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IGNORED

1/8 di siliqua DOC II, 280


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Inviato

Buongiorno a tutti.

Vi chiedo un piccolo aiuto bibliografico riguardo ad una frazione di siliqua bizantina. La piccola moneta con monogramma di Eraclio è attribuita alla zecca di Ravenna dal DOC (II, 280) e, pur non essendo forse un testo di carattere strettamente scientifico, anche il libro di Ranieri sulla zecca di Ravenna include questa moneta tra le emissioni della capitale esarcale (n. 586). 

Recentemente mi è capitato di sfogliare l'estratto relativo alla monetazione di Eraclio del Byzantine coinage in Italy II di D'Andrea e Torno Ginnasi, dove questa moneta è  attribuita alla zecca di Roma su base stilistica (p. 70) e, tra le note della scheda (317) vedo che anche il MIB (III, 152.1-152.2) attribuisce questa emissione a Roma, seppure in modo apparentemente ipotetico. Al momento non mi è però possibile verificare su quel volume le ragioni di questo cambio di rotta: qualcuno che ne ha una copia sarebbe così gentile da condividere i riferimenti del caso?

Grazie a chi vorrà aiutarmi.

 

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Un'immagine a caso da acsearch, giusto per dare un tocco di colore al post

 

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Inviato

D'Andrea segue molto spesso Hahn, che scriveva:

MIB III, 100: “ROM (?) – Die bisher für ravennatisch gehaltenen Achtelsiliquen Nr. 152
unterscheiden sich von den sicheren Ravennaten nicht nur durch eine andere
Monogrammform (vgl. Nr. 155), sondern auch durch den Portraitstil und die Kranzform. so
69
daß ich es vorziehe, sie versuchsweise in einer anderen Münzstätte unterzubringen, wobei
sich Rom als möglicher Kandidat anbietet. Sie sind sehr selten; eine zugehörige Halbsiliqua
(Nr. 151 mit 1,26g) ist überhaupt nur in einem Exemplar bekannt. An ihr ist insbesondere
die Wertzahl X unter dem Monogramm von Interesse: offenbar war sie 10 Folles wert, bzw.
20 Halbfolles, da es in Rom zu dieser Zeit keine Follesprägung gab. Dies erlaubt
Rückschlüsse auf das Wertverhältnis der Metalle in Italien: unter der Annahme, daß AV:AR
weiterhin 1:18 stand würden 72 Halbsiliquen auf einen Solidus gehen und somit 1440
Halbfolles auf 1 Solidus. Da die römischen Halbfolles auf einem Fuß von 1/72 Pfund (4,55g
Sollgewicht = Solidusgewicht) geprägt wurden, hätte ein Solidus im damaligen Rom 20
Pfund Kupfer entsprochen”.

  • Grazie 1

Inviato

Grazie per la risposta!

Quindi, alla base dell'ipotesi originaria su DOC II 280 / MIB 152 / D'Andrea 317 ci sarebbe una questione di stile incisorio e il confronto con una moneta apparentemente unica (MIB 151 / D'Andrea 316).

Personalmente, mi sembra di riconoscere la differenza di stile nel ritratto tra 151/316 e le altre ravennati (ad esempio, il mantello sembra essere fermato da una fibula sulla spalla destra), ma - restando sulle frazioni con monogramma - sia le 280/152/317 che le 279/155/308, tipo che tutti lasciano su Ravenna, sembrano avere il busto reso in modo simile con delle linee rette che tracciano una specie di trapezio, e una resa simile si trova anche su altre frazioni normalmente attribuite a Ravenna. I cataloghi illustrano pochi pezzi di queste emissioni, o le omettono direttamente (almeno DOC e Grierson, che ho in PDF), ma guardando su acsearch esce un minimo di campione al riguardo. 

Penso di essere abbastanza neofita da non poter criticare alla leggera i grandi luminari, ma la cosa mi lascia qualche perplessità... da quanto viene scritto, immagino però che nessuno abbia mai considerato la distribuzione dei ritrovamenti o altri aspetti più "archeologici" della questione (o almeno, non mi sembra che si faccia riferimento a valutazioni di questo tipo).


Inviato

Sinceramente non ho studiato a sufficienza queste emissioni per dare un parere che sia significativo.... i ritrovamenti soprattutto quando sono molto scarsi, possono invece dare un quadro fuorviante .... mi spiego meglio ... se nel territorio italiano di una moneta X ci fossero due testimonianze a Ravenna, e nessun'altra, questo non mi darebbe in sé un indizio del suo luogo di coniazione ..... che potrebbe essere anche Roma o Aquileia o altro ... ancora peggio se si tratta di sporadici e non complessi associati ... dove magari una tendenza c'è ... ma poi se si parla di zecche di fatto vicine, il dato archeologico aiuta poco

 

c'è da dire che Ravenna ha uno stile molto peculiare, e già molti rovesci... la 151 ha effettivamente uno stile romano... quindi mi pare Roma ci possa stare.... ma ribadisco, non ho approfondito a sufficienza per dare un parere veramente significativo


Inviato

In effetti sul punto dei ritrovamenti non c'è molto da dire: stamattina mi sono fatto passare bene il sito di Gianazza con i ritrovamenti monetali (magari mancherà qualcosa, ma di sicuro è un buon punto di partenza). Tolte le imitative beneventane, che forse sono più numerose degli originali, i ritrovamenti in scavo di 1/8 di siliqua di Eraclio sono veramente pochissimi. Due ravennati con croci in val di Non e una a Povegliano (VR), quelle di S. Antonino di zecca tirrenica e la crypta balbi a roma (una ravennate con croce e una con monogramma). Nessuno di MIB 152.

Per la 151, sono d'accordissimo, la differenza di stile nel busto si vede chiaramente. Non mi pare però di vedere la stessa impostazione anche per la 152.


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