moneta come "merce";

La seconda: il cittadino americano ha in tasca il suddetto dollaro ma senza alcun documento che ne attesta il valore commerciale.

In questo caso, non essendoci un documento fiscale o una perizia che ne certifica il valore commerciale (vedi discussione sul Bond della Romania), il cittadino americano potrebbe non dichiararla ed in caso di controlli potrebbe difendersi facendo presente che si tratta di una moneta non avente corso legale (o addirittura che lo ha ancora, se è legal tender) ma per un controvalore di un dollaro.

Anche a me stesso la situazione delle due ipotesi appare paradossale, giacchè la moneta è la stessa.....ma tant'è.😄

Di cose strane ne abbiamo visto e sentito di ben più paradossali di questa.

M.

  • Mi piace 1

Inviato

Se leggi questa discussione, capirai meglio la mia risposta precedente.

M


Inviato

Ti ringrazio @bizerba62 per l'aiuto!

Eh sì, ho letto la discussione dei titoli rumeni e infatti questi dubbi mi sono sorti proprio da quel thread. Personalmente mi sembra che l'interpretazione di queste norme possono andare in entrambi "i sensi".

Mi risulta paradossale che teoricamente un turista che entra in italia dall'america e che ha con se' un cellulare da €1500 per uso personale dovrebbe comunque pagare l'IVA essendo il valore superiore alla franchigia di €430? Non penso questo avvenga mai. D'altro canto se lo stesso turista ha con se un "lucky" dollaro Morgan da €1500 periziato dovremmo invece esortarlo a dichiararla per pagarci l'IVA?

In entrambi i casi comunque questo turista se lo riporterà via quando lascerà l'italia. Ho sempre pensato ci fosse una differenza tra "importare con l'intento di vendere" vs "introdurre oggetti personali". Ma leggendo gli interventi e documenti mi sembra non esista questa distinzione?


Inviato
1 ora fa, m_77 dice:

Mi risulta paradossale che teoricamente un turista che entra in italia dall'america e che ha con se' un cellulare da €1500 per uso personale dovrebbe comunque pagare l'IVA essendo il valore superiore alla franchigia di €430?

Il paradosso non arriva fino a questo punto, per fortuna.

Ci sono una serie di articoli/oggetti/effetti personali che non rientrano fra le "merci" da assoggettare a IVA o a diritti doganali e che sono ammessi temporaneamente.

Il telefono cellulare rientra naturalmente fra questi.

Se vuoi vedere cosa il viaggiatore può portare con sè senza incorrere nella mannaia doganale, dai un'occhiata al testo della "Convenzione di Istambul del 1990" che trovi al link sottostante e, in particolare (perchè altrimenti se lo leggi tutto fai notte) al punto B.6 e alla successiva Appendice I, nella quale sono elencati tutti i beni personali ammessi temporaneamente.

https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1995/4685_4685_4685/it#annex_u1

M.

  • Mi piace 1

Inviato
1 ora fa, m_77 dice:

Grazie mille @bizerba62 per tutte le spiegazioni!

Non c'e' di che.


Inviato

Rimanendo all'esempio del cittadino americano che arriva in Italia con il Dollaro Morgan 1893-S e che passa indenne la Dogana, ci sarebbe poi da considerare cosa può accadere quando il viaggiatore, sempre con il dollaro in tasca, si ripresenti in Dogana per fare rientro negli U.S.A. ....e non ha fatto in precedenza l'importazione temporanea della moneta. Questo è un problema diverso da quello doganale perchè attiene al benestare della Soprintendenza (esportazione di moneta avente più di 70 anni).

Perchè se la moneta è entrata in Italia senza soggiacere al pagamento dei diritti di confine (sul presupposto che trattasi di moneta a corso legale ancora cambiabile con un dollaro), altro discorso è quello dell'esportazione di un "bene culturale" che richiede l'attestato di libera circolazione o il certificato di esportazione (come nel caso ipotizzato).

Ma non è il momento di rovinare il weekend ed il clima natalizio a nessuno.😄

M.


Inviato
1 hour ago, bizerba62 said:

[..] altro discorso è quello dell'esportazione di un "bene culturale" che richiede l'attestato di libera circolazione o il certificato di esportazione (come nel caso ipotizzato).

In questo caso riguarderebbe solo extra-EU o anche EU? Cioè, posso andare in altri paesi EU con monete più vecchie di 70 anni senza preoccupazioni?


Inviato
39 minuti fa, m_77 dice:

In questo caso riguarderebbe solo extra-EU o anche EU? Cioè, posso andare in altri paesi EU con monete più vecchie di 70 anni senza preoccupazioni?

In ambito U.E. e' richiesto l'attestato di libera circolazione.

Extra U.E. serve il certificato di esportazione.


Inviato

Wow, che complicatezza. Hai ragione, meglio non rovinare il weekend ed il clima natalizio e tornare sul topic iniziale che comunque già contribuisce di suo! :cray:


Inviato
1 ora fa, Giov60 dice:

@bizerba62

Ciao Michele! ... chissà poi se da una delle 2 parti è prevista la possibilità di acquisto coattivo al valore dichiarato di 1$! :P

 

Ciao Giovanni.

Altra interessante ipotesi da approfondire con calma e non sotto Natale...:agree:


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