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Buonasera a tutti,

vorrei condividere questa nuovo ingresso nella mia collezione. Come da titolo, è una moneta della serie Impero del 1° tipo in nichel.

Riportando il contesto storico, si rileva che la serie impero fu coniata a seguito della conquista dell'Abissinia (ora Etiopia) allorquando il Re d'Italia assunse il titolo di Imperatore.

Dopo lo sforzo bellico si volle rappresentare anche nella monetazione il nuovo Impero. Fu perciò disposto il riordinamento della circolazione monetaria metallica di Stato autorizzando, per effetto del R.D.L. 1674/1936, la creazione della cosiddetta "serie imperiale", celebrativa della costituzione dell'Impero. Pertanto, in forza del R.D. 2510/1936, fu autorizzata l'emissione delle monete d'oro da 100 lire e 50 lire e, a seguito del R.D. 2511/1936, fu autorizzata l'emissione delle monete d'argento: 20 lire, 10 lire e 5 lire; di nichelio: 2 lire, 1 lira, 50 centesimi e 20 centesimi; e di bronzo: 10 centesimi e 5 centesimi, in sostituzione delle monete con i medesimi metalli in circolazione in quel periodo. Successivamente con R.D.L. 907/1938, fu autorizzata l'emissione di nuove monete di acmonital, in sostituzione di quelle di nichelio della stessa serie imperiale, e, in forza del RD 727/1939, fu autorizzata l'emissione di nuove monete in bronzital, in sostituzione di quelle di bronzo della stessa serie imperiale.

Come riportato dal D'Incerti, per i quattro tagli della serie imperiale, 2 lire , 1 lira , 50 centesimi e 20 centesimi, fu utilizzato un unico metallo compreso tra 990 e 990,2 millesimi di nichelio. Inoltre con il RD 2200/1937, furono determinati, tenendo pure conto dei bisogni dell'Impero, i contingenti delle monete della serie imperiale d'argento e di bronzo.
Dal 1939 il nichelio, metallo di importazione dall'estero ed indispensabile all'industria bellica, fu sostituito da una nuova lega di produzione nazionale realizzata in acciaio inossidabile e denominata "acmonital".
 
Tra le monete di nichelio e quelle di acmonital,  non si riscontrano differenze apprezzabili di diametro e di peso ad eccezione delle monete da 2 lire dove la notevole differenza di diametro è dovuta al fatto che il contorno delle monete di nichelio è liscio, mentre nelle monete di acmonital è godronato. Per mantenere invariato il peso delle monete è stato modificato lo spessore. Sempre il D'Incerti evidenzia che ulteriori differenze si possono rilevare nell'aspetto delle superfici, nello spessore del rilievo, nella nettezza dell'incisione. Il nichelio, infatti, è un metallo molto malleabile che permette una perfetta coniazione; l'acmonital, invece, è molto duro e coniabile con difficoltà, usando pressioni molto più alte di quelle consuete. Pertanto, il rilievo delle monete di acmonital appare più modesto e meno netto e le superfici appaiono più chiare e leggermente più opache.
 
La moneta in oggetto, da 1 lira in nichelio fu coniata nel 1937 con data impressa 1936 Anno XIV a Roma in 119.000 pezzi ed è classificata rara.
 
Mi farebbe piacere ricevere i vostri pareri sullo stato di conservazione.
 
Grazie per il tempo dedicatomi.

 

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Inviato
44 minuti fa, Prosit dice:

Buonasera a tutti,

vorrei condividere questa nuovo ingresso nella mia collezione. Come da titolo, è una moneta della serie Impero del 1° tipo in nichel.

Riportando il contesto storico, si rileva che la serie impero fu coniata a seguito della conquista dell'Abissinia (ora Etiopia) allorquando il Re d'Italia assunse il titolo di Imperatore.

Dopo lo sforzo bellico si volle rappresentare anche nella monetazione il nuovo Impero. Fu perciò disposto il riordinamento della circolazione monetaria metallica di Stato autorizzando, per effetto del R.D.L. 1674/1936, la creazione della cosiddetta "serie imperiale", celebrativa della costituzione dell'Impero. Pertanto, in forza del R.D. 2510/1936, fu autorizzata l'emissione delle monete d'oro da 100 lire e 50 lire e, a seguito del R.D. 2511/1936, fu autorizzata l'emissione delle monete d'argento: 20 lire, 10 lire e 5 lire; di nichelio: 2 lire, 1 lira, 50 centesimi e 20 centesimi; e di bronzo: 10 centesimi e 5 centesimi, in sostituzione delle monete con i medesimi metalli in circolazione in quel periodo. Successivamente con R.D.L. 907/1938, fu autorizzata l'emissione di nuove monete di acmonital, in sostituzione di quelle di nichelio della stessa serie imperiale, e, in forza del RD 727/1939, fu autorizzata l'emissione di nuove monete in bronzital, in sostituzione di quelle di bronzo della stessa serie imperiale.

Come riportato dal D'Incerti, per i quattro tagli della serie imperiale, 2 lire , 1 lira , 50 centesimi e 20 centesimi, fu utilizzato un unico metallo compreso tra 990 e 990,2 millesimi di nichelio. Inoltre con il RD 2200/1937, furono determinati, tenendo pure conto dei bisogni dell'Impero, i contingenti delle monete della serie imperiale d'argento e di bronzo.
Dal 1939 il nichelio, metallo di importazione dall'estero ed indispensabile all'industria bellica, fu sostituito da una nuova lega di produzione nazionale realizzata in acciaio inossidabile e denominata "acmonital".
 
Tra le monete di nichelio e quelle di acmonital,  non si riscontrano differenze apprezzabili di diametro e di peso ad eccezione delle monete da 2 lire dove la notevole differenza di diametro è dovuta al fatto che il contorno delle monete di nichelio è liscio, mentre nelle monete di acmonital è godronato. Per mantenere invariato il peso delle monete è stato modificato lo spessore. Sempre il D'Incerti evidenzia che ulteriori differenze si possono rilevare nell'aspetto delle superfici, nello spessore del rilievo, nella nettezza dell'incisione. Il nichelio, infatti, è un metallo molto malleabile che permette una perfetta coniazione; l'acmonital, invece, è molto duro e coniabile con difficoltà, usando pressioni molto più alte di quelle consuete. Pertanto, il rilievo delle monete di acmonital appare più modesto e meno netto e le superfici appaiono più chiare e leggermente più opache.
 
La moneta in oggetto, da 1 lira in nichelio fu coniata nel 1937 con data impressa 1936 Anno XIV a Roma in 119.000 pezzi ed è classificata rara.
 
Mi farebbe piacere ricevere i vostri pareri sullo stato di conservazione.
 
Grazie per il tempo dedicatomi.

 

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Buonasera e complimenti per la bella moneta. Il D è meno bello del R, ( qualche segnetto ) ed anche qualcosa sui bordi. Per me quasi SPL, forse qualcosina di meno, ma attendiamo pareri più autorevoli.  

  • Grazie 1

Inviato

Moneta gradevole attorno allo SPL. Il D/ presenta qualche graffietto di troppo che penalizza la conservazione altrimenti, se fosse come il R/, potrebbe ambire ad un quarto di punto in più. La plastica non aiuta nel giudizio soprattutto per quanto riguarda il lustro. Posto per confronto un esemplare in buona conservazione qui sotto:

1Lira1936.thumb.jpg.167efb278616cf31a66ea33dc582a3be.jpg

  • Grazie 1

Inviato

Complimenti per l'acquisto, anche secondo me è un qSPL, principalmente per i segni di contatto al D.

  • Grazie 1

Inviato

Buongiorno, gran bella moneta. qSPL per mè.

  • Grazie 1

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