numys Inviato 2 ore fa #1 Inviato 2 ore fa (modificato) Buonasera a tutti, stamattina mi sono svegliato ed ho pensato di fare una cosa insolita...beh ieri un amico mi ha definito strano pertanto ho agito secondo la mia natura. Tutto contento estraggo dal mio album una cartolina commemorativa per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia: di uno strano personaggio anzi un vero rivoluzionario, un certo Vincenzo Russo (1770-1799) che lottó e morì per affermare l'uguaglianza e la libertà degli individui: Ho pensato 🤔 al francobollo che si potesse meglio sposare con la cartolina: Alla fine il risultato non mi è sembrato tanto strano: E' venuto il momento di lasciarci e che inizi il suo viaggio come è giusto che sia. Contento mi reco all'ufficio postale con gli occhi lucidi e con la testa fra le nuvole perché il collezionista è un soggetto strano, studioso e curioso lo noti da come gesticola, da come si muove e da come si guarda intorno nella ricerca continua di emozioni e questo lo rendo raro e allo stesso tempo strano agli occhi degli altri. Entro nell'ufficio postale e attendo il mio turno mentre un energumeno al mio fianco sbraita per la lunga attesa perché l'operatore allo sportello cerca di spiegare in napoletano ad un bengalese, che non capisce una mazza di italiano, che il suo permesso di soggiorno è sbagliato...e poi sarei io quello strano. Comunque alla fine tra schiamazzi e urla esce P24, arriva il mio turno🥳 e con cautela porgo la mia cartolina all'operatore con richiesta di annullo. Questo la guarda, poi mi osserva, la mostra al collega che chiama il direttore...si forma un gruppo di otto persone, si fermano gli sportelli dell'ufficio postale. Un altro sguardo allo strano oggetto ed uno a me🤔...un silenzio assordante e irreale si percepisce nell'aria che viene interrotto dall'energumeno:"Hai preso una bella multa, me lo puoi dire ... sei evasore?" L'ho guardato e con calma serafica:" No, sono un collezionista filatelico!" Non l'avessi mai detto...tutti mi guardano indignati e il direttore batte i pugni sul tavolo urlando:"Ma lei che ci fa qui, cosa vuole da noi?" Sempre con la famosa calma del collezionista ribatto che desidero fare annullare la mia cartolina in partenza dall'ufficio postale della mia città perché colleziono la storia postale per tramandarla ai posteri. Vengo ammonito più volte e mi si fa presente che le cartoline le devo imbucare in quella cassetta rossa e non rompere le scatole agli uffici ed inoltre è vietato annullare i francobolli perché lo dice una circolare. Il collezionista però è curioso, meticoloso, rom...ni e quindi con tanta gentilezza e cortesia evidenzio al loquace direttore:"Mi scusi ma il regolamento del servizio postale non recita che .... Il servizio postale è prestato con l'applicazione, sulla corrispondenza, di un timbro datario recante la data di spedizione e la sigla dell'ufficio postale di partenza? ... potrebbe cortesemente mostrarmi la circolare?" Ammetto che non è stata una bella mossa strategica dato che è aumentata la tensione nell'ufficio al punto tale che una pensionata molto arzilla stava per annullarmi il suo bastone in testa per le perdite di tempo causate. Da collezionista navigato con molta calma e serenità ritiro la mia cartolina senza annullo e mestamente decido di andare via e di scrivere la parola fine alla storia postale piuttosto che alla mia fine. Il collezionista filatelico torna a casa con tanta delusione ma anche con qualche soddisfazione. La delusione è vedere la continua emissione di molti valori filatelici senza filigrana, senza alcun valore artistico e adesso senza la possibilità di poterli annullare. Beh qualcuno potrebbe obiettare e dirmi che sono stati delegati i centri di smistamento o i postini ma tale operazione non ha fatto altro che deturpare quello piccolo rettangolo che nasce come un veicolo pubblicitario e artistico. L'annullo del francobollo è una cosa seria che valorizza l'emissione e la storia del suo viaggio nel tempo, oltre ad evitare scomparse strane di lettere e cartoline ordinarie nei cmp. Se la timbratura da parte degli uffici ha dei costi eccessivi, cosa strana, allora possono risparmiare lasciando il compito di stampare questi francobolli adesivi direttamente alla Panini che potrà mettere a disposizione di tutti i collezionisti un bel album annuale con le bustine da poter acquistare in edicola e ci possiamo mettere anche il pezzo raro quello che non trovi mai😄...mi è sembrato anche fuori luogo, pur se ben fatto, lo spot delle poste italiane: o forse ci hanno voluto dire che dobbiamo dimenticare quel bambino curioso che è in noi e quel timbro perché in futuro ci ritroveremo solo un pezzo adesivo arido e senza annullo😢 Comunque in tutto questo il collezionista trova sempre un lato positivo...poter godere delle bellissime emissioni del passato e continuare a studiare e apprezzare la bellezza delle lettere viaggiate che sono arrivate fino a noi analizzandone tutti gli elementi che le contraddistinguono (affrancatura, tariffa, franchigia, porto, annullo, percorso, mittente, destinatario, servizio accessori) e il ruolo sociale e di costume svolto dalle poste. Torno alla mia lettura di Diena e Chiavarello dove posso approfondire lo studio delle bollature postali e senza accorgermene vi avrò annoiato e probabilmente nessuno arriverà alla fine di questo post...beh potrete sempre "annullarlo" N.B.: tratto da una storia vera Il collezionismo una sana passione numys Modificato 2 ore fa da numys 4 1
dareios it Inviato 1 ora fa #2 Inviato 1 ora fa 1 ora fa, numys dice: Buonasera a tutti, stamattina mi sono svegliato ed ho pensato di fare una cosa insolita...beh ieri un amico mi ha definito strano pertanto ho agito secondo la mia natura. Tutto contento estraggo dal mio album una cartolina commemorativa per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia: di uno strano personaggio anzi un vero rivoluzionario, un certo Vincenzo Russo (1770-1799) che lottó e morì per affermare l'uguaglianza e la libertà degli individui: Ho pensato 🤔 al francobollo che si potesse meglio sposare con la cartolina: Alla fine il risultato non mi è sembrato tanto strano: E' venuto il momento di lasciarci e che inizi il suo viaggio come è giusto che sia. Contento mi reco all'ufficio postale con gli occhi lucidi e con la testa fra le nuvole perché il collezionista è un soggetto strano, studioso e curioso lo noti da come gesticola, da come si muove e da come si guarda intorno nella ricerca continua di emozioni e questo lo rendo raro e allo stesso tempo strano agli occhi degli altri. Entro nell'ufficio postale e attendo il mio turno mentre un energumeno al mio fianco sbraita per la lunga attesa perché l'operatore allo sportello cerca di spiegare in napoletano ad un bengalese, che non capisce una mazza di italiano, che il suo permesso di soggiorno è sbagliato...e poi sarei io quello strano. Comunque alla fine tra schiamazzi e urla esce P24, arriva il mio turno🥳 e con cautela porgo la mia cartolina all'operatore con richiesta di annullo. Questo la guarda, poi mi osserva, la mostra al collega che chiama il direttore...si forma un gruppo di otto persone, si fermano gli sportelli dell'ufficio postale. Un altro sguardo allo strano oggetto ed uno a me🤔...un silenzio assordante e irreale si percepisce nell'aria che viene interrotto dall'energumeno:"Hai preso una bella multa, me lo puoi dire ... sei evasore?" L'ho guardato e con calma serafica:" No, sono un collezionista filatelico!" Non l'avessi mai detto...tutti mi guardano indignati e il direttore batte i pugni sul tavolo urlando:"Ma lei che ci fa qui, cosa vuole da noi?" Sempre con la famosa calma del collezionista ribatto che desidero fare annullare la mia cartolina in partenza dall'ufficio postale della mia città perché colleziono la storia postale per tramandarla ai posteri. Vengo ammonito più volte e mi si fa presente che le cartoline le devo imbucare in quella cassetta rossa e non rompere le scatole agli uffici ed inoltre è vietato annullare i francobolli perché lo dice una circolare. Il collezionista però è curioso, meticoloso, rom...ni e quindi con tanta gentilezza e cortesia evidenzio al loquace direttore:"Mi scusi ma il regolamento del servizio postale non recita che .... Il servizio postale è prestato con l'applicazione, sulla corrispondenza, di un timbro datario recante la data di spedizione e la sigla dell'ufficio postale di partenza? ... potrebbe cortesemente mostrarmi la circolare?" Ammetto che non è stata una bella mossa strategica dato che è aumentata la tensione nell'ufficio al punto tale che una pensionata molto arzilla stava per annullarmi il suo bastone in testa per le perdite di tempo causate. Da collezionista navigato con molta calma e serenità ritiro la mia cartolina senza annullo e mestamente decido di andare via e di scrivere la parola fine alla storia postale piuttosto che alla mia fine. Il collezionista filatelico torna a casa con tanta delusione ma anche con qualche soddisfazione. La delusione è vedere la continua emissione di molti valori filatelici senza filigrana, senza alcun valore artistico e adesso senza la possibilità di poterli annullare. Beh qualcuno potrebbe obiettare e dirmi che sono stati delegati i centri di smistamento o i postini ma tale operazione non ha fatto altro che deturpare quello piccolo rettangolo che nasce come un veicolo pubblicitario e artistico. L'annullo del francobollo è una cosa seria che valorizza l'emissione e la storia del suo viaggio nel tempo, oltre ad evitare scomparse strane di lettere e cartoline ordinarie nei cmp. Se la timbratura da parte degli uffici ha dei costi eccessivi, cosa strana, allora possono risparmiare lasciando il compito di stampare questi francobolli adesivi direttamente alla Panini che potrà mettere a disposizione di tutti i collezionisti un bel album annuale con le bustine da poter acquistare in edicola e ci possiamo mettere anche il pezzo raro quello che non trovi mai😄...mi è sembrato anche fuori luogo, pur se ben fatto, lo spot delle poste italiane: o forse ci hanno voluto dire che dobbiamo dimenticare quel bambino curioso che è in noi e quel timbro perché in futuro ci ritroveremo solo un pezzo adesivo arido e senza annullo😢 Comunque in tutto questo il collezionista trova sempre un lato positivo...poter godere delle bellissime emissioni del passato e continuare a studiare e apprezzare la bellezza delle lettere viaggiate che sono arrivate fino a noi analizzandone tutti gli elementi che le contraddistinguono (affrancatura, tariffa, franchigia, porto, annullo, percorso, mittente, destinatario, servizio accessori) e il ruolo sociale e di costume svolto dalle poste. Torno alla mia lettura di Diena e Chiavarello dove posso approfondire lo studio delle bollature postali e senza accorgermene vi avrò annoiato e probabilmente nessuno arriverà alla fine di questo post...beh potrete sempre "annullarlo" N.B.: tratto da una storia vera Il collezionismo una sana passione numys Letto tutto! Però mi hai lasciato un po' di amaro in bocca... non per colpa tua naturalmente...
Bruzio Inviato 1 ora fa #3 Inviato 1 ora fa Quando da ragazzo volevo vedere e comprare le nuove emissioni preferivo recarmi in tabacchino proprio per evitare queste situazioni... tra l'altro la figlia del tabaccaio era anch'essa collezionista.
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